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Autore: Bellatrix_Black_51    18/04/2013    2 recensioni
Sette anni erano passati, dal suo ultimo contatto con il dottor Lecter.
Era una bugia.

Piccola FF, che si svolge nel periodo tra "il silenzio degli innocenti "e "Hannibal"
Genere: Introspettivo, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Si svegliò alle 7 del mattino del giorno dopo, abbracciata a lui.
Sorrise, accoccolandosi sul suo petto e richiudendo gli occhi, mentre una mano di lui andava a sfiorarle i capelli. 
-Buongiorno, Clarice- 
Sussurrò, guardandola alzare la testa intontita.
Sorrise divertito, dandole un bacio sulla fronte e alzandosi. -Devo andare. Ci... Vediamo- Disse, mentre sentiva la mano di lei, cercare quella di lui oltre il bordo del letto. La prese, e sorrise.
-Fammi uno squillo e verrò da te. Quando vuoi-
Poi, Clarice ricordava solo la porta che si richiudeva.
 
Si svegliò poche ore dopo, con in mente l'idea di recarsi direttamente all'ufficio dell'FBI. Sorrise ripensando alla sera precedente, socchiudendo gli occhi e capendo come mai il dottor Lecter si concentrasse tanto sull'olfatto.
Sentiva sul cuscino, e su di sè, il suo profumo. Abbracciò le coperte e affondò il naso tra esse, cercando di immagazzinarne il più possibile.
Con il suo profumo che le inebriava la mente, Clarice volle ricomporsi, facendo mente locale. 
Se avessero trovato il dottor Lecter, avrebbero trovato anche le sue lettere. 
Se lo avessero catturato, e avessero trovato le sue lettere, lei sarebbe rimasta senza lavoro e senza di lui.
Sospirò. Non si sarebbe mai immaginata di fare una cosa del genere, ma si giustificò con sè stessa adducendo al fatto che avrebbe rischiato tutto.
Uscì di casa, pregando un dio in cui non credeva, di farle risolvere quella situazione il prima possibile, e nel miglior modo possibile.
 
Raggiunto l'ufficio, si sentì chiamare.
Era Frederick, che voleva indicarle i nuovi indizi sul caso.
-Starling, ho bisogno di una mano. Non... Riesco a capirci nulla, è tutto così caotico- Clarice non rispose, aggrottando le soprcciglia e seguendolo ad un computer.
-Qui è stata mandata una segnalazione di qualcuno che crede di aver visto il Cannibale. Parigi, dicono. Ma... Meno di sette giorni fa era a Tacoma, a quanto ci risulta.-
Clarice si mordicchiò il labbro.
-Quando è arrivata la segnalazione da Parigi?-
-Stamattina, molto presto-
Clarice non rispose, pensierosa. Cercava un modo per spostare gli occhi dal dottor Lecter, e...
-E' possibile che sia un misogino che vuole spingerci ad incolpare il dottor Lecter? Pensaci, Fred... E' un genio, non lascerebbe mai cadere involontariamente qualcosa vicino alla vittima-
Disse, guardando il collega.
Frederick annuì, sedendosi sulla poltrona a braccia incrociate. 
-In tal caso, siamo lontani anni luce dal serial Killer.- Sbuffò. Clarice sbuffò assieme a lui, per poi uscire dall'ufficio scusandosi.
Uscì ed entrò in macchina, chiamando il telefono del dottor Lecter.
-Sei fuori pericolo- Avvisò, sentendo rispondere.
-Non cantare vittoria troppo presto, piccola Clarice- 
-Devo andare ora... Ma sappi che sono abbastanza sicuri che non sia stato tu, amore mio- Le ultime parole furono dette dopo alcuni istanti di esitazione.
In fondo, che diavolo, stavano combattendo assieme. Fianco a fianco, contro l'FBI e tutto il resto del mondo. Poteva fidarsi.
-Vai  pure. Ci sentiamo dopo- 
La comunicazione si interruppe, e Clarice sorrise mettendo il telefono in tasca e rientrando nell'ufficio.
   
 
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