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Autore: OneWhiteRogue    18/04/2013    9 recensioni
'Anonimo91 si è appena connesso.'
[Larry Stylinson]
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter nine.
 
Louis' pov:
 
"Non mangi niente?" Chiesi guardando Harry. Scosse la testa, borbottando qualcosa di incomprensibile. Mia madre gli aveva permesso di passare un po' di tempo a casa nostra, ed ero felicissimo.
"Ho sonno, Lou andiamo a dormire?" Chiese alzando la testa dal tavolo, per guardarmi con un enorme sorriso malizioso.
"Sei matto? Io devo andare a scuola!" Lo guardai, scuotendo la testa. Harry alzò la testa, guardandomi deluso.
"Ma Lou, che farò io? Domenica devo andare via, non puoi restare con me? Abbiamo così poco tempo.." Disse disegnando dei cerchi sul tavolo con un dito.
"Haz, è solo mercoledì! Abbiamo tutta la settimana per stare insieme, ma non posso saltare la scuola. L'ha detto la dittatrice." Sorrisi.
"Mia madre." Spiegai afferrando lo zaino.
Harry si alzò, raggiungendomi. 
"Ti accompagnerei alla fermata, ma sono in pigiama!" Disse dispiaciuto.
"Non importa, ci vediamo dopo!" Lo tranquillizzai, aprendo la porta.
Mi costrinse a voltarmi, sorridendo. Le sue labbra sfiorarono le mie e tentai di approfondire il bacio. Ma Harry si staccò, spingendomi fuori con un enorme sorriso.
 
La mattinata a scuola passò veloce. Di solito era merito dei miei amici, ma il pensiero di Harry che mi aspettava a casa mi fece impegnare. Mia madre mi aveva vietato di saltare la scuola per evitare di collezionare un'altra bocciatura. Per lei era una delusione il fatto che avevo due anni in più di Harry ed entrambi frequentavamo la stessa classe. Per lei ero io una delusione, ma non lo sarei più stato.
Il pomeriggio io ed Harry eravamo stati invitati ad andare a fare un giro in centro con Stan e altri ragazzi, e nonostante entrambi avremmo preferito passare un pomeriggio insieme, accettammo, ma devo ammettere che se avessi saputo quanto ci metteva Harry a cambiarsi, avrei rifiutato l'invito.
"Devo farmi la barba!" Si lamentò quando lo chiusi fuori dal bagno.
"Sulla faccia?" Chiesi controllando ogni centimetro del suo viso. "niente da fare, sei più liscio di mia sorella."
La risposta lo turbò, così evitai un'imminente discussione lasciandolo entrare e guardandolo mentre si faceva la barba.
"Adesso sono più liscio di tua sorella!" Disse voltandosi.
Scossi la testa, seguendolo in camera. Afferrai un paio di boxer senza staccargli gli occhi di dosso. Era intento a scegliere cosa indossare, e non avevo neanche notato indossasse solo un paio di boxer. 
Tornò accanto a me, mostrandomi quello che aveva preso.
"Questa o questa?" Chiese appoggiando due felpe sul letto.
Una era blu, dei Ramones. L'altra era bianca, dei Beatles. Mi chiesi se davvero ascoltasse quelle band o avesse quelle felpe per moda.
"Sono di mio padre, le acquistò ai due concerti. Lui ha sempre amato la musica, è una passione che mi ha trasmesso. I Ramones sono la mia band preferita in assoluto, ma ascolto volentieri i Beatles e i Queen. Per questo quando ti ho sentito cantare 'I want to break free' sono rimasto sorpreso." Disse quasi leggendomi nella mente.
"Deve mancarti.. tuo padre. Hai detto che lui e tua madre sono separati." Dissi senza togliere gli occhi dalle due felpe.
Annuì.
"Questa si abbina con le scarpe." Dissi indicando la felpa bianca.
Mi sedetti sul letto, senza smettere di osservare Harry, intento a scegliere dei pantaloni. Spostai le felpe sulla poltrona, e approfittai del tempo rimasto per riposarmi. 
"Lou-Lou, dormi?" Chiese Harry. Scossi la testa, aprendo gli occhi per poi richiuderli subito.
Harry era seduto su di me, le mani sull'asciugamano che avevo in vita.
"Abbiamo poco tempo." Sussurrò tracciando sentieri inesistenti sul mio petto, con il dito.
"Dobbiamo sbrigarci. Apri gli occhi." Continuò.
Una scia di baci umidi sul mio petto mi costrinse ad aprire gli occhi. La sua bocca raggiunse il mio collo e la mia mascella, posandosi finalmente sulla mia.
Si spostò subito, appoggiando le mani sull'asciugamano.
"Lou-Lou, cos'abbiamo qui?" Chiese sorridendo.
"N-no. Dobbiamo vestirci, abbiamo poco tempo." Dissi imitandolo. Mi alzai, afferrando i boxer e raggiungendo il bagno. Quando tornai Harry era pronto, bello come sempre. Mi propose di indossare la sua felpa dei Ramones e accettai, nonostante fosse grande per me. Indossai un paio di jeans e le vans, per poi sistemarmi i capelli.
"Abbiamo esattamente cinque minuti." Disse Harry controllando l'orologio.
"Il tempo necessario per raggiungere il centro." Gli feci notare.
Harry sbuffò seguendomi. Raggiungemmo il punto d'incontro a piedi, Harry non parlò per tutto il tragitto, si limitò a guardare il cielo sospirando.
Sperai vivamente fosse lui a rivolgermi la parola per primo. Non sopportavo che mi ignorasse, specialmente senza motivo. Il resto del pomeriggio mi ignorò, si limitò a provocarmi, sapeva quanto ero debole sotto il suo controllo.
Il suo comportamento mi infastidiva, ma cercai di godermi il pomeriggio. Cercai di godermi il mio gelato, nonostante Harry mi aveva offerto il suo.
"Vuoi un po'? Tiramisù e banana" Aveva detto, senza smettere di guardarmi. Un sorriso sghembo e malizioso si era fatto spazio sul suo viso, innervosendomi.
Avevo anche cercato di godermi lo studio in biblioteca, ma Harry me l'aveva impedito. 
"Guarda Lou-Lou, c'è 'cinquantadue sfumature di grigio', mi piacerebbe essere il protagonista maschile! E tu Lou? Tu faresti la protagonista per me?" Mi aveva sussurrato all'orecchio, mostrandomi il libro.
Ma evidentemente il rossore sulle mie guancie non gli era bastato. Si era seduto accanto a me, leggendomi ad alta voce le scene porno del libro cambiando i nomi dei protagonisti in 'Harry' e 'Louis'.
Avevo approfittato dei cinque minuti in cui Harry era andato in bagno per rilassarmi, cercando di nascondere l'erezione sotto la stoffa dei jeans.
Oh, avevo anche cercato di godermi la cena, quella sera. Io ed Harry eravamo soli, e lui non ci aveva pensato due volte a riempirmi la testa di domande piene di doppi-sensi.
"Boo, lo sai che il gelato può essere usato come lubrificante?" Mi aveva chiesto, infilando il dito nel mio barattolo di gelato, per poi infilarselo tutto in bocca. 
Non potei non voltarmi a guardarlo. Nonostante in quel momento lo odiassi più di ogni altra cosa, era davvero meraviglioso.
"Che vuoi?" Chiesi serio.
"Cosa intendi dire?"
"E' tutto il pomeriggio che mi ignori e mi provochi così. Non ce la faccio più." Ammisi abbassando lo sguardo.
"Capito, rifammi la domanda." Disse annuendo.
"Che vuoi?" Chiesi sbuffando.
"Te. E subito." Disse appoggiandosi sulla mia spalla. Mi abbracciò e restò stretto a me, fissandomi mentre cercavo di guardare il film.
"Lou, io vado a dormire. Porto su del gelato, se ti va.." Disse alzandosi. Prima di andarsene mi schioccò un bacio sulla punta del naso e mi fece l'occhiolino.
 
 
Angolo autrice:
rieccomi, dopo tanto tempo. Prima di tutto voglio avvertirvi di due cose. Mio padre mi ha tolto la connessione, quindi sto pubblicando questo capitolo di nascosto (grazie mamy lol) e non so quando aggiornerò. Seconda cosa, sabato parto per la gita. Tornerò lunedì tardi, quindi probabilmente aggiornerò martedì. Spero vi piaccia questo capitolo, grazie a tutti c:
 
  
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