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Autore: Roblol    14/04/2013    1 recensioni
La storia è ambientata nei nostri giorni e parla di un ragazzo di 16 anni che si butta nel mondo della musica rock senza avere una minima idea del mondo che c' è dietro il genere in questione. Nell' arco di tre anni il protagonista vivrà avventure divertenti e spiacevoli con la sua rock band che lo porteranno a crescere artisticamente sempre di più. In parallelo vivrà la sua difficile vita privata tra amici, ragazze, scuola e famiglia che influenzerà la sua carriera musicale. Un tragico evento però lo porterà ad avere una visione completamente diversa della vita e comincerà ad uscire fuori il vero artista, il vero rocker, il vero cantante che inizialmente era sepolto dentro di lui. Una storia di intrighi, amori, passioni e molto altro.
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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( Caro zio, la vita qui ora è molto difficile, la nostra situazione famigliare peggiora di giorno in giorno. Da quando te ne sei andato tutto è andato a rotoli e le cose sono cambiate drasticamente. certo cerchiamo di andare avanti con quello che ci resta, ma è dura, molto dura. Guardo mio fratello e spero di vederlo sempre felice, è così piccolo ma certe cose le nota anche lui, fortunatamente però non gli da peso. Ho giurato di portare avanti il mio obbiettivo e nonostante le cose siano difficili anche per me, tengo duro e vado avanti. Se dovessi mollare anche io come ho già fatto con la scuola, potrei deludere molte persone che credono sul serio in me e deluderei ancora una volta mia madre che per me e i miei fratelli, si fa in quattro. Ti scriverò ancora in futuro. Con affetto il tuo Cafù. )

Mi svegliai presto quella mattina, l' adrenalina era alle stelle e restare a dormire era una missione impossibile. Le mattine d' estate a Torre canne sono fantastiche, il cielo non è sporcato neanche da un cirro e il sole sembra abbracciare la terra.
Da quel giorno c' era anche mio cugino Beppe diventato maggiorenne da poco, quindi l' aria, era molto più divertente dato che avevamo più compagnia. Io e i miei cugini ci preparammo per andare al mare, il vento quel giorno era praticamente pari a zero quindi, il mare sarebbe stato una tavola. La spiaggia era fantastica, sabbia pulita, mare cristallino e profumato e faceva talmente caldo che rimanere fuori dall' acqua sarebbe significato morire.
Stavo per farmi il bagno quando notai che nell' acqua c' erano già le tre ragazze, Manu, Giuly e Mary. Come un ragazzo stupido per l' euforia di aver visto le ragazze entrai nel mare correndo e, arrivato dove stavano loro, feci una capriola. Sfortunatamente, il livello dell' acqua era basso quindi, mi feci abbastanza male al fondo schiena.
Tutte mi riconobbero dopo e mi salutarono con aria sorpresa e felice, era evidente che la mia presenza era parecchio gradita. Con loro e i miei cugini cominciammo a giocare a pallavolo. Beppe sapeva dell' interessa delle ragazze nei miei confronti e ogni tanto, sparava frecciatine del tipo " eh Mary ho saputo che l' altra sera ci stavi provando con mio cugino ". A dirla tutta la sera prima Claudio mi confessò che gli piaceva Manu, la cosa era evidente, io quindi per rispetto a mio cugino, lasciai perdere Manu con grande dispiacere e cercai di pensare a Mary che era un pò la seconda scelta. Probabilmente a Manu piaceva Caludio perchè la sera della cena, quando giocammo a obbligo, giuizio o verità, Giuly chiese a Claudio se gli piacesse Manu. Era evidente che fosse tutto programmato.
Quel giorno arrivò la nipote di Zia Maddalena, Angela, io già la conoscevo quando era un pò più piccola ma lei non conosceva me, almeno non di persona. Era amiche delle altre ragazze e anche lei come tutti gli altri, aveva sentito parlare di me come fossi una leggenda quindi, anche lei era ansiosa di conoscermi. Angela fisicamente sembrava una bambina; era molto magra, un viso infantile e molto spesso sebrava che non sapesse parlare ma probabilmente, era quella che sapeva sempre tutto e più tardi capì che era proprio così.
Dopo pranzo quello stesso giorno io e Claudio non perdemmo tempo, ci preparammo, prendemmo le biciclette e raggiungemmo il viale dove c' erano le ragazze. Passammo un bel pomeriggio tutti insieme, si scherzava, si giocava e soprattutto si dicevano frasi che lasciavano intendere cose piccanti, alludendo al fatto che Manu e Claudio si piacevano.
Le ragazze volevano sapere sempre di più su di me, così mi facevano domande sulla mia vita, sulla mia scuola, i miei amici e le mie passioni. Loro restavano affascinate ad ascoltarmi anche perchè nei miei racconti, ci mettevo sempre la cornice. In quel periodo non facevo una vita particolarmente interessante, ma non capisco perchè, le ragazze la trovavano particolare.
Mentre si giocava io cercavo in tutti modi di crearmi la situazione ideale per provarci con Mary, ma senza successo. Lei sembrava interessata a me, eppure era una ragazza con una famiglia benestante, cosa mai ci avrà trovato di interessante nella mia vita?
La sera stessa capì che il suo intersse era concreto. Cenammo nella villa di zia Maddalena e di suo marito zio Filippo, un tipo troppo simpatico. Mio zio Enzo e zio Filippo a volte sembravano fratelli. Avevano la stessa stazza molto robusta, gli stessi gusti in fatto di cibo e tutti e due avevano una passione per il gioco del burraco.
Mangiare da loro era sempre un piacere, non si restava mai a bocca asciutta o con lo stomaco vuoto, si finiva di mangiare sempre con il sorriso.
Quella cena fu particolarmente interessante perchè Angela mi avvicinò e mi disse " Rob hai presente Mary? " e io " si certo, Perchè? " lei rispose " Bè mi ha confessato di volerti conoscere meglio " e io soddisfatto le dissi " conoscermi meglio è un pò riduttivo " e lei " no no, fidati, ha detto che vuole semplicemente conoscerti meglio " e io cercando di tirarle le parole di bocca dissi " su avanti Angela, è chiaro che Mary è interessata a me, altrimenti non mi avresti neanche detto questa cosa. Facciamo così, me la vedo io con lei, va bene? " e lei rispose " come vuoi, ma non tirare troppo la corda ". Era chiaro che Mary avesse detto così ad Angela perchè sapeva che poi me l' avrebbe riferito ma, essendo troppo orgogliosa, non voleva fare credere che fosse lei quella a fare il primo passo, quindi si era accertata che Angela avesse chiaro il discorso che voleva solo conoscermi meglio.
Finimmo di cenare e tornammo con le altre. Angela si avvicinò subito a Mary, sicuramente per riferirle ciò che avevo detto io e Mary, assicurandosi che la stessi ascoltando, disse ad angela " Ma cosa vai dicendo alla gente? ". Capì che era tutta una messa in scena la sua così, decisi di stare al gioco e quella sera molte volte ci scambiavamo sguardi decisi, piccanti, lussoriosi e dicevo frasi del tipo " mi piacerebbe avere un flirt con una fasanese ", Mary era di Fasano.
Volevo avere il suo numero per riuscire a parlarle in privato e ci riuscì con una scusa dicendo a tutti " bè siamo un gruppo sarà meglio scambiarci i numeri di cellulare per essere sempre in contatto ". Ci cascarono tutti e io ebbi il numero di Mary.
I giorni seguenti io Mary messaggiavamo moltissimo, lei in questo modo si apriva di più, era meno timida e tutti e due, per messaggio, ci dichiarammo. L' unico problema è che lei dal vivo era troppo timida e non faceva mai quello che diceva per messaggio, ad esempio; se lei scriveva che oggi mi avrebbe baciato, in  quel giorno neanche mi salutava, se diceva che ci saremmo appartati per darci dentro, lei stava lontano da me. Io tentavo disperatamente di tirarla ma lei era veramente timida e quasi finiva per arrabbiarsi.
Non andavano tanto meglio Manu e Claudio che si dichiararono prima di noi ma anche loro, non quagliavano niente per lo stesso motivo.
Dopo cinque giorni di prendi e molla, si fece coraggio e ci dichiarammo dal vivo. Fu davvero imbarazzante perchè li per li dopo non sapevamo cosa dirci, e lei era ancora molto timida e non ci provava neanche a darmi un semplice bacio a stampo.
quando stavo con lei ero in imbarazzo ma comunque felice, sapevo che presto ci saremmo sbloccati e ci saremmo lasciati andare ma per questo, dovetti aspettare perecchio.
Le domeniche era consuetudine che in villa venivano a pranzare i nostri nonni, ma la domenica di metà mese fu la più importante.
Mia nonna mi disse che mia madre mi rivoleva a casa ma Claudio, prima che io potessi dire qualcosa, disse che mi voleva per una altra settimana. In quel momento volevo pomiciarmi mio cugino. Mia nonna non potè replicare.
La sera metre stavamo con le ragazze, mi chiamò mia madre al telefono e mi disse " Rob perchè non sei tornato a casa sta sera? " e io " Claudio mi ha invitato a stare un altra settimana " e lei arrabbiata disse " no, tu saresti dovuto tornare a casa sta sera con i nonni " io le chiesi " Perchè? " e lei rispose " perchè si e basta, la settimana prossima torni a casa ". Ero molto triste così uscì dalla villa dove stavamo e me ne andai nel viale per non far vedere agli altri che stavo male.
Dopo un pò vidi Mary uscire e venire verso di me chiedendomi " cosa è successo? " e io " mia madre mi rivuole a casa, ma io non voglio tornare, non posso lasciarti ora che ti ho con me, e poi qui sto bene ". Lei rimase in silenzio, mi abbracciò e mi baciò. Ero al settimo cielo e questo bastò per darmi forza e cercare di convincere mia madre che dovevo rimanere li. Probabilmente tra me e Mary stava nascendo qualcosa di serio e personalmente, mi piaceva molto.
Quella sera servì per far rompere il ghiaccio tra me e lei e più stavamo insieme, più ci davamo dentro.
Arrivammo ad essere sempre appicicati, ogni giorno ci baciavamo come due indiavolati e una sera in particolare, ci appartammo per osare di più. Quei giorni ero praticamente sempre eccitato e anche Claudio, che poco tempo dopo, riuscì ad accaparrarsi Manu. Ogni sera i ci ritiravamo a casa piegati dal dolore perchè, ci davamo alla pazza gioia senza però concludere, e questo fa molto male alla salute.
Nel viale ormai tutti, compresi i genitori, erano a conoscenza di questi piccoli amori che avevamo e la cosa comincò ad essere divertente dal mio punto di vista, ma Claudio era evidentemente imbarazzato, tanto da arrabbiarsi con i suoi quando scherzavano del suo rapporto con Manu.
Mary aveva un fratello più grande che al dire il vero, era un mezzo teppistello. Io ero più piccolo di lui e molte volte avevo paura che scoprisse di me e lei e conseguentemente mi caricasse. A quanto pare però se ne fregava della sorella e nella loro villa non c' era mai.
Un giorno Mary aveva la villa libera e mi fece entrare. Eravamo soli, completamente soli, e cominciammo a darci dentro. Lei si tolse la maglia e mi chiese slacciarle il reggiseno. Avevo un bellissimo seno e il solo pensiero mi faceva impazzire. Sul più bello però Manu da fuori gridò " Mary tuo fratello!! ". Sentì il suo motore che si avvicinava sempre di più. Mary si rimise la maglia in un lampo, e quando uscimmo lui era appena arrivato. Fortunatamente stava ancora fuori dal cancello, perciò non ci vide uscire soli.
Avevo il cuore a mille e non riuscivo a credere di averla scampata. Dopo quell' esperienza capì di amare sul serio Mary e lei, provava la stessa cosa per me.

  
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