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Autore: CrazyFantasyWriter    16/04/2013    3 recensioni
E' una vera e propria rivisitazione dell'ultimo capitolo della saga di Harry Potter. Cosa sarebbe successo se invece di intraprendere la ricerca degli Horcrux, il terzetto protagonista avesse concluso gli studi ad Hogwarts?
I personaggi di sempre circondati da nuovi professori-mangiamorte. Tanta azione, pericolo, bugie e verità svelate con un pizzico di amore in più.
Buona lettura!!!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Arthur/Molly, Bill/Fleur, Harry/Ginny, Luna/Neville, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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“Che bellezza...” disse Ron afferrando una fetta di pane tostato, “E' davvero fantastico mangiare a sazietà, andare a letto e risvegliarsi trovando la colazione pronta e una mattinata libera, da occupare con il dolce far niente...”

“Ma pensi solo al cibo e all'ozio, tu?!” esclamò Hermione, che era arrivata in Sala Grande proprio in quel momento.

“Non sono solo io che lo penso...” si giustificò il ragazzo facendo una finta faccia triste “Anche Harry la pensa come me...”

“Non vedo cosa ci sarebbe di male, in fondo oggi è il primo giorno e se passiamo le ore buche senza far niente non è un problema” si inserì Harry schierandosi con l'amico.

“No, certo, non è un problema, infatti le ore buche vi servono per i corsi facoltativi”

“Se i corsi sono facoltativi , perchè noi dovremmo farli?” chiese Ron imitando il tono della sua nuova fidanzata.

“Tu e Harry non volete diventare Auror?”

“Cosa?!” chiese Harry stupito, “Ci sono corsi per diventare Auror? Non lo sapevo”

“Si, ma non sono proprio dei corsi, sono una serie di lezioni di Difesa Avanzata. Oltre agli incantesimi spiegheranno come diventare apprendisti Auror del ministero con un esame prima di Natale e alla fine dell'anno ci sarà un altro esame per diventare Auror.”

“Cavolo!Non avevo idea che si potesse diventare dipendenti del ministero così giovani. Fred e George non mi hanno detto niente...”

“Perchè è un corso attivo da quest'anno, con Voi-Sapete-Chi in giro,anche ora si sta indebolendo, il ministero cerca di avere sempre più maghi qualificati dalla sua parte” spiegò Hermione diplomatica.

“Allora, dove ci possiamo iscrivere?” chiese Harry non stando più nella pelle.

“Questo non lo so ancora, dovrebbe arrivare un gufo a tutti i Capi Scuola con gli orari dei corsi oggi”

E come aveva detto Hermione, verso la fine della colazione arrivò il gufo con l'elenco dei corsi.

“Eccolo!” esclamò la ragazza prendendo la busta e iniziando a leggere.

“Qui c'è scritto che bisogna inviare una lettera alla vicepreside, che farà le classi entro la fine della settimana, data entro la quale verranno pubblicati gli elenchi degli alunni e gli orari dei corsi in ogni Sala Comune”

“Non dice quali corsi ci sono?” chiese Ron curioso.

“Si, ora ve li leggo: Aritmanzia livello sette, Studio della mente (legilimanzia, e cancellazione della memoria)...”

“Quello non fa proprio per me” commentò Harry ricordando le estenuati lezioni con Piton.

“Comunque...” disse Hermione indispettita per essere stata interrotta, “ Trasfigurazione umana, Produzione di antidoti a potenti veleni, Auror, leggi e legislatura del mondo magico”

“Voi a cosa pensate di iscrivervi?” chiese Harry alla fine della lettura dell'amica.

“Io ho pensato di scegliere leggi e legislatura” disse decisa Hermione.

“Sei sicura? Pensavo scegliessi Aritmanzia... dopo averla studiata per sei anni”

“Ci avevo pensato, Ron, ma proprio per questo motivo ho deciso di fare leggi e legislatura. Con Aritmanzia non ci sono molte possibilità lavorative, con l'altro corso invece ho la possibilità di entrare nel ministero”

“Basta che non diventi come Caramell”disse Harry in tono piatto.

“O come quel leccapiedi di Percy...” aggiunse Ron sorridendo.

“Non c'è il rischio che diventi ministro, non preoccupatevi... Harry, tu vuoi fare il corso per diventare Auror, vero? Tu Ron, cosa vorresti fare?”

“Non so, devo ammettere che con l'E.S. mi sono appassionato a Difesa,con Harry poi, durante gli anni ne abbiamo passate! Saremo avvantaggiati nella materia e ovviamente, sarò con il mio migliore amico”

Prese le loro decisioni scrissero tutti e tre la lettera alla McGrannitt e la fecero recapitare alla professoressa poco prima di scendere nel sotterraneo per la lezione di Difesa Contro le Arti Oscure con Amycus Carrow.

* * *

Le lezioni ormai, riunivano gli alunni di tutte le Case della scuola a causa dello scarso numero dei ragazzi presenti, quindi, nel sotterraneo Harry vide ,oltre ai suoi compagni Grifondoro, Cho con un gruppetto di ragazze, alcuni giocatori della squadra di Quidditch di Tassorosso e Draco Malfoy con il suoi soliti amici arroganti.

“Che stress! Faremo tutte le lezioni con lui...” disse Ron quando il biondo gli lanciò una delle sue occhiatacce.

“Sta' tranquillo, che almeno al corso di Auror non ci sarà...” disse Harry, ma si interruppe con l'arrivo del professore.

“Salve a tutti” disse l'uomo in tono brusco, “Ho visto che i professori di questa materia sono cambiati ogni anno negli ultimi tempi... Quindi posso dedurre che voi non sappiate niente delle Arti Oscure”

Harry voleva ribattere, ma avendo imparato a sue spese che non bisognava contraddire i professori tenne il commento per sé.

“E di certo non avrete imparato nessun incantesimo...”

Harry aveva ancora una voglia matta di intervenire, ma prima che aprisse bocca, nell'aula qualcuno parlò.

“Non è così!”

Tutti si voltarono verso gli ultimi banchi per guardare Seamus, che era diventato rosso in volto ma non aveva perso l'espressione decisa.

“A no?” chiese Carrow avvicinandosi lentamente al ragazzo.

“Abbiamo cambiato molti professori, ma questo non vuol dire che non abbiamo imparato niente!”

“E cos'è che sapresti fare?” lo provocò l'ex Mangiamorte a mezza voce, incredulo che un ragazzino appena maggiorenne abbia l'ambizione di contraddirlo.

La situazione stava degenerando ed Harry sperava solo che Seamus non facesse niente di avventato.

“Non saprei... le faccio vedere...” e così dicendo puntò la bacchetta contro l'uomo e esclamò “Expelliarmus!”

Il professore-Mangiamorte cadde rovinosamente a terra, andando a sbattere contro i banchi in prima fila.

“Seamus, hai colpito un professore!” esclamò il suo amico Dean, mentre Carrow perdeva i sensi per aver preso una botta alla testa.

“Stupido Grifondoro! Non vedi cos'hai fatto!” disse Pansy Parkinson avvicinandosi al professore con aria preoccupata.

“Ha fatto quello che si meritava, Parkinson” intervenne Neville ripagandola della stessa aria sprezzante che lei aveva con tutti.

“Basta! Smettetela!” esclamò Hermione, approfittando del fatto che il professore avesse perso i sensi per far valere la sua autorità di Capo Scuola.

“Seamus, ti caccerai in guai seri. Sai che lui è un...” disse poi, a bassa voce rivolta al compagno di Casa.

“Si, è un Mangiamorte, lo sanno tutti, proprio per questo l'ho fatto! Non ricordi com'erano le cose con la Umbrige?” insistette Seamus cercando di riaquisire un po' di calma.

“Sei stato strabiliante, ma è pericoloso mettersi contro i Carrow”disse Ron, sempre fiero infrangeva le regole.

“Si, fantastico, ma non credo proprio che le punizioni dei Carrow siano uguali a quelle della Umbrige...”

“Già Potter, hai proprio ragione...” disse Carrow che si era miracolosamente ripreso e che aveva ascoltato l'ultima parte della conversazione alle spalle dei ragazzi.

Il silenzio riempì nuovamente la classe, tutti gli alunni tornarono ai loro posti, tutti tranne il gruppetto di Grifondoro che rimase imperterrito di fronte all'uomo.

“Bene, com'è che si chiama il nostro rivoltoso?” chiese il professore con tono annoiato ma laciando occhiate maligne ai ragazzi.

Hermione guardò Seamus con la speranza che lui non dicesse niente di male, ma il ragazzo continuando a guardare il professore con aria di sfida disse:

“Finnagan, Seamus Finnigan”

“Bene signor Finnigan, ora io farò vedere a te e ai tuoi compagni quello che impareranno durante l'anno scolastico.” e prima che Seamus proferisse parola, gridò “Crucio!”

Il ragazzo, colpito dalla maledizione si contorse e iniziò ad gemere di dolore.

Non potevano credere ai loro occhi, Hermione come gli altri aveva un aria scioccata, voleva chiedere aiuto, intervenire, ma la voce gli si era bloccata in gola e non riusciva a emettere alcun suono, così parlò Harry per lei.

“Basta! La smetta! Cosa crede di ottenere in questo modo?!”

“Credo di ottenere il rispetto” rispose il professore smettendo di cruciare Seamus, il quale semi-coricato a terra, ansimava dal dolore, “ E lo otterrò!” ribadì levando ancora la bacchetta pronto per un nuovo attacco.

“No!” intervenne Dean, ponendosi fra il professore e il suo migliore amico, “La smetta!”.

Carrow scostò lo sguardo da Seamus e abbassò la bacchetta per guardare il novo venuto negli occhi.

“E chi saresti tu per impedirmi di punire chi si comporta male?”

Il silenzio calò nuovamente nel sotterraneo.

“Adesso state tutti zitti, vero?” li provocò Carrow, ma vedendo che nessuno voleva più ribattere aggiunse “Le cose cambieranno ad Hogwarts, nulla sarà più come prima. Se credevate che questo fosse scorretto, non avete ancora visto il peggio!” e con quest'ultima frase lasciò l'aula.

“Seamus, tutto ok?” chiese Harry avvicinandosi all'amico e aiutandolo ad alzarsi.

“Più o meno...” rispose lui cercando di rimettersi in piedi.

“Non dovevi reagire così” disse Hermione autoritaria.

“Dai Hermione, anch'io stavo per dire qualcosa. Come può dire che non ci hanno insegnato nulla. E' stato Carrow a sbagliare”

“Non ho detto che Carrow avesse ragione, ma Seamus poteva stare zitto...”

“Vabbè, resta il fatto che ha usato una Maledizione Senza Perdono contro uno studente” si inserì Ernie Macmillan, avvicinandosi al gruppetto attorno a Seamus.

“Dobbiamo denunciarlo alla McGrannitt”propose Neville ottenendo il consenso di molti ragazzi nell'aula, ma il gruppetto dei Serpeverde era contrariato.

“Basta lagnarsi...”

“Malfoy!” esclamò Harry rivolgendosi al suo nemico storico, “Come mai non sei ad Azkaban? Non ti hanno riservato una cella vicino a quella di tuo padre?” lo punzzecchò Harry.

Harry aveva parlato troppo e se ne accorse solamente nel momento in cui Draco levò la bacchetta pronto a lanciare un incantesimo,scagliando uno sguardo penetrante al Grifondoro, poi inspiegabilmente abbassò lo sguardo, e sbuffando stancamente uscì dall'aula seguito dalla Parkinson e dai due amici di sempre Tiger e Goyle.

* * *

“Ciao, cos'è successo? Perchè quelle facce?” chiese Ginny appena entrata nella Sala Comune vedendo Harry, Ron, Hermione, Neville, Seamus e Dean seduti: chi sulle poltrone, chi sul divano.

“Ciao” salutò Harry senza entusiasmo.

“Che allegria...” disse lei sarcastica continuando a spostare lo sguardo da un ragazzo all'altro senza capire.

“Abbiamo avuto la prima lezione con Carrow” disse Neville lapidario.

“Ma chi, Amycus?”

“Si, noi non abbiamo Cura delle Creature Magiche...” disse Hermione.

“Già è vero, allora? Cos'è successo, vi ha impedito di usare la bacchetta?”

“Seamus l'ha schiantato” buttò lì Ron facendo mutare espressione alla sorella..

“Wow... E poi? Come ha reagito?”

“Non bene... mi ha cruciato”

“Cosa?! Dovete denunciarlo, insomma lui ha attaccato uno studente!”

“Ma io ho attaccato un professore. Non posso lamentarmi.”

“Stai scherzando vero?” chiese Ginny guardando i ragazzi uno ad uno nell'attesa che qualcuno dicesse il contrario di ciò che aveva appena sentito, ma non fu così.

“Con la Umbrige ci eravamo ribellati e ricordi com'è andata a finire?” chiese Harry alludendo al periodo in cui loro avevano creato l'Esercito di Silente.

“Si che lo ricordo. Grazie all'E.S. abbiamo imparato un sacco di cose! Siamo riusciti ad entrare al ministero e a tenere a bada una decina di Mangiamorte, compresi Lucius Malfoy e Bellatrix Lastrange!”

“Non significa niente, Ginny...” intervenne Ron alzandosi e iniziando a camminare avanti e indietro davanti agli amici.

“Come no?! Dov'è l'entusiasmo che avevate quando Harry ci ha insegnato tutte quelle cose?! Non credevo vi sareste rassegnati per così poco...”

“Noi non ci siamo rassegnati!” esclamò Hermione all'improvviso facendo sobbalzare ragazzi, “Ginny ha ragione! Basta piangersi addosso, dobbiamo combattere, ci serve di nuovo un maestro vero!”

“Io vi ho insegnato tutto ciò che sapevo...” disse Harry sapendo dove amica e ragazza volevano andare a parare, “E poi ci sono pochi ragazzi quest'anno...”

“Che importanza ha” si inserì Neville, convinto dalla determinazione delle donne del gruppo.

“Hanno ragione, Harry: dobbiamo riaprire l'E.S.”

“Ron, non avrebbe senso...” continuò caparbio il Prescelto.

“Invece si!” sentenziò Seamus “Non voglio che succeda a nessun altro quello che è successo a me”

“Dobbiamo contattare gli altri” aggiuse Dean recuperando l'entusiasmo perso.

“Luna!, lei tornerà di sicuro, poi...”

“La Chang e le gemelle Patil...” propose Ron.

“Siamo già a quattro esclusi noi...” aggiunse Hermione entusiasta.

“Si e sono tutte ragazze... E che ragazze...” commentò Neville rivolto ad Harry che guardò Ginny sorridendo imbarazzato.

L'avevano convinto, non c'era nulla da fare, ormai l'avevano trascinato nel gruppo e non poteva più tirarsi indietro.

“Stanza delle Necessità, i giorni li decideremo man mano con il vecchio metodo delle monete. Prima riunione sabato notte, alle undici. Portate più gente che potete!”

 

 

Nota: Finalmente un po' di pepe alla storia, forse non ci sono nemmeno errori grammaticali (ho risolto il problema con il pc, viva la correzione automatica!!!)

Colgo l'occasione per ringraziare tutti quelli che mi seguono e quelli che leggono le storia aspettando eventuali sviluppi! A presto!

  
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