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Autore: Frizzie    12/04/2013    0 recensioni
Questa è la storia di Sam e Niall, migliori amici dal primo anno del liceo.
La loro amicizia però non è destinata a durare per sempre, o meglio, non è destinata ad essere per sempre un'amicizia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera tornai a casa molto tardi, dovevano essere circa le tre di notte.
Non avevo parlato con Harry da quando eravamo usciti da quella buia stanza, in quel momento riuscivo a pensare solamente a Niall.
Quella notte quando mi assicurai che i miei genitori dormissero, mi chiusi in bagno e vomitai persino l’anima. Quella volta però non c’era Niall a mantenermi la fronte o i capelli, a tenermi la mano e a dirmi di respirare piano. Tutta la matita aveva bagnato la mia faccia,mi sdraiai in un angolino ancora con i vestiti addosso e strinsi le gambe al mio petto.
La sbronza stava passando anche se non riuscivo a mantenermi molto in piedi, la testa iniziava a farmi male. Come avrei affrontato tutta questa situazione? Cosa mi era preso quella sera? Avevo deluso Niall e perfino me stessa. Forse tutte quelle parole dei miei genitori mi avevano trasformato in qualcosa di diverso. E Harry? Adesso cosa sarebbe successo? Lui era uno stronzo lo sapevano tutti, anche io..ma chissà perché c’ero cascata.
Mi mancava Niall, iniziai a pensare a qualcosa da dirgli, a un modo per giustificarmi ma la verità che non c’era nessuna possibilità di spiegare. La realtà però era un’altra, io con Harry non avevo fatto quello che pensava lui, come spiegarlo?
Decisi che per quella sera bastava pensare e facendomi coraggio mi catapultai in camera mia e mi infilai sotto le calde coperte cercando di prendere sonno, in qualche modo.
 
Il giorno dopo mi alzai con un terribile mal di testa, guardai la sveglia ed erano le
nove meno un quarto. Ero in ritardo per la scuola, la campanella suonava alle nove e alle nove e dieci precise bisognava essere in classe.  Cercai di muovermi più velocemente possibile e mi ficcai sotto la doccia. Non potevo andare in quelle condizioni a scuola. Dopo circa dieci minuti ero pronta, mi finii di sistemare, scesi a prendere qualche biscotto, salutai i miei genitori, che non si erano degnati neanche di svegliarmi al solito orario, e corsi più veloce che potevo verso scuola.
Purtroppo però la lezione era già iniziata e il prof di Letteratura aveva appena consegnato i compiti della scorsa settimana. Bussai ed entrai imbarazzata, osservata da tutti, soprattutto da Niall.
“Jones, le sembra questo l’orario di arrivare a scuola?”
“mi scusi è che..”
“mi faccia indovinare, non è suonata la sveglia?” mi stetti zitta, per evitare altri guai e quando mi diede il compito mi andai a sedere all’unico banco libero. Guardai Niall per un secondo e scoprii che anche lui mi stava guardando, ma poi subito distolse lo sguardo da me. Dovevo parlargli il prima possibile, nel frattempo decisi di dedicarmi alla lezione per evitare altri rimproveri e osservai il mio compito. B+, un ottimo lavoro.
L’ora passò velocemente mentre il signor Wallow parlava della letteratura americana nell’800. Appena la campana suonò, mi alzai per consegnare il compito e raggiunsi Niall fuori l’aula.
“Dobbiamo parlare!” urlai.
“davvero? E di cosa? Di come tu ti trovassi con Harry in quella stanza?”
“No. Del fatto che ero ubriaca e del fatto che non è assolutamente come pensi.”
“magari un’altra volta ora ho chimica e non ho voglia di stare ad ascoltarti”
“oh e allora magari vuoi farmi sapere quando avrai voglia di parlarmi?”
“Sam, ho chimica e faccio tardi” rispose acido. La rabbia mi invase, era impossibile parlare con lui. Anche io avevo chimica e in quel momento mi pentii del giorno in cui decidemmo di seguire gli stessi identici corsi.
Finalmente passò anche quell’ora e arrivò l’ora di pranzo. A mensa non sapevo con chi diavolo sedermi, così fui costretta a sedermi ad un tavolo con persone che non avevo mai visto prima.
Da lontano, mentre mangiavo il mio salutare hamburger, scorsi Harry da lontano e decisi che dovevo parlare anche con lui.
“Harry” dissi mentre lo raggiungevo.
“ehm…Sam”
“ciao, io ti volevo parlare di ieri” sorrisi.
“oh certo…vieni con me”
Andammo in cortile dove potevamo parlare senza essere disturbati.
“Harry io volevo..” mi baciò.
“Harry non puoi baciarmi mentre di sto dicendo una cosa”
“ok scusa..dimmi” sorrise.
“tu mi hai sempre ignorato, in quest’ultimo periodo mi davi anche fastidio…cosa è successo ieri?”
“Sam tu mi piaci da un po’ ” disse.
“cosa?” non  potevo crederci che l’aveva detto davvero.
“bè?”
“io ho sempre avuto una cotta per te”
E allora mi baciò ancora, e io decisi di credere in quello che mi stava dicendo. Non mi opposi al bacio e misi le mie mani nei suoi capelli.
“Oggi ci vediamo?” chiesi.
“ho allenamento, e stasera c’è una festa, se ti va puoi venire con me”
“certo che mi va”
“passo a prenderti alle nove e mezzo da casa tua”
“va benissimo” gli diedi un altro bacio e tornai in mensa, dove prese tutte le mie cose mi avviai per la classe di matematica.
Durante tutta la giornata rimasi da sola, e capii che i miei genitori avevano proprio ragione. Avevo litigato con Niall e ora ero sola come un pesce.
Tornai a casa sbattendo la porta e trovai mio padre e mia madre seduti sul divano.
Sembrava quasi che stessero aspettando proprio me.
“Ciao Sam”
“eeehm sì ciao, è successo qualcosa?”
“tesoro io e tuo padre dobbiamo assentarci per qualche giorno, tua nonna non sta molto bene e ha bisogno di fare dei controlli urgenti, quindi io e tuo padre dobbiamo andare in paese da lei e vorremmo partire stasera”
“e io?”
“hai scuola, non ci sembra il caso che tu venga con noi, si tratta di una settimana massimo e tu sei abbastanza grande..se la sera hai bisogno puoi chiedere a qualcuno di farti compagnia..”
“potresti chiedere a Niall se ne hai voglia!” disse mia madre.
“Niall? Sì certo sicuramente sarà d’accordo…poi glielo chiedo. Ora devo andare scusate”
Dovevo parlare seriamente con Niall.
  
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