Ciao a tutti! Sono Ayumi e questa è la mia prima fanfic su Dragonball. Ho scritto di un argomento che mi piace molto: ho cercato di immaginare come potrebbe essere nato l'amore tra Gohan e Videl. Spero che il risultato vi piaccia!!! Recensite in tanti!!
FINALMENTE INSIEME!
Capitolo 1
“Ti amo”
Una
mano nerboruta le percorse piano la schiena e
poi si poso nella sua.
“Anch’io”
Le loro labbra si
sfiorarono…
Videl si svegliò di
soprassalto.
Ecco, era successo di
nuovo, l’aveva sognato di nuovo.
Cerco di raddrizzarsi nel
letto, ma le coperte glielo impedivano.
Quando finalmente riuscì
ad intravedere il debole chiarore della luna, si accorse di che ore
fossero, le
tre di notte.
Si passò una mano tra i
capelli per scostarli dalla fronte e si sedette.
Si guardo la mano che nel
sogno era stata stretta in quella di Gohan e sospirò:
perché erano tre notti,
ormai, che sognava di baciarlo e sfiorarlo?
E perché si risvegliava
sempre con quel senso di inquietudine nel cuore?
Forse perché sapeva che
non avrebbe mai potuto amarlo: per nessun motivo avrebbe rovinato la
loro
bellissima amicizia…
“No, Videl” si
ripetè
ancora una volta “devi dimenticarlo, devi dimenticare
Gohan…”
Ma
come fare a dimenticare il suo viso, i suoi
occhi vivaci e il suo stupendo e sempre presente sorriso?
“Lui è solo un
amico…”
Ma per lei, lui era
davvero solo un amico?
“Ma non posso lasciarlo
perdere. Lui è così… bello!”
affermò poi Videl, come per convincersi.
Poi, come succedeva da
tre notti a questa parte, ripiombò bruscamente alla
realtà: “Non staremo mai insieme”
recitò, come se fosse una formula imparata a memoria
“lui non sarà mai attratto
da me e non solo perché mi considera solo
un’amica, ma anche perché noi siamo
così diversi…”
“Non è
giusto” aggiunse e
scoppiò in lacrime.
“Perché non
gli piaccio?”
singhiozzò “Perché? Perché?
Come è ingiusta la vita! Perché me l’ha
fatto
incontrare se non può essere mio?!
Scaraventò il cuscino
contro il muro.
“Perché devo
fingere che
la sua amicizia mi faccia piacere?Io VOGLIO AMARLO!!!”
urlò, tra le lacrime.
All’improvviso si
ricordò
che, vista l’ora, se avesse continuato ad urlare avrebbe
svegliato mezza Satan
City quindi smise immediatamente.
Per fortuna non aveva
svegliato nessuno… o, almeno, questo era ciò che
pensava!!!
“Chi è che
vuoi amare?”
chiese una voce maschile.
Videl alzò la testa:
sulla porta c’era suo padre, Mr. Satan, ancora in pigiama.
La ragazza si asciugò in
fretta le lacrime: “nessuno papà, era solo un
incubo!!”
“Bè, lo
spero” continuò
Satan “e spero pure che non ci siano più ragazzi
nei tuoi incubi futuri: quante
volte ti ho detto di lasciarli perdere?
Tu sei ancora troppo
piccola per questo genere di cose” la rimproverò
“e poi ricordati che sei vuoi
uscire con qualcuno, questo deve essere più forte del tuo
papà e” si pavoneggiò
“dubito che troverai qualcuno più forte di me,
modestamente!”
Videl scosse il capo
ridendo: con le battute stupide di suo padre riusciva a ritrovare
sempre il
buon umore!
“Sai che hai ragione
papà?” disse lei.
“Riguardo cosa?”
“Nessuno è
più forte di
te!”
Mr. Satan le si avvicinò
e la strinse forte a sé: “ti voglio bene, bambina
mia…”
Videl chiuse gli occhi:
“bambina, bambina…”
Perché la considerava
ancora una “bambina” ?
“Non sono più
una
bambina, papà!” urlò lei, staccandosi
dall’abbraccio del padre.
Ecco che ritornava la
tristezza…
“Va bene, va
bene”
balbettò spaventato Mr. Satan “lo sai che io
scherzo sempre…”
Fece un debole sorriso e
continuò: “che ne dici di andare a fare colazione,
adesso?”
“Di
già?” chiese incuriosita
Videl “ma che ore sono?”
“Bè, sono solo
le cinque,
ma non credo che riuscirai a riprendere sonno…”
Videl balzò
giù dal letto
e corse a dare un bacio al padre.
“Ogni tanto anche tu mi
capisci” gli disse lasciandolo a bocca aperta: era di nuovo
felice.
Mr. Satan riuscì solo a pensare a quanto strana fosse la figlia negli ultimi tempi, che si ritrovò per le scale, trascinato da Videl.
Allora, vi è piaciuto il primo capitolo? Spero di si!!! Recensite in tanti, così decido se continuare o no!!!
Grazie, Ayumi Yoshida