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Autore: AngelBauer    12/04/2013    3 recensioni
Salve! Mi presento sono AngelBauer e mi sono iscritta da poco in questo sito.
Quindi questa è la mia prima storia.
Prima di tutto è un crossover, tra il mio telefilm preferito, Smallville, e Twin Princess.
La protagonista è Fine, una ragazza che, a causa di un ignoto destino, dovrà affrontare pericoli e minacce che la metteranno a dura prova. Ma non sarà da sola ad affrontare tutto ciò, verrà aiutata da una particolare squadra e i misteri saranno all'ordine del giorno.
Spero di avervi incuriosito e che leggiate la mia storia.
Besos
Angel
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Fine, Nuovo Personaggio
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le lacrime non versate
 
Una giovane camminava frettolosamente tra le strade ingorgate della città. Il vento le scombinava i corti capelli biondi mentre lei per il freddo, cercò di coprirsi meglio con la su giacca a vento verde acqua, la quale coloriva l’ambiente grigiastro che portava l’autunno ormai imminente. Compose di nuovo il numero sulla tastiera touch e per l’ennesima volta si dovette accontentare di un messaggio, lasciato alla segreteria telefonica.
-Fine sono Chloe, chiamami appena arrivate, ciao!-
La sua corsa la portò nel cuore della città, dove emergeva il grattacielo più antico di essa. Il grattacielo in questione aveva, alla punta, la forma di un osservatorio, era decorato da un particolare colore verde e lo circondavano enormi finestre circolari, che gli davano la forma di uno di quei vecchi campanili.
Chloe si diresse all’ascensore, dove una volta al suo interno compose il numero dell’ultimo piano, quando l’ascensore finì la sua, quasi interminabile salita, si diresse al suo loft. Le grandi porte vetrate a semicerchio, erano decorate da vetri colorati di rosso, giallo e verde, che non appena si aprirono mostrarono un enorme stanza buia. Chloe sembrava abituata, infatti senza inciampare in quel luogo senza luce, si spogliò della sua giacca a vento sistemandola su un uomo morto. Avvicinandosi alla scrivania prese un piccolo telecomando con due pulsanti, non appena premette il primo, la luce del giorno iniziò ad entrare allegra dalla finestra principale, prima chiusa con le solite piastre metalliche,che si aprirono come l’obbiettivo di una macchina fotografica, ironia della sorte…
-Sai le persone della nostra età il sabato sera vanno al ristorante, a teatro, a farsi una passeggiata. Perché per oggi non ci prendiamo un po’ di tempo, per noi?- Chloe, senza nemmeno voltarsi verso il ragazzo che era appena entrato, si diresse alla sua tecnologica scrivania.
-Sai meglio di me quali sono i miei compiti!- fece ricordare la giovane.
A quel punto l’attraente biondo, ancora impalato sulla soglia, si fece avanti e porse il braccio come un perfetto cavaliere alla sua dama.
Chloe sorrise a quel gesto romantico, un po’ ridicolo di sicuro, ma si trattava sempre del grande Oliver Queen!
Gli occhi azzurri di Chloe si specchiarono in quelli trasparenti di Oliver. Era dà un po’di tempo che nei suoi occhi Chloe riusciva a vedere quella che davvero era, finalmente si sentiva nel posto giusto!
Non poteva farci niente, non avrebbe potuto dirgli di no, ma forse poteva “guadagnare tempo”.
-Che ne dici di andare a prendere un panino al Talon? Prima però finisco di controllare delle “cosine”.- Uno sguardo d’intesa complice, scambiato sempre in modo furtivo, le diede il via libera.
Fece scorrere le sue dita sul touch della scrivania per controllare la posiziona della squadra. Oliver, che non aveva intenzione di lasciarla sola, si diresse ad un piccolo armadietto, che si aprì automaticamente, mostrando al suo interno un arco e delle frecce di colore verdi, molto velocemente li prese e ritornò al centro della stanza, dove ad aspettarlo c’era Chloe. Tutti e due posizionarono i loro auricolari all’orecchio. 
Tutti i monitor che circondavano la stanza si illuminano al tocco di Chloe sul suo tablet. Su ognuno di essi apparvero diverse foto con delle didascalie, che formavano dei contatti.
Ormai era quasi un’abitudine, una specie di ricorrenza, tutte le volte era sempre così. Ma questa volta c’era qualcosa di diverso, si sentiva nell’aria, quel pizzico di angoscia.
-Wachtower online- La voce fiera e decisa della ragazza riecheggia per la stanza. Mentre si dava inizio ad un’altra lotta contro la Checkmate!
 
-Milky sbrigati è già tardi- richiamò una donna dai corti capelli blu ad una buffa bambina, intenta nel far uscire la sua piccola testa dallo scollo della T-shirt. Quando la sua testa fu fuori con un veloce scatto aprì gli occhi mostrano delle magnifiche iridi cobalto. Poi sistemando la sua gonnellina corse dalla madre, che subito le strinse forte la piccola manina per non farla scappare chi sa dove. Insieme alla bambina, la donna si incamminò lungo un corridoio, dal quale notò camminare a passi decisi un giovane dai capelli cobalto.
Il suono di quei pesanti passi arrivò quasi con note di minaccia alle orecchie della donna. Non appena il ragazzo le fu vicino la guardò dritta negli occhi del colore dell’oceano più profondo di tutti, come i suoi, senza distogliere lo sguardo chiese con gentilezza alla bambina di lasciarlo solo con la loro mamma. La piccola bambina face un cenno con il capo per poi correre nei lunghi corridoi del castello diretta all’enorme cucina.
-Questa storia mi preoccupa, perché non vuoi dirmi niente?-
-Perché non capiresti!-
-Proviamo allora! Mettimi alla prova!-
-Ti prego Shade non fare così, capirai tutto quando sarà il momento!-
-… Perché?- di certo l’ultima domanda non era riferita al discorso appena avvenuto. La madre lo comprese dal suo tono di voce, era quasi una supplica e la cosa a cui la regina del regno della luna non poteva davvero credere erano gli occhi del figlio lucidi. Comprese perfettamente il suo stato d’animo in fondo erano molto legati, di sicuro era disorientato dagli avvenimenti degli ultimi quattro giorni, non lo aveva mai visto così.
D’istinto gli si avvicinò e gli diede un bacio sulla tempia, proprio come una normale mamma premurosa. Poi senza dargli il tempo di proseguire gli parlò molto seriamente.
-Sai, un caro amico mi diceva sempre: “Un re non mostra mai le sue debolezze e nemmeno le sue lacrime!” e sai io come gli rispondevo?- un gesto col capo da parte del ragazzo dai capelli cobalto in segno di negazione la fa continuare. –Che non bisogna nascondere le lacrime. Al contrario, in alcuni casi sono la tua forza, e non aver timore del giudizio delle persone, perché chi ti capisce è pronto a non permettere che scorrano e ti è vicino dandoti una mano.-
-D’accordo! Adesso andiamo si è davvero fatto tardi, gli altri ci staranno aspettando nel regno solare-
Detto questo si diressero all’aperto dove era situata la mongolfiera pronta per la partenza, Milky era già dentro saltellando euforica, mentre faceva roteare tra le mani un sacchetto, forse un piccolo spuntino preparato dallo chef. La regina Maria intanto, seguiva il figlio, mancavo soltanto lui…
Proprio lui. La persona che stava facendo parlare di sé tutto il regno lunare. Era appena trapelata la notizia e c’era grande scalpore. Il popolo e tutti i nobili del regno erano sconvolti e incuriositi da questa informazione arrivata da poco. Molti dei negozianti ne discutevano nei loro locali con le clienti più pettegole, le quali non aspettavano altro che sapere più dettagli, per poi spettegolare ancora, anche perché la curiosità cresceva man mano in tutto il pianeta Wonder e con questa anche la rivelazione della riunione speciale del consiglio dei re. Chiesta solo per questo evento memorabile proprio da lui…Il re del regno della luna: Stiven!
 
La luce in quella giornata era più accecante che mai. Per ripararsi dai violenti raggi Rein dovette coprirsi il volto con l’ombra del suo braccio. Cosa non proprio regale ecco perché si ricompose e cercò di aspettare quieta l’arrivo delle ultime mongolfiere. Il calore sembrava aumentare e di certo i capelli sciolti non aiutavano un gran ché. Una mano leggere si posò con la grazia di una libellula sulla spalle della principessa. Voltò i suoi bellissimi occhi per incrociarne un paio aranciati sgargianti.
-Perché non vieni dentro?-
-Grazie Lione ma preferisco aspettare gli ultimi ospiti.-
-Bene! Vuol dire che ti faremo compagnia.- e da lontano si intravidero i sorrisi di Mirlo ed Altezza. Come avrebbe fatto senza le sue amiche nel suo periodo buio? Si ritrovò a pensare allo squarcio nel suo cuore non ancora del tutto rimarginato, da cui cadevano ogni tanto delle piccole gocce di sangue… Tutta la sua tristezza scomparì a quei rassicuranti sorrisi.
A sua volta Rein si fece coraggio per affrontare, quello che di li a poco si sarebbe trasformata, da una calda giornata di sole ad una di bufera e neve.
-Scusali non hanno mai fatto così tardi- si mortificò Altezza dello strano ritardo della sua famiglia. Lei era arrivata prima per far compagnia alla principessa solare e si ritrovò a dover aspettare anche lei i ritardatari.
-Ma che dici Altezza!- la rassicurò con il suo caloroso sorriso –E poi non è il solo!- una risatina nervosa partì dalla gola della turchina.
Alzò il capo per ammirare il cielo limpido di quella giornata, solo qualche nuvola ogni tanto interrompeva l’estesa di turchese.
Era in pensiero per quel tenebroso principe, non sapeva come il suo cuore aveva preso questa notizia, voleva abbracciarlo e fargli sapere che lei c’era in quel momento particole. Ma allo stesso tempo la innervosiva il fatto che in tutti i modi Shade la facesse preoccupare tanto.
Uno sbuffo proveniente dalle labbra di Rein fece girare tutte le principesse sorprese, che nel vedere la sua buffa faccia, a stento trattennero le risate.
-Eccoli li! finalmente- strillò Altezza con voce acuta, indicando un piccolo puntino colorato su nel cielo. 
Non appena la mongolfiera si poggiò a terra, vi scesero in tutta la loro eleganza i regnanti del regno dei gioielli, seguiti dal loro figlio.
Quegli occhi rossi scrutavano l’ambiente circostante e si poggiarono sulla figura azzurra della principessa Rein. Un passo dopo l’altro lo portarono al suo costretto e da fare da gentiluomo le baciò al mano, salutandola cortesemente e scusandosi del ritardo. Le guance della giovane senza volerlo si imporporarono e la principessa si diede della stupida mentalmente. Perché le faceva ancora questo effetto dopo tanto tempo?
Vista da fuori questa scena poteva essere del tutto normale, conoscendo il principe, ma Rei intuiva che qualcosa era cambiato. Forse dal modo in cui si era avvicinato, forse dal modo in cui l’aveva salutata, non lo sapeva per certo ma sentiva che quel ragazzo non era del tutto Bright.
Dopo che anche il re e la regina del regno dei gioielli si scusarono per il ritardo entrarono nel palazzo solare, accompagnati dalla figlia Altezza.
Bright sembrava del tutto naturale mentre parlava con le amiche di vecchia data Lione e Mirlo. Ma anche oro si sorpresero nel veder Bright congedarsi così improvvisamente e raggiungere i genitori.
-Che strano…- cominciò il discorso Mirlo, seguita da Lione che sembrava aver capito i suoi pensieri. –Il principe Bright sembrava… così…-
-Distaccato?- fini del tutto Rein. Le tre si guardarono negli occhi come per riuscire a dare una spiegazione a tutto questo.
Sembrava quasi che quei occhi rossi avessero visto qualcosa di incredibilmente meraviglioso ed adesso si fossero spenti nella quotidianità del normale. Creavano una sorta di barriera che non lasciava passare alcun sensazione. Come se volessero tenere per se le cose che hanno visto.
Ma non sempre quello che si vede è la realtà!
 
 
 
L’angoletto di Angel!

Ciao a tutti! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Nella prima parte ho cercato di descrivere l’edificio dove si reca Chloe e vedremo tra un po’ quale scopo ha in realtà. Sempre all’inizio compare un nuovo personaggio: Oliver. Lui avrà un ruolo particolare, ma non dico tanto su di lui ;)!
Spero che alcune di voi siano felici… è arrivata Shade u.u Anche se non era in perfetta forma hahah per ultimo ma non ultimo Bright che nasconde qualcosa…
Ringrazio chi sta seguendo questa ehm… Storia XD e se notate degli errori o se non capite qualcosa e volete delle spiegazioni fatemelo sapere :D
Dato che la mia grandiosa fantasia mi ha lasciato sul più bello, volete aiutarmi a trovare un titolo per questo capitolo? Ditemi la vostra!
Al prox capy (su cui sto già lavorando)
Un bacio, Angel <3
  
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