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Autore: daphne 92    17/04/2013    2 recensioni
Può la tua vita cambiare in un giorno? Possono le tue certezze essere sgretolate da due semplici parole? SI! è quello che è successo ad Harry quando ha letto due semplici parole "Alexander Malfoy"
{Questa storia è la versione riveduta e corretta della "Famiglia Malfoy"}
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Pansy, Lucius/Narcissa
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Draco era stato avvertito dall'elfo domestico che i suoi genitori erano appena tornati, e che richiedevano la sua presenza nella sala d'ingresso, non potè far a meno di chiedersi cosa potessero volere Narcissa e Lucius da lui, anche se aveva una strana sensazione.
-Vorranno darmi il mio regalo di compleanno- pensò Draco, il suo compleanno spesso non veniva festeggiato, il biondo non aveva mai capito perchè ma sua madre passava sempre tutto il giorno a piangere e suo padre Lucius si chiudeva in ufficio e di solito usciva solo il giorno dopo, distrutto da una notte chiaramente priva di sonno.
Lui stesso non era mai felice il giorno del suo compleanno, era come se mancasse sempre qualcosa, una parte di sè e se da piccolo i regali riuscivano a colmare qual vuoto adesso difficilmente riusciva a scrollarsi di dosso quell'inquietante sensazione d'incompletezza.
Quando Draco arrivò in sala però restò deluso, non si vedevano pacchi a forma di scopa, notò poco più tardi che avevano un ospite, visti i capelli biondissimi era sicuramente un Malfoy, sua madre era l'unica bionda tra i Black e di amici biondi di suo padre proprio non ne ricordava.
-Siediti Draco- disse Lucius sorridendo, Draco non l'aveva mai visto sorridere così e non potè far a meno di fissare il padre per una manciata di secondi.
Una volta seduto Draco si concentrò sulla persona seduta davanti a lui che adesso gli stava sorridendo, era uguale in tutto e per tutto a lui, solo alcuni tratti del viso ricordavano un pò di più suo padre, e i capelli non erano perfetti come i suoi ma mossi in tutte le direzioni.
Draco si voltò verso suo padre e sua madre seduti sul divano e li guardò con aria interrogativa, i due sembravano felici come non li aveva mai visti.
-Draco c'è una cosa che io e tuo padre non ti abbiamo mai detto, quando sei nato tu avevi un gemello che è nato un quarto d'ora prima di te, l'infermiera ci ha detto che è morto pochi minuti dopo la nascita, noi non abbiamo mai visto il corpo e abbiamo sempre continuato a sperare, lo abbiamo cercato tutto l'anno seguente ma non c'erano tracce e quando la guerra è finita...il nostro signore era stato sconfitto, nessuno avrebbe aiutato i Malfoy a trovare il loro figlio, abbiamo chiesto aiuto a tutti, le loro risposte sono sempre state 'perchè dovremmo aiutarvi, se lo trovate ci sarà un mangiamorte in più, e poi è morto lo sanno tutti', così abbiamo continuato le nostre ricerche da soli ma non abbiamo mai trovato niente.
Poi oggi grazie a un miracolo mentre stavamo camminando per Diagon Alley abbiamo visto la persona che hai davanti e mi sono sentita rinascere, era lui ne ero sicura, sono corsa ad abbracciarlo. Tuo padre gli ha chiesto di fare il test per vedere la sua discendenza, il suo nome adottivo era Harry Potter, il suo nome vero Alexandre Xavier Malfoy.- disse Narcissa con gli occhi lucidi, stringendo la mano del figlio ritrovato che stava guardando il gemello per studiarne le reazioni.
Draco all'improvviso incominciò a capire molte cose della sua vita, come se quella rivelazione gli avesse fatto comprendere tutto, il perchè da piccolo si sentiva sempre solo, il motivo per cui non poteva fare a meno d'insultare Harry o meglio Alexandre, lo faceva solo perchè voleva un qualsiasi contatto con suo fratello.
Draco sapeva bene cosa significasse essere dei gemelli magici purosangue, i due sentivano sempre il bisogno l'uno dell'altro, era come vivere una vita in simbiosi e adesso che aveva ritrovato il suo gemello non aveva nessuna intenzione di lasciarlo andare di nuovo.
Un dubbio terrificante poi si fece strada nella mente di Draco, se Alex non lo avesse mai perdonato per quello che gli aveva detto negl'anni precedenti? Come avrebbe fatto a vivere sapendo che il suo gemello lo odiava? Una risata di Alex interruppe i suoi pensieri.
-Smettila di pensare così velocemente fratellino o mi farai scoppiare la testa!- disse Alex/Harry divertito.
-Senti i miei pensieri Alex?-disse Draco scioccato incrociando instintivamente le braccia di fronte al petto, come se volesse proteggersi.
-Si, è solo una questione di abitudine, io ci sono abituato da quando avevo Voldemort nella mia testa, presto sarai capace anche te di sentire i miei e non ti preoccupare ho sentito abbastanza dei tuoi pensieri per capire il motivo per cui m'insultavi e ti perdono, a dire la verità anche io non ero da meno con tutta quell'immagine di 'ragazzo d'oro' davo proprio sui nervi!- disse Alex tendendo la mano a Draco che la strinse e lo attirò verso di sè per abbracciarlo.
-Bentornato a casa- disse Draco abbracciando il fratello.
-Adesso mi sento a casa- disse Alexander sorridendo.
-Perchè non mostri ad Alex la stanza degli ospiti mentre io provvedo a far preparare la stanza vicino alla tua, io e tuo padre avevamo lasciata libera nella speranza che un giorno ritrovassimo il nostro Alex- disse Narcissa commossa osservando i figli.
-Ti consiglio di chiedere alla mamma di cambiare il letto, non è stato completamente intatto durante l'ultimo anno in cui Pansy è venuta a trovarmi...- pensò Draco mentre annuiva divertito dalla faccia sorpresa del fratello.
-Questa me la paghi e dopo voglio sapere come è stato!- disse Alex sottovoce al fratello ghignando come un vero Malfoy.
-Madre avrei una richiesta posso avere un nuovo letto,sai per iniziare una nuova vita serve tutto nuovo- disse poi Alex ad alta voce rivolgendosi alla madre che dopo un attimo d'incertezza annuì sorridente, Draco non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere quando sentì la patetica scusa che il fratello si era inventato.
-Certo caro puoi avere tutto quello che vuoi.- disse Narcissa sorridendo rassicurante.
-Ah ah ah non ci posso credere che scusa patetica! Volevi farmi morire dal ridere? è così che stai cercando di vendicarti?- disse Draco tra le risate una volta che furono soli nella stanza degli ospiti.
-Smettila fratellino non vuoi che scenda giù e dica a mamma la verità vero? Non penso sarebbe felice di sapere che gli volevi regalare un nipotino così presto- disse Alex avvicinandosi compiaciuto alla porta.
-Ok ok smetto di ridere guarda, sono serio adesso- disse Draco afferrando il polso del gemello, mentre pensava "continuerò a ridere dopo".
-Draco sento i tuoi pensieri te lo sei dimenticato?- disse Alex ridendo anche lui adesso.
I gemelli passarono il pomeriggio e ridere e scherzare, ripensando a tutti i guai che avevano fatto ad Hogwarts insieme e separati.
Lucius era appena tornato dal suo shopping a Diagon Alley, con tutta la storia della pozione e di Alex si era completamente scordato di comprare il regalo a Draco, così era tornato a Diagon Alley e aveva comprato un regalo sia per Draco che per Alex, sicuro che entrambi lo avrebbero apprezzato.
Lucius si trovava davanti alla stanza degl'ospiti per dare il regalo a Alex quando sentì delle risate provenire dall'interno, così aprì la porta e vide i suoi due figli seduti sul pavimento a ridere, non aveva mai visto Draco così felice forse erano vere tutte quelle leggende sui gemelli, avevano veramente bisogno l'uno dell'altro come l'ossigeno e l'aria, fece un colpo di tosse per farsi notare e Draco e Alex si voltarono nello stesso momento verso di lui.
-Qui ci sarebbero i vostri regali di compleanno ma visto che mi avete ignorato per ben cinque minuti non sono tanto sicuro che ve li meritiate- disse Lucius con il solito ghigno made in Malfoy, nascondendo dietro la schiena due grandi pacchi.
-C'è un solo modo per far cedere papà, fare leva sul suo lato tenero, avremo le nostre scope  in due secondi- pensò Draco guardando velocemente il fratello, il messaggio venne recepito subito da Alex.
-Scusaci, stavamo recuperando il tempo perduto in questi anni divisi- disse Draco facendo il suo miglior sguardo d'angioletto, quello che convinceva sempre lo Zio Severus a non metterlo in punizione.
-Si è vero papà, ci dispiace non averti sentito- aggiuse Alex annuendo dispiaciuto.
Lucius era già convinto di dargli comunque la scope, e sentendo la parola 'papà' pronuciata con tanta naturalezza da suo figlio Alex si sciolse completamente e dette le scope ai ragazzi,che le aprirono alla velocità della luce.
-è una firebolt 3000 deve ancora uscire nel mercato! come hai fatto ad averla papà?- esclamarono all'unisono i gemelli, sembravano dei bambini il giorno di natale.
-I Malfoy possono avere tutto quello che vogliono, non dimenticatevelo mai- disse Lucius orgoglioso di aver reso così felici i propri figli, soprattutto Alex che sapeva aveva avuto ben poca felicità nella sua vita.
-Andiamo al campo a provarle Alex?- disse Draco entusiasta.
-Ti seguo- rispose Alex già elettrizzato.
Arrivarono al campo in pochi minuti e senza cambiarsi salirono subito sulle nuove scope.
Lucius e Narcissa li stavano osservando dalle tribune, stavano giocando cercatore vs cercatore quando ad Alex venne in mente una frase detta l'anno precedente da Draco.
-Dray cosa intendevi l'anno scorso quando dicevi che ti allenavi tutta l'estate a quidditch? Come facevi? Assumevi delle persone?- chiese curioso Alexander osservando il fratello arrossire imbarazzato.
Draco non rispose ma per suo sfortuna rispose sua madre che aveva sentito la domanda di Alex.
-No niente persone caro, Draco giocava contro gli elfi domestici!- disse Narcissa sorridendo ingenuamente.
-Mamma ti prego dimmi che di quelle partite c'è una foto!- disse Alex ridendo talmente tanto da rischiare di cadere dalla scopa.
-Si certo dopo te le faccio vedere tutte, c'è ne è una troppo carina in cui un elfo lo sfiora con un bolide e poi inizia a punirsi per aver quasi fatto male al padrone- disse Narcissa sorridendo raggiante, questo era ciò che aveva sempre sognato, una giornata con i suoi figli a scherzare e ridere.
-Smetti di ridere o ti tiro un bolide in testa!- pensò Draco quando vide Alex ridere talmente tanto che stava sbandando con la scopa.
Passarono due ore buone al campo di Quidditch e arrivarono a cena esausti, durante la cena Narcissa disse che aveva intenzione di organizzare una festa di compleanno per i gemelli per il sabato seguente, dove Alex avrebbe conosciuto gli amici di Draco.


Scusate l'enorme ritardo, sono molto più attiva su FB che su EFP ormai..comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Baci!
Daphne 92
   
 
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