Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: gmaEni6    07/11/2007    4 recensioni
Nel corridoio di un liceo, due ragazzi molto diversi vivono un momento speciale fuori dal loro mondo e dal tempo.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Racconto Sofia - Kiss #1 Liceo F. Camillo.
Ore 8:18.
Nel corridoio davanti alla III C.

Lei, jeans larghi e Globe ai piedi, sulle unghie lo smalto nero un po’ rovinato.
Lui, pantaloni a vita troppo alta marroni chiaro, occhiali spessi.
Feroli è fermo nel bel mezzo del corridoio davanti alla III C. Questa volta non c’è davvero modo di evitarlo.
-    Ciao Marzia.
-    Oi Feroli, mi sa che oggi ho sgarrato un po’ troppo. Cazzo è tardissimo! Il Barone ha già chiuso la porta?
-    No.
Marzia rallenta. Alcuni ragazzi la superano veloci sperando di non essere stati chiamati all’appello mentre altri, già in crisi d’astinenza, vanno a fumare nei bagni.
-    Meno male. Sennò quel rompipalle comincia con la predica….
Marzia va verso l’aula.
-    No. Aspetta.
-    Che c’è? Un compito in classe a sorpresa. No perché sennò me la squaglio…
Feroli parla deciso.
-    No. Ti devo dire una cosa.
-    Ok. Dimmi.
Marzia sorride. Pensa che se Feroli non è ancora entrato non c’è pericolo quindi tanto vale prendersela comoda. Butta lo zaino sul pavimento.
-    Quel ragazzo…del quinto... Lo vedi più?
Marzia ci pensa un po’ su.
-    Ma chi Marco? Ah, no…l’ho lasciato un paio di mesi fa. Ma perché?
-    E…ora…
-    Si.
-    Stai…
-    Si.
-    Cioè…esci con qualcuno?
Marzia ci pensa un po’ su.
-    No…ma…perché?
8:20. La campanella suona. Marzia guarda la faccia di Feroli e capisce.
Nei suoi occhi, dietro le lenti spesse degli occhiali, spera di trovare solo simpatia per lei ma è troppo tardi. La bocca di Feroli si muove, Marzia non sente. Il discorso sembra un po’ lungo e lui lo pronuncia serio, preciso. Peccato che il suono della campana sia troppo forte per sentirlo.
-    Cos’hai detto?
-    Io…
La campana smette di suonare. Feroli la maledice. Se non avesse coperto le sue parole quel discorso sarebbe stato perfetto, proprio come lo aveva provato la mattina allo specchio. Ora invece non riesce più a ripeterlo e non sa da dove cominciare. Si è perso. Forse negli occhi di lei.
-    Em…che…
Si ferma di nuovo.
-    Che vuoi uscire con me?
Va sempre al punto Marzia, pensa Feroli.
Sta sempre un passo avanti a te.
-    Si.
Marzia si stupisce di quello che ha appena detto Feroli. Forse l’aveva già capito tempo fa, quella volta che l’aveva cercata per dirle una cosa “importante” e poi aveva parlato solo del più e del meno oppure quella volta che lo aveva scoperto a fissarla in classe, ma certo non se lo aspettava qui né tanto meno adesso. A dire il vero credeva che un tipo come Feroli non si sarebbe mai fatto veramente avanti
-    Sei molto carina e…insomma… ti ho sempre trovata simpatica.
Marzia non sente quelle parole da quando andava alle elementari, non che nessuno le abbia più chiesto di uscire, anzi, ma nessuno gliel’aveva più chiesto in quel modo.
-    Ti andrebbe?
L’attesa è breve. Marzia pensa tre cose. La prima è che ha appena fatto il quarto ritardo del primo quadrimestre ad un mese dall’inizio della scuola quindi molto probabilmente quella stronza della vicepreside convocherà di nuovo i suoi. La seconda che Feroli sta facendo il primo ritardo della sua vita, per lei. E la terza che fortunatamente il corridoio è vuoto e nessuno può vederli.  
-    Feroli…
Lo dice in un modo e con un sorriso che già fanno capire tutto a Feroli.
-    Io credo che tu sia molto simpatico e anche molto carino.
Cazzata. Almeno la seconda. Ma Marzia non è mai stata una stronza e non vuole di certo esserlo in questo momento. Feroli non le ha fatto niente di male, è sempre stato gentile con lei, semplicemente non è il suo tipo, se mai potrebbe essere il tipo di qualcuno.
Non che sia brutto. E’ alto, magro come un chiodo e ha lineamenti regolari. Ma quei occhiali, quel suo modo di vestire e di muoversi, quel suo sapere solo la teoria della vita, non hanno niente di affascinante né tanto meno di molto interessante. Almeno per lei.
-    Ma non ti vedo in quel modo lì, hai presente, come un ragazzo. Mi piaci, ma come amico. Mi dispiace ma sono cose che succedono.
-    Ah.
Risponde così. Un monosillabo affogato nella delusione. Che altro c’è poi da dire? Feroli la comprende. Si tratta di Marzia. Marzia la rappresentante di classe. Marzia la ragazza con i grandi occhi neri intelligenti. Marzia.
Feroli abbandona le poche speranze di rapire il cuore della ragazza dei suoi sogni lì, nel corridoio davanti alla III C e se ne va. Torna in classe, alle lezioni di filosofia che ama tanto, ai compagni che non lo capiranno mai, torna alla noia di tutti i giorni. Feroli se ne va.
Ma proprio in questo momento nel cuore di Marzia nasce un’immensa compassione, quasi un dispiacere doloroso verso quel ragazzo tanto buono. Le viene un’idea.
-    Aspetta.
Feroli si gira. Potrebbe essere come nei film. Quelli che fanno al cinema a cui si è abbonato e che guarda ogni sabato, da solo. Lei torna da lui e gli confessa tutto il suo amore. Musica di violini in sottofondo. Sotto i suoi occhiali si accende una fugace speranza.
No. Non sarà così.
-    Tu…
Silenzio.
Lo sguardo di Marzia diventa incuriosito.
-    L’hai mai baciata una ragazza?
Feroli arrossisce. E’ imbarazzato. Comincia a guardarsi in giro nervoso. Vuole prenderlo in giro?  Non capisce proprio dove Marzia vuole arrivare. Ha paura e si sente improvvisamente debole. Ma poi guarda Marzia negli occhi e vede solo sincerità. No, lei non gli tirerà mai un colpo così basso.
-    Io…
Decide di fidarsi.
No.
Altro silenzio. Marzia sorride.
-    Beh, al mondo nessun ragazzo merita di vivere senza aver mai dato un bacio.
      E’ una cosa bellissima.
      E infinitamente divertente.
      E dolce.
      E non voglio che tu aspetti un secondo di più per provarlo.
Marzia si avvicina a Feroli, lentamente. Lui non capisce, si è perso di nuovo. Forse negli occhi di lei.
Allora Marzia gli da un bacio, sfiora le sue labbra dolcemente.
E’ un attimo.
Feroli fissa sognante Marzia che raccoglie lo zaino. E’ rimasto immobile.
Poi lei apre la porta della classe e si sentono le voci degli studenti, del professore. Sembra il rumore del mondo che richiama Feroli dal paradiso. Entrambi capiscono che quel momento rimarrà sempre fuori da quel mondo e dal tempo.
Poi Marzia ci ripensa e richiude la porta.
Feroli pensa che potrebbe essere come nei film, in cui lei capisce solo alla fine qual è il suo grande amore. Sotto i suoi occhiali si accende una fugace speranza.
No. Non sarà così. Neanche questa volta.
-    Oi Feroli,
-    Si.
Marzia lo guarda affettuosamente.
-    Non te ne vantare con i tuoi amici, non lo ammetterò mai.
-    Ok.
Feroli sorride. Marzia apre la porta, entra in classe e ritorna ad essere parte del mondo.
Feroli invece, rimane ancora un po’ lì, nel corridoio davanti alla III C, a godersi quell’attimo così dolce sulle sue labbra.
Pensa che ha appena fatto il primo ritardo della sua vita ma n’è valsa davvero la pena.
    

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: gmaEni6