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Autore: Dama degli Intrighi    21/04/2013    3 recensioni
Questa non è solamente una fic ispirata dalla storia di una grandissima scrittrice, in questa fic io mi sono data una sfida, mi sono costretta a immaginarmi nei panni della Rowling che deve scrivere un "dopo Harry Potter" e mi sono chiesta cosa potrebbe succedere. Ho letto i libri della Rowling in originale e ho cercato di usare il suo stesso tipo di scrittura e da tutte queste mie ricerche e altre è nata questa Fic che spero che vi piaccia...
Gradirei molto sapere i vostri pareri tramite le recensioni!
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Magic'
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***

Arrivato il quarto sabato pomeriggio Pervinca si lasciò cadere ormai sfinita sull’erba di uno dei giardinetti interni alla scuola. Quella sera sarebbero arrivati gli studenti selezionati delle due scuole, con i rispettivi presidi, che avrebbero partecipato con Hogwarts alla gara, tutti erano impuntati su quello e fremevano dalla curiosità, mentre lei riusciva solo a pensare all’ennesima lezione del professor Rüf di quella sera. Sapeva, inoltre, che avrebbe dovuto far pratica di volo, ma la sua scopa giaceva di fianco a lei e non osava nemmeno sfiorarla.
-Madama Bumb mi ha detto di aiutarti con la pratica di volo- disse la voce fredda di qualcuno in piedi davanti a lei.
Pervinca si mise seduta. Di fronte a lei, nella sua splendente divisa da Serpeverde, c’era un ragazzo biondo dagli occhi azzurri freddi come il ghiaccio.
-Come?-
-Devo aiutarti e farti volare prima di sera-.
-Perché?-
-Perché se no mi prendo un’altra punizione più cinque punti vengono tolti alla mia casa-.
-E io sarei la tua punizione, Malfoy?-
Pervinca si era ricordata chi fosse quel ragazzo. Si chiamava Scorpius Malfoy ed era in classe con lei a Pozioni, a Cura delle Creature Magiche e a Difesa Contro le Arti Oscure. Era bello quanto maleducato e incurante di qualunque regola. La ragazza si alzò in piedi e afferrò la sua scopa.
-Allora?- le chiese il ragazzo.
-Tu credi che io ti aiuterei mai?-
Scorpius tacque guardandola serio. Pervinca lo fissò. Impugnava la sua scopa e sembrava che fosse pronto per una partita di Quidditch. Lei fece per andarsene.
-Ti prometto che se farai un paio di lezioni con me, dopo sarai al passo con gli altri- urlò appena. -Una materia in meno-.
Pervinca si girò di scatto verso il ragazzo e sbuffano esalò un - Ok, accetto-.
Dopo poco erano sul campo da Quidditch. Malfoy indossava la sua divisa verde mentre Pervinca aveva la sua normale uniforme. Scorpius impugnò il suo manico, vi ci salì e si librò in aria senza la minima fatica.
-Prova- le disse indicando con un cenno del mento la scopa di lei.
-Io non penso che-.
-Non devi pensare. Salici e impugnala come ti hanno detto e con un leggero saltino spingiti verso l’alto-.
Con un po' di timore fece come le veniva detto, ma non successe niente.
-Con convinzione- la riprese lui.
Pervinca chiuse gli occhi e con una più vigorosa spinta andò verso l’alto. Quando riaprì gli occhi era all’altezza di Malfoy.
-Bene, e ora vola!- le disse lui partendo veloce come il vento come solo un cercatore riesce a fare.
Pervinca lo imitò un po' titubante mentre la professoressa McGranitt e il professor Potter la guardavano da bordo campo.
-Promette bene-.
-Sì, impara velocemente-.
-Tenetela d’occhio professor Potter, addestrare correttamente i poteri di una strega a quest’età è rischioso. Merlino solo sa cosa potrebbe succedere! Mi chiedo come possa essere possibile che ci sia sfuggita, soprattutto per via del suo grande potere, non passa di certo così inosservato-.
-Non so, ho chiesto al Ministero della Magia e mi hanno risposto che nessuna “Traccia” era mai stata messa sulla famiglia Magik, anzi non risulta da nessuna parte. Comunque non si preoccupi preside, ho tutto sotto controllo-.
 
Quella sera a cena nella sala Grande il banchetto si fece attendere più del solito. La preside fece un discorso lungo su come era andato quel primo mese di scuola e su come tutti ci saremmo dovuti comportare con gli ospiti. Erano arrivati poco prima del tramonto. Tutti molto scenografici. La scuola di Magia dell’Irlanda, dal Castello di Cloverleafòir, era giunta in una carrozza d’oro, trainata da un possente cavallo bianco alato che correva su un arcobaleno formatosi poco prima dopo un po' di pioggia improvvisa e del sole accecante. Invece, gli alunni della scuola del Pakistan, dal Castello Tanzeempak, arrivarono per mare su un sommergibile molto grande e lussuoso che nei pressi del lago risalì in superficie sfoderando lo stemma della loro scuola.
-E ora, facciamo accomodare i nostri ospiti-.
Nella sala era stato aggiunto un altro tavolone. Gazza aprì le porte della sala. I primi a entrare furono gli studenti di Cloverleafòir. Erano vestiti con divise di un bel verde irlandese. I primi studenti, accompagnati dal suono di musica allegra, saltellando e piroettando avanzavano verso la fine della sala spargendo coriandoli rotondi d’oro e quadrifogli ovunque. La scuola irlandese era una scuola come Hogwarts, cioè mista, ma gli studenti che da lì vi giunsero parevano essere la maggior parte streghe.
Gli studenti di Tanzeempak, invece, erano tutti maschi con la pelle tendente al marrone e sguardo serio. Avanzarono in una riga verticale quasi militare, recitando a gran voce -“Iman, Ittehad, Tanzeem”-, che era il motto della loro scuola. Sventolavano fieri lo stemma della loro scuola su un araldo tenuto dal capo-fila. Era squadrato e di un rosso porpora. Riportava in nero l’iniziale del nome della loro scuola e la figura ad ali semi spiegate del chukar, l’uccello simbolo del Pakistan. Tra le file di studenti se ne distingueva uno in particolare, era alto moro e l’aria da ragazzo ribelle gli donava molto. Lui non parlava come gli altri, zitto e sorridendo appena avanzava incurante di tutti mentre alcune ragazze al suo passaggio sospiravano.
Ora nella sala c’era silenzio e i due stendardi delle due scuole ospiti troneggiavano davanti agli studenti. La preside raggiunse i due presidi che erano giunti con gli studenti e sorridendo strinse loro la mano. Tra gli applausi di tutti gli ospiti andarono a sedersi e la cena finalmente iniziò.
-Hai visto le ragazze dall’Irlanda, James?- sorrise Albus dopo aver afferrato un po' di pollo all’uva. -Non sono sexy?-
-Albus- lo colpì Rose mentre Hugo e James ridevano.
-Lily, mi passi un po' di stufato?- chiese Pervinca.
-A proposito, Pervinca, cosa facevi oggi sul campo da Quidditch con Malfoy?- le chiese maliziosamente Darcy.
-Lezioni di volo- rispose lei tranquillamente.
Albus e James si irrigidirono.
-Da quando?-
-Da quando cosa Albus?-
-Da quando ti da lezioni private?-
-Solo da oggi-.
-E perché?- le chiese James.
Pervinca si irritò. Appoggiò la forchetta rumorosamente nel piatto.
-Saranno affari miei-.
-Non devi frequentarlo, è un Serpeverde-.
Jioyelle uscì dalla sua manica con uno scatto verso la gola di James. Pervinca l’afferrò in tempo per non farla arrivare a lui mentre James sussultò per la rapidità del rettile. Mentre sibilava se la rimise nella manica.
-James, Albus: non siete i miei tutori!-
La ragazza si alzò offesa e uscì dalla sala mentre due occhi azzurri la osservavano già da un po'.
 
La quinta settimana fu meno pesante. Purtroppo spostarsi nella scuola diventò più difficile. I corridoi erano sempre più pieni e trascinati dalla folla spesso ci si perdeva. All’inizio Pervinca aveva, però, trovato una scorciatoia: memorizzando le aule e i corridoi attraverso varie passeggiate serali poteva scomparire e comparire dove voleva. Un problema così era svanito fino a quando il professor Potter dopo averla scoperta le aveva proibito di smaterializzarsi nella scuola spiegandole che era contro alle regole e che, inoltre, lei non avrebbe dovuto saper fare queste cose perciò non doveva esibirle.
Con le lezioni stava andando molto meglio. Aveva scoperto il suo talento per le Pozioni che alla fine le ricordavano l’ora di economia domestica nella sua vecchia scuola e così il professor Lumacorno aveva sviluppato una simpatia per lei e la invitava ai prossimi ricevimenti che, a quanto pareva, era solito fare per i suoi studenti preferiti. Con Incantesimi, Trasfigurazione e Difesa Contro le Arti Oscure imparava e progrediva, ma di certo non eccelleva. Nelle due materie teoriche che  Hogwarts proponeva, Storia della Magia e Cura delle Creature Magiche, tutto filava liscio come l’olio e Pervinca riusciva a non addormentarsi più.
Il volo ormai le riusciva perfetto e con Divinazione ed Erbologia si sentiva proprio una tipica strega delle favole. Era, poi, riuscita a scoprire l’immensità dalle biblioteca scolastica e ormai ne conosceva ogni pertugio. Ma tra le varie novità e voci a scuola girava la notizia che lei fosse una rettilofona ed erede di un certo Voldemort, che lei non conosceva lontanamente e di cui nessuno le spiegava chi fosse; così tutti la evitavano o parlavano alle sue spalle, tranne ovviamente i suoi amici che cercavano, con insuccesso, di smentire le voci.
Con James e Albus poi era ancora arrabbiata e non ci parlava, non che con James cambiasse qualcosa, tanto lui non ci avrebbe parlato comunque, per qualche strano e sconosciuto motivo soleva evitarla. Un giorno mentre se ne stava tranquilla a scrutare  il paesaggio dalla torre dei gufi insieme a Jioyelle e a Gif, ricevette una visita inaspettata.
-E’ qui che sono messi tutti i gufi?-
Pervinca di voltò. A parlare era stata una ragazza bionda con ciocche di capelli blu come gli occhi.
-Sì-.
-Quindi ci sono anche i gufi degli studenti irlandesi?-
-Suppongo di sì-.
-Grazie-  sorrise appena la ragazza.- Io sono Felicity Moon da Cloverleafòir-.
-Io Pervinca Magik- sorrise lei.
-Ah, la rettilofona!- esclamò la ragazza senza malvagità nella voce.
-Io non sono retti-cosa!- sbraitò Pervinca indignata.
-Ah no? Allora perché lo dicono tutti?-
-Perché c’è lei- le rispose mostrandole Jioyelle.
Le due ragazze fecero così amicizia, tantè che grazie all’aiuto collaborativoe all’influenza di Felicityle voci sul conto di Pervinca scemarono.
Arrivò così Halloween…

Salve a tutti! Come promesso ecco messo il capitolo, spero che vi sia gradito. Inoltre vorrei approfittare del momento per ringraziare chi continua a recensire quaesta mia storia e chi l'ha aggiunta alle preferite/scelte/seguite, o chi legge solamente restando in silenzio: GRAZIE VERAMENTE DAL PROFONDO DEL MIO CUORE!
Aspettando di sapere che ne pensate dell'arrivo delle due scuole, della figura della nuova amica di Pervinca e del "nuovo" amico sempre della protagonista, vi avviso che il prossimo capitolo è pronto e che verrà messo solo quando questo raggiungerà le solite 2 recensioni!
Grazie mille,
Baci, Dray xx
  
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