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Autore: Tatuata Bella    15/04/2013    2 recensioni
Qualcuno deve averlo avvertito. Qualche stronzetto ha detto a Billie Joe che ci sono e lui è scappato, piccolo topo vigliacco.
“Maggie sei ubriaca.”
“Graz…Grazie dell’informazione.” E non so neanche con chi sto parlando. Mi giro e vedo Trè. Il batterista quello nuovo.
“Ah. Sei tu. E quello stronzo dov’è ora?”
“Billie Joe?”
“Seh. Lui. Biiiiillie Joe. Lo stronzo universale.” Dico.
“Che ti ha fatto?” chiede.
La sua ignoranza in materia è assurda
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrienne Nesser Armstrong, Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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(Meggie)
Ho appena deciso di smettere di camminare avanti e indietro lungo il vialetto di casa di Billie Joe, e infatti sono seduta per terra con la schiena appoggiata al muretto di fronte a casa sua.
Gli strilli di Olly, la mamma di BJ si sentono fin da qui. Gli sta facendo un culo notevole, ma quasi quasi sto dalla sua parte…dopotutto era…eravamo spariti per un mese.
E aggiungiamoci che siamo tornati senza la macchina che avevamo ‘preso in prestito’.
Alzo gli occhi perché sento il portone sbattere.
“Meg!!”
Sorrido: “Ciao Mike…”
Mi viene incontro.
“Come stai?”
“Eh.”
“Come sarebbe ‘eh’, dopo una fuga d’amore come la vostra mi aspettavo ‘benissimo’” si siede a fianco a me.
“La conclusione è stata un po’…strana.” Dico.
Annuisce e rimane in silenzio.
“Sono uscito perché Olly è veramente incazzata…non volevo impicciarmi…” dice.
Passa così tanto tempo a casa di Mary che a volte mi dimentico che Mike abita con Billie Joe.
“Ha pure ragione in fondo…”
“Ma come cazzo avete fatto a vendervi la macchina di David? E come avete fatto a tornare, poi…?” chiede.
Alzo le spalle: “Autostop. E poi Pullman. E Billie Joe non ha detto una parola per praticamente tutto il viaggio. E non abbiamo neanche litigato, questo è il colmo.”
“Come sarebbe non avete litigato…?”
Lo guardo interrogativa: “Perché?”
Arrossisce. “Ah.” Dice. “Non…non hai sentito la telefonata di Billie Joe e Adie?”
Sbuffo: “No.”
“Non sai…”
“No, Mike, non so un emerito niente.”
“Io so che si sono detti…vuoi che…”
“No. Me lo dirà Billie Joe quando il suo bel cervellino deciderà che è il caso.”
Voglio dargli fiducia un’altra volta, perché dopo tutto il mese passato insieme penso che in fondo se la meriti.
“E quindi che ci fai qui sotto casa?” chiede Mike.
“Pensavo di aspettare Billie…Magari mi da uno strappo a casa, sono esausta non ho voglia di portarmi dietro lo zaino per mezza città…” dico.
Mike lancia un paio di occhiate preoccupate alla finestra: “E’ meglio se ti accompagno io a casa, credimi. Dammi ‘sto zaino, te lo porto io…”
“Grazie…”
Ci alziamo e ci incamminiamo verso casa.
“BJ stava scrivendo una canzone quando eravamo a Phoenix…”
“Ah, quindi era lì che eravate…”
“Già.”
“scriveva una canzone? Davvero? Credevo che avesse lasciato perdere con gli Sweet Children ormai…”
“No, Billie non rinuncerebbe mai alla band.”
Mike si passa una mano tra i capelli: “La vedo dura.” Dice.
“Perché.”
Non risponde, smette di camminare e guarda fisso davanti a se.
“Ah.”
“Che c’è?” chiedo io, guardando Mike, senza capire.
“Adesso la vedo ancora più dura.
Mi volto e vedo Al che viene verso di noi a grandi passi.
“Ah! Allora è vero! Siete tornati!” esclama, è furioso. No, furioso è troppo riduttivo.
“Al…ehm…” cerco di biascicare qualcosa.
“Dov’è il tuo innamorato, eh?”
“E’ in casa…Ma ora non è il momento…” dice Mike.
“Secondo me invece è il momento eccome.” Ci supera e percorre di corsa il vialetto verso casa di Billie Joe.
Mike alza gli occhi al cielo e fa dietrofront: “Missà che il tuo ritorno a casa dovrà aspettare.”
E ritorniamo verso casa di Billie. Arriviamo di fronte alla porta giusto in tempo per vedere Olly che sbatte la porta in faccia a Al, che prende a pugni la porta chiamando Billie Joe.
“Al, lascia perdere. Aspetta almeno che sua madre abbia finito il cazziatone…”
Si apre uno spiraglio nella porta e spunta il naso di Billie Joe: “Al, non è il moment…”
“No, COL CAZZO, adesso esci.”
Billie Joe esce e si chiude la porta alle spalle.
“Ho solo cinque minuti.” Dice.
“Me ne servono molti meno per spaccarti la faccia…” risponde Al.
“Ou, ragazzi, non fate cazzate, ok?” si intromette Mike mettendosi tra i due.
“Ti rendi conto che io ho sacrificato praticamente tutto un anno scolastico per la band e te che fai? Te ne vai per un mese? Un mese intero, senza avvisare, senza dire un cazzo neanche a me e a Mike! Sciogli la band così su due piedi e neanche noi lo veniamo a sapere!” dice Al.
“No, no, no, fermo…io non ho sciolto la band. Adesso sono tornato, possiamo riprendere a suonare. Fissiamo una data immediatamente…anche la settimana prossima se serve. Voglio concentrarmi solo sulla band ora…”
Al è tutto rosso per l’incazzatura: “Ah, adesso che ti fa comodo? E ai comodi degli altri non ci pensi? Hai sentito, Mike? E te che lo difendevi ancora”
“Dai, Al, calmati…stai esagerando in fondo mica ti sei giocato un rene, hai soltanto perso un anno scolastico…” dice Mike. A quanto pare continua a difendere Billie Joe.
“Solo un anno scolastico? Ma dico, ti rendi conto?” sbotta Al.
Billie Joe sbuffa: “Senti Al, smettila di rompere. O sei con noi o sei fuori.”
Fisso Al. Capto la tensione nell’aria come se fosse solida.
“No. Stavolta sono fuori. Arrangiatevi.”
Ci volta le spalle e se ne va.
Mike si prende la testa tra le mani: “Bel casino.” Dice.
“Chissenefrega. Mi è sempre stato su cazzo quello. Il mondo è pieno di batteristi che non vedono l’ora di suonare con noi, e senza rompere i coglioni come faceva lui.”
“Speriamo…” dice Mike, un po’ dubbioso.
“Torno dentro.” Anuncia Billie, e senza aggiungere altro se ne torna in casa a prendersi la seconda parte di cazziatone.
“Ok. Andiamo.” Dice Mike. Cammina un paio di passi davanti a me, con il mio zaino sulle spalle e non sembra molto in vena di fare conversazione.
Sospiro. Non riesco nemmeno a fare un elenco mentale di tutti i casini che sono successi nelle ultime ore.
 
(Adrienne)
 
Mary e mike hanno detto che Billie joe è arrivato ieri.
Adesso sto andando al pub per incontrare la gente..non ho idea se ci sarà anche billie o meno..già solo il fatto che sia tornato e che non si sia fatto vivo è una cosa insensata. Quel ragazzo non ha un minimo di coerenza.
Apro la porta del pub e entro, con la faccia sicura di me da "hey-sto-entrando-nel-locale", che però rischia di scomparirmi quando intravedo da lontano il tavolo di mike: ci sono lui, mary,un paio di amici e Meggie. Non c'è billie joe ma in compenso c'è Meggie. Fantastico.
"Ciao a tutti"
Mi infilo in mezzo alle seggiole di paglia e trovo un angolino per me.
"Ciao adie!" Mi saluta Mike. Meggie non apre bocca, non muove muscolo e non batte ciglio. Sembra una statua di cera in realtà. Se è possibile credo che il nostro sgradimento reciproco sia notevolmente aumentato dalla telefonata che ha fatto da...a proposito, dove cavolo erano andati?
STUNC.
Mi prendo un colpo ma per fortuna non ho strillato "aaah".
È arrivato billie joe e ha pensato fosse il caso di salutare tutti sbattendo violentemente il pugno sul tavolo.
"Abbiamo una data." Annuncia, senza nemmeno dire 'ciao'.
Cala il silenzio, nessuno dice una parola.
"Ou, pronto c'è nessuno? Abbiamo una data. La settimana prossima in un locale qui a Berkeley, poi vi spiego do v'è"
A questo punto mike rompe prepotentemente il silenzio: "come CAZZO sarebbe la settimana prossima? Billie hai presente che non abbiamo un batterista???"
"Te ne trovo uno entro domani." La butta lì billie joe.
"Se pensi di Farcela allora va bene..." Dice mike.
"Come sarebbe che non avete un batterista?" Chiedo.
"Al ha mollato la band. Strano che non lo sapessi" mi dice Meggie. Sta cercando di fare la stronza ma non le viene per niente bene, si vede benissimo che si sforza.
"Come mai non me l'hai detto?" Chiedo a Billie joe.
"Volevo dirtelo oggi" mi risponde.
"Posso parlarti un minuto?" Chiedo a Billie. Lui annuisce senza pensarci e mi segue fuori dal pub.
"Perché sei tornato se poi non mi hai detto che sei tornato?" Chiedo, a bruciapelo. Non servono preamboli in questo caso.
"Sono tornato soltanto ieri...non ho avuto tempo di fare nulla"
"Però hai avuto tempo di perdere un batterista, raccontare a Meggie che hai perso il batterista e organizzare un pomeriggio al pub.." Gli faccio notare.
"Al mi stava praticamente aspettando sotto casa per insultarmi. E c'era anche Meggie per questo lo sa."
Lo guardo fisso negli occhi: "sai, quando ti ho chiesto di tornare al telefono e tu hai detto sì, non mi immaginavo che saresti tornato insieme a lei, perché se volevi stare appiccicato alla tua morosa potevi pure restartene là dove CAZZO eri..."
"Eravamo in Arizona.."
"Chissenefrega".
Attimo di silenzio.
"Sinceramente davvero non capisco perché sei tornato se stai ancora con lei.."
"Adie...io sono tornato perché...Dio, dovevo tornare, era ovvio che sarei tornato se mi dici che mi ami e che ti manco...non...non mi avevi mai detto niente del genere..."
Abbasso lo sguardo.
"Appunto...io ti ho chiesto di tornare perché voglio stare con te davvero. Ho capito un sacco di cose mentre non c'eri Billie...ma mi aspettavo che la avresti lasciata..." Dico.
"Non è così semplice...mi serve un pochino di tempo...non posso trattarla così tanto male.." Dice Billie.
"Ah e in tutto questo io dovrei stare qui a aspettare che tu ti decida a lasciare la tua ragazza? No, non funziona così Billie. Se vuoi stare con me la molli e la molli subito."
"No, è troppo...troppo presto, siamo tornati ieri da Phoenix e..."
Lo interrompo. Non voglio sentire altro.
"Ok. Va farti fottere, rimani con lei allora."
Gli volto le spalle e me ne vado, ignorando la voce di Billie che continua a chiamare il mio nome e a dirmi di tornare indietro.
Non avevo mai detto a nessuno quelle cose che gli ho detto al telefono, e lui mi dice che "non può trattarla così male". Bene. Che si fotta. Non me ne frega niente. Rallento la mia camminata e guardo il mio riflesso in una vetrina. No. Non me ne frega niente. E almeno per ora posso far finta che sia così.
 
 
(Meggie)
 
Pagherei un paio di milioni di dollari per sapere cosa cavolo è successo a Billie Joe da quando siamo tornati A Berkeley. È completamente cambiato, DI NUOVO, ma stavolta è acora diverso...non è come era prima, sembra che mi eviti e lo fa senza preoccuparsi troppo che io possa accorgermene.
Forse penso troppo mi faccio troppe seghe mentali e in questo momento dovrei concentrarmi solo sulle prove degli Sweet Children. Dopotutto sono venuta in saletta a sentirli, non certo a distruggermi il cervello di congetture su BJ, su come si comporta, su quella CAZZO di telefonata ad adrienne di cui non mi ha ancora parlato. Ops. Ci sto pensando di nuovo. Basta. Guardo le prove, anche se è strano vederli senza Al.
Si apre la porta.
"Ciao.."
"Oh! Ecco il nostro uomo!!" Esclama Billie Joe mettendo giù la chitarra e correndo incontro al nuovo arrivato. Dev'essere il nuovo batterista. Lo fisso, curiosa. Ha i capelli tinti di verde che incorniciano una faccetta un po' impertinente. Accidenti sembra perfetto per l'immagine del gruppo.
"Ciao" dice Mike con tono da perfetto diplomatico, avanzando verso il batterista con la mano tesa "io sono Mike, il bassista...tu devi essere Frank, giusto?"
"Esatto! ma chiamatemi pure Trè..lo preferisco"
Mike ridacchia: "questa di cambiare nome dev'essere una fissa dei batteristi...il ragazzo che suonava con noi prima si chiama John ma si era cambiato il nome in Al"
Il nuovo ragazzo sorride, con fare socievole: "può darsi sia una deformazione professionale, o qualche stronzata del genere.." Commenta.
"Ah, Trè...loro sono Mary e Meggie. Mary è la sua ragazza..." Dice Billie indicando Mike. Trè ci tende la mano e io è Mary la stringiamo a turno. Ma ovviamente io sono di nuovo persa nel mio mondo..."Mary è la sua ragazza"...e io che cosa sono...? Credevo che dopo Phoenix anche io è Billie fossimo una vera e propria coppia...anche se nessuno dei due aveva mai detto una cosa del genere, ed effettivamente da quando siamo tornati si è comportato in un modo talmente strano da farmi dubitare di qualsiasi cosa.
"Allora." Comincia Billie Joe in direzione di Trè. "La settimana prossima...cioè tecnicamente fra cinque giorni...abbiamo un live..."
No, cazzo...tra cinque giorni... È venerdì prossimo, è il compleanno di mia madre. Dopo la mia fuga improvvisa se me ne vado anche la sera del suo compleanno potrebbe seriamente cacciarmi di casa. Mi passo una mano tra i capelli, mentre Billie Joe fa sentire le canzoni a Trè.
"Tutto bene?" Mi chiede Mary.
"No, per niente...missà che non posso venire al live." Dico.
"Ma come?? E Billie Joe lo sa?" Chiede.
Gli lancio un'occhiata: "no. Mi è venuto in mente solo ora. Non penso che per la notizia tenterà il suicidio comunque." Dico. Mary non risponde e riprende a guardare le prove. È chiaro che tutti i miei amici sanno che cavolo è preso a Billie Joe e io sono l'unica scema.
Riprendo anche io a guardarli suonare. Trè è proprio bravo, sembra nato per stare lì dietro la batteria a suonare le loro canzoni.
"Allora? Che te ne pare?" Chiede Mike a fine canzone.
"Le vostre canzoni sono una figata, complimenti, davvero. Però posso dirvi una cosa...?"
Ahi. Sta per fare una critica, credo che BJ lo caccerà a momenti. Non accetta molto bene le critiche sulla sua band.
"...ecco, il nome della band...non offendetevi ma fa cagare."
Mary ridacchia sottovoce, mentre tutto intorno cala il silenzio.
"..pensavo a qualcosa di più particolare, tipo un nome da gruppo punk."
Billie Joe, palesemente scettico, inarca un sopracciglio guardandolo con l'aria da "ma chi cazzo si crede di essere": "tipo...?" Chiede.
"Tipo...che ne so...Green Day."
"È geniale." Commenta mike a voce non troppo alta. Billie joe fissa Trè, poi sorride.
"È un nome fantastico." Sorride raggiante, si gira e indica Mike: "venerdì gli Sweet Children non esisteranno più...e i Green Day conquisteranno il mondo."


Angolo dell'autrice:
Hello everybody :D nuovo capitoletto, Meggie e Billie sono ritornati a casetta e le cose si complicano ancora :D
Il prossimo capitolo sarà abbastanza importante, and so...stay Tuned 'till friday :D
baci"
Ire
  
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