Non comprendo l'essere
e barcollo
in un presente sfatto.
Rivedo
accecanti pomeriggi, tinti
d'un azzurro violento
contro le cime all'orizzonte.
A guardarle ci s'impigliavano i pensieri,
i nomi, i confusi 'vorrei'.
Nell'odore dei solventi,
della carta polverosa,
legavo il ricordo di noi.
Ora più nessuno accanto,
più niente.
Nell'arido cuore
scavo, senza sperare,
un'anima di polvere.