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Autore: cherrycherry    04/11/2007    2 recensioni
Non fatevi ingannare dal titolo: questa fic è sì ispirata al libro di Charles Lutwidge Dodgson, ma in realtà la somiglianza dura solo fino ad un certo punto, in cui la trama si stacca completamente dalla favola conosciuta. (CAPITOLO QUINTO)
Qui Alice (si legge all'inglese) è una ragazzina di 15 anni del XXI secolo, dark e con una grande passione per il disegno, che segue un ragazzo vestito interamente di bianco per recuperare il suo blocco di schizzi finendo catapultata nel mitico Paese delle Merviglie...
BUONA LETTURA E UN BACIO A TUTTI, VECCH!!! (vi prego ditemi cosa ne pensate, anche se vi fa schifo!!!)
Genere: Dark, Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!!!
Quasi non ci credo: siamo già all’ottavo capitolo!! Pazzesco!
Il titolo è in inglese e significa ventiquattro ore (ma fin qui c’eravamo arrivati tutti, no?); non so il perché di questa scelta...
Mi sono resa conto solo ora che non ho mai fornito particolari sull’aspetto fisico del Bianconiglio e di Alice! Ebbene, visto che molti di voi sicuramente si saranno già fatti un’idea personale di loro due, sarò breve e scriverò solo le cose fondamentali: il bianconiglio è moro con gli occhi verdi! (Tutto qui? Ti sei sprecata! E io che mi aspettavo chissà che discorsone! Nd: Bianconiglio imbronciato)
Quanto ad Alice... Createvela come preferite, però ricordate: ha la frangia che le copre metà viso e un neo sotto l’occhio destro!
Comunque... mi raccomando: leggete tutto il capitolo che alla fine ringrazio chi mi ha seguito fino ad ora! Inoltre da questo capitolo risponderò anche alle vostre eventuali domande!
BACI E SALUTI AT ALL!!!!!


Le due camminavano in silenzio sotto il cielo poco promettente: stava per piovere e Alice non aveva neppure l’ombrello (e quando mai ce l’ha?!).
La ragazza se ne stava alcuni passi dietro al fantasma che procedeva tranquillo sollevato di un paio di centimetri dal terreno. Era consapevole di essere l’unica a vedere Marianna, eppure faceva finta di nulla ignorando gli sguardi perplessi che le persone le lanciavano, notando una ragazza che camminava sola soletta per le vie malfamate della città.
“Manca ancora molto?” borbottò tra i denti per non farsi sentire da altri se non dalla bambina. Non ricevette risposta, cosicché non fu sicura di essere stata udita.
Si ritrovarono dopo poco davanti ad una casa dall’aria tetra il cui uscio era sbarrato da pesanti travi di legno. “Seguimi...” disse Marianna passando attraverso ad esse senza batter ciglio.
L’altra rimase interdetta un istante prima di allungare una mano per vedere se anche lei riuscisse a superarlo con tanta facilità. “Maledizione!” imprecò a mezza voce sentendo il legno umido e freddo sotto le dita.
“Scusami, -era Marianna apparsa improvvisamente alle sue spalle- mi ero scordata che tu non mi puoi seguire per di là!” concluse con un mezzo sorriso voltandosi e facendole strada fino al lato opposto dell’edificio. Qui le pareti erano ancora più scrostate e grigie e l’unico modo per entrare era scavalcare un basso recinto e rompere il vetro di una finestra.
“Che posticino accogliente...!” commentò Alice inarcando un sopracciglio.
“Io lo trovo un po’ troppo desolato, a dire la verità...”
La ragazza la ignorò e oltrepassò il recinto in pochi minuti. Afferrò un sasso di medie dimensioni e lo scagliò con forza contro in vetro, che si infranse in piccoli pezzi.
Facendo attenzione a non tagliarsi con le schegge rimaste sulla cornice della finestra, scivolò agilmente all’interno, troppo agilmente perché fosse solo la prima volta...
La più piccola già l’aspettava all’interno e appena la vide arrivare le fece strada in una stanzina vuota e polverosa.
“Po**a pu****a!!!” urlò Alice coprendosi la bocca con le mani inorridita vedendo le macchie di sangue schizzate sulle pareti e sul materasso abbandonato per terra. Dovevano avere qualche anno, quei segni, eppure facevano ancora impressione. “Ma che diavolo è successo?!”
Marianna non disse nulla e strappò un pezzetto del materasso sporco di sangue per porgerlo ad Alice che lo rifiutò disgustata. “Non ti avvicinare con quell’affare in mano! Per l’amor del cielo mi fa senso! Va’ via!!!” gridò istericamente indietreggiando sempre di più verso il muro.
“Questo è il sangue di chi non riesce a sopravvivere nel labirinto. -cominciò il fantasma- Il passaggio a cui sei di fronte è diverso dagli altri, perché è l’unico che nessuno può sigillare. Il solo modo per entrarci però è morire...”
“N-no... io... io non voglio morire! Non voglio!” protestò l’altra.
“Quando verrai marchiata sul polso da questo avrai ventiquattro ore per tornare attraverso questo stesso portale, oppure morirai definitivamente... Te la senti di farlo?”
“No... ma non ho alternativa!” sussurrò Alice porgendole il polso destro affinché la marchiasse.
Successe tutto in una manciata di secondi: appena il pezzo di stoffa la sfiorò, Alice si sentì risucchiare verso il basso per essere subito circondata da una fortissima luce, e poi il buoi, e poi soltanto un grande freddo...
Aprì gli occhi e si ritrovò circondata da alte siepi verde scuro come fossero state mura... Il labirinto... umido di nebbia e freddo come la pietra, silenzioso e sinistro...
Sopra la sua testa, la ragazza vide una specie di bandierina rossa che galleggiava a mezz’aria con la scritta USCITA 2.
Ora non doveva far altro che trovare l’uscita 1 che dava sul il giardino, recuperare il bianconiglio e poi tornare lì...



Note: Ciao!!!
Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno mandato un suggerimento per il nome del nuovo personaggio, in particolare LaTerrestreCrazyForVegeta e non è la prima volta che mi aiuta!, Berenice, redarcher (ne hai trovati di nomi, eh! Grazie, grazie, grazie!) e gli esterni.
Ringrazio inoltre Kabubi per tutti i commenti che mi ha scritto (ARIGATOU!!!).
Per redarcher: lo so che ho scritto dei capitolucci corti, ma purtroppo non riesco a stare molto al computer e devo essere veloce altrimenti mi passa l’ispirazione! (comunque apprezzo la sincerità...!) (tra l'altro questo capitolo è anche più corto degli altri!).
Per Kabubi: anche io avevo notato che i giapponesi trovano molto simpatici gli americani... (sono gelosa!! ^o^); comunque ho scoperto leggendo Fruits Basket che per i nostri amici giappo il termine Yankee è come dire teppista... Che altro posso aggiungere? Beh, grazie ancora!

Ecco! Alla fine ho scritto più note che storia! Ehehe! ^///^ Al prossimo capitolo, allora!!


FINE CAPITOLO OTTAVO

  
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