Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Distancesourwar    15/04/2013    0 recensioni
Ciao sono Kathrine, ho diciassette anni e abito in Australia.
Ciao sono Diana, ho diciassette anni e abito in Italia.
Gli One Direction ci uniscono, il fatto di essere prese in giro ogni giorno per il gusto musicale e per la bellezza ci unisce, il fatto che i nostri genitori non ci capiscono ci unisce, la voglia di scappare e di vivere una propria vita, ci unisce.
Tutto iniziò grazie ad un DM su Twitter.
Come può una persona amare un'altra, anche se la distanza è il problema?
Come può un'amicizia partire da un Social Network e diventare realtà?
Leggi, e noi te lo sveleremo.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Kathrine





Corsi subito a casa dopo essermi assortita l’ultima ora di canto nella mia dolce high school, dal momento in cui faremo un musical presto e io devo esercitarmi se non voglio fare la figura da pesce lesso davanti a tutti!


Ed eccola lì, la lettera di Diana nella cassetta della posta.


La prendo, butto lo zaino per terra, mi siedo nel giardino e inizio a leggere.



Cara Katerine,
finalmente la tua letterina è giunta tra le mie mani. Vorrei solo dirti grazie. Ci conosciamo da poco ma sei diventata quasi la mia droga, il mezzo della mia felicità. Non so cosa farei senza te e le tue splendide parole.
A parte ciò stavo pensando ad una cosa meravigliosa. Io quest'estate compirò diciotto anni e penso che chiederò ai miei di darmi i soldi per venire in Australia da te. L'unico problema è: c'è spazio per me a casa tua? Se è necessario posso affittarmi una casetta nei pressi di casa tua, non mi importa del prezzo. Magari poi quando vengo lì si esibiranno anche gli One Direction e andiamo al concerto. Ha ha, magari. Beh, però già passare un'intera estate con te è meraviglioso.
La scuola. Beh, la scuola sta facendo schifo anche qui da me, il problema è che ho gli avvoltoi pronti a mangiarmi: mamma e papà. Hanno inventato un cazzo di registro elettronico e i voti vengono scritti in tempo reale. Ciò implica che sono fottuta. Dai, dai, andrà bene quest'anno, me lo sento. Altrimenti “addio vacanza in Australia”.
La mia sorellina cresce, sì, sai Tamara. Ha tre anni e mezzo ed è una vera peste. Per farti un esempio: due giorni fa dovevo consegnare degli elaborati di disegno, erano tutti pronti, quasi perfetti. Li avevo lasciati sul tavolo della cucina per ultimare il mio “capolavoro” e mi ero allontanata per andare a prendere dei nastri colorati. Tornata in cucina e intenta a cercare il mio masterpiece trovai solo un cartoncino scarabocchiato e strappato. Andai da Tamara e le chiesi cosa fosse successo e lei come si giustifica? “Non sono stata io, è stata l'altra Tamara”. Alche io mi sono messa a ridere, un po' nervosa, ma non importa.
Beh, attendo una tua risposta, angelo mio. Mi manchi.
Ti voglio bene.
Tua, Diana.


 
Dopo averla letta tutta d’un fiato, raccolsi lo zaino e corsi subito in casa, accennando un ‘Sono a casa’ al quale nessuno diede una risposta. Bene un altro giorno a casa da sola, la cosa migliore che mi potesse succedere dal momento in cui dovevo rispondere a Diana, e potevo farlo in santa pace senza nessuna distrazione.


Butto lo zaino in camera e mi cambio la divisa, indossando dei comodissimi pantaloni e una maglietta bianca a maniche corte, dopo di che torno di sotto e vado in cucina.


Appoggio la lettera insieme ad un foglio e una penna sul tavolo e poi mi dirigo verso l’enorme frigo, da cui tiro fuori l’enorme bottiglia di succo di frutta, insieme ad una fetta di torta al cioccolato, sapete, odiavo il cibo, ma andiamo il cioccolato no, anche se sapevo benissimo che mi avrebbe fatto vomitare, ma tralasciamo il perché, ora mi devo concentrare al meglio per la risposta che invierò a Diana.

Ciao Diana!
Sono felice che sia arrivata quasi subito la risposta, pensavo ce l’avessi con me, invece mi sbagliato a quanto pare.

Certo che c’è spazio a casa mia! Non c’è nemmeno bisogno di chiederlo principessa, ci sarà sempre uno spazio per te! Dio ma tu non sai quando mi hai reso felice scrivendo quelle cose! Io e te? Finalmente insieme? Vorrà dire che potrò abbracciarti quando e quanto voglio? Potrò svegliarmi con te al mio fianco? Potremmo andare a fare shopping e poi tante altre bellissime cose? Dannazione prendi il biglietto e vieni adesso!

Btw, ho trovato lavoro, cioè non l’ho trovato da poco, ormai da quasi sei mesi, e mi pagano molto bene..sai che io e te andremo a New York insieme? E che poi andremo a Londra per vivere? Lo sai vero? Perché se non lo sai, te lo sto dicendo ora io, quindi..

Registro elettronico? Mai sentito, qua ti danno dei voti stupendi, almeno per me fino ad adesso è andato bene, sai.. è l’ultimo anno per me, dopo di che college! (sempre se non andiamo a New York e poi a Londra ovviamente!) anyway, studia tesoro!

Tamara? Dio non vedo l’ora di vederla! Ti giuro, sicuramente sarà bellissima come te!


Ora ti lascio, mi hanno citofonato!

ILY.


Kathrine’

 

Piegando la lettera e mettendola dentro la busta, mi avviai alla porta per vedere chi aveva disturbato quel momento così importante per me.


‘Sì?’ chiesi aprendo la porta.


‘Ciao, ahm Kathrine giusto?’ mi chiese questo ragazzo.

‘Si..’ risposi io non capendo.


‘Sono Rico, ahm, abbiamo lo stesso corso di Scienze..’


Io ci pensai su un attimo per poi far uscire un lungo AAH dalla bocca. (il ragazzo più figo della scuola.)

‘Sono qui soltanto per invitarti ad una festa che si terrà a casa mia..sai ultimo anno..’ disse ridendo alla fine, dopo di che mi porse un biglietto. ‘Qui ci sono tutti i miei contatti, e anche la via di casa mia..sarei felici se tu venissi..’


Io arrossai prendendo il biglietto. Non mi era mai capitato che un ragazzo venisse a casa mia, invitandomi alla festa che farà a casa sua, sapete, non è cosa da tutti i giorni!


‘Ehm, si certo, perché no..ci sarò, in caso contrario, ti mando un messaggio..’ risposi imbarazzata mettendomi una mano fra i capelli.


‘Certo, aspetto tue notizie allora, sperando siano positive!’ esclamò dirigendosi verso la macchina.


Dopo averlo salutato, richiusi la porta e andai ad aprire la lettera che avevo chiuso.
 

‘Ps. Notizia dell’ultimo minuto, il ragazzo più carino della scuola mi ha invitato ad una festa a casa sua, dovrei andarci?!’





Ero terrorizzata dall’idea di dover indossare cose carine, cose..corte..davanti a tutti i ragazzi della scuola, perché già sapevo come sarebbe andata a finire. Sapete gli inglesi quando fanno una festa a casa loro invitano mezza città..anche gente che non conosce, come praticamente nel mio caso, andiamo non sono mica popolare a scuola, Rico era il mio compagno di classe in scienze, non avevamo mai parlato, come ho scritto a Diana, lui è il più figo della scuola..quindi..


Non volevo trarre soluzioni, dovevo ancora chiederlo ai miei, e sapevo già che dovevo barattare qualcosa per andarci..


Ma la domanda che mi tormenta la testa è: IO VOGLIO ANDARCI?





Hi everyone, I'm Kathrine,
scusate per il ritardo, ma come ho detto,
ho dovuto studiare parecchio per
questo musical..ARGH.
Spero che la scuola non mi disturbi più.

Spero vi sia piaciuto, AH, mi raccomando,
se potete lasciate una recensione..

VI PREGO. (scusate se il capitolo è un po' corto..)



Ka

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Distancesourwar