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Autore: Hermione298    20/04/2013    2 recensioni
«C-chi sei? E c-cosa ci f-faccio q-qui?» dissi balbettando.
«Piacere io sono Jongin ma puoi chiamarmi semplicemente Kai,tu invece?» disse. Così si chiamava Jongin e si faceva chiamare Kai.. che bel nome.
Abbassai la testa e non risposi. Avevo paura. Chi diamine era?
-Tratto dal capitolo 2.
Personaggi: Alison (prestavolto: Ashley Benson) - Kim Jongin/Kai (EXO) - Bang Youngguk (B.A.P) e tanti altri..
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kai, Kai, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2.





Era passata una settimana dalla morte e dal funerale di yougguk.
Mi sentivo una merda.
Avevo incominciato a tagliarmi profondamente e non ero uscita neanche una volta dal mio appartamento. Neanche per andare all’università.
L’unica cosa a cui pensavo era “Che senso ha la mia vita? Perché non muoio”.. si,volevo morire.
Non trovavo più una ragione per andare avanti. Non avevo più nessuno.
L’unica mia ragione di vita era morto e la mia voglia di vivere era morta con lui.

Mi alzai dal divano su cui ero seduta e mi diressi verso il frigorifero.
Presi una bottiglia di birra e la bevvi tutta. Era da una settimana che bevevo sempre.
Che cosa avrebbe detto Guk se mi avesse visto? Sinceramente non mi interessava.. ormai lui non c’era più.

Mi diressi verso la finestra e vidi che stava piovendo fortissimo.
Decisi di andare a fare una passeggiata.
Amavo la pioggia.
 
C’era vento e pioggia forte ma sinceramente non mi interessava più di tanto.
Avevo camminato per qualche ora finché non mi fermai e vidi alla mia destra un supermercato. Entrai e comprai due bottiglie di birra. Uscii e le bevvi tutte.
Avevo giramento di testa e nausea ma sinceramente non mi interessava.
Proseguii la mia camminata finché non mi accasciai a terra per il forte giramento di testa.
La pioggia batteva forte sul mio corpo accasciato a terra. Era come se fossi morta. Chiusi gli occhi e mi addormentai.


«Ehi!»qualcuno disse mentre agitava il mio corpo. 
Aprii a stento gli occhi e vedevo tutto offuscato.. c’era un ragazzo davanti di me che mi chiamava. 
Chiusi di nuovo gli occhi e non vidi più niente.


 Sentivo un dolce profumo di thè caldo.
Aprii gli occhi e vidi che mi trovavo in una stanza da letto che non era la mia. Avevo paura.
Come ero finita lì dentro? Mi alzai,uscii dalla stanza e davanti alla porta trovai un ragazzo alto e bello.
Chi era? E che cosa voleva da me?


«Oh,ben svegliata!»mi disse facendomi un sorriso amichevole.
«C-chi sei? E c-cosa ci f-faccio q-qui?»dissi balbettando.
«Piacere io sono Jongin ma puoi chiamarmi semplicemente Kai,tu invece?»disse. Così si chiamava Jongin e si faceva chiamare Kai.. che bel nome.
Abbassai la testa e non risposi. Avevo paura. Chi diamine era?
«Beh,se non vuoi dirmelo non fa niente.»Sorriso «Allora, due giorni fa ti ho trovata accasciata per strada. Ho cercato di svegliarti ma non ne volevi sapere,così ti ho portato in casa mia. Sai,oltre ad essere ubriaca e tutta bagnata avevi anche la febbre alta.»Disse. Wow,così lui mi aveva salvata? Io non volevo essere salvata.
«G-Grazie m-mille»dissi a bassa voce e feci un inchino in segno di gratitudine.
«Ehi ehi ehi! Smettila di balbettare»rise «Non devi aver paura di me! Non ti farò del male! E non c’è bisogno di inchinarsi»sorrise di nuovo.
«O-okay»tossii «B-beh,forse è meglio se vada via.. grazie di tutto»gli sorrisi di nuovo.
«Oh,non andare. Ancora sta piovendo fuori. Sai,stavo preparando del thè.. ne vuoi un po’?»Disse sorridendomi.
«Mmm v-va bene»gli sorrisi.

Andammo in cucina e mentre lui finiva di preparare il thè io mi ero seduta nel piano bar. 
Quando finì mi diede una tazza bella piena di thè e si sedette di fronte a me.

«G-grazie»alzai lo sguardo per vederlo e gli sorrisi.
«Ti avevo detto di non balbettare più»sorrise amichevolmente «Allora,visto che mi sei debitrice che ne pensi se domani mi concedi di uscire con te»mi disse.

Alzai gli occhi e lo guardai seria. Diceva sul serio? Un estraneo mi aveva chiesto di uscire? Mah,non sapevo cosa rispondergli.

«I-Io»tossii «Io non lo so. Domani devo andare a lavorare»mentii. Avevo lasciato il mio lavoro qualche giorno fa e sinceramente avevo fatto male. Adesso come avrei pagato l’affitto dell’appartamento? Ero nella merda.
«Davvero? Che lavoro fai?»
«Lavoro in un negozietto»non sapevo cosa dirgli. Incomincia a sudare.. odiavo mentire.
«Oh,figo. Beh,se ti va posso venirti a trovare se mi dici dove si trova»sorrise di nuovo.

Stava scherzando vero? Ero nella merda. Se gli dicevo di no risultavo per una ragazza maleducata e ingrata. 
Dopotutto aveva ragione,ero sua debitrice.

«Ora che ci penso domani non ho molto lavoro! Posso anche chiamare il mio capo e dirgli che domani non ci vado.»Feci un sorriso falso «Quindi per me va benissimo uscire domani»
«Davvero? Fantastico!»sorrise allegramente «Dove ti piacerebbe andare?»
«Non lo so..»
«Che ne pensi di andare al luna park? Sai,amo molto i luna park»rise.

Luna park.. ancora ricordo quella volta in cui io e Youngguk eravamo andati al luna park. Era stato per il nostro primo San Valentino. Oddio,mi manca così terribilmente.

«Mh okay. Anch’io amo i luna park»feci un sorriso falso. Per fortuna non si notava.
«Allora,ti vengo a prendere alle 9.00»mi guardò «Dove abiti? E il tuo numero di cellulare? Sai,così se ci sono problemi posso chiamarti» 

Gli dissi il mio indirizzo e ci scambiammo i numeri di cellulare.

«Allora,puoi dirmi il tuo nome? Almeno so come chiamarti»rise «e ovviamente come mettere nella rubrica telefonica»

Risi.
Stavo seriamente ridendo? Wow..

«Beh,scusa se non te l’ho detto prima. Mi chiamo Alison»
«E’ un bellissimo nome! Di dove sei? E quanti anni hai?»sorrise
«Vengo da Los Angeles e abito da 3 anni a Seoul. Ho 20 anni,tu?»
«Los Angeles.. grande! Io ho 21 anni.. quindi sono più grande di te! Puoi chiamarmi oppa»mi guardò e sorrise. Aveva degli occhi bellissimi.
«O-Oppa? Wow,non ho mai chiamato nessuno così prima d’ora. Neanche il mio fidanzato»dissi velocemente e me ne pentii subito. 

Gli avevo appena detto che ‘’avevo’’ un fidanzato. E se mi avesse fatto qualche domando cosa gli avrei risposto? 
Maledetta la mia boccaccia che non sta mai zitta.

«Veramente? Non hai mai chiamato il tuo fidanzato oppa? Perché?»mi guardò con curiosità
«visto che sono americana non mi ho mai usato questi termini che usate voi e lui non mi ha mai detto di chiamarlo così»accennai un sorriso.
«Sei fidanzata? Sai,se domani non vuoi venire perché il tuo fidanzato poi si incazza posso capire»mi guardò con comprensione
«Ohhh no,non sono fidanzata. Non ti preoccupare.»Mi alzai «Scusami tanto ma ora devo seriamente andare. E’ tardi e ho tantissimi cose da fare.»Mi diressi verso la porta.
«Allora ci vediamo domani!»mi disse e mi sorrise.
«A domani»gli dissi e me ne andai.

Appena arrivai a casa mi stiracchiai sul letto.
Avevo tantissimi pensieri per la testa.
Me n’ero andata così d’un colpo perché non volevo che mi facesse domande sul perché non ero più fidanzata.
Aprii il cassetto del comodino accanto il mio letto e presi una foto di youngguk. La guardai e la baciai.

«Guk,mi manchi così terribilmente. I love you»
Piansi e mi addormentai..



Rieccomi con il secondo capitolo! :D Okay,il primo capitolo lasciava un po' a desiderare! troppo depressivo ahahah.
Questo capitolo personalmente mi piace di più e spero che piaccia anche a voi!
Scusatemi se ci sono errori grammaticali ç.ç

Al prossimo capitolo! 
Mi raccomando,recensite! :)









  
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