Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |       
Autore: Ayumi Yoshida    05/11/2007    16 recensioni
Gohan e Videl: come è nato il loro amore, secondo me! Leggete e recensite!
“Voi sayan, siete inumani!” protestò “come fate a non avere freddo in una situazione del genere?”
Si strinse forte nella sua felpa.
Gohan le si avvicinò e, senza alcun preavviso, la abbracciò.
“Va meglio, così?”

[Aggiunto ultimo capitolo]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Goten, Trunks, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Finalmente insieme!'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao a tutti! Sono Ayumi e questa è la mia prima fanfic su Dragonball. Ho scritto di un argomento che mi piace molto: ho cercato di immaginare come potrebbe essere nato l'amore tra Gohan e Videl. Spero che  il risultato vi piaccia!!! Recensite in tanti!!

FINALMENTE INSIEME!

Capitolo 1

“Ti amo”

Una  mano nerboruta le percorse piano la schiena e poi si poso nella sua.

“Anch’io”

Le loro labbra si sfiorarono…

Videl si svegliò di soprassalto.

Ecco, era successo di nuovo, l’aveva sognato di nuovo.

Cerco di raddrizzarsi nel letto, ma le coperte glielo impedivano.

Quando finalmente riuscì ad intravedere il debole chiarore della luna, si accorse di che ore fossero, le tre di notte.

Si passò una mano tra i capelli per scostarli dalla fronte e si sedette.

Si guardo la mano che nel sogno era stata stretta in quella di Gohan e sospirò: perché erano tre notti, ormai, che sognava di baciarlo e sfiorarlo?

E perché si risvegliava sempre con quel senso di inquietudine nel cuore?

Forse perché sapeva che non avrebbe mai potuto amarlo: per nessun motivo avrebbe rovinato la loro bellissima amicizia…

“No, Videl” si ripetè ancora una volta “devi dimenticarlo, devi dimenticare Gohan…”

 Ma come fare a dimenticare il suo viso, i suoi occhi vivaci e il suo stupendo e sempre presente sorriso?

“Lui è solo un amico…”

Ma per lei, lui era davvero solo un amico?

“Ma non posso lasciarlo perdere. Lui è così… bello!” affermò poi Videl, come per convincersi.

Poi, come succedeva da tre notti a questa parte, ripiombò bruscamente alla realtà: “Non staremo mai insieme” recitò, come se fosse una formula imparata a memoria “lui non sarà mai attratto da me e non solo perché mi considera solo un’amica, ma anche perché noi siamo così diversi…”

“Non è giusto” aggiunse e scoppiò in lacrime.

“Perché non gli piaccio?” singhiozzò “Perché? Perché? Come è ingiusta la vita! Perché me l’ha fatto incontrare se non può essere mio?!

Scaraventò il cuscino contro il muro.

“Perché devo fingere che la sua amicizia mi faccia piacere?Io VOGLIO AMARLO!!!” urlò, tra le lacrime.

All’improvviso si ricordò che, vista l’ora, se avesse continuato ad urlare avrebbe svegliato mezza Satan City quindi smise immediatamente.

Per fortuna non aveva svegliato nessuno… o, almeno, questo era ciò che pensava!!!

“Chi è che vuoi amare?” chiese una voce maschile.

Videl alzò la testa: sulla porta c’era suo padre, Mr. Satan, ancora in pigiama.

La ragazza si asciugò in fretta le lacrime: “nessuno papà, era solo un incubo!!”

“Bè, lo spero” continuò Satan “e spero pure che non ci siano più ragazzi nei tuoi incubi futuri: quante volte ti ho detto di lasciarli perdere?

Tu sei ancora troppo piccola per questo genere di cose” la rimproverò “e poi ricordati che sei vuoi uscire con qualcuno, questo deve essere più forte del tuo papà e” si pavoneggiò “dubito che troverai qualcuno più forte di me, modestamente!”

Videl scosse il capo ridendo: con le battute stupide di suo padre riusciva a ritrovare sempre il buon umore!

“Sai che hai ragione papà?” disse lei.

“Riguardo cosa?”

“Nessuno è più forte di te!”

Mr. Satan le si avvicinò e la strinse forte a sé: “ti voglio bene, bambina mia…”

Videl chiuse gli occhi: “bambina, bambina…”

Perché la considerava ancora una “bambina” ?

“Non sono più una bambina, papà!” urlò lei, staccandosi dall’abbraccio del padre.

Ecco che ritornava la tristezza…

“Va bene, va bene” balbettò spaventato Mr. Satan “lo sai che io scherzo sempre…”

Fece un debole sorriso e continuò: “che ne dici di andare a fare colazione, adesso?”

“Di già?” chiese incuriosita Videl “ma che ore sono?”

“Bè, sono solo le cinque, ma non credo che riuscirai a riprendere sonno…”

Videl balzò giù dal letto e corse a dare un bacio al padre.

“Ogni tanto anche tu mi capisci” gli disse lasciandolo a bocca aperta: era di nuovo felice.

Mr. Satan riuscì solo a pensare a quanto strana fosse la figlia negli ultimi tempi, che si ritrovò per le scale, trascinato da Videl. 


Allora, vi è piaciuto il primo capitolo? Spero di si!!! Recensite in tanti, così decido se continuare o no!!!

Grazie, Ayumi  Yoshida


   
 
Leggi le 16 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Ayumi Yoshida