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Autore: MissPatty    15/04/2013    1 recensioni
Bella e Edward, erano uno dei duo di maggior successo della musica country. Dopo aver preso strade diverse, cosa li riporterà,dopo dieci anni di separazione,sullo stesso palco?
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Tanya | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Epov
2002 - Nashville
 
«Cullen la tua pausa sigaretta è finita da cinque minuti» buttai il mozzicone sull’asfalto e lo schiacciai con la punta dello stivale. Erano ormai tre settimane che lavoravo come tuttofare al Bluebird Cafe, unico tempio della musica country nel Tennessee. I migliori si erano esibiti lì, Kathy Mattea, Kenny Rogers, Garth Brooks, Renée Dwyer ed altre mille stelle del firmamento musicale del country. Fina dall’inizio la mia speranza era quella di poter suonare qualcuno dei miei pezzi, poter far sentire la mia musica, e l’unica possibilità era entrare in qualsiasi modo nell’entourage del locale. Mia sorella Alice era riuscita finalmente ad organizzarmi un colloquio con Carlisle Kurland, proprietario e gestore  dello stesso. Quello che serviva ora al locale era un tuttofare, non un cantante, ma per ora a me stava bene; avrei guadagnato qualcosa nell’attesa di un posto libero in scaletta. L’occasione sarebbe arrivata, ma per ora non era ancora successo nulla.
Rientrai nel locale e iniziai ad asciugare dei bicchieri dietro il bancone. Jasper stava sistemando gli amplificatori. Osservavo quel piccolo palco come fosse stata acqua nel deserto, l’unico mio desiderio era poter portare la mia voce, la voce che le mie canzoni contenevano, alle orecchie di tutti, o almeno di quelli che frequentavano il cafe.
« Cullen, posa quel bicchiere e vieni a darmi una mano.» mi diressi verso di lui e inizia a spostare insieme a lui la cassa.
« Chi è di turno stasera?» gli chiesi.
« Isabella Swan, è la sua prima serata, l’uccellino spiccherà il primo volo in pubblico!»
« Cosa? Pensavo che non ci fosse spazio per le nuove proposte? Carlisle mi aveva detto che non c’era un buco vuoto per almeno tre mesi?»
« Cullen, quando capirai che non devi fidarti di tutto quello che dice il signor Kurland... poi l’uccellino in questione è accompagnata da un’aquila del country!» continuai ad osservarlo.
« Edward Isabella Swan non è altro che Isabella Dwyer, figlia della regina Réne Dwyer!»
« Cosaaa?» mi portai un mano tra i capelli, ero così frustrato « Quindi Miss Cognome Importante arriva qui, come se niente fosse e ha un posto in scaletta? Sa almeno tenere un chitarra in mano?»
« Miss Cognome Importante, suona dall’età di tre anni!» disse una voce femminile alle mie spalle. Mi girai lentamente, consapevole di aver fatto una figuraccia, ma troppo infuriato per ammetterlo. Osservai la ragazza che mi ritrovai di fronte, la prima cosa che notai furono le lunghe ed affusolate gambe che spuntavano da una corta gonna di jeans, capelli castani e un viso tondo dove ad attirare la mia attenzione c’erano due grandissimi occhi color nocciola. La mia rabbia cresceva sempre di più, non solo il suo destino le aveva riservato una mamma famosa pronta ad aprirle tutte le porte, ma anche un corpo da favola.
« Sono Isabella Swan, avevo programmato un soundceck per le cinque» si rivolse a Jasper come se la mia presenza lì non fosse percepibile « Controlla sulla tua lista, e casomai non dovessi trovare il mio nome puoi sempre cercare “ Miss Cognome Importante”» disse quelle ultime parole guardandomi dritto negli occhi, con aria di sfida. Questo suo atteggiamento confermò solo quello che già pensavo: Isabella Swan era una principessina abituata ad avere tutto e subito. Si preparava una lunga serata per me.
 
Alle nove e mezza il locale era ormai stracolmo di persone e a me sembrava di aver lavorato già dodici ore. Avevo scaricato e caricato casse di birre e atre bevande per tutto il pomeriggio e ciò aveva giocato a sfavore della mia schiena, la cosa positiva però era stata la possibilità di stare fuori dal locale per il soundceck di Miss Perfettina. Ero ancora dietro al bancone quando Carlisle salì sul piccolo palco.
« Salve a tutti, come ve la passate gente? Stasera vi propongo una nuova artista, so che sicuramente scalderà i vostri cuori con la sua voce»  a quelle parole mi scappò un risolino, poteva esserci situazione più patetica di questa « diamo il benvenuto a Isabella Swan!»
Salì sul palco, si sedette sullo sgabello e impugnata la sua chitarra iniziò a suonare. Riconobbi dalle prime note che si trattava di Two Black Cadillacs di Carrie Underwood. Mi venne da ridere. Mi sentivo preso in giro. Lei che aveva l’opportunità di salire sul palco non cantava nemmeno una sua canzone. Dovevo ammetterlo, aveva una gran voce ma in questo campo non era l’unica cosa da avere. La platea si riscaldava pezzo dopo pezzo. Sulle note di Good Girl, iniziò il delirio, Isabella posò la chitarra e accompagnata da alcuni ragazzi della band iniziò ad incitare il pubblico ballando a sua volta. Dall’altro lato del locale Jasper attirò la mia attenzione emettendo un fischio e indicando con gli occhi il palco, il suo sguardo non lasciava niente da intendere, e ciò era chiaro a tutti gli uomini presenti quella sera al Bluebird: Isabella Swan sul palco che ballava era un vero schianto. Risi passandomi una mano tra i capelli e decisi di andare nel retro, sicuramente c’era qualcosa da fare, nel locale il lavoro non mancava mai.
 
Ero ancora nel retro quando sentii gli ultimi applausi e Isabella ringraziare il pubblico. Continuai a spuntare le caselle della lista degli ordini settimanali, quando la porta si aprì e Carlisle entrò nel magazzino.
« Eccoti dove eri finito Cullen, ti porti avanti col lavoro, mi piaci ragazzo!» trattenni la mia risata sarcastica, dopotutto lui era per sempre l’uomo da cui dipendeva la mia carriera, era lui a dover dare l’ok ad una mia ipotetica performance. Il problema è che ero troppo testardo, come ribadiva spesso mia sorella, e anche in quell’occasione lo dimostrai.
« Pensavo che non ci fosse possibilità di inserire delle nuove proposte nel palinsesto per almeno tre mesi?»
« L’essere fiscali non appartiene al modo d’essere del Bluebird Cafe…»
« Ho capito Carlisle, c’è sempre l’eccezione alla regola, soprattutto se l’eccezione è la figlia di Renée Dwyer!»  dissi con finta aria rassegnata. Carlisle mi guardò sorridendo, sembrava stesse guardando un bambino.
« Ragazzo, la tua occasione di cantare al Bluebird arriverà quando io lo dirò, non mi piace questo tuo tono d’accusa. E poi hai visto le gambe di quella ragazzina?» con queste parole se ne andò.
 Il mio umore non era certo migliorato dopo questo scambio di battute, e la situazione non sarebbe migliorata presto. Rientrai nel locale ed aiutai Jasper a riordinare casse e altri accessori di scena. Finalmente dopo aver sistemato i tavoli per il giorno seguente arrivò il mio momento di timbrare il cartellino ed andare a casa. Mi fermai sul retro a fumare una sigaretta, Alice odiava la puzza di fumo in casa, ed essendo un suo ospite non volevo disturbarla più del dovuto.
Appoggiato alla parete del vicolo poco illuminato, accesi la sigaretta. Dopo pochi minuti, sentii la pesante porta di metallo che portava al locale aprirsi. Non mi voltai a vedere chi fosse e continuai a fumare.
« Allora pensi ancora che non sappia né suonare né cantare?» mi colpì sentire la sua voce pensavo già fosse andata via.
« La principessina sta ancora aspettando la sua carrozza?» non sapevo perché, ma non riuscivo a trattenere la mia rabbia nei suoi confronti, Isabella Swan mi aveva tolto l’occasione di cantare stasera.
« Ti ho fatto una domanda, cosa ne pensi della mia esibizione?» si stava innervosendo e ciò mi divertiva.
« Ne ho viste di migliori.» risposi aspirando dalla mia sigaretta, senza guardarla.
« Il pubblico però era molto coinvolto e divertito dalla mia perfomance…»
« E’ facile coinvolgere il pubblico con le canzoni degli altri!» avevo colpito sul vivo con quelle parole. La mano di lei che portava la chitarra si strinse forte attorno alla maniglia fino a farne diventare le nocche bianche. Mi sentivo soddisfatto di averla fatta arrabbiare in questo modo. Buttai ciò che rimaneva della mia sigaretta e mi incamminai lasciandola sola con la sua rabbia.

 
 
 
 
Nota dell’autore
Ciao a tutti, ringrazio immensamente chi dopo aver letto il prologo ha inserito la mia storia tra quelle seguite e chi ha anche lasciato una recensione. In un momento di stallo per le altre mie storie, mi è venuta in mente questa idea e ho deciso di provarci. Spero vi piacerà l’evolversi della storia. Cercherò di aggiornare almeno una volta ogni due settimane. Il prossimo capitolo sarà in pov Bella, capiremo un po’ chi è Miss Cognome Importante. Vi aspetto alla prossima e mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate.
   
 
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