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Autore: NiNieL82    10/04/2013    1 recensioni
Aredhel cercò di non pensare. Chiuse gli occhi e asciugò con una mano le lacrime che le bagnavano le guance e le scendevano lungo il collo. Il vento ululava sinistro fuori mentre la pioggia cominciava a spazzare le colline verdi.
Una tempesta era in arrivo. Aredhel odiava le tempeste. Aredhel odiava tutto quello che distruggeva le cose belle. Perché Aredhel era l'impersonificazione della bellezza. Aredhel era una Veela. [dal primo capitolo]

Diane è figlia di una Veela e di un mago. James è un ragazzino viziato, nato da due maghi avanti con l'età. Sirius è un ribelle. Remus ha qualche problema da risolvere. Lily è una Nata Babbana. Severus è un mago figlio di un Babbano e di una Strega.
Le loro storie si uniranno indissolubilmente e tessaranno le sorti del loro futuro.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Ringrazio Lisley91 per la recensione

e tutti coloro che continuano

a leggere la mia storia e aggiungerla

tra i preferiti, ricordati e seguiti.

Per chiunque vuole mi potete contattare

tramite FB. Mi trovate su Niniel82.

Ci sono solo io ^__^ .

Alla prossima e buona lettura.


Il riscatto di Severus.



Severus guardò i ragazzi nella Sala Comune dei Serpeverde.

Quando era arrivato ad Hogwarts si era immaginato che tutto sarebbe stato differente. Avrebbe avuto vicino Lily. Finalmente senza quella sciocca di Petunia a definirli mostri e a guastare l'umore di Lily.

Ma poi era accaduto l'impensabile. Lily era divenuta una Grifondoro.

Il suo cuore quando quel dannato Cappello Parlante aveva gridato il destino di Lily si era spezzato.

Divisi. Di nuovo. E dopo quello che aveva detto la sera prima, gli riempiva il cuore di graffi.

Se hai ascoltato le mie parole come penso e se ti mostrerai la persona intelligente che sei, forse cambierai vita nonostante tu sia un Serpeverde... Ma sappi che se non lo farai... La nostra amicizia potrebbe finire perché non posso accettare che il mio migliore amico consideri me e quelli come me persone con il sangue sporco...

Sospirò. Si trovava ad un bivio dopo solo un mese dal suo ingresso a scuola: scegliere la gloria con i Serpeverde e perdere Lily; lasciare da parte tutte le sue nuove amicizie, rimanere il povero Severus Piton di Spinner's End dai vestiti sformati e perdere quel poco che aveva creato con tanta fatica in quei mesi.

Sbuffò prendendo dal fondo del suo baule un calzino bitorzoluto e sentì le sue budella contorcersi.

Quell'inutile calzino era la prova che tutto il suo mondo era cambiato come lui voleva da quando aveva varcato le porte di Hogwarts. Come poteva Lily non capire quanto per lui fosse importante essere lì, in quel momento?

Per le mutande di Merlino!” gridò lanciando il paio di calzini arrotolati dentro il baule, che chiuse con un colpo secco che fece trasalire i ragazzini che dividevano il dormitorio con lui.

Fu quando li vide allontanarsi spaventati che si rese conto di quanto avesse esagerato e con un sospiro si abbandonò nel letto e cominciò a ridere. E mentre rideva qualche lacrima solitaria bagnò il giovane viso di Severus e scese veloce lungo il suo naso adunco.



Lily si rigirò nel suo letto. Normalmente era sempre la prima a svegliarsi, ma quella mattina sentiva uno strano torpore pervaderla.

Diane, già con la divisa addosso, si avvicinò al suo letto e muovendola appena le domandò:

Lily? Stai male? È successo qualche cosa?”

Lily scosse la testa e rispose con un leggero mormorio:

Dì alla McGranitt che non sto bene e che passerò in infermeria appena mi alzo, per favore!”

Diane non disse nulla. Rimase qualche secondo vicina all'amica aspettando che le dicesse il motivo per cui non voleva partecipare alla lezione di Trasfigurazione, ma attese invano e con un sospiro si allontanò, chiudendo la porta del dormitorio femminile alle sue spalle.

Lily si accucciò meglio sotto le coperto e sospirò a sua volta e calde lacrime rigarono il viso e facendo sembrare i bellissimi occhi verdi due smeraldi dentro una pozza d'acqua limpida.

E cacciando la testa sotto le coperte, stringendo forte il cuscino, esasperata Lily gridò:

Severus ti odio!”



Al tavolo di Grifondoro, nella Sala Grande, Diane stava rileggendo i suoi appunti di Pozioni.

Stava cercando di mandare a memoria tutti gli ingredienti della Bevanda Balbettante, quando Remus si mise a sedere vicino a lei.

Stava rileggendo per la terza volta la stessa riga quando sentì Emmeline Vance bisbigliare non abbastanza a bassa voce a Mary McDonald:

Hai visto? Remus Lupin è di nuovo assente!”

E allora? Che cosa vuoi che me ne importi? Per quello che so è diventato amico di quei due prepotenti di Black e di Potter!” rispose la McDonald stizzita.

Lo so anche io. Ma non è questo che ti voglio dire. Ho notato che Remus ogni mese sparisce per qualche giorno. Da quando è iniziato l'anno è già mancato alle lezioni per lungo tempo. E quando torna sembra sempre stanco e affaticato!” rimbeccò la Vance.

Diane, facendo finta di nulla, si spostò un po', cercando di ascoltare al meglio quello che le due pettegole stavano dicendo nei confronti di Remus. In effetti, se doveva essere onesta anche lei si era resa conta che Remus era mancato spesso da scuola e che ogni volta che tornava sembrava sempre più sciupato e sempre più smunto. Sapere che non era l'unica la faceva sentire un po' meno pazza.

E cosa pensi che gli possa essere successo?” chiese la McDonald che sembrava un po' più curiosa.

Io ho un idea... Ci ho pensato molto da quando me ne sono resa conto e penso che Remus abbia una malattia grave che lo costringe ad andare al San Mungo almeno una volta al mese...” teorizzò realizzata la Vance lasciando stupita la McDonald che subito chiese:

Ma tu pensi che sia qualche cosa di grave?”

Mah! Può essere di tutto, sai? Dal vaiolo di drago allo scrofungulus!” rispose saccente la Vance.

Diane sollevò gli occhi al cielo. Possibile che fossero così stupide quelle due? Possibile che non sapessero che uno era una malattia altamente contagiosa e che nessun mago e strega poteva entrare a stretto contatto con qualcuno che era stato contagiato e che l'altra dava eruzioni grandi come granelli? Se Remus fosse stato ammalato anche solo di una di queste malattie non solo tutta Hogwarts se ne sarebbe resa conto – e Silente stesso, per eccentrico che fosse, lo avrebbe allontanato-, ma avrebbe avuto anche problemi nella vita quotidiana di tutti i giorni.

Tornò a leggere i suoi appunti di Pozioni, cercando di non stare a sentire quelle stupide, quando sentì:

Prewett!”

Spaventata, si voltò di scatto e lasciò cadere una grande quantità del succo di zucca che stava bevendo sul libro 'Mille Erbe e Funghi Magici' per la sorpresa.

Accidenti!” e cercando di porre rimedio al danno con un tovagliolo, si voltò e vide un naso adunco, due occhi neri e un viso pallido contornato da capelli lunghi e unticci. E ancora più sorpresa, mormorò: “Severus?”

Scusami se ti ho fatta spaventare, ma volevo sapere dov'è Lily?” chiese Severus con i pugni stretti.

Diane si rese conto e guardando prima i pugni e poi il viso del ragazzo, rispose:

Non sta bene. Ha detto che rimarrà nella Torre oggi” e si voltò per tornare a studiare.

C'era qualche cosa in quel Piton che inquietava Diane. Qualche cosa che le faceva venire la pelle d'oca ogni volta che si avvicinava a lei o a Lily.

La Vance e la McDonald, qualche posto più avanti, appena videro Severus lo guardarono per un attimo terrorizzate e poi, dopo aver preso i libri, lasciarono il banco e corsero verso l'aula di Lumacorno.

Severus parve non notarle e poggiando i pugni stretti sul banco disse:

Vorrei parlarle...”

Non lo so se scenderà, Severus. Sta molto male visto che non è da lei saltare una sola lezione!” e lanciando il tovagliolo zuppo di succo di zucca sul tavolo e prendendo la sua borsa e il libro aggiunse: “Mi spiace. Non posso aiutarti!”

E invece puoi!” esclamò Severus. E avvicinandosi le porse un biglietto e cercando di sorridere -riuscendo a fare solo una smorfia tirata- le chiese: “Potresti darlo a Lily non appena la vedi?”

Diane sospirò e prendendo il biglietto e mettendolo dentro la borsa, disse:

Appena la vedo glielo do, promesso! Ora fammi andare o farò tardi alla lezione di Lumacorno!” e senza nemmeno salutare Severus corse via.

Il ragazzo non lo sapeva, ma alla giovane Prewett stava cominciando davvero a costarle una grossa fatica stare vicino a lui e a tutti i ragazzi della casa di Serpeverde.



Era stata una giornata davvero lunga. Quando Diane si avvicinò al ritratto della Signora Grassa ebbe appena la forza di dire 'Guazzabuglio' e di arrampicarsi su per il buco che l'avrebbe introdotta alla Sala Comune.

I ragazzi del dormitorio stavano per la maggior parte seduti lì, chi in silenzio cercando di studiare, chi magari giocando a Gobbiglie o a Sparaschiocco.

Diane cercò con lo sguardo Lily e la vide seduta vicino alla finestra, con lo sguardo malinconico.

Prese una sedia, la mise di fronte a lei e cercando di sorridere, nonostante fosse davvero stanca morta, disse:

Oggi è stata una giornata davvero stressante. Mia cugina Alice si è seduta a pranzare con me e non ha fatto altro che parlarmi di quanto sia bello, forte e coraggioso Frank Paciock. Capisco essere innamorati, ma così diventa davvero disgustosa. E poi non mi piace. Ha le orecchie a sventola!”

Guardò la reazione di Lily, ma si rese conto che stava ancora guardando fuori dalla finestra.

Non perdendosi d'animo prese il libro dalla borsa e continuò:

Per non parlare delle lezioni. Oggi a Pozioni abbiamo dovuto fare la Bevanda Balbettante. È stato un tormento. Son riuscita a cavarne i piedi non so nemmeno io come. Il professor Lumacorno mi ha fatto i complimenti. Ah! Mi ha chiesto di te...”

Guardò ancora e niente.

Oggi c'era la classe decimata...” continuò: “Non c'eravate tu, Sirius e Remus. E con Peter perfino James Potter diventa noioso!”

Stavolta il viso di Lily venne percorso da un lieve sorriso. Incoraggiata la ragazza continuò:

Dovevi vederlo. Non è riuscito a trasformare la tartaruga che la McGranitt ci ha dato in una tabacchiera. Quando è finita l'ora somigliava ancora pietosamente ad un guscio...” e togliendo il libro vide cadere il foglietto che gli aveva consegnato Severus.

Con tutto quello che aveva fatto quella giornata se n'era quasi dimenticata.

Lo guardò un attimo, prima di raccoglierlo e poi, porgendolo a Lily, insicura, le disse:

So che ieri avete litigato, ma stamattina ho visto Severus e mi ha chiesto se potevo darti questo. Lo sai che non mi piace molto, anche se è il tuo migliore amico, visto che da quando è entrato a Hogwarts è diventato una persona molto diversa da quello che mi hai raccontato... Ma come ho già detto... Severus è il tuo migliore amico e non ho nessuna intenzione di mettermi tra te e lui. E spero che questa lettera possa far tornare tutto come era prima”

Lily prese il foglio con dita tremanti e guardò Diane grata. Poi, leggera come una piuma corse su, verso il dormitorio, dove, dopo aver chiuso le tende del suo letto, si mise a leggere la lettera del suo migliore amico.

Proprio quando apparvero nella Sala Grande Remus, Sirius e James.



Nonostante Madama Chips fosse del tutto contraria a lasciarli andare, Remus e Sirius erano ormai del tutto guariti.

E James, felice come una pasqua, li aveva aspettati fuori dall'Infermeria per far con loro un ingresso trionfale nella Sala Comune dei Grifondoro.

Tutti non fanno altro che parlare di voi e di come siete stati coraggiosi a prendere a pugni quella cacca di troll di Lucius Malfoy. Anche le ragazze vi hanno definiti interessanti!” disse James eccitatissimo dall'idea di rivedere Sirius e di avere dalla sua anche un nuovo amico.

Bleah!” fecero in coro Remus e Sirius.

James fece spallucce e rispose:

Che volete che vi dica. Le ragazze sono così!”

Anche gli altri due fecero spallucce e continuarono a camminare per i corridoi del castello.

Erano quasi le nove e James aveva raggiunto gli amici subito dopo aver cenato. I grandi corridoi di pietra erano illuminati dalle torce la cui fiamma veniva disturbata dagli spifferi che entravano dagli spiragli delle vecchie finestre.

Sirius si strinse nella sua divisa e rabbrividendo disse:

Sarà un Halloween da brivido, in tutti i sensi!”

James sorrise e Remus sollevò lo sguardo verso il cielo. Il plenilunio era vicino e questo significava che la sua trasformazione era altrettanto vicina. Sospirò e chinò la testa cosa che non sfuggì a Sirius che gli disse:

Non dirmi che sei l'unico mago a cui non piace Halloween!”

Remus sorrise amaro e voltandosi a guardare Sirius e James pensò se fosse il caso di dir loro tutta la verità sul suo conto. Si chiese per una frazione di secondo se quei due ragazzi che pensavano solo a ridere e scherzare sarebbero riusciti a capire che quello non era uno scherzo e non era nemmeno divertente.

Scrutò in silenzio gli occhi nocciola di James e quelli grigi di Sirius. Sorrise amaro e chinò la testa. Non era ancora il momento giusto per dirgli tutto. Forse quando sarebbero stati più grandi, quando sarebbero stati abbastanza maturi, se mai ci sarebbero riusciti a diventarlo, gli avrebbe detto tutto.

Fino ad allora avrebbe mantenuto la promessa fatta a Silente ovvero quella di non dire nulla sul suo stato.

Che ti prende?” chiese Sirius spostando con un gesto annoiato i capelli neri e lisci che gli ricadevano sulla fronte.

Remus scosse la testa e sorridendo rispose:

No! È che ho ricevuto una lettera dai miei genitori e penso che per Halloween non sarò al castello”

James e Sirius non risposero subito. Al contrario scrutarono in silenzio Remus, cercando di capire se stesse scherzando o no. Quando riuscirono a capire che non era così, annuirono e non fecero altre domande. Forse avevano chiaro che Remus non voleva dire tutto, almeno fino a che non sarebbe stato pronto e da buoni amici non chiesero altro.

Camminarono per i grandi corridoi in silenzio fino a raggiungere il ritratto della Signora Grassa. Quella li guardò con un sorriso compiaciuto e disse:

Bene! Vedo che Black, Potter e Lupin sono ritornati a casa!”

Guazzabuglio!” disse James.

Il ritratto si spostò e apparve l'entrata per la Sala Comune. Dentro, quando i tre entrarono ci fu un ovazione vera e propria. Pacche sulle spalle, complimenti, sorrisi incoraggianti. Sirius lasciò che lo sguardo corse veloce per la Sala Comune. Fu allora che vide Lily alzarsi dalla poltrona vicino alla finestra verso i dormitori. Diane rimase seduta, seguendola con un sorriso.

Sirius sorrise e James, accorgendosene, gli disse:

Cosa ti fa ridere?”

Sirius guardò ancora un po' Diane e spostando i capelli dalla fronte con un movimento annoiato, rispose:

Nulla! Volevo solo ringraziare la Prewett perché è venuta a farci visita in questi giorni” e senza dire altro si avvicinò alla giovane.



Lily entrò nel dormitorio appena illuminato dalla luce di una candela. Si mise a sedere sul suo letto e lesse il bigliettino che le aveva mandato Severus.


Sono stato davvero uno stupido ieri a mettere prima della nostra amicizia la mia personalissima voglia di diventare qualcuno differente dal Severus Piton di Spinner's End. Tu mi conosci e dovresti sapere quanto per è stato difficile vivere nel mondo Babbano con la famiglia che mi ritrovo e con le difficoltà economiche e fisiche che ho dovuto sopportare. Diventare un mago per me è sempre stata la cosa più importante del mondo e tu non puoi nemmeno immaginare quanto ho aspettato il 1° settembre di questo anno. Come ti ho già detto mille volte, noi siamo maghi, Lily e niente può cambiare questo.

Ho avuto paura che qualche cosa si stesse rompendo già dal primo giorno che siamo saliti sull'Espresso che ci avrebbe portati qua ad Hogwarts. Quello che ha detto tua sorella è stato terribile. Capisco che per lei deve essere dura essere una ragazza semplice, senza i meravigliosi poteri che hai tu, ma non accetto ancora quello che ti ha detto. Tu non sei un mostro Lily, tutt'altro. Sei una persona speciale e il fatto che tu sia una Grifondoro e io un Serpeverde mi fa davvero soffrire perché avrei voluto dividere con te ogni momento ad Hogwarts.

So che molte delle persone che stanno nel mio dormitorio non ti piacciono nemmeno un po'. Ma per me sono amici, compagni di vita, un po' come per te lo è Diane e tutti i tuoi compagni del Grifondoro. Nonostante questo nessuno di loro vale la tua amicizia e non voglio davvero che tu possa pensare che per essere qualcun altro possa decidere di mettere da parte te. Tu sei la mia migliore amica, l'unica che conosce davvero tutti i miei trionfi e le mie sconfitte e nessuna casa, nessuna amicizia sarà altrettanto potente da dividerci.

Se anche tu lo pensi, domani a Pozioni basta che tu mi sorrida. Capirò che hai letto il mio biglietto e mi basterà per capire che tu non sei più arrabbiata con me.

Con tutto il mio affetto.

Il tuo stupido amico, Severus.”


Lily sorrise e si strinse il bigliettino tra le mani. Per quanto potesse essere orgoglioso Severus, anche per lei, era il suo migliore amico, quello che le aveva detto di essere una strega, lasciandola interdetta e arrabbiata salvo poi spiegarsi. Severus era quel fratello maschio che non aveva avuto. E riusciva a starle molto più vicino di quanto riuscisse Tunia stessa.

Guardò la calligrafia del suo amico e sorriso.

Erano bastate poche righe perché Severus riuscisse a riscattarsi ai suoi occhi.



Sirius si avvicinò a Diane spostando i capelli dalla fronte con un gesto annoiato.

La guardò e mettendosi a sedere dove prima stava Lily le chiese:

Vedo che stai studiando!”

Diane si voltò e aprendo meglio il rotolo di pergamena nuovo che aveva preso per scrivere il tema di Trasfigurazione, rispose seccata:

Sì! E sto facendo un tema che deve avere almeno cinquanta righe sulla lezione di oggi della McGranitt. Sei pregato di sloggiare e di non rompere...”

Sirius sorrise e spostando di nuovo i capelli dal viso, guardandosi le unghie fece schioccare la lingua contro il palato e le rispose:

Non va bene che tu mi tratti così, mia cara. Non va proprio bene che tu tratti così un tuo amico!”

Diane sollevò la testa e guardando Sirius con un sopracciglio sollevato gli chiese:

E da quando saresti diventato un mio amico?”

Severus sorrise e rispose:

Mettiamo che quando ero in infermeria, un giorno, qualcuno è venuto a trovare me e Remus... E diciamo che vedendo che era una ragazza ho finto di dormire...”

il colorito nel viso di Diane divenne molto simile a quello di una tazza di latte.

... E diciamo che al mio amico, al quale ho promesso che non avrei più preso in giro la sua amica a cui tiene tanto, questa ragazza, dopo essersi assicurata che stessi dormendo, abbia ammesso a chissà chi che il mio amico gli piace tanto...” continuò Sirius ma venne bloccato da Diane che diventando rossa come un pomodoro disse:

Non vorrai mica...?”

Sirius sorrise e rispose:

Non ci penso nemmeno! Questo è un segreto che fa comodo tenere anche a me. Diciamo che se ti comporterai bene nei miei confronti, farò in modo che Remus non sappia niente... In caso contrario...”

Questo è un ricatto!” protestò Diane.

Sirius scostò di nuovo i capelli dalla fronte e disse:

Io dico invece che è uno scambio equo. Dare per ricevere. Tu mi dai qualche cosa e io non dico nulla a Remus! Semplice no!”

E cosa ti dovrei dare?” chiese Diane che sentì di botto il viso andare in fiamme.

Sirius si guardò intorno e rispose:

Per il momento non lo so ma stai pure tranquilla che appena mi verrà qualche cosa in mente sarai la prima a saperlo!” e si alzò senza nemmeno salutare.

Diane lo guardò allontanarsi e si cacciò una mano nei capelli. Perché era stata così stupida? Che cosa le era saltato in testa quando aveva detto a Remus quello che aveva detto, con Sirius in camera?

Guardò l'ora e vide che erano le otto.

Doveva sbrigarsi dato che doveva andare da silente. Ma proprio quando stava per rimettere tutto apposto un gufo picchio alla finestra della torre. Diane lo guardò e aprì la finestra. Quello entrò e poggiandosi sul suo braccio le porse la zampetta. Senza dire nulla Diane prese il biglietto e lo srotolo. Il gufo volò via mentre un soffio d'aria gelida entrava nella torre.

Ehi! Mai sei matta. Così ci farai prendere un accidenti!” protestò qualcuno.

Scusate!” rispose Diane chiudendo la finestra.

Srotolò la piccola pergamena e lesse:


Oggi non venire nel mio ufficio, Diane. Fatti molto importanti mi terranno occupato almeno fino a dopo Halloween. Spero che tu non te ne abbia a male. A presto. AS”


Diane sentì lacrimoni scendere veloci lungo gli occhi. Non bastava quel prepotente di Black, ora doveva anche saltare i suoi appuntamenti con Silente per sapere qualche cosa di più su sua madre.

Sospirò e prese tutte le sue cose e mettendo la borsa a tracolla salì verso il suo dormitorio. E spogliandosi in silenzio non diede la buonanotte nemmeno a Lily che felice rileggeva il bigliettino di Severus.




















   
 
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