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Autore: Sanae78    08/11/2007    3 recensioni
Essere sul punto di abbandonare tutto e grazie alle parole d' incoraggiamento di una persona che all' inizio si detestava, trovare la forza di inseguire sempre nuove sogni. Il mio nome è Shingo Aoi aka 'Taiyou no Ou,' il principe del sole, e questa è la storia di come ho ripreso a sognare ed ad avere fiducia in me stesso. Dedicata a Dragon Gio!
Genere: Sportivo, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shingo Aoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ringrazio le persone che hanno recensito questa storia e auguro una buona lettura a tutti!


Sanae78


Taiyou no Ou“

di Sanae78


Capitolo 6


Un nuovo sogno


Siamo già a Maggio, é' notte fonda qui in Italia e sono davanti al televisore dove sto seguendo trepidante la partita della nazione giapponese della quinta giornata del girone di qualificazione asiatiche.

I giovani samurai stanno indossando la seconda divisa, quella bianca.

Mancano pochi minuti al calcio finale ed i miei compagni stanno giocando contro il Vietnam conducendo per 3-0 grazie ai goal di Misugi, Matsuyama e Misaki.

Sono così teso!

Se potessi correrei lì da loro per aiutarli!

Purtroppo questo torneo di qualificazione non è iniziato nei migliori dei modi per la squadra nipponica, hanno pareggiato 1-1 con l' Arabia Saudita e perso per 3-1 contro l' Australia.

Se vogliono passare, d' ora in poi non si possono permettere più di perdere nessun' altra partita ed inoltre devono sperare in qualche passo falso dei loro avversari diretti.

Il triplice fischio dell' arbitro sta decretando la fine dell' incontro.


Ma che succede la panchina sta esultando ed i giocatori in campo si sono voltati per capire cosa stia succedendo.

Adesso panchinari e titolari stanno festeggiando tutti insieme in campo, ma ecco che lo speaker si decide a spiegarne il motivo.


“L' Australia ha pareggiatoooo! Siii! Siamo di nuovo in gioco ragazzi!”


Ho urlato anch' io, non sono riuscito a trattenere tutta la gioia che ho in questo momento e mi sono alzato dalla poltrona alzando in alternanza le braccia.

Sto festeggiando con loro!

Sento che anche una lacrima di commozione mi sta rigando il viso.

Spero di non aver svegliato nessuno!

Sono troppo contento!

La tensione mi stava uccidendo.

Menomale, adesso posso andarmene a dormire tranquillo.


Ma che stadio grande!

E' uno degli stadi dove si svolgeranno le partite del girone del Giappone.

Le gradinate sono stracolme ed i tifosi ci incitano gridando i nostri nomi e con degli striscioni di incoraggiamento.

Stanno gridando anche il mio.


Forza Principe del Sole!”

Vai Dinamo del campo da gioco!”


Quasi quasi mi dimenticavo del mio secondo soprannome, ma di questo ricordo il significato, è dovuto al fatto che sono un giocatore dai movimenti molto veloci e dotato di una notevole tecnica calcistica.


Sono in campo e mi sto guardando intorno.

Indosso la divisa blu e sulla schiena è riportato il mio nome e vi è scritto il numero venti.

Il numero con cui gioco in nazionale.

Mi guardo intorno e mi accorgo di non essere solo, sono in attacco sulla destra con Hyuga e Wakashimazu che mi fanno cenno di prepararmi.

Dietro di noi ci sono Tsubasa e Misaki, posizionati a centrocampo, che pronti a dare il calcio d' inizio, mentre Misugi e Matsuyama sono in supporto ad Ishizaki ed Igawa in difesa.

Ma Tsubasa e Hyuga non erano impegnati coi loro rispettivi campionati!?

In panchina vedo anche Akai...ma com' è possibile so che si era infortunato!

Contro chi giochiamo?

Ma sono gli australiani che sono in prima posizione con dieci punti.

Per essere primi dobbiamo batterli e con una pesante differenza di reti.


Ecco l' arbitro fischia e la partita incomincia.

Io, Hyuga e Wakashimazu avanziamo, mentre il tandem Tsubasa-Misaki ci segue eseguendo una fitta rete di passaggi.

Tsubasa è in possesso della sfera e gli si fanno incontro i tre moschettieri dell' Australia: Mark Duvika, Harry Cornwell e Tim Shacker.

Fantastico li ha dribblati tutti!


Preparati Shingo, questo passaggio è per te!”


Aggancio la palla coi piedi e mi avvicino sempre di più alla porta degli Aussie, mentre gli altri mi sono tutti vicini.

Eseguo un bel tunnel per scavalcare un massiccio giocatore australiano che sembrerebbe aversela un pochino a male e allungo per Hyuga che si sta preparando a caricando uno dei suoi potentissimi tiri.

Un difensore avversario cerca di disturbarlo e Hyuga per evitare di farsi portare via il pallone, lo passa a Wakashimazu, che a sua volta passa a Misaki.


La porta è sempre più vicina e mi posiziono in modo da poter tirare.

Misaki se ne accorge ed esegue un passaggio per me.

La palla però è alta e per calciarla mi alzo da terra ed aggancio la palla in rovesciata.

Vedo lo specchio della porta e miro sulla sinistra del portiere.

La sfera viaggia veloce, e nonostante l' estremo difensore abbia cercato di intercettarla, s' insacca nella rete.


Atterro ed esulto eseguendo una capriola aerea e poco dopo tutti i miei compagni mi sono addosso e mi abbracciano.


Tsubasa ci sta dicendo qualcosa: “Shingo ha aperto le marcature, ma ora dobbiamo mettercela tutta per segnare tutti quei goal che ci serviranno per aggiudicarci il primo posto nel nostro girone permettendoci di qualificarci per i giochi olimpici. Nel frattempo Genzo farà di tutto per impedire agli australiani di violare la nostra porte. Forza ragazzi! Forza Giappone!”


Urliamo tutti insieme: “Forza Giapponeeee!”


E il gioco riprende...


Ma dove sono!?

Sono nel mio letto e quindi significa che era solo un sogno.

Prima o poi so che verrò chiamato per far parte della nazionale dei Golden 23, ma non so ancora quando.


Ma che ore sono?

Mi tiro fuori dalle coperte, accendo la lampada a forma di pallone che si trova sul mio comodino e l' accendo per guardare la sveglia.

Sono quasi le sette e mezza e tra poco mi dovrò alzare, mi sa che è meglio che mi alzi.

Di fianco alla radiosveglia c' è il cellulare che si è messo a vibrare per qualche secondo..

Quando mi sono coricato, mi sono dimenticato di spegnerlo.

Dev' essere arrivato un sms.

Controllo ed il mittente è Tamotsu che mi scrive:


'Ciao Shingo, le cose si stanno mettendo abbastanza male per la nazionale ed a breve potresti essere convocato con gli altri europei, quindi tieniti pronto! Tamotsu'


Se avranno bisogno di me io ci sarò!

Dico fra me richiudendo lo sportoncino del telefonino e nello stesso momento vengo travolto da mille pensieri.


La prima volta che ho giocato per la nazionale del mio paese, sono giunto come un angelo in aiuto di Tsubasa.

Anche in quell' occasione mancavano diversi giocatori importanti.

Ero così emozionato e ricordo che se bene solo Tsubasa si ricordasse chi fossi, gli altri mi hanno accolto benissimo.


Vincere la medaglia d' oro alle Olimpiadi di Madrid è il nostro nuovo sogno e di sicuro non ci arrenderemo di fronte agli ostacoli che incontreremo.


Grazie a Tsubasa ho capito che non bisogna mai arrendersi, ma continuare a seguire dei nuovi obiettivi.


Parteciperemo a queste Olimpiadi e faremo vedere a tutti di cosa siamo capaci!

Sento già l' adrenalina che mi sale in tutto in corpo e provo fiducia per gli altri che sono in ritiro.


Voglio incoraggiarli e per farlo manderò un messaggino a Ide:


'Ok, mi tengo pronto! Forza Giapponeeee! By Shingo'


Inviato!


Il sole è già sorto e di sicuro questa sarà una bella giornata!



Fine



Disclaimer


I personaggi presenti in questa storia appartengono a Yoichi Takahashi.



  
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