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Autore: RoseFantasma    13/04/2013    0 recensioni
Parto dal sesto anno dopo la morte di Sirius Harry torna ad Hogwarts con i suoi vecchi compagni ed nuovi compagni stranieri provenienti da una scuola di magia italiana, ci saranno dolci incontri e dolci sorprese per lui ma dovrà cercare il misterioso custode segreto per farsi aiutare nella sua lotta contro il signore oscuro.... BUONA LETTURA E DITEMI COSA NE PENSATE!!!!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Era molto diverso da come se lo ricordava Harry, non vi erano più scale scrostate o finestre polverose, ma un palazzo in ottimo stato che sembrava, cosa strana per il Grindum Palace, abitabile. Quella casa era appartenuta ai Blak molto tempo fa ma ora non aveva più un padrone ed era rimasta all’ ordine. Non gli andava l’ idea di abitare nel palazzo che Sirius odiava tanto ma almeno aveva ottima compagnia! Subito salirono le scale e si fermarono davanti alla porta di ingresso lucida e verniciata mentre il nonno di Gherta apriva con la bacchetta la serratura e diceva loro di non muoversi quasi con un sussurro. Il buio riempì tutto lo scenario circostante di case scrostate appena fecero un passo in avanti. Poi una voce molto familiare li accolse,la signora Weasley , la mamma di Ron con cui si era tenuto a contatto per tutta l’ estate , come con Hermione. Subito si sentì delle braccia al collo ed un bacio sulla fronte e poi delle parole della signora Weasley :<>. “Vostra?” pensò Harry ma una mano gli afferrò la sua e non ebbe il tempo di dire nulla che già era al primo piano con Gherta che lo trascinava. Appena provò ad aprire la bocca :<> lo ammonì facendo riferimento al ritratto urlante della mamma di Sirius,con un dolce sorriso sulle labbra, la ragazza che aveva trascinato Harry per altre due rampe di scale fino a fermarsi davanti ad una porta. <>. Appena aprì qualcosa di grosso ed argenteo piombò addosso ad Gherta che atterrò sulla moquette con un tonfo sordo ed un gemito di dolore e rassegnazione. Poi Harry preso dalle risate disse fra un singhiozzo e l’ altro<>. Gherta si rialzò e mentre si levava da dosso la polvere disse:<< accidenti… stupido lupo bisbetico….Harry questo è Fiter il lupo che era di mia madre, fa sempre così quando qualcuno apre la porta , invece il mio animale personale è il falcone che ti ha portato la lettera;Callisto. Ma si può dire che con Fiter ci sono cresciuta è come un fratello per me.>>Harry si sentì qualcosa andargli per traverso e Gherta aggiunse ,come se avesse letto nei suoi pensieri,:<>. Tutto questo lo disse con tutta tranquillità, come se fosse normale avere un lupo come animale di compagnia.<>.<>disse Harry un po’ sorpreso.<> rispose lei con ancora più tranquillità. Posato il baule di Harry si diressero nella stanza accanto con il lupo di Gherta che gli saltellava attorno come un normalissimo cane. Aperta la porta vide dentro quella stanza una piccola folla di persone: Ron, Hermione, Ginny, Fred, Georg e Grattastinchi Leotordo, il gufo di Ron., Edvige che era uscita dalla gabbia ed aveva seguito i due, ed un altro gatto che non conosceva dal corto pelo bianco. Subito venne salutato ed abbracciato da tutti mentre gli animali presenti nella stanza si diressero verso Gherta come se fosse una calamita per gufi e gatti. Gherta si sedette per terra e cominciò ad accarezzare a turno gli animali che facevano a lotta per essere presi in grembo. Tutti rimasero sbalorditi ma non quanto Harry, forse erano abituati a quello spettacolo, e si misero a ridere per la sua faccia. <>disse Hermione con voce da sapientona come faceva quando spiega qualcosa che solo lei riesce a capire mentre guardava Harry preoccupata come per cercare una nuova forma di malattia infettiva e letale.<< Ti senti bene?>> chiese poi timidamente. Capendo che si riferiva alla morte di Sirius quella notte al ministero cercò di cambiar subito discorso:<< Sto benissimo garzie…Perché tutti gli animali sono attratti da lei, guardate Edvige non è mai socievole con nessuno, delle volte nemmeno con me!>> disse Harry sconcertato. <<è quello che le abbiamo chiesto tante volte ma non ci risponde!>>dissero in coro i gemelli, se non che fratelli di Ron, indicando la ragazza- calamita <>. Disse Gherta con tutta tranquillità mentre accarezzava il gatto bianco e Grattastinchi, Leo si era appollaiato sulla sua testa ed Edvige gli mordicchiava teneramente un orecchio appollaiata sulla sua spalla. A quel nome molti nella stanza vennero scossi da un brivido di paura ma, stranamente, non dissero nulla. <>disse Ginny tutta orgogliosa. Harry accarezzò dolcemente la gatta che era ancora incollata sulla spalla di Gherta . <> esclamò Harry lasciando stare Cristallo che aveva cominciato a fare le fusa.<> rispose Gherta cercando di sembrare disinvolta, ma Harry notò che distoglieva lo sguardo mentre rispondeva. Tutti insieme si alzarono ed uscirono dalla stanza e finalmente i due uccelli si staccarono da Gherta e si appollaiarono sul vecchi armadio ristrutturato. Scesero le scale con silenzio seguiti a ruota da Cristallo, Grattastinchi e Fiter a chiudere il gruppo. Il giardino del palazzo era davvero bello non vi erano più erbacce ma rose ed alberi. <> si affrettò a dire Gherta . << quando compi gli anni?>>chiese Harry un po’ per curiosità ed un po’ per interesse personale visto che la ragazza gli stava molto simpatica. <> a quella risposta molti si girarono verso di lei lasciandola con un po’ di ansia. <> Ginny non poté finire la frase perché Hermione stranamente le aveva tappato la bocca con la mano mentre sorrideva un po’ nervosamente. Tirava un leggero vento estivo che scompigliava i capelli, già molto sparati, di Gherta e di Harry. Si misero a sedere sulla tenera erba nata da poco e cominciarono a parlare di Voldemort e del suo ritorno inaspettato e dei guai che il ministro aveva dovuto subire per la sua vecchia indifferenza agli avvertimenti di Silente e di Harry. Discorsi che non coinvolsero molto Harry e Gherta forse avevano tutti e due altro a cui pensare che agli articoli di precauzione che venivano stampati ogni giorno sulla Gazzetta del Profeta e sulla verità di quello che Harry aveva detto per quasi tre anni, senza che nessuno lo prendesse sul serio.
  
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