Epilogo – Il mio mondo magico

E’ strano, sapete?
Avete mai vissuto due vite, identiche eppure opposte?
Ne dubito veramente molto.
Ah, per la cronaca, io mi chiamo Harry James Potter, figlio di Lily Evans e James Potter, nonché ufficiale combina guai di Hogwarts.
Oddio…
Non che prima fossi molto diverso, ma ora combino disastri intenzionalmente, e non so se classificarlo come evoluzione o involuzione…
Dove avevo lasciato la storia…?
Ah, sì.
Le mie due vite.
Quando Nimuë mi ha chiuso gli occhi…
Non ricordo…
Devo aver dormito molto, perché la prima cosa che ricordo…
Beh, è dopo la mia seconda nascita.
Sissignori.
Come mi aveva assicurato la Dama del Lago, nonostante il cambiamento che ho creato, io sono di nuovo qui.
Cosa?
Come me lo ricordo?
Avete presente che lei aveva detto che avrei avuto un dono, maledetto e benedetto insieme?
Ecco, è proprio questo.
Ricordo la mia vita da orfano, coi Dursley, con la scoperta di essere un mago, con tutti i casini che ho combinato a scuola…
Ma ora c’è anche questa vita, questa nuova vita, con tutti i suoi ricordi e trasformazioni.
Il primo e fondamentale cambiamento è che il mio desiderio, con la sopravvivenza di Merope, si è avverato.
Voldemort non esiste.
Esiste il dotato Tom Riddle…
E basta.
Non si è mai votato alle Arti Oscure, non ha mai cercato vendetta.
Questo il mio desiderio.
Più di ucciderlo, più di distruggerlo.
Non farlo mai nascere, concedendogli una seconda possibilità.
Sì, lo so, forse mi considererete un idiota…
Cosa ci posso fare.
In fondo, il mio mentore, nell’altra vita, fu Silente, colui che di tutti si fida, quindi…
Ovviamente, da questo fondamentale cambiamento derivano tutti gli altri.
Per cominciare…
Non sono più solo.
Ho una mamma e un papà meravigliosi.
Non sono più orfano…
E’ meraviglioso ripeterselo.
Una mamma che ti rimbocca le coperte la notte, che ti manda le Strillettere quando combini troppi disastri a scuola, che ti consola come nessuno.
Un papà che, di comune accordo coi suoi amici, ti propone nuovi disastri da combinare (rigorosamente di nascosto da sua moglie), che ti dà consigli sulle donne.
Sono felice.
Sirius è ancora il mio padrino, ma…
Ecco che ricominciano i cambiamenti.
Non ho un padrino, ne ho ben due!
Prima o poi, uno dei due ucciderà l’altro.
Ditemi voi come si fa ad essere contemporaneamente figlioccio di Sirius Black e Severus Piton!
Sì, perché ho scoperto che mamma e Sev (Dio mio, certe volte, quando lo chiamo così, mi vengono ancora i brividi… Dopotutto, sei anni di odio, sebbene qui mai esistiti, non si scordano in fretta, no?) erano amici a scuola, ma poi, quando mamma fine si è fidanzata con papà, il peggior nemico di Severus, alla fine si sono mandati al diavolo reciprocamente.
Nell’altra vita, lui poi s’è unito a Voldemort per poi pentirsi, ma qui…
Hanno fatto pace e sono grandi amici (peccato che ogni volta che viene a casa mamma deve disarmare lui, papà e i Malandrini, altrimenti s’ammazzano…).
A proposito dei Malandrini…
Minus.
Non esistendo Voldemort, lui non ha tradito i miei, quindi…
E’ ancora amico loro.
La domanda è: io come cavolo mi comporto!?!
Idem come per Voldemort.
Gli ho dato una seconda possibilità.
Sto diventando troppo simile a Silente o è solo un’idea mia?
In effetti, Sirius sostiene che i pomeriggi che ho passato con Remus mi hanno reso un po’ troppo buono…
Salvo che poi si rimangia tutto ogni volta che la McGranitt manda una lettera a casa per il mio comportamento.
Cath e Jay sostengono che, a parer loro, ne ho ricevute più io di tutti i Malandrini messi insieme!
Ah, giusto…
Loro due.
Cathrine Melissa detta Cath e Jasmine Agatha detta Jay sono…
(rullo di tamburi)
… Le mie dolci, rompiscatole e onnipresenti sorelline!
Cath ha due anni meno di me e frequenta il terzo anno, mentre Jay è al primo (io sono al quinto).
La piccoletta è identica a mamma, con una mano pesante da far paura, ma anche una combina guai come me e papà.
Cath…
Cath ha preso l’altra metà di mamma, cioè: mai e poi mai Cathrine Potter infrangerà una regola.
Fa delle ramanzine infine a Jay e me, ma da due mesi ha rinunciato, capendo che è del tutto inutile.
Siamo un pochino strambi, devo ammetterlo.
E siamo sparsi in tutte le Case!
Jay è a Grifondoro, Cath a Corvonero e io…
(di nuovo rullo di tamburi)
… A Serpeverde!
…
…
Papà, Sirius, Peter e Jay ci sono quasi rimasti secchi quando l’hanno saputo.
Mamma, Remus e Cath mi hanno fatto gli auguri.
Severus, inutile dirlo, ha fatto i salti di gioia, visto che è il capo della Casa.
Il secondo giorno di scuola mi sono ritrovato Sirius a scuola che mi chiedeva perché.
Perché ho mandato all’aria la tradizione di famiglia.
Perché, come tutti i Potter, non sono andato a Grifondoro.
Gli ho fatto presente che tutti i Black erano andati a Serpeverde, eppure lui era stato a Grifondoro.
C’è rimasto così scioccato che è dovuto venire il suo ragazzo (alias Remus) a riportarlo a casa.
Papà, tutte le volte che citavo i “miei compagni Serpeverde”, mi guardava in cagnesco, ma adesso ci ha messo una pietra sopra, visto che da tre anni (questo è il quarto) sono Cercatore della squadra di Quidditch.
Inutile dirlo, Severus mi adora…
Perché vinciamo sempre la Coppa e lui può sfottere la McGranitt in santa pace!
Sapete perché ho scelto di andare a Serpeverde?
Nell’altra vita ci sarei dovuto stare, ma ho detto no.
Perché?
Perché partivo da pregiudizi.
Serpeverde = Maghi Oscuri
Voglio dimostrare che è non è affatto vero.
Del resto, il mio prof di Difesa la pensa proprio come me.
Ex-Serpeverde, ex-Auror, diventato prof per richiesta di Silente.
Si chiama…
(comincio a divertirmi a tenervi col fiato sospeso, sapete? ^o^)
… Tom Orvoloson Riddle.
Alé!
Da Mago Oscuro ad Auror!
Non credevo di riuscire a cambiare così tanto, sapete?
A parte ciò, altro motivo per cui sono un perfetto Serpeverde, è la lingua che so parlare.
Sì, sono ancora Rettilofono!
Sempre per quel piccolo particolare che ricordo la mia vita passata.
Gli unici che lo sanno, e che mi hanno giurato di non dirlo a nessuno, sono il prof di Difesa (mi ha beccato a bestemmiare in Serpentese, lingua che Tom, ovviamente, conosce bene) e i miei amici.
Ecco, mi ero scordato di parlare di loro!
Sono riuscito nell’impresa che avrei ritenuto ASSOLUTAMENTE IMPOSSIBILE.
Una vera e propria Mission Impossible: ho fatto amicizia con Draco Malfoy.
…
Siete ancora vivi?
Dai, dopo la scoperta che Riddle insegna Difesa contro le Arti Oscure, dovreste essere piuttosto resistenti, no?
Comunque, sì, sono amico suo…
Non sottoposto, badate bene, amico.
L’avevo giudicato male.
In fondo, è anche lui un ragazzo, no?
Sono stato anche un paio di volte a Malfoy Manor.
Davvero bello.
Ma io preferisco la mia bella casetta a Godric’s Hollow, con un sacco di disordine e mamma e Cath che se la prendono con me, papà e Jay.
C’è sempre qualcuno, che sia Peter, la coppietta Sirius-Remus o Severus, e ci si diverte sempre.
Draco e Ron concordano con me, e anche Herm (che però dà ragione a mamma) deve ammettere che siamo simpatici.
Ah, giusto, mancano loro due!
Ron e Hermione sono entrambi a Grifondoro, ma non mi è importato.
Una volta, al primo anno, in biblioteca, mi sono seduto al loro tavolo e ho parlato un po’ con loro.
Io e Ron ci siamo menati, siamo finiti in Infermeria assieme, abbiamo scontato la punizione assieme e siamo diventati amici.
Inutile dirlo, la maggioranza della scuola c’è rimasta scioccata che un Serpeverde andasse a passeggio con due Grifondoro, ma ormai c’han fatto l’abitudine.
Perfino Draco (dopo avermi prima minacciato, poi implorato) s’è arreso e ha fatto amicizia con loro…
Con Hemione anche un po’ di più.
Infatti, stanno insieme da ben quattro mesi!
Per la serie “gli opposti s’attraggono”, no?
Anch’io, comunque, sono in bella compagnia.
Sono felicemente fidanzato e spero che la nostra storia duri a lungo.
Andiamo molto d’accordo e lei, incredibile ma vero, è riuscita a farsi accettare da tutte le donne della famiglia Potter.
Sto con Pansy Parkinson.
…
…
Per Merlino, volete un respiratore?
…
Vi siete ripresi?
Bene, continuiamo.
Sono sempre più certo di aver fatto la scelta giusta, con il mio desiderio.
Anche se ancora oggi, a quindici anni di distanza, mi guardo allo specchio…
E vedo la cicatrice.
Ma non c’è, non c’è più, ora sono libero.
Non sono più un emblema, un vessillo.
Sono un ragazzo come tanti.
La mia maledizione è finita.
E’ finita per tutti.
Anzi, ancora meglio.
Non è mai iniziata.
Per questo sono felice.
Forse, un giorno, rivedrò anche Nimuë.
Lei mi ha detto “forse addio”.
Chissà.
Lei ha ammesso di conoscere qualcosina sul futuro, no?
Forse, nei sogni, si può vedere qualsiasi cosa.
Spero di rincontrarla, comunque.
Almeno per ringraziarla.
E voi, ricordate una cosa.
A me, per cambiare la mia vita e quella di chi ho vicino e lontano, è bastata una frase.
Tre parole.
Make Your Wish.
Ma, a chi sa vivere, basta molto meno.
Volerlo fare.

Harry James Potter