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Autore: RedScar    19/04/2013    0 recensioni
(tratto da un capitolo.)
'Sai, è molto difficile per me legarmi a qualcuno, perché nel corso della mia vita tutte le persone a cui mi sono legata se ne sono sempre andate, ma mi sono legata a te, per quanto cercassi di bloccare questo sentimento, visto che tu sei una pop star di fama internazionale, chi mi assicura che quella che hai non è solo una cotta passeggera, chi mi assicura che appena tornerai a Londra non ti dimenticherai di me? E’ per questo che ho così paura di legarmi a te.'
But I always will remember.
(Ma io ricorderò sempre)
You were my Summer love.
(Che tu eri il mio amore estivo)
You always will be my Summer love.
(Tu sarai sempre il mio amore estivo)
Doveva essere una OS ma ho deciso di dividerla in diversi capitoli.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4.
‘Ragazzi?’ Sentii una voce chiamarmi. ‘Ragazzi vi svegliate?’ Chiese la stessa voce. Io e Liam ci coprimmo ulteriormente emettendo qualche mugolio di disapprovazione.
‘Non si fa così!’ Disse Zayn. ‘Ora li svegliamo noi. Abbiamo la canzone perfetta.’ Continuò. Dopo di che iniziarono a cantare una canzone che doveva invogliarci ad alzarci, peccato che su di me aveva l’effetto contrario, così stavo tranquilla nel letto godendomi il dolce suono della chitarra e delle loro voci. Peccato che dopo qualche minuto iniziarono a saltare sul letto, tutti, tanto che rischiavano di schiacciarmi.
‘Ok, ok, siamo svegli.’ Esclamò Liam. ‘O meglio io lo sono, adesso sveglio lei, ci vediamo giù.’ Continuò. Dopo qualche secondo sentii Liam scuotermi dolcemente.‘Ross? Dai, svegliati. Oggi dobbiamo lavare le macchine.’ Notando che non mi convinceva continuò. ‘Se preferisci ti chiamo Paola e ci pensa lei a svegliarti, dimmi tu.’
‘No, ti prego.’ Sussurrai aprendo lentamente gli occhi e trovandomi davanti Liam che sorrideva dolcemente.
‘Brava la mia piccola Ross, adesso alzati.’ Disse lui continuando a sorridermi.
‘Quello che Liam voleva dirti è: alza quel bel culo che ti ritrovi e lavati, possibilmente senza farti vedere in mutande da tutti, anche se la cosa non mi dispiace personalmente.’ Esclamò Louis entrando di nuovo in camera mia.
‘Non dispiace nemmeno a me!’ Ammise Harry facendo comparire le fossette sulle guance. In tutta risposta tirai un cuscino sulla porta che si richiuse immediatamente. Mi alzai scostando il lenzuolo che ci copriva ed andando in bagno dopo aver recuperato le mie cose. Mi feci una doccia ed uscii dopo essermi vestita e legata i capelli in una coda di cavallo alta.‘Il bagno è tutto tuo.’ Dissi a Liam prima di scendere le scale andando a fare colazione. ‘Quindi oggi che dobbiamo fare?’ Chiesi ai ragazzi che stavano sparsi tra il salone e la cucina mentre mi preparavo il caffè.
‘Laviamo le macchine, pranziamo, andiamo a mare e poi ci inventiamo qualcosa.’ Rispose Niall mentre mangiava dei biscotti.  ‘Mh, bel programma.’ Risposi iniziando a bere il caffè dalla tazza. Ci eravamo infilati tutti cose vecchie, o almeno noi ragazze che avevamo magliette e pantaloncini, i ragazzi stavano tranquillamente in tuta e con il busto scoperto, tranne per Harry, visto i suoi tatuaggi che lo avrebbero fatto riconoscere a tutti. Ovviamente per completare il tutto loro avevano dei cappellini e degli occhiali da sole, almeno per evitare che troppe persone curiose si avvicinassero a noi, non lasciandoci più in pace. Iniziammo a lavare le macchine in piena tranquillità, fino a quando quel grande genio di Louis non mi rovesciò in testa un intero secchio di acqua e sapone, scatenando una guerra tutti contro tutti. Dopo aver passato almeno due ore così ci ritirammo in casa e Angie ed io iniziammo a preparare qualcosa da mangiare da portarci in spiaggia come picnic. Così ormai erano le tre di pomeriggio, Niall e Louis continuavano a mangiare gli avanzi mentre il resto di noi giocava a carte e prendeva il sole.
‘Oh andiamo ragazzi! Non è così difficile giocare a burraco.’ Disse Angela esasperata mentre cercava di far capire a Liam, Harry e Zayn come si giocasse a burraco.
‘Invece si, ok? Ci sono così tante carte!’ Rispose Harry.
‘Ragazzi, se vi può consolare nemmeno io so giocare.’ Ammisi guardandoli.
‘Oh andiamo Rossi, loro sono più intelligenti di te.’ Mi rispose Angie sorridendomi, peccato che si fosse dimenticata quanto io odiassi i confronti e le battute sulla mia intelligenza, ok, non ero la ragazza più perspicace del mondo, ma non mi piaceva essere presa per stupida. Ma feci finta di nulla e sorrisi sforzatamente guardando il mare.

 
Liam’s pov.
Fu in quel momento che lo notai, stava sorridendo in maniera sforzata, lo si notava dai suoi occhi, erano più spenti? Delusi? Tristi? Ma non riuscivo a capirne il motivo, infondo nessuno l’aveva offesa seriamente, a parte la battuta di Angela nei confronti della sua intelligenza.
‘Magari è proprio per quello che è triste, idiota.’ Disse una vocina nella mia testa. Liquidai i ragazzi ed Angela con un: ‘Mi sto annoiando ragazzi, tanto non ci capisco nulla.’ Ed andai da Ross.
‘Ehi.’ La salutai.
‘Ehi.’ Rispose lei sorridendo di nuovo in maniera sforzata.
‘Vieni a fare il bagno con me?’ Le domandai offrendole una mano per alzarsi, lei scosse la testa in maniera negativa. ‘Non era una richiesta.’ Aggiunsi prima di tirarla in piedi quasi in maniera sforzata e caricarmela sulla spalla.
‘Liam James Payne mettimi giù o giuro che dormirai su un divano scomodo per il resto della tua vita.’ Iniziò a lamentarsi lei facendomi sorridere. ‘Liam, ti prego, mettimi giù, dai.’ Continuava, così l’accontentai e la feci cadere in acqua, quando riemerse alzai le spalle.
‘Hai detto tu di metterti giù.’ Le dissi sorridendo innocentemente.
‘Bastardo.’ Rispose in italiano, Louis lo diceva sempre, era l’unica parola che sapeva e che ci aveva insegnato in italiano oltre al classico ‘ciao’.‘Sei stato cattivo.’ Aggiunse facendo il broncio, sembrava una bambina a cui avevano appena tolto il gelato.
‘Mi stai facendo sentire in colpa.’ Ammisi guardando la sua faccia che mi inteneriva.
‘E’ questo l’obbiettivo, genio.’ Rispose prima di farmi una linguaccia che mi fece scoppiare a ridere.
‘Ross, possiamo essere seri per una volta?’ Le domandai, vidi la sua faccia farsi seria e guardarmi confusa. ‘Voglio fare un gioco con te. In questa settimana, per ogni giorno, ci diremo qualcosa di segreto su di noi, ma davvero, davvero, segreto.’ Notando che non capiva decisi di spiegarle qualcosa. ‘Vediamo, tipo, inizio io, ho il terrore di sbagliare tutto con i ragazzi e mandare tutto quello che abbiamo costruito a puttane per un errore tipo stonare sul palco, ho questa grandissima capacità di mandare tutto a puttane, a partire dalle mie relazioni a fatti più personali.’ Conclusi.
‘Io, non vorrei rovinarti la festa’ Iniziò facendo le virgolette sull’ultima parola. ‘Ma ho così tanti scheletri nell’armadio che una settimana non basterebbe, nemmeno un mese. Ci sono così tante cose che non sai di me, James.’ Finì chiamandomi con il mio secondo nome.
‘Ross, ti prego, fallo per me. Poi è una cosa divertente per conoscerci meglio! E ti assicuro che ti dirò alcune cose veramente imbarazzanti su di me, tanto che potrai ricattarmi a vita, ma so che non lo farai perché mi vuoi taaanto bene.’ Dissi, ma notando la sua faccia aggiunsi. ‘O almeno spero.’
Dopo qualche momento di esitazione lei annuì prima di accettare la mia proposta.‘Va bene, sembra divertente. Vediamo, io…’ Iniziò lei riflettendo. ‘Ho il terrore di non essere mai abbastanza.’ Confessò lei. ‘Diciamo che nella mia vita ho avuto diverse occasioni per notare che ero una delusione per tutti, a partire dai miei genitori per concludere con i miei amici. Non sono mai stata veramente brava a scuola, non sono brava negli sport, non ho un talento. Non so fare niente. E molte volte a causa di questi pensieri mi sento inutile, non abbastanza appunto.’ Concluse con un sorriso amaro e giurai di aver visto i suoi occhi farsi lucidi per qualche secondo. Dopo qualche minuto di silenzio lei mi guardò quasi intimorita prima di chiedermi:  ‘Queste cose rimangono tra noi, vero? Probabilmente alcune cose che ti dirò non le ho mai nemmeno accennate a Paola ed Angela e sinceramente non so nemmeno perché le dirò ad un ragazzo che mi è quasi sconosciuto’ Aggiunse.
‘Certo.’ Le sorrisi per rassicurarla. ‘E fidati, molte cose che saprai di me non le conosce nessuno, nemmeno Zayn o i ragazzi. E comunque, tornando al discorso di prima, se una settimana non basterà potremo anche impiegarci tutto un mese, come preferisci tu.’ Continuai sorridendole. Chissà se così l’avrei conosciuta per davvero, o almeno con tutti quegli scheletri nell’armadio che diceva di avere.





Angolo di Rossella.
Scusate il ritardo, ma con la scuola non riuscivo a scrivere, comunque eccovi qui un nuovo capitolo! Ditemi che ne pensate, alla prossima.
xx

  
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