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Autore: Rakyr il Solitario    06/11/2007    2 recensioni
Da quel momento si conoscono tutti i principi ed i segreti di questa arcana scienza al massimo, permettendo loro di potere eseguire una trasmutazione senza bisogno di disegnare un cerchio alchemico.
Alcuni di questi sono i fratelli Edward ed Alphonse Elric, oltre alla loro insegnante Izumi, che infransero quell'odiato tabù per riportare in vita le persone a loro più care.
Esistono però anche persone che hanno queste conoscenze in mente fin dalla loro nascita, questi geni dell'alchimia di cui è difficile conoscere il numero esatto sono sparpagliati par tutto il mondo ed è attorno ad alcuni di loro che la storia di cui vado a narrare parla.
Siate pronti a tutto, perché il loro viaggio si perde per le mistiche nebbie dell'incredibile.
Genere: Malinconico, Dark, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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10: Incontro col destino

“I venti del cambiamento, amico mio,

soffieranno per te in una notte morta”
Dragonforce – Evening star
 
Il muro contro il quale spingeva la schiena era ruvido e le stava facendo male. Eppure non sentiva dolore, anzi…sorrideva, divertita.
Seguire quel ragazzo non si era rivelato poi tanto sbagliato…e pensare che le sembrava così strano avere avuto quello smanioso interesse per lui.
Era forte…era curioso. E voleva proprio divertirsi un po’.
Sorrise maliziosa, mentre sentiva il suo occhio coperto fremere dall’impazienza, reclamando ripetutamente ancora sangue…ancora ed ancora…
-Aspetta…aspetta ancora un po’…-
Guardò il combattimento tra quel ragazzo dagli occhi verdi e quel piccoletto dai capelli biondi fino all’ultimo. Sentì la gioia della battaglia fremere in lei…si sentiva stranamente esaltata. Poi, quando vide quel piccolo corpo cadere a terra rovinosamente, seppe che la battaglia era finita. La sua schiena si sollevò dal muro appena di poco…ma subito la voce di quel ragazzo la frenò dal muoversi.
-Sei anche tu un cane dell’esercito per caso?-
Feren si voltò a guardare…non si era accorta, prima di quel momento, della grande armatura che era con quel piccoletto biondo. Sentì una voce metallica rispondere di no…e aspettò di vedere la reazione del ragazzo.
-Ah, dimenticavo, il mio nome è Rakyr Celes…e odio i militari-
Vide il ragazzo incamminarsi verso la sua direzione. Si, forse…l’avrebbe vista.
Voleva proprio testare la forza di quel ragazzino…
 
Sentiva i suoi passi vicini, sempre più vicini.
La sua sicurezza e tranquillità erano spaventose…chiunque altro avrebbe sentito l’emozione stringergli la gola…ma lei no. Era così tranquilla…che la sua espressione seria faceva spavento.
-Un alchimista…piuttosto curioso, già…- i pensieri di Feren erano tutti per quel ragazzo -Sarà un piacere giocare con te…- un sorriso, ironico, gli percorse il volto.
Questo faceva presagire a qualcosa di terribile. Forse, lei, in realtà…voleva ucciderlo…? Non ebbe modo di pensarci, perché i suoi passi erano ormai vicini.
-Eccola lì…!- una voce vicina fece sobbalzare le orecchie della ragazza che si voltò, di scatto.
I passi del ragazzo, il suo respiro…tutto era silenzioso. Si era fermato, a pochi passi da lei, forse ascoltando quelle voci. Feren imprecò silenziosamente, cercando di mantenere la calma.
-Dannazione…- la voce della ragazza era tutt’altro che tranquilla adesso. Quelli erano…
-Carogne. Proprio adesso…- sentì di dover abbandonare i suoi piani.
Fece due passi oltre il muro, camminando lentamente. Poi, senza procedere oltre, si fermò.
Voltò il capo abbastanza da incrociare lo sguardo di quel ragazzo.
Occhi verdi in occhi di notte…uno sguardo smeraldino serio e…sorpreso. Di vederla o di…incontrarla proprio in quel luogo. Occhi meravigliosi…cui Feren non riusciva a vederne veramente il colore…
-Salve…- Feren disse solo queste parole, il ragazzo non rispose.
Continuò invece a guardarla, assumendo un’espressione seria. La ragazza, sorridendo in modo malizioso, fece un leggero inchino con il volto, facendo dondolare davanti al viso i ciuffi lunghi e lisci e le piccole trecce, che risplendevano alla luce del sole. Quel ragazzo, osservandola, non aveva fatto alcun cenno. Al contrario di molti, non aveva nemmeno sorriso…e, cosa ancora più sbalorditiva, non era nemmeno arrossito.
-Sai…ora devo andare. Ma quando avrò finito, io…- fece un passo verso di lui.
Feren si accorse di quanto fosse alto quel ragazzo, in confronto a lei. Sorrise, mettendosi in punta di piedi, e sussurrò alle orecchie del ragazzo poche parole: -Vorrei parlare…con te…-
Sentì di aver utilizzato le parole giuste e, soprattutto, il tono giusto. Chiunque si sarebbe sciolto a quella civetteria così sfacciata…ma quel ragazzo no.
Il suo sguardo si fece serio e anche quello della ragazza, quindi, non poté che seguirla.
-Che vuoi da me, ragazzina…?- la voce di quel ragazzo era dura…
-Oh…ma che modi maleducati…- Feren sorrise, divertita.
Non si sarebbe mai aspettata che qualcuno non cedesse così facilmente al fascino di cui era sicura essere forte.
-Eccola…adesso non puoi più scappare…-
Feren e quel ragazzo, che aveva detto chiamarsi Rakyr, guardarono verso quei due uomini che li si paravano davanti. Rakyr sorrise, infastidito.
-Andatevene…- un comando secco e infastidito, la voce roca e bassa.
-Come…?- i due si guardarono straniti -Ma che…ehi, ragazzino…-
Un sorriso maligno percorse il volto del ragazzo, che scosse la testa -Dopo non ditemi che non vi avevo avvertito…-
 
Feren non riuscì a seguire interamente la scena. Però capì esattamente cos’era successo.
Quel ragazzo…era ancor più curioso di quanto non avesse pensato.
Sorrise divertita…colpendo con i piedi i corpi privi di sensi dei due uomini. Poi si voltò verso il ragazzo, sorridendo un po’ stupita -Non mi chiedi di aver pietà per questi due…?-
-Tze…non sono morti. E poi io li avevo avvertiti di andarsene…-
-Oh…capisco. Nemmeno tu sembri poi così calmo, come invece il tuo bel volto lascia immaginare…- una risata falsa fuoriuscì dalla bocca di Feren.
La ragazza credeva di ingannarlo facilmente, eppure…
-Smettila. Mostrami il tuo vero volto…-
Feren voltò la testa verso Rakyr, realmente divertita. La sua espressione tornò quella seria e inespressiva di solito e un sospiro rassegnato non poté che coglierla all’improvviso.
-Ma guarda…interessante, si si…-
Il ragazzo incrociò le braccia, spazientito -Si può sapere chi sei…?-
Feren accennò un sorriso…ma quello era realmente un sorriso?
-Ma che maniere…- Feren si voltò verso il ragazzo, fece un inchinò irrisorio. Ma alzato il volto ed incrociato il suo sguardo, la sua voce era quanto di può serio di potesse immaginare -Io sono…il tuo destino…-
I loro sguardi erano immersi l’uno dentro l’altro.
Nessuno dei due aveva intenzione di perdersi nemmeno un momento di quella lotta…appena iniziata.


Ringraziamenti:
Romance: Grazie Amore di esserci sempre! Ti Amo!!!
Onee-chan: Grazie Deni, sono contento che ti piaccia

Prossimo capitolo: Something you can't run away to
  
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