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Autore: _A_    14/04/2013    1 recensioni
Gioia,dolore..disperazione? Una storia che mostra l'amicizia, quella vera e indissolubile, e l'amore. L'amore dolce,passionale e sofferto che tutti noi proviamo.
"[...] Sorrido. Un sorriso vero. Uno di quelli che non venivano fuori da tanto. Siwon mi si avvicina. I nostri sguardi si incrociano, i nasi si sfiorano così come le nostre labbra. E poi mi lascio andare. A quel tenero e caldo bacio avvolgente. Con lui che mi prende il viso tra le mani di cui sento tutta la freschezza. Poi mi fa sdraiare e l’ultima cosa che ricordo prima di addormentarmi è lui che mi appoggia sulla fronte l’asciugamano fresca...."
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Choi Siwon, Donghae, Eunhyuk
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 .14.


Una volta fuori dallo stanzino confesso a Siwon di voler andare a trovare Hyuk. Dopo essermi tranquillizzata sui sentimenti che prova per me.. vorrei almeno poter essere d’aiuto a qualcun altro. Siwon scrive velocemente una specie di “permesso” da mostrare alla guardia all’ingresso del dormitorio e me lo consegna.
- Ora devo andare.. ci sentiamo più tardi.
- Si, ciao..
Mi sorride e io ricambio il sorriso e lo guardo fino a che non svolta l’angolo del lungo corridoio.
Una volta finito qui a lavoro sarei andata da Eunhyuk. Mi sento in dovere di tirarlo un po’ su di morale. Le lezioni finiscono in fretta e dopo aver spiegato la situazione a Jessi ci dividiamo una volta fuori dall’edificio della SM.
- Mi raccomando, fai attenzione!
- Si, sta tranquilla!
Eccomi qui. Sono fuori all’entrata del dormitorio. Entro velocemente e mostro il foglio scritto da Siwon alla guardia all’entrata che, non me lo sarei mai aspettato, mi fa salire su con grande facilità.
Sul biglietto c’era scritta una frase in codice che i membri utilizzano quando agli inizi desideravano scappare dal dormitorio ma non potevano, e lui li aiutava. La frase è “In futuro spero che continuerà a prendersi cura di noi.” E poi sotto c’era scritto “Ahjusshi,lasciala passare.. per favore” seguita dalla sua firma. Sorrido, meravigliata da quel semplice rapporto che i ragazzi hanno con quell’ ahjusshi. Sono finalmente arrivata davanti alla porta del dormitorio dei Suju. Ad accogliermi c’è Donghae.
- Hey, ciao! Entra pure! Yle mi aveva detto che saresti passata
- Grazie.. Esci?
Guardo Hae pronto per uscire. Indossa una camicia blu con le maniche ripiegate fino all’avambraccio e un jeans scuro.
- Si, mi vedo con Yle. Ha finalmente la serata libera e volevamo approfittarne, però non volevo lasciare Hyuk da solo e..
- .. e poi sono arrivata io. Vai pure, tranquillo!
- Grazie! Lui è nella sua camera. E molto giù ma finge di non esserlo.
- Ci penserò io a distrarlo! Vai pure!
Hae mi saluta velocemente e va via. Si vede che è preoccupato per il suo migliore amico ma la voglia di vedere Yle straripava dal suo cuore. Deve essere stato difficile per lui scegliere Yle invece che Hyuk stavolta. Devo aver sollevato un grande peso dal suo cuore, con la mia presenza qui.
Il dormitorio dei ragazzi ha un grande salone interamente bianco. Sulla sinistra c’è la cucina, nera e moderna. Sulla destra invece c’è un lungo divano rosso con su tanti cuscini colorati e di fronte una grande TV, e poi una grande vetrata. Alle spalle del divano, su un piano rialzato, invece si intravede il corridoio che porta alle camere. Salgo su e passo davanti a tutte le camere dei membri, in perfetto ordine. Alla fine del corridoio sento provenire dei suoni da una TV. Busso.
- Chi è?
- Si può..?
- Si..
Entro nella camera di Eunhyuk che è steso sul letto a guardare la TV cicondato da una sfilza di fumetti e da del cibo.
- Qualcuno qui sta facendo la bella vita!
Mi sorride.
- Oziare un po’, ogni tanto, non fa mai male.
- Vero. Hai ragione.
Gli sorrido anch’io e mi accomodo a terra seduta accanto al tavolino in un’angolo della camera. L’aria è carica di imbarazzo. Non so come allegerire il suo cuore. Non so cosa dirgli. Mentre mi cruccio su quali siano le parole adatte per confortarlo, Eunhyuk parla per primo dopo essersi messo a sedere.
- Sai.. in fondo io.. me l’aspettavo.
- Ah? Cosa?
- Che Laura mi avrebbe lasciato. Non è mai stata sicura su ciò che provava nei miei confronti, ma io fingevo che non ci fosse nulla che non andava. Un po’ è stata anche colpa mia, no?
- Non dire così.. tu non hai colpe.
- Quando due persone si lasciano la colpa è sempre divisa in due.
- Dici?
- Dico.
- Beh.. forse sarà anche così.. ma non si può rimuginare su ciò che è gia successo. Vedrai che un giorno arriverà una persona che sarà profondamente cotta di te ma tu non te la filerai affatto!
- Dici? Mi dispiace già per lei guarda..
- Su, ora voglio giocare a un videogioco! Rubiamone uno a Kyuhyun!
- Se se ne accorge è colpa tua!
- Non abito io qui.. come potrebbe essere colpa mia!?
Ridiamo insieme e l’aria carica di tensione che c’era fino ad allora scompare come per magia. Senza rendermene conto sono le 23:30 ed è ora per me di tornare a casa.
- Beh. Ora devo andare che si è fatto tardi! Grazie per la bella serata.. e guarda che la prossima volta vincerò io! Mi devi una rivincita!
- Quando vuoi! Comunque.. sei sicura che non vuoi che ti accompagni?
- No, tranquillo.. cosa potrebbe succedere..
- Sicura, sicura?
- Sicura.
- Ok, allora ti saluto e grazie a te.. per avermi tenuto compagnia.
- Di niente..
Ci salutiamo e una volta fuori dall’edificio mi incammino verso casa. In questo quartiere non c’è anima viva. Non passa nemmeno un gatto o un cane da queste parti?
Improvvisamente sento dei passi dietro di me. Mi fermo e non sento più niente. Ricomincio a camminare e li sento di nuovo. Decido allora di camminare più veloce quando poi mi fermo e mi volto non c’è nessuno. Forse sto impazzendo. Non finisco nemmeno di pensarlo che un uomo grande e grosso mi compare davanti.
- Ehm.. mi scusi, potrei..
Cerco di passare e continuare per la mia strada ma l’uomo continua a bloccarmi la strada.
- Sei bellissima.
- G-grazie ?
- Molto bella. Vorresti diventare la mia ragazza?
Ride. Io sono impietrita. Non so che fare, non riesco a fare alcun passo.
- No.. cioè.. sono già fidanzata. Mi dispiace.
Tremo. Fa lo stesso anche il tizio che mi sta di fronte, ma lui credo trema di rabbia e non di paura.
- Come puoi rifiutarmi? Io ti amo. Voglio fare l’amore con te!
Panico. Quell’uomo tutto incappucciato mi prende per un braccio e mi spinge in un vialetto lì vicino. Mi blocca con il suo corpo contro il muro, riesco a sentire quanto è eccitato. Non so che fare. Piango senza controllo cerco di liberarmi ma senza successo.
- Ti prego, lasciami.
Non mi risponde è troppo impegnato a strusciarsi addosso. Mi bacia il collo e un brivido mi sale su per la schiena. Si cala giù i pantaloni e contemporaneamente sbottona i miei jeans. Provo ad urlare. Ma mi infila subito la lingua in bocca e mi bacia. Infila la mano sinistra sotto la mia t-shirt e comincia a palparmi i seni.
Quando pensavo che tutto stesse per finire e che ormai quell’uomo mi avrebbe violentata, lo vedo quasi volare a terra colpito da un calcio. Qualcuno ha sentito le mie grida? Qualcuno è venuto a salvarmi? Chi? Gli occhi pieni di lacrime mi impediscono di capire chi sta riempiendo di pugni quell’uomo orrendo. Sento le ginocchia cedermi e cado a terra. Tremo e piango disperata. Voglio togliermi quella bruttissima sensazione di sporco che sento sulla pelle. Mi porto la mano destra al collo proprio dove quell’uomo ha poggiato le sue luride labbra e comincio a grattarmi. La stessa persona che mi ha salvata mi ferma prendendomi per il polso.
- Ki.. basta. Va tutto bene ora.
  
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