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Autore: Nekomi    03/11/2007    3 recensioni
Mirya, medico di bordo della Long Xue, nave della Vedova Ching, non è esattamente un pirata modello: TOTALMENTE negata per le armi, ASTEMIA, non riesce a fingere nemmeno a carte, non sa cosa vuol dire TRINCHETTO e cosa peggiore NON sa nuotare... Ma allora come mai La Piratessa Nobile le ha chiesto di seguirla alla Baia dei Relitti?? ok, la mia prima fic su POTC.. mi è venuta in mente dopo aver visto il film POTC3.. quando Jones ha incontrato Calypso... lei lo ha reso di nuovo umano.. si amano ancora... ARGH sto spoilerizzando! mi raccomando COMMENTATE nel ben e nel mal!
Genere: Romantico, Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Bene” Disse Barbossa allontanandosi da Elizabeth e dalla Vedova Ching con cui aveva parlato fino a quel momento “Col vostro permesso signore, io torno alla mia nave; non mi piace l’idea di lasciarla incustodita quando quell’idiota di Jack è in giro con l’ossessione di prendermela”

 

“Ma Barbossa?”

Chiese Elizabeth

“Ora che ci penso, come mai adesso la Perla ce l’ hai tu?”

 

“Ah, beh la ricerca della Fonte della Giovinezza è stata molto… diciamo movimentata, eheheh.. ma ora scusate signora Turner, devo proprio andare”

e sempre ridacchiando si avviò verso la porta della sala

“Ah e un’ ultima cosa… fareste meglio a tener d’occhio la nostra piccola Piratessa Nobile” disse con uno strano tono di voce “è una preda ambita da parecchi pirati, una con il suo potere..”

e se ne andò continuando a ridere… gli era venuta in mente una bella idea…

 

Il suo tono di voce ingannatore e soddisfatto non poteva però ingannare una Piratessa cieca esperta come Ching che intuì che c’era qualcosa che non andava

 

“Non mi piace il suo tono di voce!”

disse la vedova

 

“In effetti è da quando è arrivata Mirya e l’ha riconosciuta che ha quell’espressione soddisfatta e trionfante”

ammise Elizabeth

 

“Capitan Turner, siate così gentile da accompagnarmi all’ Oniumi: devo parlare con Mirya”

concluse Ching preoccupata.

 

Elizabeth porse il braccio all’anziana piratessa e lentamente la guidò verso il porto dei Relitti…

 

La Oniumi era ormai pronta alla partenza, così come la vicina Long Xue…  La vedova Ching chiese di salire a bordo dell’Oniumi, e la ragazza con il cappello da capitano le venne incontro; solo che non era Mirya!

 

“MEI- SUN!! Non tentare di fare la furba con me, il rumore dei tuoi passi non è neanche lontanamente rumoroso e impacciato come quello di Mirya !!”

Tuonò la vecchia piratessa…

Elizabeth era rimasta attonita…

Mei-sun doveva essere una piratessa specializzata in spionaggio e travestimento, era addirittura riuscita ad imitare il color cannella della pelle di Mirya…

La vedova Ching sembrava avesse le orecchie del Demonio!

 

“Ehm, ecco signora…” cercò di spiegare la ragazza, strofinandosi il viso con la manica della giacca per togliere il trucco

“… Mirya ha accettato il ruolo di Pirata Nobile, ma… Ecco non desiderava partire con l’Oniumi e….”

provò ad inventare qualcosa, ma l’espressione furiosa della vedova la zittì all’istante.

 

Dove diavolo è finita Miryaaaaaaaaaaaaaaa !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!???????”

 

e incredibilmente, come fosse stato un eco si sentì echeggiare la voce di Hector Barbossa, Pirata Nobile del Mar Caspio:

“Dove diavolo è finita la mia Perlaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!????”

 

Elizabeth si lasciò sfuggire un sospiro di rassegnazione “ Jack Sparrow -__-”

 

 

 

 

La Perla nera era partita senza lasciare alcuna traccia dietro di sé …

  

Dopo essersi assicurato che la ciurma dormisse, Jack aveva mollato la cima di ormeggio ed una volta salito a bordo con Mirya, aveva dato il via alla ragazza, che aveva cantato una melodia molto dolce che oltre a rendere ancora più pesante il sonno della ciurma, aveva generato un moto nelle onde lento e silenzioso, ma ritmico e constante che, anche se la Perla aveva le vele ammainate, la allontanò poco a poco dalla Baia dei Relitti.

Non c’era dubbio che quello fosse un canto di Sirena…

Quando la ciurma si svegliò, la nave era ormai lontana parecchie miglia dalla Baia, e Jack, che non aveva molta intenzione di star lì a spiegare perché ora il capitano era di nuovo lui, ordinò immediatamente di spiegare le vele e di allontanarsi il più possibile dalle acque della Fratellanza. La ciurma, cui intimamente non disturbava troppo il ritorno di Sparrow

(che per quanto fosse matto, li aveva sempre trattati relativamente meglio di quel, a parole loro, maniaco omicida di Barbossa).

 

Per alcuni giorni la navigazione procedette tranquilla, e Mirya, quando nessuno necessitava delle sue cure mediche, lavorava tranquillamente assieme al resto della ciurma come un pirata qualunque, come se la sua nomina a Piratessa Nobile non fosse mai avvenuta… la maggior parte del lavoro, lo sbrigava a fianco dei  pirati Pintell e Ragetti, cui il capitano aveva segretamente ordinato di tenerla d’occhio.

Più volte quelle due canaglie di filibustieri erano stati sorpresi a rotolare sul ponte per le grandi risate, mentre la povera Mirya si era ritrovava appesa a testa in giù con un piede impigliato tra le sartie…

Sembrava davvero negata per il mestiere di pirata!

L’ultima volta che Jack le aveva chiesto di dar volta al paranco del trinchetto, era dovuta stare 10 minuti buoni a farsi spiegare cosa il capitano intendesse per ‘dar volta’… alla fine Jack si era rassegnato a chiederle di andare a

“tirare la cima montata sulla carrucola dell’albero centrale”…

cosa che però riuscì ad eseguire in un tempo incredibilmente breve!

Il che fece sperare che la sua fosse solo agitazione per la strana avventura in cui era finita…

 

Eppure Mirya non sembrava agitata.. anzi non sembrava un accidenti di niente!

Non ribatteva mai agli scherzi dei suoi 2 compari, né la si era mai udita imprecare mentre cercava di districarsi dal sartiame, dove si ritrovava di sovente appesa per una gamba…

per il suo eterno essere muta come un pesce, si era ormai presa l’appellativo di “Sardina”, come erano soliti chiamarla Pintell, Ragetti e poi tutta la ciurma.

Non parlava praticamente mai, inciampava di frequante nel cordame lasciato sil ponte ed era costantemente distratta, ma ascoltava con la massima attenzione le miriadi di storie che Gibbs le narrava, incredulo di aver trovato un ascoltatore così interessato e quieto;

 inoltre non faceva mai parola di ciò che era accaduto il giorno in cui era diventata Capitano dell’Oniumi, titolo che si era tenuta per meno di un paio d’ore…

 

Jack  era rimasto piuttosto perplesso per il suo strano atteggiamento….

Rammentava di come Mirya avesse difeso la Piratessa Ching da quel lardone di Yao Chen Mii, eppure la ragazza dimostrava spesso e volentieri di non possedere affatto un indole compattiva..

A parte il fatto che aveva accettato di imbarcarsi sulla Perla senza pensarci troppo, da quando Jack l’aveva incontrata, mai l’aveva sentita dire qualcosa, almeno per far sapere cosa ne pensava di ciò che le fosse accaduto; e poi da quando era a bordo non aveva fatto neppure una domanda né su Tia Dalma, né tantomeno su Davy Jones, nonostante fossero proprio loro il motivo principale per cui si era imbarcata con Jack.. o forse no??

 

Come se non bastasse, la Perla Nera era rimasta bloccata in alto mare a causa di una totale assenza di vento.

Al terzo giorno di bonaccia, quando il giorno stava ormai calando, praticamente tutta la ciurma si era convinta che fosse Mirya a fermare i venti, che probabilmente riflettevano quanto la ragazza fosse indecisa sul da farsi.

Jack radunò a se Pintell Ragetti e Gibbs, mentre gli altri 2 ovvero Marty e Cotton sorvegliavano Mirya, assicurandosi che non li stesse ascoltando.

 

“Allora signori Pintell e Ragetti”

chiese Sparrow a due compari

“Mirya ha parlato o no??”

 

“Non una parola da quando siamo salpati capitano”

risposero Pintell

“neanche una battuta, una cantatina, una fischiettata, assolutamente niente..”

 

“E ogni volta che qualcuno gli ha chiesto come stava lei da a malapena una risposta positiva e poi riprende a starsene muta come un pesce”

Aggiunse Ragetti

 

“Quando una sirena canta, attira i marinai e genera tempeste”

ricordò Gibbs

“E a quanto pare una sirena depressa invece genera bonaccia, ma sembra che lei non se ne sia nemmeno resa conto”

 

Jack si mise a camminare lungo il ponte tenendosi il mento con le dita e mugugnando tra sé e sé.. ogni tanto gettava un’ occhiata alla ragazza che se ne stava seduta alla base dell’albero di bompresso giocherellando con la cinghia che chiudeva la sua borsa da medico che teneva legata alla cintura, il suo viso era più inespressivo di quello della polena della Perla Nera.

 

“E va bene!!” disse infine

“Visto che sono il capitano , nonché il più esperto qui in fatto di donne, ci penserò io a  

 far cantare quella sirenetta…

quel che ci vuole per una bimba taciturna è una bella terapia d’urto!”

 

“Terapia d’urto, capitano??”

chiesero i 3 pirati perplessi

“Cosa intende dire??”

 

“Se la fanciulletta si ostina a non aprir bocca, vorrà dire che le darò una bella spintarella!!”

rispose ridacchiando…

 

 

 “Ehi Sardina!”

chiamò Gibbs, pochi minuti dopo

“Il capitano ti vuole nella sua cabina”

 

Mirya si affrettò a raggiungere Jack, che sembrava stesse litigando con Pintell e Ragetti

“… ed ora fuori a spiegare le vele e non tornate finché la mia nave non si rimette a navigare!!”

esclamò buttando letteralmente fuori a calci i due poveracci

 

“Ehm.. eccomi Capitano Sparrow” disse la ragazza

entrando nella cabina

 

‘Beh siamo già a tre parole!’ pensò Jack, continuando a mugugnare facendo finta di non vederla

 

“c’è qualche problema?”

insistette Mirya

 

‘sei!’

“Tsk!! Questo me lo dovresti dire tu, Capitan Jones!”

Ribatté lui seccato

“Magari spiegandomi perché sono tre giorni che tieni la mia nave bloccata qui in pasto ai pesci!”

 

“Capitan Sparrow, non capisco a cosa vi state riferendo, ma vi assicuro che la bonaccia non può essere opera mia!!”

Disse la ragazza, che iniziava a sentirsi turbata dal tono di voce di Jack

“Sapete bene che posso modificare le condizioni del mare per poco tempo e solo mentre canto…ma sono giorni che non lo faccio”

 

“Appunto, Sardina mia!”

Esclamò Jack

“non canti, non parli, a malapena rispondi quando ti si rivolge la parola!”

 

Il volto di Mirya, che prima aveva mostrato sorpresa e perplessità ora era divenuto serio e teso, come scolpito nel marmo

“Un pirata agli ordini della Vedova Ching, per quanto incapace sia, deve imparare innanzitutto a contenere le emozioni!”

disse in tono burbero

 

“Ma tu sei peggio degli uomini della vecchia e di Liz messi assieme, Gioia!! E anche quando sei stata eletta piratessa Nobile… Perchè non hai praticamente obiettato?? Eri contenta?? Arrabbiata, delusa?’ oppure eri semplicemente spaventata??”

Incalzò Jack

 

“Non capisco cosa questo c’entri con la bonaccia capitano!”

Esclamò Mirya

“E poi non lo so che cosa ho provato… non ho avuto il tempo di pensarci, è successo tutto troppo in fretta per me”

 

“Ma quando ti ho proposto di venire con me, hai lasciato alla tua amica il comando della tua nave e accettato all’istante!” ribattè Jack… poco a poco stava ottenendo proprio il risultato sperato.

“Eppure adesso a meno di 3 giorni di distanza dall’isola di tua madre, tu mi crei questa bonaccia; Non vorrei che tu fossi salita sulla mia nave solo per sfuggire  al tuo ruolo di Piratessa Nobile..”

 

 

“ NON HO CREATO IO LA BONACCIA!! E se avessi voluto rinunciare all’incarico mi sarebbe bastato regalare il mio nastro a Mei-sun!”

 

Mentre Jack proseguiva con la sua terapia, la ciurma era in preda ad una crisi di nervi: era infatti la sesta volta che una raffica di vento improvvisa colpiva le vele e scompariva senza dar loro il tempo di spiegarle.. così come compariva, la brezza svaniva nella bonaccia…

 

“Ma si decide o no???” esclamò Marty esasperato

 

“Mi sa che Jack la sta confondendo ancora di più…” borbottò Joshamee Gibbs

“Proprio quel che ci voleva… una mezza strega del mare emotivamente instabile e Jack… una coppia promettente di guai!”

 

“Non che i genitori di lei fossero meglio… Jones era sempre infuriato, la signora pescheria non si sapeva mai cosa pensava… avrà preso da loro”

borbottò Pintell

 

“Da quel che ho capito il capitano vuole far liberare la Sardina da quel peso che sembra impedirle di decidersi a farci andare avanti” pensò a voce alta Ragetti

“ Ma che succederebbe se facendo così la facesse arrabbiare? dico proprio sul serio.”

 

“Beh, vi ricordate il Maelstrom di 20 anni fa??”

Chiese Gibbs

“Se Sardina possiede anche solo un briciolo del potere della madre, potrebbe anche succedere qualcosa di simile -__-! non possiamo saperlo.”

 

“O__________O!!!!”

Fece Pintell sconvolto

“DOBBIAMO FERMARE IL CAPITANO!!”

 

E come un lampo corse verso la porta della cabina del capitano… andando a sbattere contro la porta chiusa a chiave

“Mi sa che Jack non vuole che interveniamo…” commentò Ragetti scrostando il compagno dalla porta, il quale ci lasciò, ahimè, un paio di denti lì inchiodati.

Un'altra fortissima folata di vento, subito svanita, testimoniò che Jack proseguiva nella sua Terapia d’urto.

 

“.. E meno male che non ti fai chiamare capitano, visto che di norma un capitano non abbandona mai la sua nave, mentre tu l’hai lasciata dopo esserci salita una sola volta… si vede che non eri adatta!”

 

“Ti sbagli!!” Gridò Mirya che si stava cominciando ad arrabbiare

 

‘finalmente una reazione decente!’ pensò Jack mentre fuori il chiarissimo rombo di un tuono, tanto improvviso quanto atteso, esplose con furia inaudita…

 

“Mi sorprende che tu abbia steso quel pancione del tuo nemico con quella mossa strana… era stato un caso o stai solo fingendo di essere imbranata?” Esclamò Jack con un tono colmo di rimprovero

“Non hai il coraggio di metterti in gioco, Sardina!

 

“Non è vero!!”

Urlò Mirya, ancora più arrabbiata

 

“inoltre fingi di non avere emozioni, né opinioni né desideri… cos’è non hai un Cuore???”

 

“Ti avverto - Jack!”

Esclamò Mirya, la voce che le si strozzava per la grande rabbia che le stava crescendo in corpo… o che aveva sempre accumulato, ma mai sfogato, mentre il cielo e il mare iniziavano a tingersi di un cupo color fumo e lampi di saetta squarciavano nubi nere e pesanti come il piombo

“Non - provo - carmi - oltre!”

Ci siamo!! Ora si che riconosco un Jones!’

“Sennò che mi fai, Pesciolina!?”

Esclamò Jack, il cui tono passò dal serio e duro al divertito e provocatorio

“Mi terrai ancora il broncio?

O ti deciderai a sguainare quella bella spada che ti porti appesa alla cinta solo per equilibrare quella tua camminata impacciata?

Attaccami, avanti! Grida tutta la rabbia e la tristezza che hai nel corpo e attaccami!!”

 

Il cielo era ormai divenuto nero come la notte, onde altissime iniziarono a colpire senza pietà il fianco della nave, tanto che gli uomini della ciurma dovettero avvalersi della loro notevole prontezza di spirito, aggrappandosi con forza ai parapetti della Perla che oscillava pericolosamente a causa del vento fortissimo che gonfiava le vele, tendendole tanto da rischiare di staccarle dai pennoni.

Tutti cominciarono ad avere paura, temendo di trovarsi da un momento all'altro risucchiati da un votrice marino che li avrebbe condannati... ma la tempesta senza pioggia proseguiva inesorabile.

 

Contemporaneamente ad rombo assordante di un tuono, Mirya colpì più forte che poté, gridando con tutta la voce che aveva, ma colpendo solo la spada di Jack che parò quel colpo dato alla cieca con sorprendente abilità.

 

“Allora Cara signorina Jones!” Esclamò Il capitano che ora aveva sul vivo una espressione di ardente divertimento

“Come ti senti quando un’intera fratellanza di pirati si fa gioco di te, fingendo di non conoscere ciò che vuoi sapere da quando sei nata?”

 

“Io.. io sono - FURIBONDAAA!”

Urlò la ragazza attaccando di nuovo, senza successo.

Quello era il suo peggiore difetto, peggio dell’inesperienza e della goffaggine:

Non era capace di gestire i suoi sentimenti e le sue emozioni;

 

Istintivamente reprimeva tutto ciò che la turbava dentro di sé, cercando di non far notare a nessuno ciò che provava davvero, molto spesso fallendo risultando cos’ incoerente... e ogni tanto la sua rabbia repressa e la tristezza non confessata esplodeva in scatti d’ira incontrollata.

Nel raccontare la leggenda cinese della quercia e il giunco sorpresi da una tempesta, La vedova Ching le diceva che lei era una quercia stregata…

cercava di resistere  alle tempeste del suo cuore finché non cedeva e ne veniva spazzata via…

tuttavia ogni volta che la tempesta si placava la quercia ricresceva ostinata esattamente dove era stata sradicata…

Un circolo vizioso di insicurezza e frustrazione.

 

Ma ora la cosa era diversa.

la quercia non si stava sradicando dal terreno… stava bruciando!

 

“E poi Sardina??? Cosa hai provato quando Ching ti ha fatto quel bello scherzetto di nominarti Pirata Nobile?”

Insistette Jack: doveva insistere ancora, battere il ferro finchè fosse caldo!

 

“Ero arrabbiatissima – spaventata - un’emerita idiota – avevo solo – voglia di – scappare!”

Urlò Mirya, agitando la spada contro Jack ad ogni parola, con il capitano che continuava a schivare tranquillamente, incurante del rollio della Perla e del mobilio della cabina che ormai volava tra il pavimento e l’aria circostante tra i due pirati.

 

“Stai andando benissimo Gioia!”

Esclamò Jack

“Ci siamo quasi! ed ora domanda finale.. perché hai fermato la mia nave?”

 

se prima Mirya non sapeva neppure di avere una risposta da dare, ora essa le uscì fuori dalla bocca con tanta foga da farle male

“Perché…”

Ansimò quindi, fermando la spada che per la fatica non riusciva più a sollevare

“perché ho paura di ciò che potrei trovare a casa di Tia Dalma.. di mia madre.”

Pronunciare quella parola sembrò sfinirla al punto da farle mollare la presa sulla spada che cadde a terra

“Ho paura di non trovare nulla che mi possa condurle da lei e ho anche paura che se la trovassi a lei non importerebbe nulla di me… perché mi avrebbe abbandonata, se non perchè non mi voleva tra i piedi?”

 

Jack era rimasto stavolta nel più perfetto silenzio, aspettando pazientemente che Mirya finisse di parlare.

 

“Ottimo Lavoro, Sardina!”

disse con voce decisa e nuovamente seria, anche se ora vi era in essa una sottilissima nota di dolcezza

“Ti sei proprio meritata 3 dritte dal capitano Jack Sparrow!

1)     Pirati non si diventa ma si nasce! Uno può passare una vita a fare le cose più stupide e lontane dalla pirateria, ma poi quando salirà su una nave, il sangue pirata che c’è in lui non potrà fare a meno di uscire! E guarda che ne ho avuti ben due di tipi così!! Tu poi che sei vissuta tra pirati, per quanto possa non sentirti degna di esserlo, sei e sarai per sempre una Piratessa;

2)     Se non vuoi fare di nuovo la ‘Sardina esplosiva’, fingendo di essere di pietra per poi scoppiare come una bomba, ti consiglierei di essere onesta e di sfogarti per benino quando ti serve! Personalmente di consiglierei una bella rissa e un bicchiere di rhum… anzi no una bottiglia… anzi no, un barile!

3)     Ricorda che voi donne siete come il mare! Siete indomite, forti e mutevoli, quindi anche se tua madre ti ha lasciato in fasce non è detto che ti ignorerà ora che sei  grande! E poi tu con questo vizio di restare immutabile, anziché come il mare, mi diventerai una noiosa donna-palude!! E ti assicuro, le donne-palude restano zitelle!!”

 

Mirya aveva ascoltato tutto il discorso con la bocca aperta e gi occhi sgranati per lo stupore… Era davvero jack Sparrow, quello che aveva lì di fronte a sé ?

 

“Allora Piccolina”

disse infine tornando di nuovo allegro come sempre

“Ti senti meglio adesso?”

 

dopo un lungo istante di silenzio assoluto in cui la ragazza non aveva distolto lo sguardo dai suoi stivali, Mirya fece una cosa che non aveva mai fatto in vita sua…

corse verso Jack , che si ritrovò abbracciato da una ventenne alta un metro e 55 al massimo che lo stava stringendo singhiozzando come una bambina, mentre la tempesta e le onde immense cedettero il posto ad un vento lieve ed ad una pioggerellina leggera e fitta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

OOk capitolo piuttosto strambo lo ammetto, ma avevo assolutamente bisogno di chiarire alcune cose su Mirya…

Questo pg mi assomiglia dannatamente, anch’io tendo a mascherare le mie emozioni, sono incoerente, tremendamente goffa, distratta e soprattutto, nonostante sia maggiorenne e più, SONO ALTA DAVVERO SOLO UN MISERO 1,55 ç__ç!

 

E poi ammettiamolo con una famiglia come la sua e tutti i vari problemi, è già tanto se ha come unico problema il suo essere emotivamente instabile XD

magari al posto dell’acne giovanile avrebbe avuto i tentacoli!!

 

Grazie mille a tutti voi recensori, soprattutto a DJ kela e Laura Sparrow che con i loro consigli mi stanno aiutando a migliorare questa fic che spero non vi deluderà!!

THANKS!!!!

 

P.s. per Laura Sparrow che mi ha fatto giustamente notare una cosa :

L’Aikido è un arte marziale che come diceva il mio maestro non necessita di forza fisica particolare o riflessi fulminei, ma semplicemente conoscenza della tecnica e capacità di capire le debolezze avversarie e fruttarne la forza.

Essendo negata sia con le armi da fuoco che con le lame,la povera Mirya doveva pur saper fare qualcosa,oltre a possedere un potere innato che di per se non dipende affatto da lei;

pensando alle tecniche di combattimento che potrebbe aver conosciuto nel regno della Vedova Ching, uno stile poco violento come L’Aikido era quello che le si addiceva di più XD.. Inoltre come accade per tutte le persone imbranate, qualche volta può accadere di essere un po’ meno imbranate del solito.. SOLO qualche volta, ovvio ^__^   

 

  
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