Clopin lui, Amara lei. Lei, la giovanissima figlia del giudice Blanchard, lui, il re del popolo che lei tanto odia. Due mondi contrastanti, due anime unite dal Fato. Il tutto a Parigi, sfondo ideale per le peripezie d’amore del re dei gitani!
Dal capitolo XXII:
"-Psssss.. PSSSSSS! Clo! Per quanto hai intenzione di tirare la corda?-
Portai la mano sulla fronte, esasperato, e mi voltai verso quel bietolone di Febo con lo sguardo più tagliente che potevo. Ma si poteva essere più… più… cretini? Se ne stava lì, a due centimetri da Vitòr, nascondendo la bocca con la mano (come se Vitòr fosse stato sordo, praticamente erano uno appiccicato all’altro, lo SENTIVA!) e continuando a mormorare “uccidilo, uccidilo”. Come se quello non fosse stato abbastanza, accompagnava ogni parola passando il pollice della mano libera sulla gola, da orecchio a orecchio… gesto sufficientemente esplicito, voi che dite?"