“Si, mi sembra un’ottima idea!” rispose Kurt emozionato.
Blaine sorrise felice, con un barlume di speranza. La prima (e unica) volta che erano usciti insieme avevano preso un caffè, e ora le cose si stavano ripetendo. Il ragazzo sperava solo di non perdere nuovamente di vista Kurt, ora che l’aveva ritrovato.
I due ragazzi entrarono nello Sturbucks lì vicino, si sedettero e dopo aver ordinato iniziarono a chiacchierare. L’imbarazzo fu solo iniziale: dopo qualche minuto i ragazzi sembravano due amici di vecchia data che si raccontavano del più e del meno.
E che filtravano.
Perché Blaine era abbastanza sicuro che alcune frecciatine di Kurt fossero dirette a lui e che il ragazzo ci stesse provando in modo abbastanza esplicito.
Naturalmente Blaine non era da meno: non faceva altro che sfoderare i suoi sorrisi ammalianti e le sue occhiate affascinanti.
Blaine a un certo punto non ce la fece più. I discorsi di Kurt erano molto interessanti, ma avrebbero potuto chiacchierare in un altro momento. Ora c’era una cosa che voleva e doveva assolutamente fare.
“…e quindi ho insultato Rachel perché non la smetteva di- Blaine dove stai andando?” domandò Kurt interrompendo il suo discorso e guardando Blaine che si era appena alzato in piedi.
Il ragazzo senza dire una parola fece il giro del tavolino, si avvicinò a Kurt, si abbassò e senza aspettare un secondo di più, lo baciò.
Kurt rimase inizialmente paralizzato. Non si aspettava una mossa del genere, ci sperava, certo, ma era tutto così improvviso.
Blaine lo stava baciando in uno Sturbucks, davanti a tutti e…chissene frega! Pensò Kurt. Non aveva tempo per tutte queste paranoie quando le morbide labbra dell’altro ragazzo erano sopra le sue, ed era tutto assolutamente perfetto.
Kurt rispose così al bacio di Blaine aprendo la bocca e permettendo alla lingua di questo di accarezzargli le labbra, prima di farsi strada al suo interno.
Kurt non domandò nemmeno a Blaine cosa gli fosse saltato in testa o perché l’avesse baciato così tutto d’un tratto dato che sapeva già la risposta. Era la stessa motivazione che l’aveva spinto a rispondere a quel bacio e a volerne ancora.
Quattro anni fa avevano entrambi fatto l’errore di non cogliere l’attimo, di lasciarsi scappare l’opportunità di una vita. Ora che si erano rincontrati non volevano aspettare un secondo di più.
Questo era il motivo per cui si stavano baciando.
E questo era solo l’inizio della loro storia.
FINE