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Autore: TellMeAStory    14/04/2013    3 recensioni
La storia di Kim...
...con Harry
DAL CAP X
“Harry...”, cercai di frenare quel fremito. “Tranquilla, non c'è nessuno in casa...”. Non seppi come interpretare quella frase. Ma lui capì il mio disagio. “Io...non volevo dire, insomma...cioè!”. Sorrisi per l'imbarazzo che avevo provocato, ricambiando quel bacio. “Andiamo di sopra...”, afferrò la mia mano e mi trascinò su per le scale. Poi si girò di scatto, ancora una volta imbarazzato. “A studiare...andiamo di sopra a studiare”.
...con Zayn
DAL CAP XIII
“Allora ti chiedo scusa. Avrò capito male io...”, “Esatto”, “Mi hai baciato perchè non potevi evitarlo, eri in piena crisi, ed io non avrei dovuto...”, “No, bene vedo che stai riacquistando il senno”, “E quindi non accadrà mai più niente del genere tra di noi...”, “Mai...”
Chi sarà il ragazzo giusto per lei???
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Prima del capitolo vorrei lasciare il mio profilo ask...aspetto tante vostre domande :) 
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CAPITOLO 17

“Kim...” restai a fissarlo sconvolta. Non riuscivo a crederci. Come aveva potuto nascondermi una cosa così importante. E se Harry non ce l'avesse fatta? E se all'improvviso le sue condizioni fossero peggiorate? Zayn sapeva tutto, anche quando ci eravamo baciati. “Sei uno stronzo, un egoista...cosa ti è passato per la testa?”. Era immobile, non riusciva a staccaregli occhi dai miei. E quella sua sfacciataggine era irritante. “Non hai niente da dire?”, “Scusa...”, “Scusa... certo!”, “Tu più di tutti dovresti capirmi, se non te l'ho detto un motivo ci sarà...”, “Non osare Zayn. Non osare paragonare le due cose.”, “Certo comodo così...è vero non te l'ho detto, ma non sapevo come fare. Eri già distrutta, speravo...sapevo che le cose si sarebbero sistemate. Non volevo farti vivere quell'angoscia...”, “Ah l'avresti fatto per me, certo. E non per approfittare del mio momento di fragilità.”. “No, non lo avrei mai fatto...”, si avvicinò minacciosamente e mi prese le mani timoroso, ma convinto. “Kim, io ci tengo a te, sei diventata sempre più importante e credo che mi sto innamorando di te!”. Non potevo sopportare anche quello, non ora. Lasciai le sue mani bruscamente e scuotei la testa. “Lo so, non è il momento giusto per dirtelo, ma dovevo...stavo per esplodere”. Cosa dovevo rispondere? Non lo sapevo neanche io. “Lasciami in pace, ok? Voglio stare da sola”.

Rientrai all'istituto stanca ed amareggiata. La signorina Davis mi aspettava impaziente: la scuola l'aveva avvisata della mia fuga ma fortunatamente aveva menzionato anche le motivazioni del mio gesto. Non ci fu nessuna punizione, anzi mi fu permesso di andare a trovare Harry, dopo le lezioni. Così mi recai in mensa per mangiare qualche cosa e subito dopo avrei preso l'autobus per tornare da lui. Mi sedetti in disparte, avevo voglia meno del solito di socializzare e ci riusci fino a tutto il pasto, ma mentre mi avviavo verso la zona delle camere incrociai con lo sguardo MaryBeth. “Ehy carotina”, aveva uno sguardo diverso dal solito. Sul suo volto non c'era il solito sorrisino indispettito, ma un espressione cupa, quasi triste. “Senti non è giornata!”, così la liquidai ma qualcosa mi trattenne dal lasciarla lì. “Har...Harry, come sta?”. Quelle parole mi bloccarono di colpo. Sembrava davvero preoccupata, dispiaciuta quasi. E non capivo come riuscire ad interpretare quell'interessamento. “Conosci Harry?”, fu la prima cosa che mi sentii di dire. “Si, è una lunga storia...Zayn mi ha avvisato stamattina di quello che è successo.”, “Sta meglio è uscito dal coma e pare si stia riprendendo piuttosto bene”. Non avevo mai avuto una conversazione seria con MaryBeth da quando ero arrivata al St.Patrick, e averla in quella circostanza mi fece un certo effetto. “Vai da lui domani?”, “Ci vado tra poco, la signorina Davis mi ha dato il permesso”, “...posso venire con te?”, continuavo a non capire. La sua preoccupazione mi sembrava sincera, reale. “Cosa?”, “Si, se dico che vengo con te, mi lasceranno venire”, i suoi occhi erano lucidi, persi nel vuoto. Quella era sempre la stronza MaryBeth, ma non potevo dirle di no, così annuii. Salimmo sul pullman che ci avrebbe condotti all'ospedale e in religioso silenzio ci sedemmo una affianco all'altra, nessuna delle due aveva molta voglia di conversazione e questo fu un sollievo.

Appena scese, intravidi Louis, e lo chiami. Lui mi accolse con un sorriso, ma appena fu chiaro chi era la mia accompagnatrice, qualcosa nel suo sguardo cambiò. “Ciao Kim, sei ritornata.”, poi incrociò gli occhi di Bety. “Sei venuta anche tu...”, “Louis ti prego, devo vederlo”. Ero in totale confusione, non riuscivo a capire più nulla. “Mary...non mi mettere in difficoltà, i miei zii sono di sopra”, “E tu distraili, solo 5 minuti, te lo prometto”. Mi decisi a dire qualcosa. “Mi spiegate cosa succede? Insomma MaryBeth come fai a conoscere Harry?”, “Senti carotina, fatti gli affari tuoi...non devo spiegarti proprio nulla”, “Sei la solita...senti io non voglio perdere più tempo, vado da Harry!”. Lasciai i due parlare, non mi avrebbero raccontato nulla e il tempo di visita era troppo limitato per restare lì a combattere. Così corsi su per le scale e mi ritrovai in pochi minuti nella camera 24.

Harry era sveglio, circondato da fiori e parenti. Ma il mio ingresso non passo inosservato. “Kim...”, tutti si voltarono per fissarmi, ma dopo poco grazie all'intervento del padre di Louis, restammo da soli. “Stamattina abbiamo avuto così poco tempo”, “Si, tua madre non nutre particolare simpatia per me, e non posso darle torto”, “Le passerà.” disse sorridendomi. “Vieni siediti qui vicino a me”. Feci come mi ero stato detto e presi la sua mano. “Kim, voglio essere subito chiaro, temo che qualcuno possa interromperci di nuovo. Mi dispiace essere scappato così, quando insomma...dovevo capirti e invece ti ho detto che mi avevi delusa”, “Ma l'ho fatto...”, “Si, ci sono rimasta male, credevo di aver costruito un rapporto diverso, basato sull'onestà e mi fidavo di te tanto da aprirti il mio cuore”. “So che stavi venendo da me il giorno dell'incidente...”, “Non ricordo molto bene, mi ricordo della nostra discussione, poi l'ultima cosa che ricordo è che stavo litigando con mia madre e poi...non lo so”, “Magari stavi venendo per chiudere definitivamente con me!”, “Lo escludo”. Il mio volto fin ora teso, si rasserenò. “E quindi...”, avevo compreso le sue parole, ma avevo bisogno di sentirne la conferma. “E quindi niente più bugie tra di noi.”, “Promesso”, “Bene, ora può baciare il malato”. Anche questa volta feci quello che mi era stato chiesto.

“Posso chiederti una cosa?”, “Si...”, “Tu e Zayn?”, “Io e Zayn?”, “Si, so che ieri sei venuta con lui, il giorno del party a casa mia, eri con lui...devo preoccuparmi”. Un bivio si presentò davanti a me. Il primo prevedeva di dirgli tutta la verità per far fede alla nostra promessa di niente più bugie, raccontargli dei baci, del suo ti amo, della mia confusione. Oppure avrei potuto rinnegare tutto, rinnegare i baci, rinnegare quelle emozioni che avevo provato, rinnegare che per me quel nostro rapporto strano avesse significato qualcosa. Così facendo non avrei creato timori, preoccupazioni in Harry, che aveva bisogno solo di serenità e pace. Optai per una via di mezzo. Mi sembrava la cosa più sensata. “Bè è un po' complicato da spiegare...diciamo che Zayn ed io..”, “Aspetta, aspetta...non voglio saperlo, ho sbagliato a chiedere. Non voglio sapere nulla, ma voglio che mi prometti che da oggi in poi sarai solo mia.”. Harry era perfetto. Harry era il ragazzo perfetto. Non avrei permesso a niente e nessuno di rovinare il nostro rapporto. E non avrei perdonato mai me stessa se l'avessi fatto. Anche se quel “Promesso” pronunciato, fu difficile da fare uscir fuori.
Poco dopo sentimmo bussare la porta. Louis e MaryBeth entrarono in stanza. La ragazza non si curò della mia presenza e corse ad abbracciarlo con le lacrime agli occhi. “Harry, l'ho appena saputo. Zayn non mi aveva detto nulla...io ero così preoccupata, temevo che non ti avrei più rivisto e stavo impazzendo.”. Louis si avvicinò a me che incredula assisteva a questa scena. “Vieni Kim, andiamo a prenderci un caffè”. Mi rifiutai. Cosa stava succedendo? Non mi sarei mossa da li. Volevo sapere tutta la verità.
 

 

Come promesso a pochi giorni dall'ultimo capitolo...proseguo la storia!!! Mary Beth ed Harry? Come fanno a conoscersi?Nel prossimo ne sapremo di più...così come del rapporto burrascoso tra il nostro Harry e il carissimo Zayn. non perdetevelo. :)

 

   
 
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