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Autore: honeyandthemoon    21/04/2013    2 recensioni
J vive con sua nonna.
Va a scuola, studia, si diverte, ha molti amici.
Ma un giorno la casa accanto alla sua viene acquistata da cinque giovani ragazzi.
Chi sono codesti? Come mai si sono trasferiti li?
J non lo sa, ma loro nascondo un piccolo segreto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alle nove eravamo tutte fuori dall’hotel, e nel mentre che aspettavamo i ragazzi, mi accesi una sigaretta. Un leggero vento mi scompigliò i capelli,
inspirai il fumo, sentivo mentre scendeva nei polmoni, per poi buttarlo fuori.
“Stiamo arrivando” urlò Louis uscendo dall’hotel.
“Perché siamo riuscite a prepararci prima noi che voi?” chiese El.
“Piccoli problemi tecnici” sussurrò Louis baciando la sua ragazza.
“Tipo?”
“Zayn non riusciva a tirare su i capelli” iniziammo a ridere, per poi vedere i ragazzi raggiungerci.
“Bene, siamo pronti. Dove andiamo?” chiese Niall.
“Che ne dite di andare a ballare?” proposi.
“Oh yes, ma io ho fame, prima passiamo a mangiare?” Niall e il cibo, storia di un grande amore.
“McDonald?” propose Lucia.
“Approvato!”
Camminavamo per le vie del centro, i ragazzi continuavano a parlare del videogioco, mentre noi ragazze guardavamo le vetrine.
Arrivati al McDonald di piazza di spagna un gruppo di fan chiese ai ragazzi foto ed autografi, alcune chiesero anche a Perrie, mentre io, El e Lucia ci tenevamo a distanza.
“Ma è sempre così?” chiese Lucia indicando una ragazza che faceva una foto con Liam.
“Sì, per la maggior parte del tempo.” Risposi sorridendo.
“Wow, io non ci riuscirei, cioè, vorrei anche un po’ di privacy!” esclamò Lucia.
“Quando sei una persona famosa la privacy te la puoi scordare” puntualizzò Eleanor.
Una ragazzina si avvicinò a noi sorridendo.
“Ciao, tu sei Lucrezia, vero?” avrà avuto tredici anni, capelli biondi e un bellissimo sorriso.
“Ehm, sì. Perché?” chiesi, avevo il terrore che iniziasse ad insultarmi, come la maggior parte della fans.
“Sai, ti ammiro molto, coì come ammiro Perrie, Eleanor e Danielle. Voi non ci date peso a tutti gli insulti che ricevete dalle fans, e vorrei poterlo fare anche io. Posso fare una foto con voi?”
Era la prima volta che qualcuno voleva fare una foto con me, e non mi sentivo molto a mio agio.
“Ehm, sì, se ci tieni. Ma come ti chiami?”
“Alessia”
“Allora vieni qui, in mezzo a noi due”
Alessia si posizionò in mezzo a noi e Lucia scattò la foto con il suo telefono.
“Ecco a te” disse Lucia porgendo il telefono ad Alessia.
“Grazie mille, e continuate così, siete stupende” incominciò a correre e tornò dalle sue amiche.
“El, ti è già successa una cosa del genere?” chiesi guardandola seria.
“Sì, poche volte. Ci sono delle ragazze che sono davvero mature, e ascoltano i ragazzi per la loro musica e non solo perché vorrebbero sposarsi con tutti e cinque” disse sorridendo.
“Ragazze scusate” Harry mi cinse i fianchi e mi baciò.
“Tranquilli” risposi prendendolo per mano.
“Ora mangiamo?” chiese Niall.
Entrammo nel McDonald ed ordinammo.
Passammo tutta la sera a parlare di Roma, di cosa volevamo fare i giorni seguenti. Louis iniziò a lanciare le patatine a Niall che riusciva a prendere sempre con la bocca.
Lucia fece almeno cento foto ai ragazzi mentre facevano i cretini.
“Lu, ci facciamo una foto solo noi ragazze e la pubblichiamo su Facebook?” chiesi richiamando l’attenzione delle altre ragazze.
Ci stringemmo un po’ e iniziammo a fare foto a raffica, sorridendo, facendo delle facce buffe, con le facce stupite.
“Quale metto?” chiese Lucia. Lei era la meno raggiungibile, nessuno sapeva chi era, e potevo avere un bel ricordo senza che qualche Directioner pazza iniziasse ad insultare.
“Quella con le smorfie è stupenda” indicò Perrie.
“Okkei, andata!” caricò la foto e chiuse Facebook, fino all’indomani mattina non voleva aprirlo.
“Bene, ora andiamo a ballare?” chiese Liam
“Oh yes, che la serata abbia inizio!” disse Perrie esaltata.
Uscimmo dal McDonald e tornammo a camminare per le vie di Roma.
“Che ne dite di andare all’Arcadia*?”  chiesi pensando alla discoteca.
“Per noi è uguale, non conosciamo quasi nulla di Roma, lo sai” rispose Perrie.
“Andiamo in un bar prima?” propose Lucia.
“Della serie ‘propongo di bere, prima di uscire a bere?” chiesi sorridendo.
“Esatto!” rispose battendomi il cinque.
Entrammo nel primo bar che ci capitò e andammo a sederci nell’unico tavolo libero.
“Buona sera ragazzi, cosa posso portarvi?” una cameriera sulla trentina si posizionò davanti a noi.
“Per me una Pina Colada” urlai alzando la mano.
“Io una bomba blu” esclamò Lucia.
“Io una coca cola” disse Liam
“Oh, Liam dai… bevi qualcosa di più che una coca… so la tua storia, però..” dissi facendogli l’occhiolino.
“Per me una coca” affermò guardando la cameriera.
El, Perrie e i ragazzi ordinarono altri cocktail e pochi minuti dopo arrivarono al tavolo.
“Beh, alla nostra” dissi alzando il bicchiere.
“Alla nostra!” ripeterono in coro i ragazzi.
 
La sveglia del telefono mi fece svegliare di soprassalto.
La testa mi pulsava fortissimo. Lucia dormiva nel suo letto come se non avesse sentito nulla, lei non sentiva mai la sveglia.
Mi alzai ed entrai in bagno, la mia faccia ed i miei capelli dicevano molto della serata passata, di cui ricordavo solo a pezzi.
Giuro, non proporrò mai più di bere prima di uscire a bere.Pensai mentre mi sciacquavo il viso. Uscii dal bagno e presi la prima maglia che mi capitava sotto mano. La fame si faceva sentire quindi chiamai il servizio in camera ed ordinai una colazione sostanziosa. Appena bussarono alla porta mi catapultai ad aprire.
“Grazie mille” dissi alla cameriera davanti a me. Le lasciai la mancia, chiusi la porta, mi sedetti sul divano e iniziai a mangiare guardando la televisione.
Bip bip.
-Vestiti e scendi, ho una sorpresa per te.-
Harry era già sveglio, e questa cosa mi impressionò, essendo ce dormiva abbastanza.
Tornai in camera e presi i nuovi vestiti comprati il giorno prima. Lasciai un messaggio scritto alla ragazze e scesi di sotto.
“Buongiorno” Harry era seduto su una vespa rossa con un sorriso meraviglioso in viso.
“Buongiorno amore, ma cosa ci fai seduto lì sopra?” chiesi avvicinandomi a lui.
“Oggi visiteremo Roma su questo” rispose porgendomi un casco.
“Davvero?”
“Sì” mi buttai tra le sue braccia e indossai il casco.
“Stringimi forte” disse appena salii sulla vespa.
“Non potrei chiedere di meglio” risposi cingendogli i fianchi.
Partì tranquillo, con il vento che gli scompigliava i ricci sotto il casco e il suo splendido sorriso.
Passammo la mattinata sulla vespa, scendendo per mangiarci un gelato in un gelateria a Lepanto, facendoci delle foto in posti meravigliosi. All’ora di pranzo tornammo in Via veneto, ma andammo a Villa borghese. Parcheggiò la vespa vicino al cancello, mi prese per mano e mi guidò fino a trovare un piccolo pic nic preparato solo per noi.
“Hai preparato tutto tu?” chiesi strabuzzando gli occhi.
“Solo per noi” rispose baciandomi “questa è la nostra giornata”.
“Ti amo Harry” dissi con gli occhi lucidi.
“Ti amo anche io J” rispose abbracciandomi.
Affondai il viso nel suo petto, sperando che quel momento non sarebbe mai finito, non volevo pensare che lui sarebbe partito pochi, troppo pochi, giorni dopo.
“Non ci pensare” affermò accarezzandomi i capelli.
“A cosa?” chiesi non staccandomi dal suo abbraccio.
“Alla mia partenza. Non ci voglio pensare nemmeno io.”
Lui mi capiva, lui riusciva sempre a capirmi, e questo mi stava distruggendo dentro, lentamente.
Ci sedemmo sul lenzuolo steso per terra e iniziammo a mangiare quello che trovammo nel cestino. Panini, bibite e torta.
“è tutto perfetto” affermai guardandolo negli occhi.
Passammo tutto il pomeriggio a ridere ed a parlare, e, stranamente, ero riuscita a non pensare alla sua partenza.
“Che ne dici di andare al mare?” chiese alzandosi.
“Davvero? Harry oggi mi stai sorprendendo sempre di più” dissi abbracciandolo.


 
 
-Spazio autrice-
* è il primo risultato quando ho digitato discoteca Roma.
 
Ragazze devo dirvi una cosa. Il prossimo capitolo sarà l’ultimo.
So che a molte di voi non fregherà nulla, però io ve lo dico lo stesso. Lo pubblicherò in settimana  e farò i ringraziamenti come si deve, ora scappo.
Grazie a chi legge questa storia, vi adoro!
_EhiJ
  
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