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Autore: Jawaadeena    17/04/2013    2 recensioni
Una ragazza. Un solo sogno che si realizza, sconvolgendole la vita. Facciamo più sogni, và. Non la classica ragazzetta che si innamora del suo idolo, non una storia qualunque.Questa è la storia di una vita che cambia,di gente che va e gente che arriva. Una storia che spero, avrete il piacere di supportare e sopportare, criticare, amare o odiare. Fate voi.
Genere: Comico, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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La mattinata era passata tra negozi, chiacchiere e sguardi languidi con qualche spagnolo qui e li. Dopo il pranzo Lou mi porta nella sua stanza:
- allora, capelli lisci o mossi?
- Mmm lisci?
- Bene, e mossi siano. 
WTF, mi prende  per il culo allora! Mentre mi sistema il trucco cerco di ripetere il resto di What makes you beautiful, l'unico pezzo in programma. Ormai la so a memoria, so tutti i miei tempi, quelli di Pierre, quelli dei ragazzi. Ma è la prima esibizione pubblica e ho seriamente paura di toppare, o peggio, di dimenticarmi il testo.
- Sembri tesa!- 
- Si lo sono parecchio. E' la prima volta in pubblico.
- Beh vai Serena no? , e sorride, alzando un sopracciglio. 
Bella battuta di merda Lou, dammi il cinque. Fingo un sorriso.
- No dai, apparte la battuta orrida, tranquilla:i non ti cagheranno di striscio perchè saranno troppo prese a sbavare per i ragazzi.
- Grazie Lou, ora mi sento meglio. 
-Vattene va, ho finito. Vestiti con quei leggins a righe verticali e la camicina semi trasparente nera sopra, gli oggetti sono lì. Adoro quelle borchie, mettile su.
Prendo tutto il materiale e porto in camera. Mentre attendo l'ascensore una mano passa inesorabilmente sulla mia spalla, provocandomi un brivido intenso.
- Guarda che l'ho già chiamato io l'ascensore.
Non risponde. Mi fissa.
- Zayn? sei tra noi?
- si. volevo solo darti noia.
- Ci sei riuscito. Hai bisogno dell'ascensore?
- No, prego.
Mi fa cenno di entrare, le porte si aprono. E prima di richiudersi mi sorride, beffardo, malizioso. Grazie a Dio le porte si sono chiuse, sono rossa dall'imbarazzo: quel sorriso mi ha colpito nello stomaco, bello come il sole, pungente e malizioso. Quando arrivo al mio piano le sorprese non sono finite. Louis ed Harry appaiono sull fondo del corridoio intenti a litigare.
- Smettila di fare la donnina , Lou. Sono fan.
- Mi innervosisce quando ti toccano, ti abbracciano, ti baciano. Ok? che posso farci?
- Smettila, non sei mica il mio fidanzato.
-Sei uno stronzo, Harry. Non sono il tuo fidanzato, eppure ieri sera mi sembra tu ti sia divertito.
Rabbrividisco. Lo sapevo. L'ho sempre saputo, dentro me ne ero certa e aspettavo la conferma. e l'avevo appena avuta nascosta nel corridoio parallelo a quello dove Louis ed Harry stavano discutendo. Non posso uscire ora, ma stanno litigando davanti alla mia stanza. E devo entrarci. Un pensiero mi blocca ulteriormente: se Pierre è lì dentro, siamo fottuti tutti. Ci resterà malissimo. 
- Okay, fammi andare via. Louis, non fare il ragazzino, dai. Stasera stiamo insieme e ti coccolo un pò.
- Non voglio le tue coccole false solo per zittirmi. Non voglio niente da te se fatto senza voglia.
- Louis, ti prego. 
Gli da un bacio sulle labbra e va via dalla parte opposta dove sono io. 
Esco dal mio nascondiglio abbastanza confusa. Fingo di non aver visto niente.
- Ehy Louis, che ci fai qui? 
- Serena.. io.. stavo andando in camera
Mi avvicino a lui, ha gli occhi che gridano lacrime, le guance sono infuocate.
- Ehy.. tutto ok?
Mi fissa con ii suoi occhi cristallini che tremano, sorride amaramente. 
- Tutto ok.
- Louis? ti conosco da poco ma so che non è vero.
Si asciuga una lacrima che, bastarda, è scesa senza imbarazzo, imbarazzando lui che frettolosamente la asciuga.
- Non ora.
Lo dice con voce strozzata, quasi a volersi autoconvincersi.
- Abbraccio? 
Annuisce. Lo stringo forte, sento la sua tensione, il suo dolore, la sua dignità fatta a pezzi da Harry. Lo guardo negli occhi.
- Stasera ne parliamo, okay?
- Okay Serena. Vai a prepararti, devo andare anche io. 
Gli sorrido, poi mi scosto e apro la porta della mia stanza. 
- Pierre?... Pierre sei qui?
Sospiro.. almeno non è qui, altrimenti altre lacrime da asciugare. Mi spoglio e indosso gli abiti. Dopo mezz'ora di preparazione scendo nella Hall e vedo Pierre già pronto:
- scusa dove ti saresti vestito?
- Da Lou. Serena, perchè tu sei gnocca e io sembro appena caduto dalla bicicletta?
Effettivamente indossa abiti che, se non lo avessero costretto, non avrebbe mai messo: jeans nero strappato e una canotta bianca con dei buchi e larga.
- Tanto non ci cagheranno di striscio, guarderanno i ragazzi.
Mi guarda, poco convinto e intento ad addrizzare la canotta che non vuole sapere di stare dritta.
- Wow wooow wooooow! Serena, ma sei uno schianto.
- Niall, non urlare!
- Perchè, mica ho detto una parolaccia!
Poi si accorge che sono paonazza e scoppia a ridere.
- scusa, non volevo imbarazzarti! Però stai molto bene!
- Grazie Niall. 
Gli sorrido dolcemente. Poi con la coda dell'occhio vedo Zayn.
- Quindi Niall, secondo te oggi potrei rimorchiare qualche spagnolo?
Sento il moro avvicinarsi e fermarsi ad una colonna poco distante, con una gamba appoggiata.
- Si, ma io sono geloso, quindi deve piacere anche a me.
- Okay, allora appena c'è qualcuno che mi interessa ti faccio l'occhiolino e vediamo. Claro?
- Claaaro! 
sorride e si allontana. Mi avvicino al moro.
- Oggi sembri più là che qua. 
- Faccio a mente il calcolo delle ragazze che rimorchierò!
- vuoi un foglio per annotarle tutte?
- Ho una buona memoria.
Ci guardiamo per una lunga serie di secondi, occhi dentro occhi, pensieri che forse si stanno incontrando, che forse sono molto simili tra loro.
- In bocca al lupo!
Mi allontano. Raggiungo Pierre.
-Emozionato?
- Si e no.. sono più nervoso al pensiero di andare in Francia, ma ora non voglio pensare. Piuttosto, domani siamo in Italia. Non sei felice?
- Non sto nella pelle, avremo poco tempo ma respirare la mia aria e vedere Gabry mi farà stare meglio.
Mi sorride, anche se è un sorriso amaro. Forse vorrebbe dire la stessa cosa della francia, ma è evidente che non è così. Paul interrompe i nostri pensieri caricandoci nel furgone, posteggiato nel retro per non essere travolti, e indicandoci ancora una volta quello che succederà.
- C'è un sacco di gente ragazzi, siate preparati ad almeno tre ore di autografi. Niente foto. Appena arrivati cantate e poi vi sedete. Mi raccomando, intratteneteli e abbracciatevi spesso, giocate tra voi, insomma, fatele impazzire. Chiaro?
I ragazzi annuiscono e si scambiano le solite occhiate: mi sembra di conoscerli da tempo: Liam è seduto e si concentra, i muscoli del suo viso sono contratti. Niall e Harry sono impazienti e giocherellano con i telefoni, Louis è l'unico spento, per via della discussione con Harry. Zayn è, invece, il solito strafottente seduto a gambe larghe con le braccia conserte. Figo e bastardo. Strafottente e bello come il sole.
Arriviamo e le urla che provengono dallo store le percepiamo dal furgone. Sempre dal retro entriamo nello store da una piccola porta che conduce verso un corridoio. Ci fanno accomodare in una stanza dove Lou, uno per uno, ci sistema capelli e trucco. Arriva Paul e la tipa dai lunghi capelli corvini e ci chiama in disparte. Le urla quasi ci impediscono di sentirci l'uno con l'altro. E' lei che parla.
- E' la vostra prima volta e penso che sarà shokkante. Forse tu sarai insultata e tu sarai idolatrato, forse ti lanceranno roba addosso, forse orsetti o forse bottiglie o gomme da masticare. Qualsiasi cosa succeda voi avete l'obbligo di restare lì e cantare, appena finite dovete uscire dal retro e tornare qui e aspettare che i ragazzi finiscano. Ricordate, crollasse l'edificio, voi restate dove siete. 
Vorrei sputarle una raffica di parole a sta stronza. Non permetterò che un gruppo di stronzette leda la mia dignità, al primo insulto lancio l'asta per aria e me ne vado. Ho già preso mazzate per loro. Io e Pierre ci guardiamo con aria rassegnata mista alla rabbia. Poi Paul ci prende.
- Celine è un pò dura, ma tranquilli, non vi succederà nulla. Fate un bel respiro, state sereni e dritti con le spalle. Cantate e divertitevi con i ragazzi. Forza.
Sorride e ci abbraccia. Intanto i ragazzi si sono posizionati, noi chiudiamo la fila.
Sta per succedere l'inimmaginabile.
Paul fa il conto alla rovescia attraverso un ricevitore con la security che si trova oltre la porta. 
10, 9 , 8. Il cuore comincia a battere all'impazzata scandendo i secondi con battiti che via via accelerano.
7, 6, 5. Come ha detto Paul? Ah si, respiro profondo e schiena dritta.
4, 3, 2. Guardo Pierre che a sua volta mi guarda. Sorride. " Come on, Serena."
1. Zayn si gira, cerca il mio sguardo, lo trova, mi sorride e tira su il pollice. Ora tecnicamente potrei morire in grazia di Dio.
0.
Le porte si aprono. Il boato si fa assordante, come una bomba che esplode a pochi passi da te, ti stordisce. Una morsa allo stomaco. Entra Harry, poi Niall che salta, Louis che grida, Liam che si sta per commuovere e Zayn che sorride. Poi una spinta alle mie spalle e anche io sono nella calca. Vedo occhi che lacrimano, ragazze che svengono, che urlano. Pierre mi guarda e i suoi occhioni grigi stanno brillando. Sono sconvolta positivamente, non ho il tempo di pensare, la base parte. I ragazzi attaccano, questa canzone è bella, allegra.
You're insecure 
Don't know what for 
You're turning heads 
When you walk through the do-o-or 
Don't need make up 
To cover up 
Being the way that you are is en-o-ough 
Everyone else in the room can see it 
Everyone else but you 
 Una ballad a tutti gli effetti. E quando arriva il nostro turno siamo più sicuri che mai. Mi torna in mente mente mia madre, la rivedo nei suoi movimenti da corista, così sorridente e sciolta, così bella.
Mamma, te lo devo.
Mi sciolgo, dimentico migliaia di occhi che mi guardano e mi diverto.
Baby you light up my world like nobody else 
The way that you flip your hair gets me overwhelmed 
But when you smile at the ground it ain't hard to tell 
You don't know oh oh 
You don't know you're beautiful
 I ragazzi ci coinvolgono, ci guardano, ci vengono vicino, io e Pierre ci scambiamo occhiate complici e in men che non si dica arriviamo alla fine.
Oh oh oh 
That's what makes you beautiful
Sono esastiasata, felice. Liam prende la parola. 
- Ok ragazzi, prima di dedicarci a voi lasciateci presentare 2 nuovi membri di questa band, il loro lavoro è importantissimo. Un applauso per i nostri coristi, Ladies and Gentleman, Pierre and Serena!!! 
Alziamo un braccio e salutiamo, in segno di riconoscimento. Niente bottiglie che volano e gomme da masticare, applausi, qualche urletto, nessun fischio.
Beh non è andata poi così male. Faccio l'occhiolino a Liam per ringraziarlo, poi la porta si apre e noi, come previsto, ci lasciamo quel boato alle spalle e in un attimo ci troviamo nella stanza di prima. Sono incontenibile e l'adrenalina mi pervade.
- cristo Pierre, ma hai visto  che roba? è meraviglioso, è bellissimo, è ... oddio, non ci credo, c'erano almeno 2 mila persone. Che dico, forse erano di più. Oh god, Pierre, che cazzo è sta cosa??? è bellissimo!!!!
Ride. Sembrerò così idiota, fino a due giorni fa volevo andarmene, ora andrei di nuovo lì dentro a cantare. 
- Serena, calma. Non sembri neanche tu. Si, una gran scarica di adrenalina. forte.
Forte? Pierre, porca miseria, è FAVOLOSO!!!! dobbiamo festeggiare.
Mi avvio verso il mini frigo- bar e mi sorprendo nel trovarci una marea di bottiglie d'acqua.
Beh, chissenefrega, brinderemo con l'acqua. 
-Prendi collega.
Afferra la bottiglia al volo.
- Brindiamo Pierre. Al nostro nuovo lavoro, a chi ci vuole male, a chi ci invidia e a chi ama. Le cose andranno bene d'ora in poi, tutto sarà più facile e noi forse conosceremo la via della tranquillità e forse, dico forse, della felicità.
Facciamo tozzare le bottiglie di plastica e ci sorridiamo. Siamo interrotti dalla porta che si spalanca. Celine.
- Ve la siete cavati, pensavo lacrime e sangue. Ben fatto.
E chiude la porta.
- Vaffanculo, stronza. 
Questa volta lo diciamo ad alta voce, all'unisono, senza precedenti accordi. Ci guardiamo e scoppiamo a ridere. Mi butto su un divano. L'adrenalina ha lasciato il posto ad una stanchezza atroce, faccio in tempo a sedermi su un divano che crollo in un sonno profondo. 
Sarò svegliata poche ore più tardi, da una voce che sussurra al mio orecchio e un profumo orientale che invade mi invade le narici.
 E quel brivido lungo la schiena che solo lui sa provocarmi. 

Beeene bene bene. A- rieccome, sono tornata con un capitolo che spero sarà di vostro gradimento. Ch ve lo dico a fà, sarebbero gradite un paio di recensioni, giusto per capire come sta andando, se vi piace, se vi fa schifo. Voglio ringraziare rowlingsmind per il suo supporto e le sue belle recensioni, sempre ben volute :) del prossimo capitolo non vi anticipo niente, spero di pubblicarlo presto. Un bacio a tutte.
  
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