*2*
Ecco, ora
me la vedo pure nelle bolle di sapone.. che immaginazione!
Però un pensiero si
fa lentamente strada nella mia mente, un pensiero così
assurdo che.. mi
irrigidisco, mi giro di colpo.
La tazza
sobbalza fra le mie mani, un po’ di acqua saponata mi si
riversa addosso.
Miseriaccia..
Guardo
rapidamente il danno (una chiazza umida sul mio pigiama), poi
lentamente mi
giro verso la fonte dei miei pensieri che ha preso corpo al mio fianco.
Faccio
uno sguardo altamente scocciato, ricalcando le occhiatacce che proprio
lei mi
rivolge quando la interrompo nella lettura dei suoi amati libri.
“Hermione che
ci fai qui?” borbotto.
“Buongiorno
anche a te!” sembra di buon umore. Mah.
Non che
non sia contento di averla qui, tutta per me. Aspetta un attimo.. siamo
soli?!
Ok, calma.
Si sono
decisamente contento, però cavolo! Un po’ di
preavviso no? Sono in pigiama (e
sottolineerei, un orrendo pigiama), all’alba, in giardino, a
fare bolle di
sapone! Bolle di sapone, miseriaccia!.. no, decisamente no. Ora mi
crederà
ancora più stupido e infantile di quello che già
mi ritiene.
Si siede
anche lei. Si accuccia alla mia destra, incrocia le gambe, e
nell’osservare
tutte queste operazioni, noto che anche lei è in pigiama.
È adorabile: ci si
perde quasi in quel pigiamone largo, azzurro cielo. Arrossisco, lo
sento dal
calore che si sprigiona dal mio viso; distolgo lo sguardo da lei.
“Allora
che
fai di bello?” non sembra essersi accorta della mia reazione
e nemmeno della situazione
strana in cui ci troviamo.
“Nulla!” spero
ardentemente che ci caschi e cerco di nascondere con un gesto veloce la
tazza e
la cannuccia, ma so già che la sua è una domanda
retorica. Non era da poco che
era lì in piedi ad osservarmi, ne sono certo.
“Dai
Ron!”
ha uno sguardo eloquente e un sorrisino divertito. Mi si butta
praticamente
addosso per vedere cosa le ho nascosto alla vista. Ma non importa per
quale
motivo.. mi si butta addosso e questo basta a farmi perdere in altri
mille
pensieri e a farmi assumere una nuova tonalità di rosso.
Lei
sembra ancora non accorgersi di nulla, continua a giocare. Io resto
pressoché immobilizzato
sotto la leggera pressione del suo corpo. Mi sfila, da dietro la
schiena, tazza
e cannuccia.
“Lo
sapevo! Ti avevo visto!” è così
contenta che non me la sento di rimanere con
quest’espressione da ebete. Sorrido.
Davvero
felice
perché a vederla così spensierata e allegra mi si
allarga il cuore.
“Allora
cosa chiedi a fare?”
Ignora la
mia domanda, mi guarda implorante e domanda:“Ne fai
ancora?”
Bene..
sparatemi pure per il
ritardo nell’aggiornare! Lo so, ma la scuola purtroppo ha la
priorità.. fosse
per me starei a scrivere tutto il tempo!
Ringrazio
molto London ed Hermionina
che hanno recensito! (ma anche tutti quelli che hanno
letto! perché non commentate? T.T anche per dirmi che fa
schifo, non mi
offendo!)
Baci*
Ronvin