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Autore: angelstodie    16/04/2013    4 recensioni
"Scusa se non sono riuscita a portarti via da quel maniaco." Disse Sel, triste.
"..N.non puoi scusarti per sempre, Sel." Dissi.
Lei intuì a cosa mi stavo riferendo.
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dal punto di vista di Niall

 

"Siediti"

Mi sedetti sulla sedia al centro del grande magazzino. Il sole si stava abbassando, il buio cominciava a coprire i muri, le porte, i volti.. la paura cominciava a crescere. Non protestai. Non mi legarono, non mi chiusero da nessuna parte. Questo era decisamente un buon segno.

I ragazzi mi guardavano dall'alto. Non riuscivo a capire cosa stessero pensando, o tramando.

Poi parlò un altro.

"Chi entra, non esce più"

"Piantala, coglione!" Esordì un altro della banda.

"E' così, chi tradisce, muore. E' la legge"

"Va bene" Dissi, a mia sorpresa sicuro.

"Pivello, non sai a cosa vai incontro.."

"Zitti" Una voce roca bloccò tutte le altre. Tutti alzarono lo sguardo dietro di me per guardare con aria impaurita chi stava arrivando. Indietreggiarono tutti mentre io rimasi seduto, osservando il cambiamento repentino del comportamento della banda.

"Niall James Horan.

Un papà solo,

una sorellina, Nora.

Vai bene a scuola.

Suoni la chitarra.

La scomparsa di tua madre ti ha segnato. Profondamente."

"Come fai a sapere queste cose?" Esordii spiazzato dalle sue informazioni su di me.

"Non preoccuparti"

"Dovrei?"

"Dovresti"

Disse serio.

"Adesso smettila di fare domande o ti taglio la gola adesso, e la facciamo finita qui"

Mi zittii subito.

"Se mai dovessi anche solo pensare di fare qualcosa contro la banda, sei un uomo.. pivello morto. Chiaro?

Nessuna seconda chance.

Nessun ripensamento.

Nessuna protesta."

Non dissi una parola. Lui intese il mio silenzio come un sì.

"Sarai 'testato' come nuovo membro. Farai quello che gli altri ti diranno. Tutto. Poi, se resisterai.. vedremo"

Fece per andarsene, ma poi aggiunse.

"Stai attento, pivello"

Rise sarcasticamente e se ne andò.

Ero nei guai. Sapevano tutto su di me, anche se non avevano detto tutto. Non avevano citato l'argomento 'Mel'. Meno male.

"Cominci stanotte, non ci piace perdere tempo"

Alzai lo sguardo. Parlare mi riusciva difficile in quel momento, quindi annuii e basta.

"Hai un compito semplicissimo. Ritira il pacco all'indirizzo su questo biglietto. Ci sarà una casa con una porta rossa. Dietro alle piante del giardino troverai un pacco. Portalo qui senza farti notare. Se succederà qualcosa di strano, di sospetto, se ti vedrà la polizia e ti chiederà cosa stai combinando... non rivedrai il sole di domani.

Uomo avvisato mezzo salvato."

Mi alzai per prendere il biglietto e andare là.

"Hai tempo fino a mezzanotte per tornare. Qua fuori c'è una macchina che puoi prendere"

Mi lanciò le chiavi e tutti insieme se ne andarono. Rimasi ancora da solo.

Ma che cosa stavo facendo?

Nessuna seconda chance.

Nessun ripensamento.

Nessuna protesta.

Non potevo più tornare indietro. Ormai era troppo tardi. Notai che non c'era Conor tra i ragazzi della banda. Non ci pensai troppo, uscii dal capannone, salii in macchina e cominciai a guidare cercando di sgombrare la mente dai brutti presentimenti.

 

Dal punto di vista di Melanie

 

Facevo cerchi con il fumo della sigaretta quasi finita nella mia mano. Si sarebbe fatto sentire Niall? Probabilmente no. Decisi di mandargli un messaggio. L'ultimo. Dopo avrei smesso di pensarci e sarei andata avanti con la mia vita. Ero seduta di fianco alla porta-finestra, sul balcone. Faceva freddo, ma dovevo restare fuori. Presi il telefono un po' irritata.

Nuovo messaggio a: Niall

Predichi bene, ma razzoli male, bastardo. Come ho fatto a fidarmi di te? Fanculo.

Inviai senza pensarci su. Ero stata abbastanza scurrile, ma ero fatta così. Senza aspettare una risposta, gettai il mozzicone giù dal balcone, mi alzai e rientrai in casa. Accesi il portatile e mi sedetti sul letto. Aprii Twitter per vedere se avevo delle notifiche. C'era un nuovo messaggio diretto.

-Classico spam, come al solito..-

Aprii.

Nuovo messaggio da: Selene

Cliccai di nuovo.

-Conor controlla il mio telefono.

Mi preoccupai. Cosa stava succedendo? Conor che controlla Sel? Perchè? Che Conor stesse tramando qualcosa? Ma cosa? Perchè?

Un sacco di domande mi tormentavano ormai.

-Ne sei sicura?

-Sì, Mel. Non posso più scriverti con il telefono. In più non mi dice dove va, con chi va, cosa fa.. niente.

-Non so cosa pensare

-Mel, avevi così ragione

-Non avrei voluto aver ragione, credimi.

-Voglio sapere perchè mi controlla.

-Anche io

-Cosa posso fare?

-Niente, per adesso, niente. Non parlargliene. Vediamo cosa succede e poi decideremo, insieme, come sempre.

-Va bene, Mel, grazie

-Stai tranquilla :)

Quello smile non rispecchiava per niente il mio viso in quel momento. Avevo così paura che potesse succedere qualcosa di brutto.

-Ho paura

-Lo so, andrà tutto bene, vedrai, magari lo fa solo perchè è geloso

-Non mi sembrava il tipo..

-Non si sa mai, è una possibilità. Ci sentiamo Sel, se hai bisogno, io sono qui

-Lo so, Mel, ci vediamo domani a scuola.

-Un abbraccio

-Un abbraccio forte

Chiusi il computer e presi il telefono.

Un nuovo messaggio da: Niall

-Ti prego, abbi pazienza, ti spiegherò.. io ti amo.

Mi amava? Amare? Non era vero. Tutte balle. Indifferente, mantenni la promessa che mi ero fatta, di non scrivergli più, e chiusi il telefono. Lo appoggiai poco delicatamente sul comodino. Ero arrabbiata, anche tanto. Sarei dovuta rimanere impassibile a quelle parole, avrei dovuto farmele scivolare addosso. Ero arrabbiata e frustrata per quello che era successo. Presi le cuffie e mi immersi nella musica, l'unica che riusciva a calmarmi in quei momenti strani.

 

 

Buildings with a hundred floors
Swinging around revolving doors
Maybe I don't know where they'll take me but
gotta keep moving on, moving on
Fly away, breakaway

 

I'll spread my wings and I'll learn how to fly
Though it's not easy to tell you goodbye
I gotta take a risk, take a chance, make a change
and breakaway
Out of the darkness and into the sun
But I won't forget the place I come from
I gotta take a risk, take a chance, make a change
and breakaway, breakaway, breakaway ..

 

Dato che non avevo proprio voglia di studiare, dopo mangiato decisi di uscire. Dissi a mia mamma che sarei andata a dormire, ma non avevo sonno. Indossai la prima maglia e i primi jeans che trovai nell'armadio. Con gli stessi movimenti di Niall, scesi dal balcone della mia stanza con lo stretto necessario. Cellulare e sigarette. Camminai per le strade della città senza una meta.

 

Dal punto di vista di Niall

 

Ero appena sceso dalla macchina, quando suonò il telefono.

-Ma cazzo!!!-

Proprio nei momenti più opportuni!

Nuovo messaggio da: Melanie

Predichi bene, ma razzoli male, bastardo. Come ho fatto a fidarmi di te? Fanculo.

Mi guardai attorno per vedere se c'era qualcuno nei paraggi. Il buio si stava facendo sempre più intenso. Nessun rumore riusciva a tagliare quel silenzio pesante. Vedevo la casa con la porta rossa. Sembrava abbandonata e incuteva una certa paura. Sembrava un film horror, un terribile incubo, solo che era la realtà.

-Merda!!!-

Risposi al messaggio velocemente. Volevo andarmene al più presto.

-Ti prego, abbi pazienza, ti spiegherò.. io ti amo.

Inviai.

Le avevo scritto che l'amavo. L'amavo veramente? Forse no. Comunque in quel momento ero testato dalla banda, rischiavo la pelle e volevo che Mel sapesse quello che provavo per lei. Se non era amore, era comunque un sentimento forte. Volevo che lei lo sapesse, in qualunque caso, se non fossi dovuto tornare a casa.

Rimisi il cellulare in tasca e mi avviai verso la casa. Cercai di essere svelto e tranquillo. Sembrava che tutto stesse andando per il verso giusto. Cercai il pacco e in poco tempo lo trovai. Sentii dei passi. Svelto mi nascosi dietro le piante dove si trovava il pacco. Sudavo freddo. Aspettai che i passanti si allontanarono per uscire veloce dalle piante ed andare alla macchina. Continuavo involontariamente a guardarmi le spalle. Nessuno. Salii in macchina, appoggiai il pacco di fianco a me, accesi il motore e partii. Non ero mai stato più agitato e sotto pressione di quel momento.

Arrivai ansioso al capannone con il pacco in mano. Due ragazzi mi stavano aspettando. Si avvicinarono a me, senza espressione.

"Se avremo bisogno, ti troveremo noi"

Presero il pacco e mi lasciarono di nuovo solo. Che avessi superato la prova? Sì. Ero stato fortunato a non incontrate nessun impiccio quella sera. Ero stato veramente fortunato. Mi allontanai in fretta da quel posto odioso, che non volevo più rivedere. Camminai a passo svelto, volevo solo tornare a casa da mio papà, abbracciarlo forte, e da Nora, abbracciare forte anche lei e ringraziare il cielo di essere ancora a casa. Forse veramente sarei riuscito a sistemare la faccenda. Sarei riuscito a convincere Mel che Conor era un coglione, sporco traditore che faceva il doppio gioco. Avrei colto l'occasione, e, con un po' di fortuna, avrei sistemato tutto e avrei preso di nuovo Mel tra le mie braccia.

Mel. Mel. Mel. Mel.

Un pensiero fisso. Sempre.

Finchè, alzando lo sguardo, vidi lei. Là, lontana, con la sigaretta in bocca. Ribelle e bella come la notte stellata che c'era in quel momento.

"Mel.." Sussurrai.

Le corsi incontro. Dopo qualche passo anche lei si accorse di me. Mi guardò sorpresa, sconcertata e arrabbiata.

E io ricambiavo lo sguardo. Era bellissima. Avrei voluto raccontarle tutto, dirle ogni mio pensiero, spiegarle quello che era successo e rassicurarla, dirle che sarebbe andato tutto bene.

"Niall, dobb.." Disse ad alta voce, ma non riuscì a finire la frase.

La presi tra le mie braccia e la baciai come se fosse stata l'ultima volta che l'avrei vista.

Lei ricambiò, a fatica, il bacio.

Ci guardammo negli occhi intravedendo quanto ci fossimo mancati, l'uno all'altra.












 

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Scusate se ci sono errori, ma non ho riletto :) Grazie per la pazienza che avete. A presto .x

   
 
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