Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
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Autore: Lucreziaaaas    15/04/2013    12 recensioni
«E adesso mi vuoi spiegare chi è questo Conor?» disse interrogativa.
«Hai presente ieri sera? I messaggi? Il figlio del tipo di mia madre?»
«Cosa? Ti sei presa una cotta per il tuo futuro fratello?»
«Tecnicamente lui non sarà mai mio fratello. E poi no, non è una cotta. Semplicemente ho il suo nome scalfito nel mio cervellino» le dissi mentre eravamo quasi praticamente arrivate alla Scheeme High School.
«No Lucy, dai è impossibile. Mi hai anche detto che non era figo!»
«Io ho detto che ce n'erano di più belli. Ma ciò non toglie che lui sia bello comunque»
«Senti, che ne dici di ripensare a Malik? Così ti scorderai questo Conas»
«Conor»
«Dove?»
«No dico, si chiama Conor, non Conas»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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«Tesoro, allora parlandone a lungo io e Carl abbiamo deciso che il matrimonio si terrà a Giugno» annunciò felice mia madre.
«Beh allora non manca poi molto al tanto atteso evento» dissi mentre ticchettavavo con le dita sul tavolo da pranzo su cui eravamo sedute.
«Direi che sono poco meno di sei mesi» cinguettò lei al settimo cielo. Sembrava proprio che vivesse in balia di quell'evento, in balia di Carl, in balia di coronare il loro amore.
«Mamma senti, stasera ci sarebbe una festa, non è che potrei andarci?» chiesi ricordandomi di una vecchia proposta di Mery.
«Con chi andrai?» disse alzando lo sguardo su di me.
«Con Mery e con due ragazzi della nostra scuola. Ma tranquilla sarà una festa qui vicino» dissi cercando di facilitare il suo consenso.
«Lucy, lo sai che stasera verranno Carl e Conor a cena» mi sottolineò.
«Mamma la festa è un dopo cena, usciremo verso le undici» mi giustificai.
«Va bene, chiedi anche a Conor se vuol venire, no?» chiese lei sorridendomi. Non le risposi e mi limitai solamente ad annuire con la testa. Non avrei mai chiesto a Conor se avesse voluto venire con noi. I nostri rapporti non erano proprio dei migliori e la colpa non era assolutamente mia.
Lasciai mia madre da sola in soggiorno mentre mi avviavo verso camera mia, purtroppo era uno di quei periodi nei quali la scuola non lasciava un minimo di tregua, così mi ritrovavo sempre ad avere rapporti ravvicinati con i libri. Aprii lo zaino estraendo il quaderno di matematica e iniziando a fissare gli appunti senza troppa concentrazione. La verità era che avevo troppi pensieri nella mente, Conor che mi faceva diventare matta, la scuola che mi assillava di giorno in giorno, Zayn che come avevo potuto notare aveva avuto scambi di sguardi e di parole con quella biondina di nome Meggy, Mery che si era invaghita fin troppo velocemente di Styles e questo mi preoccupava. 
Presi un respiro profondo prima di concentrarmi sulla mia tanto amata algebra. Non appena iniziai a leggere qualche definizione, la porta di camera mia si aprì, sentii quel solito cigolio insopportabile che ero abituata ad ascoltare e poi intravidi mia madre seguita da Zayn. Zayn?
«Tesoro, hai un ospite» sentenziò mia madre sorridendo e facendo una serie di espressioni buffe che non riuscii a comprendere.
Mi alzai goffamente dal letto sul quale ero intenta a guardare il libro e raggiunsi lo stipite della porta.
«Ciao» dissi rivolta a Zayn mentre quello mi sorrideva e mia madre molto discretamente lasciava la mia stanza.
«Ciao» rispose lui.
«Potevi avvisarmi, mi sarei fatta trovare con un look meno imbarazzante» dissi arrossendo e guardandomi le mie enormi pantofole di Garfield.
«Sei sempre bella» disse lui venendo poi accanto a me e cincendomi e fianchi. Lasciò un lieve bacio sulle mie labbra per poi allontanarsi e guardarsi intorno.
«Carina la tua stanza!» constatò.
«Grazie» dissi sorridendogli.
«Come mai questa visita inaspettata?» continuai io.
«Avevo semplicemente voglia di vederti» ammise alzando le spalle. Lo guardai di sottecchi, senza realmente capire del perché fosse lì. Ci eravamo visti la mattina a scuola e mi sembrava strano che gli mancassi già, anche se averlo nella mia stanza mi faceva terribilmente piacere.
«Stasera allora verrai alla festa?» mi chiese sedendosi sul letto di fianco a me.
«Ho avuto il consenso di mia madre» dissi annuendo.
Zayn si girò di scatto verso di me con uno sguardo malizioso. Si avvicinò ancora al mio viso e mi stampò un altro bacio, più intenso rispetto a quello precedente.
«Non vedo l'ora» disse con le labbra ancora attaccate alle mie.
A quelle parole una scia di brividi percorse la mia schiena, Zayn continuò a tenere premute le sue labbra sulle mie e questa sensazione mi stava letteralmente mandando in estasi. Si chinò lievemente su di me per rendere tutto quanto più semplice. Iniziò a muovere le sue mani sulla mia schiena e io mi lasciai travolgere da quell'evento. I baci erano sempre più intensi e non sapevo esattamente come reagire. Ero completamente a sua disposizione e non gli stavo negando l'accesso che la sua mano aveva appena intrapreso sotto la mia maglietta. 
«Aspetta» dissi con un mezzo fiatone a causa della situazione.
«C'è qualcosa che non va?» mi chiese lui ancora con le labbra umide a causa dei nostri baci.
«Ehm.. ho le mie cose» dissi imbarazzatissima e probabilmente assumendo un colorito boreaux-viola. 
«Oh tranquilla, non c'è nessun problema» disse lui sorridendomi e ricomponendosi mettendosi seduto sul letto.
Il fatto che avessi trovato una pessima scusa per giustificare la mia insicurezza non mi faceva stare molto bene. Il fatto era che semplicemente non mi sentivo pronta. E probabilmente ci voleva uno sforzo immane per potergli confessare la verità. Passammo un pomeriggio piacevole tutto sommato, io rinunciai alla mia carissima algebra. Mi feci consigliare da Zayn il vestito che avrei potuto indossare quella sera e infine mi raccontò alcuni vecchi aneddoti sulle sue serate in discoteca.
«Bene, allora passo alle dieci e trenta?» mi chiese mentre era fermo davanti al portone di casa.
«Perfetto» dissi dandogli un bacio volante e chiudendo la porta di casa.
Mi affrettai a sgattaiolare in bagno e farmi una doccia mentre mia madre era intenta in una serie di manovre complicate ai fornelli dal momento che Carl e il suo adorabile figlio, sarebbero arrivati a momenti.
Mi sistemai al meglio, la preparazione ufficiale per la festa l'avrei compiuta successivamente. Scesi velocemente le scale sperando che non fossero ancora arrivati, ma purtroppo mi trovai tutti e tre seduti sul divano mentre sorseggiavano un aperitivo che mia madre si era gentilmente preoccupata di preparare.
«Ciao» dissi interrompendo la loro conversazione.
«Eccoti tesoro, siediti lì, ho preparato il succo anche per te» disse mia madre incitandomi a sedere al fianco di Conor.
Sorrisi a tutti per poi accomodarmi e iniziando a gustare il mio Ace. Conor teneva lo sguardo rivolto al tappeto sul pavimento. 
«Lucy, hai chiesto a Conor per stasera?» iniziò mia madre. Merda.
Scossi la testa in segno di 'no'.
«Oh sei sempre la solita. Conor, Lucy ti voleva chiedere di andare ad una festa con lei e i suoi amici stasera. Che ne dici?» continuò mia madre rivolta verso quel povero ragazzo che come avevo potuto notare era diventato il pomodoro della situazione.
«Ehm.. nono grazie» rispose lui leggermente imbarazzato.
«Ma dai Conor, avrai la possibilità di farti nuovi amici, e poi a te piace andare alle feste» disse Carl. Conor festaiolo? E chi l'avrebbe mai detto.
«No papà non mi va, sono stanco e vorrei andare a riposare il prima possibile» ribadì Conor.
Sapevo che non avrebbe mai accettato e da una parte la cosa non mi dispiaceva visto il suo odio nei confronti dei miei amici e adesso anche verso di me.
Finimmo di bere il succo e come al solito ci avviammo verso la sala da pranzo per cenare. Mia madre servì una serie di portate tutte differenti, decisi di non abbuffarmi onde evitare meschine figure in discoteca. Conor non spiaccicò parola per tutta la cena ma dovevo aspettarmelo. Verso le dieci salii in camera per prepararmi e vestirmi. Mi infilati un tubino blu consigliato da Zayn e poi raggiunsi il mio bagno dove potei truccarmi.
Mentre accuratamente mettevo l'ombretto sentii bussare. Andai ad aprire e trovai davanti a me mia madre.
«Lucy c'è Zayn giù che ti aspetta» disse lei sorridendo.
«Cosa? In casa???» chiesi incredula.
«Certo, è in soggiorno» continuò lei. Mi spruzzai il profumo e scesi le scale alla velocità della luce nonostante i tacchi. Probabilmente avrei dovuto dire a Zayn di aspettarmi fuori e di non entrare in casa vista la presenza di Conor, e visto che Conor non lo gradiva affatto.
Mi affacciai alla porta del soggiorno dove trovai mia madre intenta a convincere Conor a venire con noi mentre Zayn assaporava tutta la scenetta.
Non appena arrivai, le loro parole terminarono. Sentivo gli occhi di tutti puntati su di me, neanche avessi in mano un'ascia appuntita e il mio scopo fosse quello di uccidere tutti.
«Beh?» dissi cercando di riportare gli ospiti alla realtà.
«Sei molto bella» disse Zayn venendomi incontro. Notai lo sguardo di Conor abbassarsi mentre mia madre a Carl sorridevano.
«Grazie. Andiamo?» chiesi poi. Prima sarei uscita e meglio sarebbe stato per tutti.
«Certo» disse Zayn.
«Lucy fai attenzione, non tornare tardi, stai sempre con i tuoi amici, non bere e non fumare, stai attenta perché ci sono tanti ragazzacci che mettono strane pastiglie nei bicchieri. Ah stai anche attenta alla borsetta è un attimo che dei ragazzi ti infilino dentro la mano e ti rubino le cose. Mi raccomando, lo sai che ho fiducia di te ma al giorno d'ogg..» non la lasciai finire di terminare la frase.
«Sì mamma stai tranquilla. Ti voglio bene» le dissi per poi afferrare il mio cappotto appoggiato lì di fianco.
«Ciao Lucy e ciao Zayn è stato un piacere» disse Carl seguito a ruota da mia madre.
«Ciao» disse Conor.
«Ciao Maynard, ci vediamo» sussurrò Zayn rivolto verso Conor. Si conoscevano così bene da chiamarsi anche per cognome?
Lasciammo la mia dimora per raggiungere Mery e Harry che ci aspettavano lì davanti fermi in macchina.
Non appena salimmo sentii il mio cellulare vibrare. Guardai lo schermo notando un nuovo messaggio.
- Fai attenzione a Malik. Per qualsiasi cosa chiamami - Da Conor.
Non ci potevo credere, ancora questo suo subdolo odio nei confronti di Zayn. Non capivo come mai, forse per la sua reputazione o forse lo conosceva meglio di me. In effetti avrei dovuto chiedere a Zayn come conoscesse Conor.
«Lucy» mi chiamò Zayn che era seduto al mio fianco.
«Vivi con Maynard?» continuò.
«No, sai che ti avevo spiegato che mia madre si sarebbe risposata? Beh Conor è il figlio del fidanzato di mia madre» conclusi.
«Come lo conosci tu?» gli chiesi senza troppi giri di parole.
«Siamo vecchi conoscenti, niente di più! Ma diciamo che non siamo mai andati troppo d'accordo» mise subito in chiaro lui.
«Come mai?» chiesi curiosa.
«Oh, storia lunga e noiosa.. pensiamo a divertirci stasera» disse poi lui, toccandomi un ginocchio con la mano come per rassicurarmi. Non mi preoccupai molto per il suo rapporto con Conor e decisi di non fare altre domande.
Scendemmo poco dopo dall'auto, arrivati finalmente a destinazione. Mery mi prese per un braccio e mi feci trasportare verso l'entrata del locale.
«Tutto bene amica? Stasera voglio festeggiare, quindi mi ubriacherò» cinguettò lei saltellando.
«No ti prego, non voglio farti da balia» dissi io sorridendole.
«Non ce ne sarà bisogno visto che anche tu sarai nelle mie stesse condizioni» aggiunse immediatamente lei. Riuscii a storcere il naso in segno di dissenso. Non mi sarei di certo ubriacata, non l'avevo mai fatto in vita mia e di certo avrei continuato a non farlo, sapevo che c'erano tantissimi diversi modi per divertirsi evitando l'alcool.
Entrammo all'interno di quella grossa discoteca, la sala era già gremita di ragazzi con in mano cocktail di ogni colore. 
Mi avvicinai a Zayn che era rimasto indietro con Harry.
«Vuoi qualcosa da bere?» mi chiese Zayn.
«No grazie, sono a posto» osservai io fiera. Nel frattempo continuavo ad analizzare tutta la gente intorno a noi, finché il mio sguardo non si posò su una ragazza. Bionda, bella, magra, bassina, non mi aveva fatto assolutamente nulla quella ragazza ma in un certo senso sentivo una sottospecie di fastidio vedendola lì. 
Probabilmente era gelosia, dettata dal fatto che mi sembrava che Meggy o come si chiamava, aveva catturato l'attenzione di Zayn e lui non era assolutamente restio dal fatto di scambiarle sorrisetti o dal fatto di fermarsi a parlarle. Speravo solo che che quella sera lui potesse non vederla.
«Assaggia» sentii subito dopo una voce che mi riportò con i piedi per terra. Zayn era davanti a me mentre mi allungava il suo bicchiere. 
Senza pensarci troppo portai le mie labbra alla cannuccia di quel cocktail rosa e feci un sorso. Il sapore era molto buono, se non fosse stato per il fatto che il mio esofago stesse invocando pietà a causa del bruciore che lo aveva invaso.
«Oddio, è fortissimo. Cos'é?» chiesi sgranando gli occhi.
«Segreto» mi sorrise ammiccando per poi stampare un bacio sulle mie labbra.
Lo fissai per qualche istante potendo constatare la sua infinita bellezza.
Sentii una mano stringermi il braccio.
«Mi accompagni in bagno?» mi chiese Mery.
«Certo» dissi. Feci un cenno a Zayn e seguii la mia amica. Mentre eravamo in bagno e lei si sistemava il trucco sentimmo qualche ragazza parlare da dentro le cabine del bagno, una di loro parlava di Louis Tomlinson esattamente l'ex ragazzo di Mery. Lei drizzò le orecchie e rimase immobile facendomi segno di non fiatare.
Feci come mi disse lei e ascoltai attentamente la conversazione delle due ragazze.
«E' una bomba a letto» blaterò una delle due.
«Raccontami dai» sentimmo cinguettare l'altra.
«Beh prima mi ha portata a cena in un locale e poi siamo andati a fare una passeggiata in centro e alla fine io avevo casa libera ed è successo, oh davvero mi farà impazzire quel ragazzo! è uno schianto e poi eccome se ci sa fare» disse la presunta fidanzata di Louis. Mery, che fino a quel momento era rimasta immobile a fissare la sua immagine riflessa nello specchio, mi guardò di scatto. In quel suo unico sguardo potei vedere rinchiusi rabbia, disprezzo, gelosia, tristezza, amore, rimpianto, e una serie di altri sentimenti. Le lacrime iniziarono a bagnarle gli occhi, non sapevo cosa fare come agire; mi sentivo inutile senza qualcosa che potessi fare per non vederla così. 
Sapevo che Mery non era solita avere queste reazioni e non era solita neanche stare così tranquilla, infatti stavo temendo il peggio per una sua reazione, che non tardò ad arrivare.
Iniziò a bussare alla porta del bagno di quelle due ragazze, iniziò a tirare dei pugni fino a che una delle due non uscì con gli occhi sgranati per vedere cosa stesse succedendo.
«Sei impazzita?» chiese una delle due ragazze.
«Chi è che si scopa il mio moroso? Io vi ammazzo, avete capito?» urlò Mery fuori di se. La presi di forza per un braccio cercando di allontanarla da quel bagno pubblico. 
«Ma che cazzo vuoi?» esordì poi l'altra ragazza prima che io e Mery uscissimo dal bagno.





Esse Emme I Elle E (Smile)

Scusatemi, scusatemi e ancora scusatemi il ritardo, come ho già detto ad alcune di voi non è stato un gran periodo per una serie di cose. Poi sono andata anche in gita quindi ho avuto pochissimo tempo, e sto postando per miracolo visto che la scuola è a dir poco opprimente in questi giorni. E' un capitolo di passaggio ma si intuiscono alcune cose, spero vi piaccia.
Per qualsiasi cosa twitter: @Lucreziaaaa_
Facebook: Lucrezia Efp






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