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Autore: LadyAnn    22/04/2013    3 recensioni
Kristine è arrivata da poco a Beacon Hills con la sua famiglia, suo padre è un ispettore ed è stato chiamato a lavorare a fianco dello sceriffo Stilinski.
Kris ha una passione per i misteri e i casi irrisolti e grazie a suo fratello e ad un certo Stiles finirà col immischiarsi nel mistero più grande di Beacon Hills.
Il tutto è ambientata dopo la fine della seconda stagione, quindi tutto ciò che aveva lasciato in sospeso: Branco di alpha, Jackson lupo etcc appariranno nella ff ma ovviamente saranno frutto delle mie supposizioni su come potrebbe andare la prossima stagione..
Questa storia è nata così, dopo che mi sono innamorata del personaggio di Isaac, ho deciso che lo volevo vedere felice e mi è venuto in mente il personaggio di Kristine, ma con l'andare avanti nel scrivere mi sono imbattuta nella pucciosità di Stiles che è l'altro mio personaggio preferito della serie, quindi alla fine non so dove andrò a parare con Kristine xD
La mia idea principale però è quella di Stiles come migliore amico di Kristine e Isaac come moroso u.u
spero che vi piaccia! Un bacio LadyAnn
Genere: Slice of life, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Isaac Lahey, Nuovo personaggio, Stiles Stilinski , Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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Full Moon

 
Isaac e Kristine si diressero insieme verso l'aula ma una volta arrivati il biondino venne chiamato da un ragazzo moro con gli occhi di un marrone molto scuro,mentre lei veniva presentata dal professore che le disse di chiamarsi Harris, esattamente come le aveva anticipato Isaac. "Prego si sieda accanto a Stilinski" al suono di quel cognome Kristine si guardò intorno fino a quando non trovò un ragazzo dagli occhi dolci che le faceva segno di essere lui. Non appena incontrò il suo sguardo non poté fare a meno di aprirsi in un sorriso, per tutte le volte che quel cognome era stato oggetto di discussioni a casa sua, e così quel sceriffo Stilinski aveva anche un figlio!
Il ragazzo non capendo del perché di quel sorriso si guardò intorno per assicurarsi che fosse davvero rivolto a lui, e dopo aver appurato che lei stava proprio guardando lui, mando giù un flotto di saliva.
Kristine non smise un attimo di sorridergli neanche mentre si sedeva accanto a lui "Kristine" si presentò porgendogli la mano. Il ragazzo la guardò per qualche momento spaesato poi le sorrise. "lo so.." Oh che deficente! Certo che lo sapeva, Harris l'aveva appena presentata! "Io sono Stiles, comunque" continuò lui.
Lei lo guardò con un sopracciglio alzato e lui sorrise annuendo "lo so, lo so, Stiles Stilinski, che avevano bevuto i miei quando mi hanno dato il nome?..in realtà Stiles non è esattamente il mio nome, ma a me piace essere chiamato così" riassunse brevemente, mentre lei annuiva per segnalare che aveva capito. "Mio padre lavora con il tuo.. È il nuovo ispettore.."
"Oh sì mi aveva parlato di un certo Cresta, non sa-"
"Stilinski! la pianti d'importunare la nuova arrivata e pensi a lavorare!"
Il professore li interruppe bruscamente e furono costretti ad ascoltare la lezione.

Nell'aula tutti i lupi mannari presenti ascoltarono la breve conversazione tra la nuova arrivata e Stiles.
Isaac era preoccupato, troppe cose stavano accadendo in quei giorni: Erica e Boyd scomparsi, un nuovo branco composto solo di alpha ed ora anche un nuovo ispettore, le cose iniziavano a complicarsi sul serio e lui non poteva certo farsi distrarre dalla nuova arrivata e dal suo bellissimo sorriso! Anche perché quella notte ci sarebbe stata la luna piena e lui non poteva permettersi assolutamente nessuna distrazione, niente di niente. "Stai bene?" sentì Scott chiedergli a bassa voce, lui lo rassicurò annuendo ma non riuscì a fermare il tremolio alle mani causato dall'aumento dell'adrenalina, a sua volta causata dall'effetto della luna piena. "Maledetta luna piena!" Sussurò poi, facendo sorridere amaramente gli altri lupi presenti.

Stiles era rimasto completamente spiazzato dal sorriso che gli aveva rivolto inizialmente la nuova arrivata, ed ora che la vedeva sbuffare continuamente durante l'ora di Harris decise che quella ragazza gli sarebbe stata molto simpatica.
Alla fine della lezione l'accompagnò al suo armadietto "Prima stavo dicendo, che non sapevo che avesse una figlia il nuovo Ispettore.."
"Se è per questo neanche io sapevo che lo sceriffo avesse un figlio.. Evidentemente non lo sapevano neanche loro! Comunque ho anche un fratello, ed anche lui lavorerà con i nostri padri, anche se come semplice agente.." Kristine parlò tranquillamente con Stiles come se lo avesse conosciuto da tempo e questo la spaventò, all'improvviso si ricordò dei suoi presupposti, lei non doveva fare amicizia se poi avrebbe finito per lasciare tutto, lei non voleva soffrire, e quella che stava usando con Stiles non si poteva certo dire che fosse indifferenza.. "Figo! Avessi anche io un fratello.. Sono figlio unico io, ma in effetti considero Scott come un fratello ormai.." Come poteva Kristine essere indifferente di fronte a tanta naturalezza? A quanto pare non era l'unica a sentirsi a proprio agio con l'altro. "chi è Scott?" Stiles si guardò intorno, staccandosi dall'armadietto accanto a quello di Kris sul quale si era appoggiato per tutto quel tempo e poco dopo indicò lo stesso ragazzo moro che aveva chiamato Isaac nell'ora di Chimica. "Deve essere bello, avere un amico che puoi considerare come fratello.." Rifletté ad alta voce Kris mentre prendeva i libri di letteratura dall'armadietto che le sarebbero serviti per l'ora successiva. Stiles la guardò per qualche istante "Penso si debbano trovare le persone giuste"
"Già,ma il problema è che non mi sono mai fermata abbastanza per trovarle" Kristine chiuse l'armadietto e fissò lo sguardo nel suo, ma in quel momento suonò la campanella "meglio che vada, sai dov'è l'aula di letteratura?" Stiles annuì e gliela indicò, dicendole che poi si sarebbero rivisti per l'ora di matematica.
Arrivata in aula si sedette al penultimo banco in modo da non dare nell'occhio e cominciò a tirare fuori l'astuccio e il quaderno, ma in quel momento ricevette una chiamata da Sean, allarmatasi prese le sue cose e corse fuori dall'aula per rispondere "È successo qualcosa?" non si preoccupò neanche di salutarlo "perché dovrebbe succedere qualcosa se volessi chiamare la mia sorellina?" Kristine rimase in silenzio per qualche istante cercando di calmarsi "cioè, mi stai dicendo che mi hai chiamata senza un motivo?!" lei amava letteratura, amava gli autori inglesi o americano che fossero, e quel idiota di suo fratello le aveva appena fatto perdere dieci minuti buoni, della sua prima lezione! Non poteva chiamarla durante chimica?! "Tze, ovvio che ho un motivo, volevo sapere com'era andata la prima ora di lezione nella nuova scuola della mia sorellina!" Sean stava parlando tranquillamente, con un tono palesemente da presa in giro e ciò non fece altro che innervosire ancor di più Kris "fanculo Sean" "ti voglio bene anch'io sorellina" e riattaccò. La ragazza rimase a fissare il telefono con rabbia, se il suo sguardo avesse potuto incenerirlo lo avrebbe fatto, per l'intensità con cui lo stava guardando arrabbiata. Quando voleva Sean poteva comportarsi da perfetto fratello idiota, beh in qualche modo doveva compensare tutta la stima che aveva guadagnato il giorno prima!
Stava per rientrare nell'aula ma sobbalzò per un urlo straziante che sentì a pochi metri di distanza da lei. Si guardò intorno e si rese conto di aver camminato parecchio, non era più davanti all'aula di letteratura, era una cosa che le capitava spesso in effetti, quando era al telefono camminava senza rendersene conto e si ritrovava così in un luogo completamente diverso da dove si trovava prima.
In quel momento si trovava di fronte ad un corridoio che sembrava portare agli spogliatoi, a giudicare dal rumore dell'acqua scrosciante. Un altro grido di dolore la raggiunse e non ebbe più dubbi che venisse dallo spogliatoio. Aprì la porta e all'ennesimo verso di dolore si precipitò dentro, trovando un ragazzo con addosso solo un asciugamano piegato su se stesso dal dolore sul pavimento. "Hey!? Cosa posso fare?!" Chiese accovacciandosi a terra, ma il ragazzo non sembrò sentirla, continuando a tenersi la testa tra le mani e mandare versi di dolore che cominciavano a sembrare sempre più dei.. dei ruggiti? Scosse la testa per riprendere la concentrazione e lo toccò per cercare di calmarlo, il ragazzo finalmente la guardò e non appena i loro occhi si incontrarono il ragazzo smise di fare quei versi per qualche istante, sembrava impaurito, la guardava come se Kristine potesse fargli chissà quale male "ti prego, dimmi se posso fare qualc-"
"Vattene, vattene subito via da qui! Corri!" Kristine indietreggiò spaventata dal tono che aveva usato, a metà tra il disperato e l'arrabbiato. E poi ricominciò a fare quei versi di dolore, la porta dello spogliatoio si aprì di nuovo "Jackson stai calmo!..che ci fa lei qui?" sentì una voce chiedere. "Kristine?" Un altra voce la chiamò e lentamente alzò lo sguardo trovando Isaac che la guardava ancora una volta con quello sguardo preoccupato, le prese le mani e la rimise in piedi. "Portala via da qui" Kristine si girò verso l'altro ragazzo e si accorse che si trattava di Scott che intanto cercava di rimettere in piedi il compagno di squadra. Isaac la portò fuori dalla stanza contro la sua volontà che senza aver la minima idea di come fare, voleva aiutare il ragazzo che le sembrò di capire che si chiamasse Jackson.
"Kristine! Calmati, per favore!" Il ragazzo l'aveva addossata al muro poggiando le mani ai lati della sua testa in modo che non si potesse muovere, avvolgendola nel suo profumo. Finalmente lo guardò negli occhi e un senso di tranquillità la investì in pieno, come se quei occhi fossero stati capaci di farle dimenticare ogni cosa. Chiuse gli occhi e prese un respiro profondo ispirando a fondo il suo buon odore per calmarsi "come va?"
"meglio, ma quel ragazzo, Dio urlava in un modo, che non so" iniziò a parlare a macchinetta ricominciando ad agitarsi "lo so, lui.. Lui soffre di emicranie.." cercò di spiegare lui, ma la ragazza non sembrava molto convinta "emicranie?"
"già.. Fortissime emicranie.."
"E c'è qualcosa che si può fare, per farlo stare meglio?"
"Tu non preoccuparti, ci sta già pensando Scott, vedrai che tra poco si sentirà meglio.." cercò di tranquillizzarla e lei si fece convincere, anche se non si capacitava del fatto che esistessero emicranie capaci di farti urlare dal dolore in quel modo.
"Hey Lahey! Non sapevo avessi la ragazza!"
Dei ragazzi con una divisa sportiva cominciarono ad arrivare ed entrare nello spogliatoio, e solo in quel momento si rese conto che anche Isaac la indossava e che era suadato "Scusali.." s’incantò a guardare i suoi riccioli bagnati attaccati alla fronte, possibile che anche da sudato avesse un buon odore? Impossibile! I ragazzi puzzano quando sudano! Devo andare a fami visitar, sento un odore per un altro!
"Giochi a football?" gli chiese indicando la divisa che indossava, cercando di distrarsi. Lui si guardò poi le fece uno strano sorriso "No, noi giochiamo a lacrosse." Kris sorrise a sua volta e si schiarì la gola "pensi che.. Potresti spostarti? Vorrei andare a lezione.." Erano rimasti addossati al muro per tutto il tempo e lei cominciava a sentirsi un po’ in imbarazzo e poi i neuroni le servivano ancora,Dio poteva essere che si fosse già presa una cotta? in fondo lo aveva appena conosciuto! "Uhm, ma certo! Ti accompagno!".
Arrivarono di fronte l'aula di matematica e Isaac si diede una manata sulla fronte "Cavolo! Devo andarmi a fare la doccia, anche io ho matematica ora!" Kristine ridacchiò "Corri allora! Che fai ancora qui?!"
"Vado! Ci vediamo dopo!" Isaac cominciò a correre in direzione degli spogliatoi, lasciando sola Kristine che Sospirò affranta, era mancata alla sua prima lezione della sua materia preferita ed ora doveva affrontare l'altra materia che più odiava al mondo. Suo fratello l'avrebbe pagata, non gliela avrebbe certamente fatta passare liscia!
La campanella suonò, aspettò che gli altri alunni uscissero ed entrò sedendosi all'ultimo banco.
Mentre prendeva l'occorrente dalla borsa sentì qualcuno toccarle la spalla, non appena si girò "Buh!" si trovò gli occhioni dolci di Stiles che sorrideva e non poté fare altro che sorridere naturalmente anche lei. "allora? Com'era letteratura? Annoiata a morte?"
"Veramente, a me piace molto letteratura.. È tra le mie materie preferite.."
"Oh, io invece non la sopporto" disse lui un po' dispiaciuto, cosa che fece sorridere Kris "Comunque, ho saltato la lezione"
"Wow primo giorno di scuola e salti già le lezioni? Non ti facevo così trasgressiva" Kris alzò gli occhi al cielo e spinse via la sua faccia con tutta la mano in pieno viso così dal farlo sedere composto al suo banco che si trovava alla destra di quello di Kristine "ma piantala! Mi ha chiamata mio fratello!" ogni traccia di ilarità scomparve dal viso di Stiles che diventò serio in un batter d'occhio "è successo qualcosa?"
 "No, voleva solo chiedermi com'era andata la mia prima lezione.." Stiles la guardò titubante "ti deve volere davvero bene.."
"No, a volte gli piace comportarsi da coglione." Il ragazzo la guardò sorpreso per qualche istante poi scoppiò a ridere, mentre l'aula cominciava a riempirsi.
"Conosci un certo Jackson?" Chiese a bruciapelo al ragazzo "Sì,perché?"
"si è sentito male, negli spogliatoi, e io ho provato ad aiutarlo ma mi ha detto di andare via.. Poi però sono arrivati Scott ed Isaac" quando finì il suo breve racconto, aspettò una risposta di Stiles che però non arrivò, si voltò a guardarlo, aveva un'aria preoccupata e pensierosa. Gli toccò la mano che era poggiata sul banco e lui sembrò distogliersi dai suoi pensieri "Ti sei spaventata?"
"un pochino.. Sembrava soffrire molto.."
"già.. È una cosa che gli capita.. A volte.." Kris annuì titubante e proprio in quel momento entrò il professore che iniziò subito a spiegare.
Al suono della campanella tutti si alzarono e cominciarono ad avviarsi in sala da pranzo, mentre Kris prendeva la sua roba si ricordò che Isaac non si era presentato a lezione. "Spriamo ci siano le patatine! Io adoro le patatine!" Stiles aveva ripreso il suo comportamento infantile, era rimasto in silenzio per tutta la lezione, e Kris non era riuscita a capire se fosse perché realmente interessato alla lezione o preoccupato per quello che lei gli aveva raccontato, quindi non poté far altro che sentirsi sollevata nel vedere che aveva riacquisito la sua allegria.
In mensa, Stiles prese le sue adorate patatine insieme ad un hamburger, mentre Kris prese un po' di maccheroni al formaggio e si accomodarono ad un tavolo vuoto l'uno di fronte all'altra, ma non rimasero soli a lungo perché furono presto raggiunti da Scott che sedette tranquillamente accanto a Stiles, fece un sorriso di saluto a Kris e prese a mangiare, arrivarono poi una ragazza mora dai tratti spigolosi accompagnata da un altra dai capelli biondo fragola e da Jackson, che non appena la vide le fece un sorriso timido. Poi sentì la sedia accanto la sua spostarsi e si voltò, trovando Isaac che stava prendendo posto accanto a lei. "Dove eri finito? Non ti sei presentato a lezione.."
Isaac sembrò irrigidirsi, e Scott parlò per lui "Il coach ci ha trattenuto.." Kris lo guardò per niente convinta "è solo il primo giorno" rispose infatti lei "Non conosci il nostro coach" intervenne Stiles, la ragazza annuì titubante e poi si rivolse a Jackson "Come stai ora?"
"Meglio.." rispose lui con un altro sorriso ma secondo Kristine era tutt'altro che migliorato a giudicare dal suo viso pallido.
"Non ci hanno presentate, Io sono Lydia Martin, e lei è Allison"
Kristine rivolse loro un sorriso timido e si presentò a sua volta "Kristine Cresta."
"I nostri padri lavorano insieme ora.. È un ispettore" Spiegò Stiles alle due ragazze sapendo che probabilmente gli altri avevano già sapevano, grazie al loro super udito.
"Qualcuno sa che fine hanno fatto Erica e Boyd?" chiese Allison, guardando soprattutto Isaac che negò con la testa "Dereck? Peter?"
"Ci stanno lavorando.. Finché il bra- gruppo principale non si fa vedere non possiamo sapere nulla".
Chissà perché, ma Kristine aveva la netta sensazione che, di qualsiasi cosa stessero parlando, lei non doveva saperne nulla, così rimase in silenzio ad ascoltare anche se era davvero difficile capire di cosa stessero discutendo.
Dopo pranzo avrebbe avuto un altra ora di chimica così cominciò ad avviarsi verso l'aula seguita da un silenzioso Stiles. "chi sono Erica e Boyd?" chiese all'improvviso fermandosi sull'ingresso dell'aula, Stiles la spinse dentro e le fece prendere posto accanto a lui "dei nostri.. amici.."
"e sono spariti?"
"Beh non parlerei proprio di sparizione, non hanno fatto puf.."
Kristine aggrottò la fronte "puf?"
"okey, forse hanno fatto puf ma sono sicuro che stanno bene.. Almeno spero.."
"Immagino che se ne stia occupando tuo padre"
"Cosa? Oh, sì se ne sta occupando.. Certo"
Il professore entrò e cominciò a spiegare, mentre Kris si perdeva nei suoi pensieri.

Il suo primo giorno di scuola era finalmente giunto al termine. Mentre aspettava Sean, venne raggiunta da uno Stiles col fiatone, Kris lo guardò stranita "perché hai corso?" il ragazzo le fece cenno di aspettare con l'indice per riprendere il fiato e dopo qualche secondo si ricompose "Se vuoi posso accompagnati a casa!"
Kris lo guardò divertita "e tu hai corso fino a farti venire il fiatone, per dirmi che potevi accompagnarmi a casa?"
"uhm sì, cioè no.. Forse.. Non uscire di casa stanotte"
"Come? Perché non dovrei uscire?"
"Perché c'è la luna piena oggi"
La ragazza lo guardò ancora più divertita "Mi sembra un motivo stupido per non uscire.."
Sean suonò il clackson "Ti fidi di me? Cioè lo so che ci conosciamo da neanche sei ore ma prova a fidarti di me, per favore.. Non uscire stanotte"
Come quando gli aveva raccontato di Jackson, il ragazzo dagli occhi dolci aveva perso la sua ilarità sostituita da sincera preoccupazione e Kris non poté far altro che annuire in silenzio. "ci vediamo.." lo salutò mentre saliva in macchina, vide Stiles rivolgerle un cenno della mano e poi Sean partì.
"Com'è andata?" le chiese il fratello lungo la strada per casa "niente male.."
"chi era quello? Compagno di corso?"
"già.. È il figlio dello sceriffo" spiegò distrattamente mentre guardava fuori dal finestrino della vettura "di Stilinski?"
"già.."
"che hai?" le chiese toccandole una spalla, Kristine lo guardò e notò il suo sguardo preoccupato,ma perché oggi hanno tutti quello sguardo?! lei stava ancora pensando alla strana emicrania di Jackson, alla conversazione strana a mensa e allo strano avvertimento di Stiles, che diavolo significa non uscire di casa perché c'è la luna piena?
"Sono ancora arrabbiata con te! Mi hai fatto perdere la lezione di letteratura!" non era certo quello il motivo del suo silenzio ma per ora pensò che fosse meglio tenere per se quello che le frullava in testa.
"Scusami, volevo solo la mia piccola vendetta per quel Pera Marcia.." Kristine sgranò gli occhi "cioè tu mi hai fatto perdere la lezione della mia materia preferita solo per uno stupido nomignolo?!?" era a dir poco scandalizzata. "Già.. Comunque ho già avuto modo di prendere parte ad un caso, e a dare un'occhiata a quelli passati, ti va di darmi una mano dopo?"
A quella domanda, Kris dimenticò l'istinto omicida neo confronti del fratello ed annui decisa battendo le mani eccitata, accidenti a lui sapeva sempre come cavarsela!

Dopo pranzo, però Sean fu richiamato in centrale e non poterono quindi ritirarsi in camera sua a fare supposizioni su supposizioni come facevano sempre. Così quando alle sei del pomeriggio finì di fare i compiti decise di uscire di casa ed andare a trovare il fratello e il padre in centrale.


"Che diavolo ci fai qui?"
"Ciao anche a te, fratello caro." rispose sarcasticamente Kris incrociando le braccia al petto, offesa.
"Torna a casa"
"Non ci penso proprio!"
"Sei arrabbiata perché non sono potuto rimanere a casa, vero?"
Kristine non rispose si limitò a guardarlo imbronciata. Sean la prese per il gomito e la spinse dentro uno studio "Mi dispiace, ma ora ho un lavoro, e dei doveri, non posso fare esattamente le cose che facevamo prima!" Sean sembrava dispiaciuto ma anche nervoso. "perché stai bisbigliando?" Sean si schiarì la gola "non lo so, comunque torna a casa, ora."
"Ma perché non vuoi che rimanga?" Kristine era davvero confusa del comportamento del fratello "oggi c'è la luna piena!"
In quel momento entrò George "tesoro che ci fai qui?"
"ero passata per un saluto, ora vado" diede un bacio sulla guancia al padre e uscì di fretta dall'edificio.
La luna piena finirà per farla impazzire, prima Stiles ed ora anche suo fratello, ma che diamine succedeva le notti di plenilunio?!
Camminò sovrappensiero e come le accadeva quando parlava al telefono si ritrovò in un posto che non conosceva, si era persa in un bosco. Una goccia d'acqua le arrivò sul viso "Fantastico! Mi sono persa ed ora piove anche! Può andare peggio di così?" e furono le ultime parole famose perché poi sentì l'ululato di un lupo.
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Sono Stata felicissima di ricevere le vostre recensioni, non hanno fatto altro che accrescere il mio desiderio di scrivere e continuare questa storia! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto presto la nostra Kris avrà un incontro ravvicinato con uno dei nostri lupacchiotti, indovinate quale! LOL Aspetto le vostre opinioni! un Bacio LadyAnn! <3
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.Kristine
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Sean
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Isaac!
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