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Autore: Tersicore    31/08/2004    8 recensioni
Queste sono una raccolta di one-shot su di un gatto alla prese con le disavventure amorose della sua padrona. L’intenzione è quella di scrivere una specie di diario in cui lo stesso gatto in ogni capitolo descrive un rappresentante diverso della razza umana visto attraverso i suoi occhi. L’idea è quella di divertire, quindi spero in qualche modo di riuscirci.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PRESENTAZIONE

 

Salve, mi presento: il mio nome è Silvestro.

Il nome dato dalla mia amica umana naturalmente, di fatto, nel quartiere sono conosciuto come “Il Rosso”; lascio a voi la deduzione del perché.

A dire il vero Silvestro è un nome che non mi piace particolarmente, ma si sa, la razza umana scarseggia in fatto d’originalità e fantasia.

Comunque, volete sapere chi sono? Per dirlo in poche e modeste parole….. io sono l’essere eletto, l’animale per eccellenza, il fulcro dell’intelligenza, dell’eleganza, dell’agilità e della furbizia. Le femmine dei dintorni mi venerano. Adorano il mio folto pelo lucido, svengono davanti ai miei sognanti occhi verdi ed impazziscono letteralmente per la mia lunga coda…… storta.

Cicatrice di guerra sapete, risultato di una vecchia sfida con l’automobile del vicino di casa.

Si è vero, quella battaglia è stata effettivamente vinta da lui, tanto che la mia amica ha dovuto portarmi da quell’odioso signore vestito con il camice bianco per curarmi, ma vi assicuro che poi la guerra è passata nettamente al mio attivo.

L’umano in questione ancora si chiede chi possa essere mai stato ha ridurgli in brandelli la capotta della sua nuova macchina.

Comunque torniamo a noi, cosa dicevo? Ah si, la mia coda.

Per esperienza personale vi assicuro che le ferite di quel genere rendono un felino estremamente affascinante nel periodo dei calori.

Ecco chi sono io, signori miei. Se ancora non l’aveste capito, cosa che non mi sorprenderebbe visto la scarsa perspicacia degli umani: sono un gatto.

Un gatto fortunato devo ammettere. Ho un rifugio a cui tornare quando piove, una ciotola di mangiare sempre piena ed un letto in cui poltrire.

E poi c’è lei, la mia adorabile padrona.

Padrona, si fa per dire, noi gatti non abbiamo padroni, tutto al più amici. Lara si chiama e letteralmente mi adora. E’ un piacere quando con quella sua graziosa manina mi gratta dietro alle orecchie, ahhh non posso trattenermi, solo a pensarci inizio a fare le fusa.

Lara, per i vostri canoni di bellezza, è notevole e badate bene quello che dico è provato.

Da quanto un mese fa si è lasciata con il suo compagno qui nel suo appartamento c’è un certo giro.

Sono parecchi i maschi che si presentato con enormi mazzi di fiori e scatole piene di quella specie di crocchette dolci. Come le chiamate voi? Ah si, cioccolatini! L’altra settima sono riuscito a mettere le zampe su di una di queste scatole e via così, uno tira l’altro, l’ho svuotata. Lara era talmente infuriata che mi ha rincorso per tutta la casa con una ciabatta in mano, ma il peggio è arrivato dopo. La mia pancia ha preso vita propria facendomi passare una mezz’ora d’inferno, senza parlare poi delle minacce di Lara dopo che ha visto quello che ho fatto, non riuscendo a raggiungere la mia cassetta dei bisogni, sul nuovo tappeto del salotto.

Tornando a noi...., cosa vi stavo raccontando……ah già, dei nuovi spasimanti della mia padrona.

A dire il vero c’è ne sono di vari generi: l’intellettuale, lo sportivo, il pantofolaio, il donnaiolo, il lavoratore e chi più ne ha più ne metta.

Gli umani sono molto diversi da noi felini. Il loro mondo è fatto di nevrosi e di comportamenti non propriamente dettati dall’intelligenza. A volte mi chiedo come abbiano fatto ad ottenere la supremazia. Sono una razza così prevedibile ed insulsa…..mah, forse il loro maggiore difetto è proprio questo. Quello di credersi superiori a tutti non rendendosi conto che l’idiozia maggiore sta proprio nel mettersi sul piedistallo. Perché è proprio questo che fanno gli umani. A sentirli parlare non esiste nessun altro al mondo più furbo ed intelligente di loro stessi. E badate bene, con nessun altro non intendo solo la razza animale!

Che ci volete fare, cosa ci si può aspettare da un essere che ha eletto il cane a suo migliore amico!

  
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