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Autore: honeyandthemoon    16/04/2013    2 recensioni
J vive con sua nonna.
Va a scuola, studia, si diverte, ha molti amici.
Ma un giorno la casa accanto alla sua viene acquistata da cinque giovani ragazzi.
Chi sono codesti? Come mai si sono trasferiti li?
J non lo sa, ma loro nascondo un piccolo segreto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo ci alzammo felici. Avevo passato una serata splendida con Harry, e, come sempre, fare l’amore con lui era stato fantastico.
“Amore, dobbiamo alzarci” dissi baciandolo sulla guancia.
“Mmmh”
“Harry, dai, siamo a Roma, non possiamo rimanere in hotel, soprattutto perché siamo in camera di El e Perrie” mi alzai, prendendo i vestiti che erano sparpagliati per terra.
“Mmmmh”
“Harry, dai!” mi avvicinai a lui, dalla parte in cui dormiva.
“Harry, se non ti alzi ti tolgo le coperte” iniziai a rivestirmi, ma ad un tratto due mani mi cinsero i fianchi e mi buttarono sul letto. Ritrovai Harry sopra di me, con gli occhi ancora abbastanza assonnati, ma con un sorriso malizioso sul viso.
“Oh, sento che qualcuno è già attivo” dissi alludendo al suo membro.
“Sai, è mattino, poi ho te qui vicino a me… mi fai un certo effetto, e lo sai.” Rispose con la voce impastata dal sonno.
Ricordai la prima mattina che ci eravamo svegliati insieme, e, come ogni ragazzo, aveva un’erezione. Lui cercò di coprirsi, leggermente imbarazzato, mentre io ridevo, cerando di dirgli che andava tutto bene.
In quel momento aveva detto le stesse parole che aveva detto poco prima.
“Ti amo Harry” dissi perdendomi nei suoi grandi occhi verdi.
“Ti amo anche io Lucrezia” mi diede un leggero bacio sulle labbra, per poi lasciarmi andare e scendere dal letto.
Mi rivestii e entrai in salone, di Lucia nessuna traccia.
“Vieni Harry, via libera” speravamo che nessuno si accorgesse che avevamo dormito insieme.
Lo accompagnai in camera sua.
“Beh, ci vediamo tra mezz’ora per la colazione” disse cingendomi i fianchi e baciandomi.
“Ehm ehm” una voce dalla porta della camera spalancata ci fece sobbalzare.
“Oddio, Louis! Non farlo mai più, ho perso cent’anni di vita” dissi con una mano sul cuore.
“Dove siete stati?” aveva le mani conserte e batteva il piede sul pavimento.
“Noi? Da nessuno parte, io mi sono alzato per andare a prendere una boccata d’aria, non mi hai visto in camera da letto?” chiese Harry gesticolando.
“No, né ieri sera, ne stamattina appena sveglio” un sorrisetto furtivo comparve sul viso di Louis.
“Uh, beh strano. Io ho dormito con te stanotte, mio caro Tommo!” disse sorridendo Harry.
“Questo è ancora più strano, perché nel tuo letto c’è Liam, sai, ieri sera siamo rimasti a parlare per un po’, ma tu non sei tornato”
“Oooookei, va bene, io e J abbiamo dormito insieme, ma perché devi fare tutte queste scenate?” chiese entrando in camera.
“Mi piace fargli perdere la pazienza” mi disse lanciandomi un bacio e chiudendo la porta.
 
Rientrai in camera e trovai Lucia in salotto che guardava le winx.
“Oh buongiorno Lu, dormito bene in camera di El?” chiese sorridendo.
“Uh ehm..” non sapevo cosa dire.
“Lu, per mia enorme sfortuna vi ho sentito.” Disse iniziando a ridere come una pazza.
“Liz, smettila!” dissi buttandomi sul divano e iniziando a farle il solletico.
“Uh, si Harry… continua Harry” stava imitando me ieri sera, quindi iniziai a toccarle i piedi, sapevo che sarebbe impazzita.
“NO TI PREGO, I PIEDI NO! …LA SMETTO LA SMETTO” era senza fiato, ma per lo meno non mi sentivo in imbarazzo.
“Sei proprio una stronza” dissi tirandole una cuscinata.
“Anche tu!” rispose alla cuscinata.
“Bene, ora vestiamoci, che oggi si fa shopping!” dissi saltando sul divano e improvvisando un balletto, molto, molto imbarazzante.
 
Il ritrovo era a mezzogiorno dal ristorante ‘Raf’,  Eleanor e Perrie ci avrebbero raggiunte li, per mangiare e poi saremmo andate in Via del Corso.
Io e Lucia eravamo sedute e sgranocchiavamo un po’ di pane, nel mentre messaggiavo con Harry, che era andato via da soli dieci minuti.
Poco dopo vidi il sorriso si una ragazza dai capelli rosa, con un buffo cappello sulla testa e degli occhiali sul naso.
“Perrie! I’m here!” dissi sbracciandomi.
“Sweetieeee!” l’abbraccia fortissimo, ammiravo quella ragazza più di ogni altra persona al mondo.
“Hi El! How are you?” chiesi abbracciando anche Eleanor.
“I’m fine, thanks.”
“Can I speak italian?”
“Sure!”
“Ragazze, lei è Lucia, la mia migliore amica.” Dissi indicando Lucia che si era alzata “Lu, loro sono Perrie e Eleanor!” si strinsero la mano per poi sedersi.
“Allora, ragazze, come state? I viaggio? El l’università? Perrie come va col gruppo? Mi siete mancate così tanto!” tantissime domande mi passavano per la mente.
“Ehi calma! Abbiamo quattro giorni per parlare!” disse Perrie divertita.
 
Il pranzo passò velocemente, tra risate e parole.
“Oggi, andiamo a fare shopping, domani torneremo a fare le persone acculturate, okkei?” dissi pagando il pranzo.
“Per noi va benissimo, ho proprio voglia di girare per negozi.” Rispose entusiasta Perrie.
Camminammo per le via affollate di Roma, entrando in qualche negozio, facendo tantissime foto, e sì, a volte Perrie di fermava a firmare qualche autografo e a fare delle foto.
“Una tappa che faccio di sicuro è Brandy e Melville” esclamai cercando di non andare a sbattere contro un bambino.
“Io voglio comprarmi delle scarpe” disse Lucia, guardando la vetrina del negozio della Vans.
Passammo tutto il pomeriggio entrando ed uscendo dai negozi.
Prendemmo la metropolitana per poi arrivare in via Veneto.
Salimmo in camera e posai le 15 borse piene di vestiti che mi ero comprata.
“Ragazze, voi dormite in quella camera” affermai indicando la porta a destra “Mentre io e Lucia in quella di fronte.”
Le ragazze entrarono in camera e posarono le valigie nell’armadio, la mattina le avevano lasciate in salotto e poi ci avevano subito raggiunte.
“Lu, non dici loro che ieri sera ci hai passato la notte con Harry” sussurrò Lucia maliziosa.
“No, stai zitta, mi ucciderebbero.” Risposi allarmata.
“Non glielo dico, vai tranquilla!” entrando in camera mi fece l’occhiolino.
“Io vado a vedere se i ragazzi sono in camera loro.” Urlai uscendo.
Bussai piano, per poi sentire delle urla provenire dall’interno.
Uno Zayn a torso nudo mi venne ad aprire.
“Ciao, cosa state facendo?” chiesi sbirciando dietro le sue spalle.
“Abbiamo comprato un xbox e stiam giocando a calcio”
Cinque pop star stra famose si trovavano a Roma, e invece di farsi un giro per la città rimanevano in camera a giocare ai videogiochi? Non ci potevo credere.
Le ragazze mi raggiunsero ed entrammo nel camera di quei cinque squilibrati.
“Siete andati allo zoo?” chiese Lucia sedendosi sulla poltrona di fianco a Niall.
“Sì, è stato bellissimo, ma poi abbiamo fatto un giro e abbiamo trovato questo, che è ancora più bello” disse muovendo il controller come un pazzo.
“Ehi Louis, quello era fallo!” urlò tirando un calcio a Louis.
Eleanor appoggiò le mani sul petto del ragazzo, dandogli dei dolci baci sul collo, per ricevere una risposta assurda “El, amore… sto giocando a Fifa, dopo giuro che ti saluto, mi lasci finire la partita?” chiese non guardandola nemmeno negli occhi.
“Va beh, io direi che possiamo anche a prepararci, così andiamo a mangiare fuori..” incominciò Perrie.
“Solo noi ragazze” continuai io.
Niente, i ragazzi stavano fissando quel maledetto schermo.
“El, potresti mettere quel delizioso abito a righe” esclamò Lucia.
“Sì, hai ragione, quello con la scollatura a cuore?” disse cercando di attirare l’attenzione dei ragazzi.
“Perrie, secondo te mi dovrei mettere quel top con il segno dell’infinito con i pantaloncini super corti, o è meglio il vestito che mi copre a malapena la fine del sedere?” chiesi a Perrie.
“Io direi il vestito! Io mi metto quella canottiera con lo spacco sulla schiena, che ne dite?” stavamo aprendo la porta quando i ragazzi si fiondarono su di noi.
Harry mi cinse i fianchi “Che cos’è che vuoi metterti tu?” chiese baciandomi i collo.
“Ho comprato un vestito molto carino” sussurrai al suo orecchio.
“Va bene, scusate, ma non potete farci questo. Ci fate sentire un po’ delle merde. Cioè El, ho lasciato Liam al posto mio a giocare, perderò di sicuro!” scherzò Louis.
“Sentitevi un po’ merde, dai. Noi andiamo a cambiarci, se volete venire con noi dovete farvi trovare alle nove fuori dalla camera, pronti e soprattutto senza quei diavolo di joystick in mano” esclamai chiudendo la porta.
Appena entrate in camera iniziammo a ridere a più non posso.


 
-Nota dell’autrice-
Salve a tutti!
Ci ho messo un’ora e mezza a scrivere questo capitolo, help.
È molto di passaggio, non accade nulla di che, però non mi dispiace…
Ho fatto il conto e capitolo più capitolo meno, me ne mancano cinque alla fine di questa storia.
Oggi, dopo i 30 capitoli di questi, 11 su quella di Louis, 4 su quella sui ragazzi in generale e tre OS ho imparato a mettere l'immagine nella storia, SONO FELICE! 
*Un applauso a sta tardona*
Ora vorrei finire anche le altre due che ho iniziato a scrivere (sarebbe davvero stupendo) e poi prometto che ne scriverò un’altra, sempre con J protagonista.
Ora scappo, se recensite non mordo!
Uh, ringrazio tantissimo le persone che hanno inserito la storia nelle preferite\da ricordare\ seguite, siete fantastiche, e ringrazio saraxx_ che recensisce sempre e mi fa sempre tanto piacere!
Adoro tutte voi.
_EhiJ :) x
  
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