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Autore: Sherazade Angels    12/04/2013    2 recensioni
Il mare a cui puoi dire tutto
Genere: Angst, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Capitolo 2






Pov. Bella

Sento freddo.
Averlo visto non fa bene al mio cuore già sufficientemente frantumato.
Ho voglia di correre via, volare e non tornare più.
Dalla spiaggia prendo la scorciatoia per andare verso la casa di Jake, a pochi minuti da La Push.
Arrivo a destinazione in tempo record e trovo Jake come sempre nel suo vecchio divano, appartenente ad un'epoca non ben precisata.
-Jake....sei sveglio?-
-Bells cosa fai a quest'ora qui? Non dovresti essere casa tua?-
-J...Jake- ho la voce rotta, sto per mettermi a piangere.
Lo capisce.
-Ehi! Stella perchè piangi? Ci sono qui io, dimmi tutto.-
-Lui...era in spiaggia, l'ho visto in lontanaza...Ero li per cercare di dimenticarlo, ma non ci riesco. Non riesco più a farcela.-
Non posso farcela, mi ha strappato via tutto.
Ogni brandello della mia anima, mi sento nuda ai suoi occhi.
-Perchè Jake? Perchè non posso cancellarlo dal mio cuore, dalla mia anima?-
-Bells andrò a parlargli, non posso vederti in questo stato. Ti stai lasciando andare, stai scomparendo.- Anche la sua è una voce rotta, so che mi vuole bene come se fossi una sorella e sta male insieme a me.
-Dove si trova la tua macchina?-
-Nel parcheggio in spiaggia...non ho potuto prenderla, significava andare verso lui-
-Tranquilla, vado io.... aspettami qui e se vuoi manda giù un boccone e qualcosa di caldo da bere.-
-Grazie, ma credo che mangierò qualcosa a casa.-
Lo vedo andare via.
Mi trovo sola in questa piccola casa, mi guardo attorno e non c'è nulla con cui possa distrarre i miei pensieri, sempre rivolti a lui.
Mi ritrovo a mormorare alla stanza -Ti prego cancellati dal mio cuore, non voglio più soffrire.-

Pov Edward

Faccio di tutto per incontrarla, la cerco solo per chiederle di perdonarmi.
Mi avvicino dove lei era, ci sono ancora le sue impronte.
La sua figura longilinea è ancora scolpita nei miei occhi, anche in lontananza sono riuscito a riconoscerla.
Il suo corpo mi chiama so che vuole me.
Oppure è solo la mia speranza che mi fa provare sensazioni che ormai sono sopite in lei?

Sono ancora sovrappensiero quando vedo galleggiare una cosa nell'acqua, mi abbasso per prenderla e quello che vede mi fa male.
La nostra foto, io e lei il Febbraio scorso e il nostro modo di festeggiare San Valentino.
I suoi occhi, la sua bocca.
Mi manchi.
Prendo la foto e la porto in macchina per farla asciugare.
Si è liberata della foto come se volesse liberarsi del passato.
La sto perdendo.

Ricordo perfettamente quel giorno:
-Dai ci devertiremo tantissimo, siamo una coppia fuori dal comune.-
-Cosa hai in mente?-
-Voglio che tutto sia perfetto è il nostro primo San Valentino, certo non lo voglio tradizionale...però speciale.-
-Sicuramente lo sarà- le sorrisi sghembo e le sue guance presero fuoco.
A quel ricordo sorrido ancora, per come io lo consideravo solo una perdita di tempo, il suo impegno idem.
Una serata bellissima  con lei al karaoke a cantarmi "Your guardian angel".
Il suo sorriso, lei il mio angelo guardiano.
La guardiana del nostro amore che io ho letteralmente buttato dalla finestra.
La cantava con aria sognante e calore, adesso posso vedere nitidamente quello che voleva dirmi, io pensavo al dopo.
Anche quel dopo cena, dovevo capire.
Lei non è come le altre, ha voluto donarmi la cosa più preziosa che possedesse.
La sua purezza.
A casa mia, lei che continua a baciarmi e io che introduco le mani sotto la sua maglietta.
-La tua pelle è morbidissima e calda.-
Lei arrossisce e alle mie orecchie arrivano i suoi gemiti, le miei mani la stanno esplorando e spogliando lentamente.
-Edward...io... beh! vedi per me è la prima volta.-
-Sei sicura di volerlo fare con me?-
-Si.... Noi ci apparteniamo*-
Quelle parole, solo a ripensare al vero significato....solo lacrime.
Il nulla quello che mi rimane.
Prepararla per accogliermi, era stretta ed eccitata solo per me, io le facevo quell'effetto.
Lentamente entravo in lei e le sue unghia conficcate nelle mie spalle.
Quando entrai completamente in lei, mi fermai per darle il tempo di abituarsi e dare a lei il tempo da dare alle mie spinte.
Venimmo insieme, felici e ansanti.
Goccie di sudore imperlavano il suo volto, le labbra tumide per i miei baci.
La sua figura estatica come quella di una dea scesa sulla terra per farmi impazzire.
Da quella sera per cinque mesi e mezzo facemmo l'amore.....poi la mia voglia di essere libero e di non fossilizzarmi in una relazione troppo seria, mi ha fatto buttare tutto nel cesso.

Una voce mi distoglie dai miei ricordi, preziosi ricordi.
-Jacob....- mi guarda con odio.
-Edward, sono qui per prendere la macchina di Bella... e per parlare con te.-
-Dimmi.-
-Devi lasciarla in pace, la stai distruggendo e trovarti nei suoi posti preferiti non le rendi la vita facile. Perchè adesso?-
-Io l' amo... davvero te lo giuro. Mi manca come l'acqua del deserto e solo lei può dissetarmi.-
-Fosse per me ti lascerei morire, non ti meriti Bella e spero tanto che lei ti lasci li in quel dannato deserto e si riprenda la sua vita. Non farti più vedere Cullen, intesi? Se ti ritrovo nei paraggi non sarò così civile.-
-Chi cazzo ti credi di essere. Chi sei tu?Non hai alcun diritto su lei. Lei è mia. Solo lei ha il potere di distruggermi.-
-Ecco bravo! E' proprio quello che tu stai facendo a lei.-
Ci incamminiamo entrambi verso il parcheggio, lui nel volvo di Bella ed io nel mio suv.
Angelo mio ti riporterò a me.

  
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