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Autore: Hypnotic Poison    11/04/2013    3 recensioni
Erano sei anni che poteva considerare la sua vita – quasi – normale. Anche se di cose ne erano cambiate parecchie. [...]
« Beh! Che c’è, non si salutano più gli amici da queste parti? »
« Cosa ci fai tu qui! »
[...]
« Stamattina… non è scattato nessun allarme, niente di niente, ma i computer si sono riaccesi automaticamente sui dati del progetto Mew. » [...]
« Ora voi parlate. E vi conviene dire tutta la verità. »

[ATTENZIONE: STORIA IN REVISIONE. Aggiornati al 04/02/2024: 1-18]
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Mint Aizawa/Mina, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Grazie a tutti coloro che hanno commentato :) Spero che anche questo capitolo vi piaccia, è stato ispirato dai Led Zeppelin e da Mozart quindi spero che sia decente. xD
A presto e grazie anche a chi leggerà,
Hypnotic Poison



Always trust your senses

A te non piace, vero?”
Espera alzò lo sguardo dalla tazza di tè fumante che teneva tra le mani: “Hai davvero bisogno di chiedermelo?”
Sunao sorrise: “Lo sai che preferisco usare i miei poteri solo con gli estranei.”
Ah, piacerebbe anche a me,” sospirò l'aliena dai capelli corvini “Purtroppo l'empatia non sceglie. La telepatia è di gran lunga migliore.”
Ciò assodato, devo usarla o preferisci rispondermi da sola?”
Espera fece un respiro profondo: “Sono venuta qui solo per stare con Rui... be', e anche per quell'altra cosa...” aggiunse, guardando di sottecchi l'amica “Come potrebbe piacermi tutto ciò? So che il mio potere è importante e che così lo è questa missione, ma per me non ha nessun senso.”
Sunao mescolò il liquido ambrato: “Il Consiglio non ha bisogno di avere un senso.”
Purtroppo.” le due aliene si guardarono, consapevoli di quanto rischiosi quei discorsi sarebbero stati per qualunque altro alieno. Ma anche per loro, in fondo, se non fossero state attente.
Spero solo che torneremo a casa al più presto. Mi sembra di stare qui da secoli.” Espera si alzò, rovesciando il resto del contenuto nel lavandino sporco della vecchia villa.
L'altra sorrise: “Non sei fatta per le missioni, Espera.”
Per questo l'avevo implorata di stare a Gaia, ma lei naturalmente non mi ha ascoltato.” Rui entrò scherzando nella cucina, schioccando un bacio dolce sulle labbra della sua compagna “Vi disturbo?”
No, stavamo soltanto facendo discorsi da donne.” le due aliene si guardarono, complici, e Sunao si rivolse a Rui: “Come sta andando il monitoraggio?”
Come al solito. Quello strano campo di forza continua ad andare e venire. Zaur sta cercando di tracciarne un ritmo, ma sembra che sia del tutto casuale.”
E le umane?”
Appena Pharart si sarà ripreso, penseremo ad un piano. Credo che anche loro si stiano preoccupando di quell'energia.”
Sunao si alzò: “Hai detto che hanno dei rilevatori di presenza aliena?”
L'alieno annuì: “Sì, una ricognizione sul posto non avrebbe senso, farebbe soltanto saltare tutto. Anche perché è un bene che loro non sappiano che tu sei qui, Sunao. L'effetto sorpresa è a nostro vantaggio.”
Non aspettiamo troppo, Rui,” la Messaggera si diresse verso l'uscita “L'attesa mi innervosisce.”

***

Guarda lo zio Kyle, Kim!” la testolina bionda si girò verso l'americano, che prontamente scattò una foto. “Non riesco a credere che abbia quasi un anno.”
Nemmeno io,” Strawberry sorrise dolcemente, “Grazie per le foto, Kyle. Non so come faremmo senza di te.”
Forse se non avessi dimenticato la macchina fotografica a New York, potremmo fargliene anche noi!” la rimbeccò Ryan.
La rossa gli fece una linguaccia, aggiustando la figlia contro il suo fianco: “Hai un papà davvero insopportabile.”
Dada!” trillò la bimba, allungando le braccine paffute in direzione del biondo, che subito la prese in braccio.
Come to daddy, you little bug!” la sollevò sopra la sua testa, facendola ridere di gusto sotto lo sguardo intenerito di Strawberry “E comunque, non potresti vivere senza di me.”
Oh, non ti vantare troppo.” la rossa agitò una mano, divertita, imitando Mina e le sue manie da nobildonna.
Kyle rise a quella scenetta: “Bene ragazze, tra venti minuti apriamo, quindi preparatevi.”
Ci pensi tu ad avvertire i due piccioncini?” gli domandò Ryan, facendo un cenno del capo verso Paddy e Tart, impegnati a darsi focosi baci in un angolo del Caffè.
Il moro sospirò: “E dire che avevo appena pulito...” mugugnò, rintanandosi in cucina.
Strawberry piegò la testa da un lato, osservandoli: “Tu non mi baci mai così, in pubblico.”
Così non è appropriato, in pubblico,” borbottò il biondo, con aria truce “Cosa staresti insinuando?”
Lei rise, alzandosi sulla punta dei piedi e dandogli un leggero bacio a fior di labbra: “Niente, niente.”
Non sapevo che il Caffè si stesse trasformando in una maison de plaisance”, Mina entrò in quel momento, ridacchiando “Devo andare a mettermi un costume da can-can?”
Fai poco la spiritosa,” l'ammonì Ryan “O mando te a dividere quei due.”
Certo, come no, capo,” replicò lei sarcastica, e il biondo sospirò sconsolato, andandosi a rintanare in cucina.
Oggi Lory non c'è?” domandò al suo amico pasticciere, impegnato a sistemare i vassoi con gli ultimi dolci così che fossero pronti non appena avrebbero aperto.
No, è all'università. Anche Pam mancherà, ha delle interviste per il suo nuovo film.” rispose.
Ryan si voltò verso Kim, sospirando di nuovo: “Non vogliamo sapere cosa combineranno oggi Mina e Strawberry, vero piccola?”
Nel frattempo, le due Mew Mew si stavano infilando le divise nello spogliatoio.
Scusa Mina, ma dov'è Quiche?” domandò la rossa, sistemandosi la crestina in testa. “Solitamente non si stacca mai da te.
Oh, ehm...” la Mew blu si schiarì la voce “E' rimasto a casa, aveva delle cose da fare con Pie, credo...”
Strawberry aggrottò le sopracciglia, guardando il riflesso della schiena dell'amica nello specchio: “Va tutto bene?”
Sì sì, perché?” rispose l'altra un po' troppo velocemente.
Mina, se c'è qualcosa che non va, a me lo puoi dire.” la Mew rosa si sedette sulla panca di legno, così da poterla osservare.
Oh, e va bene.” Mina si lasciò cadere di fianco a Strawberry, facendo un respiro profondo. “Però promettimi che non ne parlerai con nessuno.”
La rossa fece il segno di chiudersi le labbra e poi buttare via la chiave, così lei riprese, appoggiando la testa contro al muro e chiudendo gli occhi: “Da quando c'è stata tutta la storia di Kert, Quiche ha cominciato a fare discorsi strani...”
Strani in che senso?”
Strani nel senso di molto seri, Strawberry. Molto a lungo termine.” Mina la guardò, alzando le sopracciglia in modo eloquente.
Gli occhioni della rossa si spalancarono dopo qualche istante: “Ooooh. Vuoi dire che... lui vorrebbe...?”
Sì, sì, esatto,” la mora agitò una mano, quasi scacciando il pensiero “Ma sono cose che a me non passano neanche per la testa! Ho soltanto vent'anni, per carità!”
Beh, non vedo cosa ci sia di male...” borbottò la Mew rosa, abbassando lo sguardo sulle mani che teneva in grembo.
Non fraintendermi, Strawberry, io penso che sia una cosa bellissima che tu e Ryan siate sposati, ma la situazione è diversa! Voi avete una figlia ed è da così tanto tempo che voi vi piacete, e sì, Quiche abiterà anche a casa mia e stiamo insieme da un po', ma è un'altra cosa!”
L'amica piegò la testa di lato, incuriosita: “Io e Ryan ci siamo messi assieme poco prima di te e Quiche.”
Mina alzò un sopracciglio, nel suo solito gesto di superiorità: “Sei davvero così scema da non esserti mai accorta che Ryan ti ha messa su un piedistallo d'argento da quando ha iniziato il Progetto?”
Le guance della rossa avvamparono e si gonfiarono come quelle di un criceto: “Ma cosa c'entra!” sberciò “Prima noi non... non... oh insomma!”
La Mew blu rise: “Comunque, è totalmente diverso. Io so che lo amo, ma non sono pronta a...quello.” espirò pesantemente “Specialmente ora che ho ripreso a ballare.”
Davvero?” Strawberry raddrizzò all'improvviso la schiena, felicemente sorpresa.
Sì. Quando voi siete partiti per New York, ho intensificato i miei allenamenti visto che non dovevo più gestire gli affari di Pam, per un po', e mi sono accorta di quanto mi mancasse davvero. Così, qualche giorno fa ho detto a Pam che se non le fosse dispiaciuto, avrei smesso del tutto di lavorare con lei, così da poter riprendere. Adesso sono in contatto con alcuni dei miei vecchi insegnanti, per vedere se riusciamo a mettere su una produzione.”
Strawberry lanciò le braccia al collo dell'amica, prendendola un po' di sorpresa: “Sono molto felice per te. E vedrai che le cose con Quiche si sistemeranno, basta che gli parli chiaramente.”
Ragazze!” Paddy entrò saltellando nello spogliatoio, già con la divisa addosso “Siete pronte? Kyle vorrebbe aprire!”
Arriviamo!”
Si alzarono entrambe in piedi, controllando gli ultimi particolari allo specchio prima di dirigersi fuori.
Quando Mina passò di fianco alla Mew Gialla, tirò fuori un foulard bianco di seta dalla tasca, ghignando: “Io mi metterei questo. Non vorrai sbandierare i tuoi succhiotti a tutti i clienti.”
Paddy arrossì violentemente: “Grazie...”
Shirogane, volevo avvertirti che siccome sto ricominciando la mia carriera da grande ballerina classica, sarò costretta a lavorare di meno,” annunciò a gran voce la Mew blu quando entrò nel salone.
E ti pareva...” borbottò Strawberry “Tanto il lavoro sporco tocca sempre a me.”
Come ti pare, Mina, però adesso iniziate, su. Vi pago per qualcosa.” rispose Ryan, già decisamente irritato nonostante fosse soltanto l'inizio di una giornata che, lo sentiva, si sarebbe profilata molto, molto lunga.

***

Mi annoio.”
Sunao, in piedi davanti al monitor con cui controllavano la situazione delle Mew Mew, lanciò un'occhiata a Kert, steso a pancia in su sul divano: “Potresti fare qualcosa.”
Ma non c'è niente da fare!” si lamentò lui con il tono di un bambino capriccioso, alzando le braccia “Ho già lucidato Maciste, ho controllato che fosse carico, ho controllato quanta energia residua hanno le nostre cariche, mi sono accertato che l'astronave fosse nascosta e a posto, e ho passato un'ora attaccato a quel coso a sbirciare quelle tre umane che corrono avanti e indietro portando cibo!”
Potresti giocare ad ahmi con Pharart.”
Lui dorme, perché le medicine che gli dà Seles lo stancano! Zaur è in meditazione, e mio fratello è di là con quella!” sbuffò esasperato e lanciò un altro gemito, voltandosi sulla pancia e nascondendo il volto nel cuscino del divano.
Sunao alzò un sopracciglio: “Potresti comportarti da adulto?”
No. Mi annoio. Sono venuto qui per combattere, non per stare seduto su un divano lercio.”
L'aliena rise e gli scostò le gambe, così da potersi sedere di fianco a lui: “Si vede che è la tua prima missione importante.”
Non mi stai aiutando, Sunamora.”
Lei gli scostò i capelli dal volto: “Allora battiti con me. Vediamo se riesco a sconfiggerti come quando avevamo sette anni.”
Gli occhi dorati di Kert brillarono: “D'accordo.”

Mezz'ora dopo, stava capitombolando per l'ennesima volta contro il pavimento di uno dei tanti corridoi della villa.
Atterrato di nuovo.” sorrise raggiante Sunao, bloccandogli i polsi sopra la testa “Ammettilo, Kert, non mi puoi battere.”
Non vale...” borbottò lui.
Lei ridacchiò, alzandosi e spolverandosi il vestito violetto: “Vuoi riprovare?”
No grazie,” si massaggiò la schiena “Vorrei essere tutto intero per quando attaccheremo le umane.”
Mi avete svegliato,” Pharart uscì dalla sua stanza, i capelli sparati per aria e gli occhi ancora chiusi “Non potevate fare le vostre cose da un'altra parte?”
E' pomeriggio inoltrato, amico, era anche ora che ti svegliassi.” lo riprese Kert.
Espera dice che ho bisogno di riposo.” l'alieno dagli occhi verdi incrociò le braccia al petto.
L'altro alzò gli occhi al cielo: “Ritorna a dormire prima che ti faccia del male di nuovo.”
Pharart brontolò qualcosa, ritornando nel buio della sua stanza salutandoli con un gesto della mano, e Kert fece scrocchiare le ossa del collo: “Detesto stare qui senza far niente. Sicura che non possiamo andare a distruggere qualcosa?”
Sunao rise: “Per quanto mi piacerebbe, non sono io a capo di questa missione, quindi no, devi rispettare gli ordini di Rui.”
L'alieno le si avvicinò, le braccia incrociate: “Sbaglio o tu non devi mai seguire gli ordini di nessuno?”
Gli occhi violi brillarono divertiti: “Io no, ma tu sì.”
Ugh!” la prese per un polso, marciando verso la sua stanza mentre lei rideva “L'avete sempre vinta voi!”

***

Sono esausta!” Strawberry si lasciò cadere su una sedia, lanciando lo straccio sul tavolo.
Avete fatto un ottimo lavoro, ragazze.” Kyle sorrise dolcemente, riponendo i soldi della cassa.
Vuoi dire che ho fatto un ottimo lavoro,” esclamò la rossa, voltandosi verso Mina che chiacchierava contenta in francese al cellulare “Visto che qualcuno ha passato metà del tempo a rilassarsi!”
Io ti ho aiutato, onee-chan,” Paddy era seduta a gambe incrociate sul bancone, e Strawberry le lanciò un'occhiataccia: “Sparivi ogni ora e mezza per venti minuti alla volta. E no, non voglio sapere perché. Farò finta di non aver notato Tart che si aggirava furtivo per il locale, e spera solo che Ryan non lo venga a sapere.”
Perché, soltanto voi potete fare le cosacce al piano di sopra?” Mina intervenne al “momento esatto”, colorando il viso della Mew rosa della tinta dei suoi capelli, un sorriso malefico sulle labbra.
Kyle quasi si lanciò fisicamente in avanti per fermare la discussione che altrimenti sarebbe iniziata: “A proposito, dov'è Ryan? E' sparito da un po', e non è giù in laboratorio.”
La rossa si alzò dalla sedia: “Penso di averlo visto andare in giardino con Kim, prima.”
Si avvicinò alla porta, sbirciando prima fuori dalla finestra a forma di cuore.
Effettivamente, Ryan era seduto su una panchina appena fuori dal locale, un occhio attento a Kimberly che giocava tranquilla sull'erba, l'altro al portatile sulle sue ginocchia.
Non sapeva se fossero i geni del gatto Iriomoto, oppure semplicemente il suo istinto, ma non era tranquillo, anzi. Era tutto il giorno che provava una sensazione di inquietudine, come se fossero costantemente osservati.
E non era la stessa sensazione che aveva provato anni prima, o quella che lo accompagnava da quando i nuovi nemici erano apparsi; sapeva che gli alieni non potevano avvicinarsi più di un certo raggio, altrimenti i sensori li avrebbero rilevati.
No, era una sensazione nuova, che non aveva mai provato prima ma che al tempo stesso sembrava familiare, e gli faceva drizzare i capelli sulla nuca, come se tutti i suoi sensi gli stessero gridando di stare all'erta.
Ryan?”
Il richiamo di Strawberry lo prese alla sprovvista, facendolo sobbalzare; era così assorto nei suoi pensieri che non si era reso conto che lei si era seduto accanto a lui, ed ora lo osservava con un'espressione preoccupata.
Hey,” chiuse il computer, ravvivandosi il ciuffo biondo con una mano “Avete finito al locale?”
La moglie si morse un labbro: “Sì, ma... stai bene? È tutto il giorno che sei strano.”
Lui scrollò le spalle, rimanendo sul vago: “Solo un po' di pensieri per la testa. Prendo Kim e andiamo a casa, d'accordo?”
La rossa annuì, poco convinta della sua risposta, e lo seguì fino all'auto, giocherellando con la figlia.
Anche il tragitto fino a casa fu silenzioso. Strawberry intuiva che mille pensieri stavano vagando nella mente dell'americano, e sapeva anche che sarebbe stato del tutto inutile cercare di tirarglielo fuori se lui non avesse voluto parlarne.
Io vado nel mio studio,” le disse dopo poco che entrarono in casa “Dico a Nina che prepari la cena, va bene?”
Non... non rimani un po' con me? Non ci siamo visti tutto il giorno.” mormorò la Mew rosa, mettendo Kimberly nel suo box e guardandolo con gli occhioni da cucciolo ferito.
Ma Ryan sospirò: “Ho dei dati importanti da analizzare e degli appunti da sistemare per la conferenza all'università di domani, sweetheart. Prometto che li finirò prima di cena.”
D'accordo...” borbottò lei, e il marito le diede un dolce bacio sulla fronte prima di sparire lungo il corridoio.
Strawberry sospirò sconsolata e si accasciò sul divano, sbuffando. Kimberly era tranquilla con i suoi giochi, e lei non voleva certo disturbarla quando poteva concedersi un po' di riposo -quella bimba aveva tutto il caratterino del padre-, perciò prese il cellulare di tasca e decise di chiamare Mina, per controllare come stessero andando le cose dopo la chiacchierata che avevano fatto quella mattina.
Ma il telefono squillò a vuoto per parecchi secondi, così la rossa riattaccò, se possibile ancora più depressa di prima.
Kim gorgogliò qualcosa, allungando alla mamma un cubo di gomma colorato con un sorriso.
Nessuno bada a noi, piccolina.” borbottò la rossa “Cosa possiamo fare per passare il tempo?”

***

Quando Ryan risbucò, dal suo studio, con gli occhi arrossati e la testa dolente, gli bastò seguire l'odore di arrosto per capire dove avrebbe potuto essere la sua famiglia.
Si fermò sulla soglia della cucina, osservando con un sorriso Strawberry che ascoltava attentamente la dolce Nina nel tentativo di carpire i segreti della sua fantastica cucina, mentre la piccola Kim mangiava con gusto -e con le mani- delle carote tagliate a rondelle.
Ha capito, signorina Strawberry?” domandò l'anziana governante.
Lascia stare, Nina, potresti insegnarglielo mille volte e comunque non supererebbe l'originale.” lui entrò in quel momento, passando un braccio attorno alle spalle della moglie, che gli sorrise splendente.
Nina scosse la testa con affetto a quel ragazzo che aveva visto crescere: “Dovrebbe essere più comprensivo, signorino Ryan, non è affatto semplice accontentare i suoi gusti difficili.”
Se possibile, il sorriso di Strawberry si allargò ancora di più mentre dava una gomitata leggera al biondo: “Vedi, te l'ho sempre detto.”
Comunque, l'arrosto sarà pronto tra due minuti. Con il vostro permesso, me ne andrei a casa. Mi raccomando, signorina Strawberry, si ricordi quello che le ho detto.”
Buonanotte, Nina, e grazie. Ci vediamo domani.” la salutò Ryan, una nota d'affetto nella voce che riservava soltanto all'anziana donna, con lui ormai da così tanti anni che ormai era entrata a far parte della famiglia. Ma forse non sarebbe mai riuscito a convincerla a dargli del tu.
Si sedette vicino a Kimberly mentre Strawberry sistemava le ultime cose a tavola.
La rossa lo osservò per tutta la durata della cena e il resto della serata.
Sì, ad occhio poco allenato tutto sarebbe apparso normale nel comportamento di Ryan, ma lei, che dopo anni ed anni aveva decisamente imparato a conoscerlo, poteva vedere benissimo dietro la sua solita maschera di apparenza che c'era qualcosa che lo turbava.
Perciò, con il solito tatto che la caratterizzava, non esitò a placcarlo poco dopo che ebbe fatto addormentare la bambina.
Allora, dimmi subito cosa c'è che non va.” gli domandò diretta, parandosi davanti a lui a gambe larghe e mani sui fianchi, come un sergente istruttore davanti ad una fila di giovani reclute.
Ryan alzò un sopracciglio: “Scusami?”
Avanti, su su, non fare il finto tonto con me, so benissimo che non sei soltanto preoccupato per la conferenza di domani, tu adori stare al centro dell'attenzione quando si tratta di dimostrare che sei un genio.”
Il ragazzo sorrise, poi guardò la giovane davanti a lui, gli occhioni color del cioccolato pieni di impazienza ma anche di apprensione. Che senso avrebbe avuto tenerle nascosto qualcosa? Strawberry riusciva sempre a raggiungere quello che voleva, persino con lui.
She got under his skin, come dicevano dalle sue parti, e lui sapeva che era indelebile.
D'accordo,” sospirò “Se proprio lo vuoi sapere, ho passato gli ultimi giorni a cercare di capire cosa sia quella strana energia che compare ogni tanto, e il fatto di non riuscirci mi agita.”
Perché tu vuoi sempre sapere e capire tutto.” annuì la rossa.
Ryan le lanciò un'occhiata storta: “Be', mi preoccupa non sapere a cosa potreste andare incontro, se mi permetti. Eppure mi sembra di averlo già visto, ma non riesco mai a raccogliere dati a sufficienza per poter fare una comparazione ottimale con quello che abbiamo nel database.”
Sono sicura che ci riuscirete,” Strawberry gli regalò uno dei suoi soliti sorrisi splendenti “Tu, Kyle e Pie siete dei geni con queste cose.”
Questo lo so, non c'è bisogno di ricordarmelo.”
La Mew rosa gli fece una linguaccia e fece per dirigersi verso il bagno, quando si sentì tirare dolcemente per il polso, ritrovandosi stretta tra le calde braccia del biondo.
Sta attenta, d'accordo?” le mormorò all'orecchio.
Lei alzò lo sguardo: “Sempre.”
Ryan le scostò teneramente la frangetta dagli occhi, dandole poi un buffetto sulla fronte: “Brava la mia gattina...”
Strawberry sorrise e si alzò sulla punta dei piedi, per catturargli le labbra in un dolce bacio.

***

Il mattino dopo, qualche quartiere più in là, Mina avrebbe voluto davvero tanto che fosse un'altra la notizia alla quale aveva dovuto svegliarsi.
Non che i suoi genitori fossero a meno di dieci minuti di macchina da lì.
Come se pregare Quiche di andarsene in fretta non provocasse altro stress ad una situazione già di per sé complicata.
Ma perché non glielo vuoi dire!?” sbraitò l'alieno all'ennesima richiesta della mora, la quale fece un respiro profondo.
“Quiche, il modo più appropriato per dirlo ai miei genitori non è facendoti trovare in camera mia alle nove del mattino. Non è una cosa da persone per bene, non del
loro tipo. Cosa credi che penserebbero se sapessero che tu vivi qui?!? Te lo chiedo come favore personale, ti scongiuro.”
Quiche fece una smorfia contrariata: “Non mi piace.”
Neanche a me, ma è l'unica cosa da fare, adesso. Ci manca solo che mi metta a litigare con i miei più di quanto non faccia già.”
Gli diede un veloce bacio e poi lo spinse fuori dalla stanza, chiudendo la porta.
L'alieno sospirò e decise di teletrasportarsi a casa di Pam, dove era sicuro che avrebbe trovato suo fratello maggiore.
Così apparve per precauzione davanti alla porta del loft dell'attrice, e suonò il campanello -non voleva sapere quali sarebbero stati i rischi dell'interrompere quei due in un momento intimo.
Quiche? Cosa ci fai qui?” Pam apparve sorpresa quando gli aprì.
Ehm... scusa, non volevo disturbare, lo so che è presto, ma sono arrivati i genitori di Mina e lei mi ha mandato via. Sono venuto qui per Pie.”
La modella si fece da parte per farlo passare: “Va tutto bene?”
Quiche svolazzò fino al divano, le orecchie da alieno abbassate come quelle di un cucciolo abbandonato: “Sì e no, diciamo.”
Quiche, non ho voglia di stare ad ascoltare i tuoi problemi sentimentali.” Pie entrò in quel momento nel salotto, incrociando le braccia al petto dopo aver riposto il portatile in una valigetta.
Be', grazie, fratello, non preoccuparti così tanto per me,” replicò sarcastico l'altro, facendo una smorfia “Potrei arrossire.”
Per favore, non litigate,” li interruppe Pam, aggiustandosi i capelli nello specchio “Noi stavamo per andare al Caffè, Quiche, vieni con noi?”
L'alieno dagli occhi dorati guardò la coppia. Era strano osservare Pie in abiti umani, che tutti e tre ormai si erano abituati ad usare per mischiarsi alla folla, soprattutto visti gli ultimi attacchi alieni, ma il fratello maggiore era completamente disinvolto in essi.
Alla fine, proprio l'alieno da cui meno ce lo si sarebbe aspettato era stato quello che meglio si era integrato nei ritmi della vita umana.
Ancora un po' e Quiche era certo che si sarebbe pure messo a guidare un'auto al posto del teletrasporto.
Allora?” lo incitò ancora Pie, così Quiche saltò in piedi: “Va bene, vengo anche io.”
Scesero silenziosamente fino al garage, ognuno immerso nei propri pensieri, cosa che stupì davvero il secondo degli Ikisatashi: “Ma... perché siamo qui?”
Pam lo guardò curiosa: “Prendiamo la macchina, no?”
E Quiche non poté trattenersi dall'alzare gli occhi al cielo.

***

Ryan parcheggiò velocemente vicino al Caffè, così da poter far scendere Strawberry e Kimberly.
Mi raccomando, dì a Kyle che mi mandi un messaggio se succede qualcosa, non posso rispondere alle chiamate.” le ricordò per l'ennesima volta.
Sìììììììììììììììì.”
E quando dico qualcosa, intendo qualsiasi cosa.”
Sììììììììììì, lo sooooooooo.”
Cerca di non litigare troppo con Mina oggi, ho un locale da mandare avanti.”
Va beeeeeeeeeene!”
Ah, e tenete lontano da Lory il nuovo servizio di piatti, vorrei che quello resistesse più di una settimana.”
D'accordo capo, come vuoi tu capo, ai suoi ordini capo.
"Non chiamarmi capo e smettila di farmi il verso, ragazzina.”
Strawberry ridacchiò e si sporse dentro il finestrino del biondo, dandogli un lungo bacio appassionato con tanto di schiocco finale: “Ci vediamo dopo, non farti adulare troppo dalle studentesse alla conferenza.”
"Tsk,” Ryan indossò gli occhiali, scuotendo la testa, e ripartì velocemente, lasciando il finestrino abbassato così che il vento giocasse con i suoi capelli.
Avrebbe preferito rimanere al Caffè quel giorno, ma quella conferenza era un impegno improrogabile, era stata pianificata da settimane, e non poteva sottrarre i suoi collaboratori ad altre giornate di lavoro.
Non aveva nessuna voglia di parteciparvi, ma non avrebbe avuto senso annullarla. Meglio affrontarla subito e toglierla dalle scatole, poi avrebbe avuto tutto il tempo di dedicarsi al progetto μ e a tutti i nuovi dati che stava raccogliendo.
Era sicuro di essere vicino a scoprire qualcosa, se lo sentiva. Ma ciò non toglieva che i suoi sensi fossero tesi al massimo, e non gli piaceva, per nulla.
"Buongiorno, Shirogane!” lo salutò uno dei suoi colleghi e partner quando scese dalla macchina. “Ci aspettano in aula magna.”
"Perfetto.” annuì e si lisciò la giacca e la cravatta, controllando un'ultima volta il cellulare.
Temeva che per l'ennesima volta i suoi sensi avrebbero avuto ragione.
E solo a fine giornata avrebbe capito di non aver avuto torto.

***

"Allora, siamo pronti?!” Kert, ghignando, si sistemò in spalla il suo Maciste, il micidiale cannone che sparava aria compressa “E' da troppo tempo che siamo fermi, spero di non essermi arrugginito.”
Rui lo ammonì con lo sguardo: “Vediamo di non fare scemenze, d'accordo? Soprattutto tu, Pharart.”
"Ai tuoi ordini, fratellino.” l'alieno dagli occhi dorati si teletrasportò fino a sopra al parco centrale di Tokyo, non troppo lontano dallo stesso Caffè. “Qui mi sembra che vada bene, no?” domandò a Sunao, apparsa accanto a lui.
La bella aliena ignorò la sua domanda, ponendone un'altra con voce annoiata: “Quanto ci metteranno le umane ad arrivare? Voglio osservarle per bene prima di decidere il da farsi.”
"Stanno arrivando,” la rassicurò Zaur, “State pronti.”
Sunao si alzò nell'aria, più e in alto ed indietro rispetto ai quattro alieni schierati, mettendosi davanti al Sole così che fosse difficile per le Mew Mew poterla guardare, mentre lei aveva un'ottima visuale.
Era proprio curiosa di poter vedere dal vivo cosa fossero in grado di fare. Forse no, non avrebbe combattuto, non ancora. Non voleva far finire il divertimento troppo presto.
"Non dovresti essere qui.” mormorò quando un gentile spostamento d'aria l'avviso che Espera era comparsa al suo fianco.
Lei fece spallucce: “Non riesco a stare a casa da sola. E poi... c'è qualcosa che non va, non senti?”
Sunao piegò la testa di lato: “E' la prima volta che mi trovo in una situazione simile. Non riesco ancora a definire come dovrebbero essere le cose. Per questo voglio osservare quelle cinque umane.”
Espera stava per ribattere qualcosa, quando la voce di MewPurin si spanse per il parco: “Ancora non vi siete arresi, brutti alieni?”
"No, e non lo faremo mai!” replicò Kert, caricando la sua potente arma.
Iniziarono a combattere, ma entrambe le parti sembravano più caute del solito.
"Sbaglio o c'è qualcuno in più?” borbottò Quiche a Pie, indicando con un cenno del capo quelle due figure scure contro-sole.
"Ci mancava solo questa!” sbuffò MewBerry, sfrecciando accanto a loro per evitare un colpo di Pharart “Ribbon Strawberry check!”
"Smettila di fare chiacchiere e vieni a lottare, cuginetto!” Kert stuzzicò Quiche, che emise un ringhio profondo, scagliandosi contro di lui.
-Questo è tutto quello che sanno fare?- pensò sorpresa Sunao, osservando l'agguerrita battaglia dall'altro -Non sono molto forti, ma allora perché non vengono sconfitte?-
Una freccia bluastra di MewMina saettò veloce tra le due aliene, che si scansarono appena per evitarla.
"Ragazzina impertinente.” ringhiò la Messaggera “Attaccare chi non la sta attaccando.”
Evocò il suo bastone, pronta ad entrare in azione, quando all'improvviso udirono un potente tuono provenire da non molto lontano, ed una nuvola di polvere si alzò così in alto da oscurare persino loro, mentre una forte corrente spingeva tutti verso sinistra.
"Ma cosa...?” tossì MewLory, cercando di rimettersi in piedi.
"Che cosa è stato? Un colpo alieno?” domandò MewPam, aiutando MewPaddy.
"No, anche loro sono stati colpiti!” replicò MewBerry “Voi vedete qualcosa?”

Poco più in là, anche Ryan dovette arrestare l'auto quando la polvere lo raggiunse.
La conferenza era stata sospesa poco dopo l'attacco alieno, e lui era corso via.
In quel momento, il portatile che aveva sistemato sul cruscotto si accese, ed un allarme iniziò a lampeggiare.
Sgranò gli occhi: “Non è possibile!”

Sunao tossì, scrollandosi la sabbia dal viso, ed all'improvviso un brivido le percorse la schiena.
Stava avvertendo qualcosa che non pensava avrebbe mai incontrato.
"Ma questo è...”

Le cinque Mew Mew si rimisero lentamente in piedi; la polvere cominciava a diradarsi lentamente, e MewBerry strinse gli occhi, provando a capire cosa potesse essere successo.
Il respiro le si mozzò in gola: “No! Non può essere!”


   
 
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