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Autore: Arial2013    10/04/2013    4 recensioni
Jensen era un ragazzo sordo, timido , introveso , disegnatore di fumetti .
Jared faceva l'animatore alle feste per bambini per sbarcare il lunario , e finire la scuola .
L'incontro stravolgerà le loro vite .
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAP 2 Tutte e due passarono una strana nottata, non riuscivano ad addormentarsi si giravano e rigiravano nel letto , pensando al pomeriggio appena trascorso e a quello che doveva venire , infine si erano addormentati , ma si erano comunque svegliati prima che la sveglia suonasse . Jensen doveva terminare delle tavole e si mise al lavoro subito dopo colazione . Cercava di concentrarsi ma faceva fatica , era agitato. Le luci si abbassarono , qualcuno stava suonando in campanello . Si alzò e andò ad aprire. Si trovo davanti Chris con una strana faccia e una busta nella mano . Chris non si svegliava mai prima delle 12 soprattutto sabato mattina , il fatto che fosse a casa sua alle 10 era sintomo che qualcosa non andava. Lo saluto ma Chris non rispose entrò e si diresse verso la cucina , si mise a preparare il caffè , Jensen lo guardava stranito aspettando che fosse lui a parlare per primo . Chris fini di preparare il caffè e si sedette al tavolo dando le spalle a Jensen . Questo non era proprio un buon segno , penso Jensen , anche se aveva immaginato fin dal primo momento il perché della visita a quel l'ora del mattino . Gli andò davanti e segno " cosa succede?" Chris guardava qualcosa oltre Jensen , era come se non lo vedesse . Jensen stava per finire la pazienza quando finalmente Chris lo guardo e disse ( senza usare segni) " mi ha lasciato ." Jensen si congratulo mentalmente con se stesso perché aveva indovinato il motivo del "malumore " di Chris . Succedeva ogni due tre mesi circa . Chris si innamorava totalmente di una ragazza . Stavano insieme giorno e notte (soprattutto la notte) fino a che le cose non diventavano troppo serie , a quel punto Chris faceva qualcosa di stupido, come andare a letto con qualcun altro , di solito la ragazza di turno lo veniva a sapere ( Chris non era mai troppo attento) lo mollava e lui cadeva in depressione. Si piazzava a casa di Jensen almeno per 24 ore e poi inziava a scrivere canzoni . Erano i momenti più proficui del suo lavoro di cantautore . Ma oggi non era il giorno giusto , Jensen aveva un appuntamento . Aprì la busta che sapeva contenere brioche( Chris le portava sempre quando c'era una crisi , era il suo modo per stare meglio) gliene diede una e ne prese una per se, verso il caffè e si sedette di fronte a Chris . " che cosa hai combinato stavolta?" Chiese . " Niente .... Lo giuro , niente io amo Sarah" disse continuando a non usare i segni . Questo era un brutto segno , voleva dire che era realmente sconvolto . " Mi ha detto che non è pronta a una relazione più stabile " continuo Chris . Jensen penso che la stessa frase Chris l'aveva usata molte volte per mollare qualche ragazza , era una specie " Chris bevi il caffè " Abbasso la testa prese un sorso di caffè e un morso di brioche . Poi tornò a fissare il vuoto . Jensen sapeva che era meglio lasciarlo un po' da solo così tornò alle sue tavole. Verso l'una tornò in cucina e trovo Chris nella stessa posizione in cui lo aveva lasciato . Iniziò a preparare qualcosa per pranzo . Non aveva molta fame così decise che dei panino sarebbe andati bene . Si sedette mise i piatti a tavola . Chris spinse via il suo dicendo che non aveva fame ma Jensen lo rispinse verso di lui facendo segno di mangiare . Doveva trovare una scusa valida per uscire , senza destare sospetti . "Oggi pomeriggio devo passare in ufficio a consegnare delle tavole " La butto li , sperando che Chris fosse ancora in catalessi . Ma lui lo guardo meravigliato " da quando vai in ufficio il sabato? Anzi da quando vai in ufficio??" Jensen di solito mandava il materiale per posta , da quando lavorava per quest'agenzia sarà stato in ufficio tre volte al massimo . " me le hanno chieste con urgenza , e non faccio in tempo a spedirle " Ma Chris si era risvegliato dalla catalessi " siamo al 15 del mese non possono avertele chieste con urgenza" Perché conosceva così bene me è il mio lavoro ??? si chiese Jensen . Non sapeva più cosa dire, e alla fine capitolò " ho un'appuntamento !" Disse diventando tutto rosso , facendo capire perfettamente a Chris che tipo di appuntamento era. Chris lo aveva guardato sbalordito e poi aveva sorriso . Finalmente il suo amico usciva con qualcuno . " chi è il fortunato ? Lo conosco ??" Jensen scosse il capo diventando sempre piu rosso . Chris lo incalzo ancora " dai dimmi qualcosa , io ti racconto sempre tutto " "Anche troppo " disse Jensen sorridendo ma poi gli racconto del gigante buono conosciuto alla festa il pomeriggio precedente , delle loro intesa immediata , dei sorriso e delle chiacchiere , dei msg e infine dell'appuntamento . Quando fino si rese conto che se non usciva di casa subito sarebbe arrivato in ritardo . Chris lo saluto con un in bocca al lupo , e Jensen corse fuori . Per Jared era stata una mattinata tranquilla. Aveva un turno al bar dove lavorava come cameriere . Finito il lavoro di diresse a casa per farsi una doccia e mangiare qualcosa . Poi si diresse verso il luogo dell'appuntamento . Arrivò come sempre in anticipo, alle 14,45 era già seduto in un tavolino appartato dove aveva una buona visione dell'ingresso del locale . Una volta aveva letto da qualche parte una frase che diceva " la vita di un puntuale e' un inferno di immeritata solitudine " beh era proprio così. Odiava arrivare tardi così era sempre quello che aspettava . Alle 15.10 inizio a preoccuparsi , forse Jensen aveva cambiato idea , forse uscire con un pagliaccio non era la sua massima aspirazione . Per fortuna che dopo 5 minuti Jensen entrò e iniziò a cercarlo con lo sguardo togliendolo dall'ansia dell'attesa . Appena lo vide i suoi occhi ebbero un guizzo di verde e il sorriso formo delle piccole rughe intorno ad essi . Lo saluto si sedette e si scuso del ritardo raccontando a grandi linee la storia di Chris . Presero da bere e come il giorno prima iniziarono a parlare e tutto il resto scomparve . Jared voleva sapere un po' di più del lavoro di Jensen , non aveva mai conosciuto un artista , anche se Jensen non si definiva così, gli racconto come nasceva un fumetto la trama le bozze , era un lavoro che richiedava molto tempo . Parlarono del corso per infermiere che stava frequentando Jared , doveva solo discutere la tesi , poi avrebbe trovato un lavoro vero , anche se lavorare con i bambini gli piaceva tanto . Il locale si era riempito e loro non passavano certo inosservati con la loro conversazione silenziosa . Per caso Jared guardo l'orologio , erano già le 17.20 . Come aveva fatto il tempo a passare così velocemente ? Jensen gli tocco una mano e gli chiese se era tutto a posto , Jared sorrise " il tempo con te passa veramente troppo velocemente " poi proseguì " ti va di fare due passi ?" Jensen annui si alzarono e si avviarono verso l'uscita . Passeggiarono nelle vie del centro con i colori del tramonto a fare da cornice , mentre camminavano parlarono poco, si guardavano negli occhi, sorridevano e le loro mani si trovarono intrecciate senza che nessuno fece niente di consapevole. Jensen guardava le loro mani e aveva la netta impressione di non capire più dove finisse la sua mano e iniziasse quella di Jared . Per Jared fu come tornare a casa, era così tanto tempo che non si sentiva a casa, un posto sicuro dove nessuno può farti del male, quello era stare con Jensen , anche se lo conosceva solo da un giorno. Quando trovarono una panchina si sedettero ma non si lasciarono mai la mano, segnavano con una mano sola ma le loro dita rimanevano intrecciate. Jared stava parlando di un cosa stupida che gli era successa durante il tirocinio quando improvvisamente si bloccò con la mano a mezz'aria e uno sguardo stranito , lasciò la mano di Jensen e prendendo il suo viso con entrambe le mani gli diede un lieve bacio sulle labbra. "Non ce la facevo più a resistere" disse staccando le loro bocche di pochi millimetri e tenendo ancora il volto di Jensen con le mani. E allora fu Jensen ad avvicinarsi, e stringendo le mani sui suoi fianchi tirandolo a se, lo bacio. Fu un bacio molto meno casto del primo e quando,dopo parecchi minuti, si staccarono avevano entrambi il fiato corto, le guancie rosse e le labbra gonfie.
  
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