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Autore: Roblol    14/04/2013    1 recensioni
La storia è ambientata nei nostri giorni e parla di un ragazzo di 16 anni che si butta nel mondo della musica rock senza avere una minima idea del mondo che c' è dietro il genere in questione. Nell' arco di tre anni il protagonista vivrà avventure divertenti e spiacevoli con la sua rock band che lo porteranno a crescere artisticamente sempre di più. In parallelo vivrà la sua difficile vita privata tra amici, ragazze, scuola e famiglia che influenzerà la sua carriera musicale. Un tragico evento però lo porterà ad avere una visione completamente diversa della vita e comincerà ad uscire fuori il vero artista, il vero rocker, il vero cantante che inizialmente era sepolto dentro di lui. Una storia di intrighi, amori, passioni e molto altro.
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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In quel periodo ero totalmente un fan sfegatato di Tiziano Ferro, le sue canzoni le sapevo a memoria e l' album che pubblicò in quel periodo, divenne il mio secondo preferito, il primo è thriller di Micheal Jackson. Alle ragazze e a Mary non avevo mai parlato del fetto che fossi un pianista anche perchè non suonavo molto in quel periodo e quindi, mi sfuggì completamente il particolare.
Alcuni giorni dopo quella meravigliosa Domenica, nel residence arrivò un altra ragazza, un altra loro amica, Vale. La conobbi mentre eravamo in spiaggia, intenti come sempre a fare arte tra coppiette amorose. Lei aveva i capelli coastano scuro molto lunghi, un seno molto prorompente e degli occhi favolosi quasi a mandorla. Giuro che in quel momento pensai solo che sarebbe stato bello farci del sesso perchè lei, era veramente sexy. Una ragazza come Vale non ti capita di vederla tutti i giorni, magra, quarta di seno, e glutei sodi.
Quando la vidi arrivare quasi mi scordai di stare con Mary ma, fortunatamente, mi resi conto che era una tipo molto lunatico e poi avevo mary. Lasciai perdere.
Quella fantastica settimana finì e arrivò come ogni anno il compleanno di mio zio Enzo. Era abitudine che lo festeggiasse nella sua villa e invitò anche i miei genitori. Mio fratello Carlo, diventato Dj da qualche tempo, portò la sua strumentazione per animare un pò la festa.
Mia madre quando mi vide disse " divertito? Pronto per tornare a casa? " e ovviamente io non sapevo cosa rispondere ma la mia faccia diceva tutto perciò, mia madre a quella mia espressione, arrossì la faccia ancora di piu' del normale per la rabbia, però, riconobbe che c' era altra gente e mi lasciò perdere.
Montata la stumentazione e accesa la musica iniziò la festa. C' erano tutti nello spiazzale della nostra villa, le ragazze, i genitori, gli zii di Claudio, i miei nonni e altri amici dei miei zii.
Io volevo cercare di impressionnare Mary ancora di più quella sera, e mi venne in mente di dedicarle una canzone. Scelsi " indietro " di Tiziano Ferro.
Forse qualcuno si sarebbe aspettato che avessi detto che avrei dedicato quella canzone a Mary, ma ero abbastanza timido per fare una cosa così e poi era presente sua madre.
Cominciai a cantare. Molti furono sorpresi nel vedere che me la cavassi e infatti non andò tanto male, certo non ero Tiziano Ferro, ma ero comunque piacevole da ascoltare. Mentre cantavo vedevo Mary che mi guardava come se non avesse mai vissuto un momento del genere e probabilmente era proprio così. Farla così felice mi faceva stare veramente bene ma nella testa cominciava a dar fastidio il pensiero che dopo qualche giorno, sarebbe finito tutto, e tutti a casa propria. Non so se avremmo avuto modo di vederci ancora.
Finito di cantare anche le altre ragazze oltre Mary, mi fecero i complimenti e non solo loro. Genitori, parenti e nonni erano tutti contenti della mia performance, mi sentivo un Dio tra loro.
Sapevo di cavarmela a cantare ma non so perchè, anche questo perticolare mi sfuggì. Bè non importava, ormai avevo messo a nudo probabilmente la mia qualità più importante, e avevo sicuramente colpito Mary nel centro del suo cuore, e non solo il suo.
Finì la festa e come premeditato, mia madre mi invitò a prendere le mie cose e a tornare a casa. Era chiaro che non era quello che volevo. Come al solito mio zio, che ha il potere di leggere nel pensiero, disse a mia madre di non preoccuparsi e che sarei potuto rimanere li fino alla fine del mese. I miei zii li erano in affitto e pagavano solo per il mese di luglio. Volevo molto bene a mio zio come fosse mio padre. Mia madre, alle parole di mio zio, rimase in silenzio e non replicò. La festa finì e i miei se ne andarono. Ancora una volta ero riuscito a scamparla per un soffio. Ora ero tranquillo perchè sapevo che sarei rimasto li fino alla fine del mese, e non avrei avuto altre rotture da mia madre.
Il giorno dopo la gente si congratulava ancora con me della performance del giorno prima. Io e Claudio raggiungemmo il viale delle ragazze come al solito con le nostre biciclette un pò arruginite. Il residence era come al solito, la gente sempre simpatica come al solito, e i bambini giocavano tutti come al solito ma qualcosa era cambiato. Mary in quel giorni era fredda, distaccata e mi baciava a stento. Capì subito che qualcosa non andava e così ne parlammo. " Mary c' è qualcosa che non va? " e lei " tra poco te ne vai e questo meraviglioso sogno finisce " e io " lo so ma perchè ci devi pensare proprio ora? " e lei disse " non faccio che pensare ad altro da giorni " e io " non passerò i miei ultimi giorni qui ad essere triste, quindi per favore pensiamo al prensente ". Aveva ragione, tutto sarebbe finito presto e l' idea, spaventava anche me. " non so se potrò andare avanti così " disse lei e io irritato dissi " si che ce la farai, ce la faremo insieme per sempre " e lei " speriamo bene! ". Ero davvero pazzo di lei e le promisi una cosa; " Scriverò una canzone di questo momento " e lei " cioè" e io le risposi " di questo momento di paura, di questo momento che non avevo mai provato in vita mia " e lei evidentemente dispiaciuta mi baciò. La felicità e la tristezza insieme sono un arma letale per chi le prova, è come essere in attesa di un bambino; sei felice e l' attimo dopo sei triste. Se questo era l' effetto dell' amore allora, stavo cominciando ad odiarlo.
Sapevo suonare il piano e conoscevo gli accordi quindi pensai che per creare una canzone, sarebbe bastato mettere degli accordi in sucessione a tempo. Più avanti capì che mi sbagliai e anche molto.
Il fatto che Mary riconobbe un talento canoro in me, mi svegliò una possibile passione che avevo infatti, decisi che quando sarei tornato a casa, per distrarmi dalla tristezza che evidentemente avrei provato, mi sarei dedicato al canto. Cantare mi piaceva moltissimo. E' stato grazie a mio fratello, cantante anche lui, che mi ha fatto scoprire di avere un qualche talento nascosto. Amavo la musica sin da piccolo, tanto che già dall' età di quattro anni ascoltavo MJJ nelle cuffie cantando e ballando come lui. Anche vedere mio fratello fare delle esibizioni su grandi palchi con la sua scuola di canto, mi divertiva molto e mi immaginavo li anche io.

  
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