Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: Betelgeuse17    11/04/2013    3 recensioni
Thalia pensa a Luke.
[...]Tempo. Ci serve solo questo. Ci sarebbe servito solo questo. [...]
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Castellan, Talia Grace
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nota legale: Percy Jackson & The Olympians © 2005, Rick Riordan. Titolo © I'm almost grown, 1959, Chuck Berry (L'uomo che inventò il rock'n'roll).
Il qui presente intreccio è da considerarsi proprietà esclusiva dell'autrice; pertanto, non può  essere riprodotto - totalmente o parzialmente - senza il consenso di quest'ultima.
Avvertimenti: angstino-ino-ino
Note: Chi parla è Thalia, non Annabeth. Thalia, capito? 
I'm almost grown


L'amore è, esiste.
E niente di quello che dite può farlo sparire,
perché è il motivo per cui noi esistiamo qui.
È la vetta più alta, e una volta che l'hai scalata e
guardi gli altri da lassù, ci rimani per sempre.
Perché se ti muovi, allora... cadi. Cadi.
(Pauline Oster)


Siamo ancora una famiglia, Luke, io e te, soli contro il mondo, dopo tutti questi anni.
Mentre accarezzo la corteccia ruvida del pino che è stato la mia casa, guardo il cielo azzurro che sovrasta il Campo Mezzosangue; la stessa sfumatura dei tuoi occhi limpidi, lucidi, che brillavano e si animavano quando fantasticavamo della nostra vita insieme, in quei pochi momenti di respiro che la nostra fuga ci concedeva.
Ricordo quando sognavamo di quel futuro, che, per ironia della sorte, o per un capriccio del Fato, non c’è mai stato.
Quel dannato futuro che ora è diventato il nostro presente, e dove ho visto le ossa del nostro amore forte, irragionevole,  un amore bambino, come noi, abbandonate agli avvoltoi.
Forse, se in questi anni non fossi mancata, se non fossi rimasta racchiusa impotente in questo insulso albero, le cose sarebbero andate diversamente. Non avresti abbandonato la tua famiglia, voltando le spalle al campo, non saresti uno stupido fantoccio nelle mani di Crono. Non posso smettere di crederlo, non posso non sentire il peso della colpa di averti abbandonato.
Ora saresti qui, accanto a me, e le tue iridi non sarebbero oro, fredde e spietate, ma ancora così dannatamente azzurre.
Ne sono sicura.
Sai, nonostante tutto, credo ancora che possiamo raggiungere il nostro lieto fine.
Mi piace quasi credere all’idea che tu abbia un piano, e che ti sia schierato dalla parte del Signore dei Titano proprio per farci riportare indietro in quei giorni felici.
Tempo. Ci serve solo questo. Ci sarebbe servito solo questo¹.
Socchiudo gli occhi per la luce improvvisa del sole che sta per tramontare. Ho addirittura guidato il carro di Apollo. Ti sarebbe piaciuto.
Sorrido all’idea, ma il sapore dell’amaro impasta la bocca; perché è questo che mi manca davvero, lo stendermi accanto a te davanti al fuoco a raccontarti le mie giornate, le storie della mia infanzia, il sentire il suono della tua risata che rende più chiara la notte che avanza.
Le tue frecciatine sul fatto che stia diventando una femminuccia romantica.
Spero ancora nel tuo riscatto, ma la mia anima è stanca e non posso permettermi ancora di crogiolarmi nei ricordi lontani.
Una volta, canzonatorio,  avevi detto che sembravamo gli animali che si vedono nei documentari, quando non si comprende se si stiano massacrando, o scambiando tenerezze.
Non capivo. Ora lo so.
Noi stavamo solamente facendo l’amore.
Non posso aspettare che ti distrugga con le tue stesse mani. Entrerò nelle Cacciatrici di Artemide e lotterò, con tutte le forze, l’anima, il cuore. Ti ritroverò e ti farò ricordare di essere un eroe.
Il mio.










*Piccola l’allusione al fatto che Crono è il Signore del Tempo.
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Betelgeuse17