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Autore: Roblol    18/04/2013    1 recensioni
La storia è ambientata nei nostri giorni e parla di un ragazzo di 16 anni che si butta nel mondo della musica rock senza avere una minima idea del mondo che c' è dietro il genere in questione. Nell' arco di tre anni il protagonista vivrà avventure divertenti e spiacevoli con la sua rock band che lo porteranno a crescere artisticamente sempre di più. In parallelo vivrà la sua difficile vita privata tra amici, ragazze, scuola e famiglia che influenzerà la sua carriera musicale. Un tragico evento però lo porterà ad avere una visione completamente diversa della vita e comincerà ad uscire fuori il vero artista, il vero rocker, il vero cantante che inizialmente era sepolto dentro di lui. Una storia di intrighi, amori, passioni e molto altro.
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il mattino seguente mi alzai particolarmente felice perchè, il pensiero di far parte di una band, ti dava quella sensazione di essere utile a qualcosa. Prima di quel giorno pensavo sempre che una volta finita la scuola, sarei diventato capitano di una nave. Io frequento l' istituto tecnico nautico e sto teoricamente al quinto anno. Quello era il mio secondo anno scolastico in quella scuola. Andavo discretamente, nonostante le difficoltà elevate dei programmi didattici e mi piaceva, non avevo altri programmi per la mia vita, così mi immaginai un futuro da marinaio. Quella mattina, invece, pensavo e ripensavo quanto sarebbe stato bello fare il cantante, quanta fama magari, avrei potuto conquistare, quante ragazze avrei potuto avere, quindi, in dieci secondi, riprogrammai la mia vita mettendo, come obbiettivo primario, la musica e se non sarei riuscito a sfondare in quel mondo, mi sarei imbarcato. La facevo troppo facile.
C' era una ragazza del primo anno che, in quel periodo, cercava di rimorchiarmi e quella mattina fù abbastanza spudorata, il suo nome era Lory. Arrivai all' entrata della scuola e Lory mi balzò davanti quasi spaventandomi, e mi salutò " ciao Rob, come va stamattina? " e io " molto bene, a te? " " non c' è male a parte il fatto che devo essere interrogata in storia " " sei preparata? ", chiesi io, e lei " non molto, ieri non ho avuto tempo per studiare " " si certo, bella scusa " " non ci credi? " " no e neanche la professoressa ci crederà " " fidati ci crederà ". Lory era molto graziosa, capelli castano chiaro lunghi, occhi scuri, fisico normale e atteggiamento sicuro di sè. Il punto forte di Lory, che mandava i ragazzi in euforia, era il suo bel sedere, poteva mettersi di tutto e rimaneva sempre ben visibile e provocante.
Lei mi chiese " hai da fare sta sera? " " al dire il vero no perchè " " vuoi venire in centro con me, voglio parlarti " " certo, non c' è problema ". Sapevo di piacerle, ma non avrei mai immaginato che si facesse avanti.
Arrivò il pomeriggio di quel giorno, io e Lory ci incontrammo in un bar, e le chiesi " allora di cosa vuoi parlarmi? " e lei senza mostrare neanche un pò di timidezza, mi disse " Rob, sarò sincera, tu mi piaci molto, e probabilmente te ne sarai accorto ". Già, me ne accorsi immediatamente, lei non era tipo da nascondersi. Quando stavamo a scuola faceva cose parecchio provocanti ogni volta che mi vedeva, ad esempio; quando capitava che ci incrociavamo per i corridoi della scuola, lei si piegava sul tavolo del bidello mettendo in mostra il suo sedere, quando mi vedeva si aggiustava il reggiseno cercando di scoprire un pò il petto, mi faceva occhiolini e lanciava frasi del timpo " come sei carino sta mattina! ". Da precisare che la mattina avevo sempre la faccia di un cinese brutto, per via della stanchezza.
E io le risposi " sarò sincero anche io, me ne sono accorto e come " " e io ti piaccio? " mi chiese " sei una bella ragazza, certo che mi piaci ", lei tirò un sospiro di sollievo e sucessivamente, mi fece una domanda inaspettata " tu, ecco, sei vergine? ". A quella domanda, nell' età adolescenziale, non si sa mai come rispondere perchè alcune ragazze, che sono caste, preferiscono i ragazzi ancora vergini per paura di trovare quello esperto che, magari, potrebbe voler troppo, mentre, ci sono le ragazze, caste o meno, che preferiscono il ragazzo esperto per il timore di fare sesso con un novellino e finire nell' imbarazzo. Io non ero più vergine ormai da tempo, ma non risposi subito. Fortunatamente arrivò il cameriere a interromperci e io, ebbi il tempo per capire come rispondere.
Finite le ordinazione, le chiesi " perchè vuoi saperlo? " e lei mi disse " vedi, poco tempo fa lo feci con un ragazzo che non lo era più e pretese un pò troppo da me, io non ero vergine ma cmq non ero esperta " " capisco, non è piacevole, posso capire " lei insistì " allora? " e io presi tempo schiarendomi la voce prima di rispondere, e infine le dissi " ti dirò la verità, sono vergine " e lei tirando un altro sospiro di sollievo mi disse " menomale, non volevo avere un altra delusione ". Mentiì e solo dopo, però, mi accorsi che avrei potuto risponderle diversamente, tipo che non lo ero ma ci sarei andato piano con lei, oppure che non lo ero ma solo da poco e quindi non ero un grande esperto in materia, ma ebbi paura che mi rifiutasse e non volevo perdermi una scopata gratuita.
Dopo la chiacchierata mi diede un bacio sulle labbra e mi disse " vuoi venire a casa mia? " e, io " intendi ora? " " si certo, ora " " va bene, andiamo ".
Non immaginavo che lory fosse una ragazza tanto facile.
Arrivammo a casa sua, non c' era nessuno. L' ingresso era molto cupo, non mi metteva proprio a mio agio, alla sinstra si entrava in una bella cucina di ultima generazione con un bancone al centro quasi stile americano, invece, sulla destra c' era il soggiorno molto spazioso, due divani in un angolo, televisore al plasma e diversi tipi di piante, di fronte all' ingresso un lungo corridoio che portava alle camere da letto e al bagno. Lory mi portò, prendendomi per mano, nella sua camera. Avevo un letto singolo con delle lenzuola rosa, una scrivania incasinata da libri di scuola che io riconobbi,  un grande armadio che faticava a sostenere il gran numero di indumenti che Lory possedeva, e di fronte all' ingresso, un piano forte a muro. Mi avvicinai al piano e le chiesi " sai suonare? " " e lei rispose " si, musica classica, da quattro anni ". Mi sedetti sullo sgabello e cominciai a suonare qualcosa, in particolare, " Earth song " di MJJ. I tasti, rispetto alla tastiera di mio zio, erano pesati e facevo un pò fatica a mantenere il tempo, ma alla fine, andò bene. Lei mi disse " bravo, non sapevo sapessi suonare " e io soddisfatto le risposi " si, bè sono entrato in una band da poco, quindi, mi sto dilettando con la musica ". Ci fù un attimo di silenzio e improvvisamente lei mi baciò. Le stavo per slacciarle la cinta dei jeans, quando ricordai di averle detto che ero un novellino, quindi faci la parte dell' impacciato. Lei mi fece sedere sul suo letto e si tolse il maglione nero che aveva addoso e si liberò del reggiseno. Vederla così mezza nuda solo con i jeans, faceva impazzire il mio amico nelle mutande che si svegliò in un lampo. Mi prese le mani e le mise sul suo seno, la sua temperatura corporea era molto alta e la mia altrettanto, stavo cominciando a sudare ma dovevo stare calmo e ricordarmi che ero vergine. Lei mi diede una spinta facendomi stendere sul letto, si slacciò la cinta e si liberò dei jeans, salì sul letto a cavallo su di me, e slacciò la mia cinta.
Quel giorno fuori, forse, c' erano due gradi ma dentro quella stanza, era un altra storia.
L' amplesso durò dieci minuti, un pò troppo per un novellino ma credetti di essere stato convincente, infondo, fece tutto lei. Sdraiati sul letto, un pò sudati mi disse esplicite parole " ora puoi anche smetterla di far finta di essere un novellino, tanto non ci crede nessuno ". Come fece a scoprirmi ancora non lo so, ma ormai la frittata l' avevo, ed era anche molto buona. Lory era davvero brava, ma c' era da aspettarselo, pochissime ragazze invitano un ragazzo nella loro casa al primo appuntamento e lei, sicuramente, non era nuova a questo tipo di rapporti.
  
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