Violetta era davanti al suo armadietto e continuava a fissarlo, imbambolata. Continuava a pensare che cosa avrebbe detto a Leon se lo avrebbe visto. Cioè, dopo ciò che era successo fra loro non poteva far finta di niente, assolutamente. E poi doveva fare in modo che Tomas non sapesse nulla...Assolutamente nulla. Non doveva neanche insospettirsi. Proprio in quel momento due mani le coprirono gli occhi. Si continuava a chiedere chi fosse...Se avesse detto Leon e invece fosse stato Tomas, allora sarebbe scoppiato il finimondo, quindi decise di chiedere -Chi è?-. Così avrebbe riconosciuto la voce, senza pericolo. -Sono una persona speciale...-. Quello non poteva essere nient'altro che Tomas. Cercò di sembrare il più felice possibile, per poi girarsi e abbracciarlo. D'un tratto vide che Leon li guardava serio...Continuava a cercare di pensare che un giorno lei sarebbe stata sua, ma non era facile vederla da lontano senza poterla baciare con passione davanti a tutti... Abbassò lo sguardo, indifferente, per poi proseguire, cercando l'aula di Angie. Violetta voleva fermarlo e baciarlo, per dirgli di quanto l'amava, ma non poteva assolutamente far soffrire Tomas. I due si separarono e si sorrisero. -Andiamo a lezione, Vilu?-. Lei annuì, mentre mano nella mano si diressero verso l'aula prove per la lezione di Angie.
Quando tutti si sedettero, Angie con un gran sorriso, li salutò, per poi iniziare a spiegare. -Bene ragazzi. Vi ricordate l'esercizio a coppie? Siccome poi si sono aggiunti quelli nuovi, abbiamo interrotto il lavoro...Così penso che sia giusto rifare le combinazioni.-. Concluse sorridendo, per poi prendere un cappello pieno di bigliettini. C'era il silenzio assoluto fra i ragazzi e incrociavano le dita, sperando di stare con chi speravano. -Allora...Le coppie sono. Stella e Napo, Isy e Andres, Violetta e Tomas, Leon e Zoey, Ludmila e Mike, Cody e Bianca, Brodway e Camilla, Maxi e Nata, Federico e Holly, Christian e Francesca.-. Violetta fece un sorriso sforzato. Eppure ci teneva così tanto a stare un po' con Leon in santa pace...Va beh, avrebbero attuato il piano B, cioè vedersi di nascosto, nello sgabuzzino, al resto-band, in mezzo all'erba al parco oppure nel loro posto segreto... Immaginava già la scena di lei e Leon che si baciavano nello sgabuzzino dello studio, rischiando che qualcuno li vedesse...Eppure con lui avrebbe fatto pure questo. Napo appena seppe di non poter stare in coppia con la sua Holly si pietrificò, mentre Stella invece sospirava. Si ricordava ancora di ciò che le aveva detto Ludmila. Doveva conquistarlo per far soffrire Holly, ma Stella era così timida che riusciva a parlare a malapena...No, doveva farsi coraggio. Se voleva diventare popolare doveva fare ciò che le diceva la sua amica. Federico sentì il cuore battere all'impazzata per la gioia. Adesso avrebbe avuto una possibilità in più per farsi notare da lei e magari...No, quante volte doveva mettersi in testa che Holly stava già con Napo? Eppure...Era una ragazza simpaticissima e bellissima, come Violetta. Solo che Holly era più autoritaria e forse era anche più scherzosa. -Bene ed ora dovrei sentire Holly e Napo, siccome non li interrogo da un po'.-. Napo corse immediatamente alla tastiera e quando la sua Holly lo raggiunse, sentì il cuore scoppiare dall'emozione. Avrebbe voluto dirle che l'amava anche con Angie affianco. -Cosa cantiamo?-. Le chiese dolcemente, col suo solito sorriso tenero. Caspita, solamente a vedere quel sorriso, Holly si sentiva svenire...Si riprese in fretta -Tienes todo?-. Gli chiese, mentre lui annuì, iniziando a suonare.

Puede ser una ilusiòn
O tal vez tu corazòn
Te hable a cada
instante

Nada pasa porque si
Me da miedo
hablar de mi lo sabes
a cada instante
Me veras, suelo caminar
pensando en cada paso
si voy a fallar

Te verè, en cada ocacion
porque puedo ver
tu historia en mi cancion

Para todo
Para nada
Por si aciertas
Por si fallas
Tienes todo
lo que hay que tener
para ser quien quieras

Dopo aver cantato, tutti rimasero incantati da come fossero in sintonia fra loro, compresa Angie. -Bravissimi, state migliorando moltissimo!-. Si congratulò la professoressa, mentre suonò la campanella e tutti si dispersero per i corridoi.
Appena Violetta aprì il suo armadietto, notò un bigliettino viola e con ilo cuore che le batteva a mille all'ora, lo lesse. "Ti aspetto nello sgabuzzino" Il cuoricino che c'era alla fine, le fece capire che si trattava del suo Leon. Avrebbe voluto gridare al mondo intero che l'amava, ma tornò coi piedi per terra, cercando di andare nell'aula di danza senza essere scoperta da nessuno, soprattutto da Tomas. Quando giunse nel luogo, entrò nello sgabuzzino e appena chiuse la porta, si voltò trovandosi davanti i suoi occhi verdi che riuscivano a farle battere il cuore all'impazzata. -Non riuscivo più a starti così lontano...-. Le disse lui, carezzandole la guancia, mentre lei gli buttò le braccia al collo, toccando di nuovo quelle labbra così dolci e morbide, dando vita a un tenero bacio passionale. Non poteva resistere un altro secondo di più senza baciarlo e quell'azione le tolse un enorme peso dal corpo, mentre Leon le carezzava la schiena provocandole i piacevoli brividi che solamente lui riusciva a provocarle. Dopo molto si separarono e continuavano a guardarsi dolcemente. -Ce l'hai ancora il bracciale?-. Le chiese, provocandole un brivido intenso. Lei rise mostrandogli il polso e non ci volle molto che Leon lo strinse, iniziando a baciarle il braccio. -Caspita Leon ti diverti a farmi rabbrividire?-. I due iniziarono a ridere. -Allora mi chiedo come farai quando ti sposerò.-. Disse lui, per poi riniziare a baciarle il braccio con tenerezza. Violetta avrebbe voluto rimanere in quello sgabuzzino per sempre, ma quel momento fu interrotto da una voce. -Vilu? Violetta?!-. La ragazza si spaventò, per poi cercare di nascondersi, attaccandosi all'angolo del muro. -E' Tomas!-. E se li avesse visti lì? Leon vedendola così, le diede un telone. -Copriti così non ti riconoscerà se entrerà!-. Vilu obbedì, per poi accucciarsi. La porta dello sgabuzzino si aprì e Leon fece finta di cercare qualcosa. Tomas rimase un po' sorpreso da ciò che vide, ma fece in modo da sembrare il più tranquillo possibile. -Sai dov'è Violetta?-. -No.-. Disse, semplicemente. -O-ok. Scusa.-. Concluse, per poi uscire dallo sgabuzzino e richiudere la porta. -Ora è meglio che vai.-. Le disse Leon, sospirando. -Grazie, Lyon.-. Sussurrò, la ragazza, togliendosi il telone, per poi baciarlo sulla guancia e andarsene. Come si faceva a non amarla? Era passato solo un secondo eppure già gli mancava.
Napo era nell'aula prove, cercando di aggiustare qualche cosa qua e la per la nuova canzone della band, quando sentì qualcuno arrivare e distolse lo sguardo dal foglio. Quando vide chi era entrato, rimase un po' sorpreso. Stella gli sorrideva e sembrava davvero una bambina dolcissima. -Ciao Stella.-. La salutò, cercando di essere il più cortese possibile. -Napo, vorresti provare la canzone per l'esercizio di Angie?-. A quella domanda Napo non sapeva se dirle di sì o di no...Gli sembrava sin troppo strano il comportamento della ragazza, ma infondo...Era solo per cantare una canzone no? -Sì certo-. Le disse col suo dolce sorriso. Stella rimase stupita da tale gentilezza. Sin ora non aveva mai trovato un ragazzo così gentile, forse perchè non aveva mai provato a conversare con nessuno tranne che con Ludmila. -Che ne dici se per l'esercizio cantassimo Junto a ti?-. Chiese la ragazza, prendendo lo spartito della canzone. -Sì, per me va bene.-. Disse, osservando lo spartito, iniziando a suonare. Stella iniziò a cantare la prima strofa e lui doveva ammettere che aveva non solo un aspetto da bambina, ma anche una voce dolcissima come quella di una bambina. Nel frattempo dall'esterno dell'aula, Ludmila li spiava soddisfatta. Conosceva il cugino e sapeva che sarebbe bastato poco per farlo innamorare di Stella. Però doveva ammettere davvero che anche se quella ragazza era timida, se voleva fare qualcosa per qualche obiettivo, si mostrava davvero coraggiosa. Per questo preferiva lei a Nata. Alla fine della canzone Napo le sorrise. -Sai che hai una voce stupenda? Davvero!-. A quel complimento, lei arrossì e la cosa si notava ancor di più siccome aveva la carnagione molto chiara. -A-anche tu hai una voce melodiosa e tenera...-. La ringraziò con lo sguardo per poi prendere il testo della canzone per la band. -Ora devo andare, a dopo!-. La salutò con un sorriso, uscendo dall'aula.
Federico era fuori dallo studio, seduto su una panchina, suonando una nuova canzone che stava componendo, con la chitarra. Aveva voglia di suonare qualcosa di nuovo per l'esercizio di Angie, invece delle solite canzoni dello studio. D'un tratto vide Holly e cercò di richiamare la sua attenzione. -Holly! Puoi venire un attimo?-. Non ci volle molto che lei lo raggiunse. -Cosa succede, Fede?-. Gli chiese curiosa. -Ecco, sto componendo una nuova canzone, e vorrei chiedere un tuo parere...-. Disse arrossendo lievemente, mentre la ragazza prese il foglio, esaminando il tutto. Doveva dire che non era niente male, anzi era stupenda. Oltre che a un bel ragazzo, bravo e simpatico, componeva anche divinamente. -Mi piace molto, anche se magari qui, potresti fare un ritornello, così motiverebbe un po' di più il tutto, che dici?-. Federico, osservò lo spartito ed effettivamente aveva ragione, perciò iniziò a scarabocchiare per aggiustare la canzone. -Che ne dici se la provassimo?-. Chiese lei, sorridendo. -Sicura?-. Chiese lui timidamente. -Sì, ma magari non qua. Che ne dici se andassimo al parco? Adoro quel posto!-. Esclamò Holly elettrizzata. Vedendo quegli occhi pieni di allegria, Federico sentì il cuore iniziare ad accellerare i battiti...Possibile che anche a vederla sorridere, lo faceva agitare? Prese la chitarra, mentre seguito dall'amica si diresse verso il parco mentre lei non ci stava più nella pelle. -Sai che è bellissimo vederti mentre sei euforica?-. Le disse, mentre lei a quella frase si bloccò di colpo. Invece lui avrebbe tanto voluto uccidersi dopo averlo detto. Era sicuro che adesso a causa di quello si sarebbe creato il finimondo. -G-Grazie-. Disse lei arrossendo. Dopo un po' ecco che giunsero nel luogo e Holly, come una bambina, incominciò a correre nel prato ridendo, mentre invece il ragazzo la guardava incantato. Era così bella anche quando si divertiva... Si sedette vicino alla fontana, sistemando lo spartito. -Pronta?-. Le chiese, vedendola sdraiata in mezzo ai fiori. -Ceeerto!-. Esclamò, per poi sedersi per terra di fronte a lui, sorridendogli. Vedendo Holly che l'osservava aveva paura di sbagliare le note, ma cercò di non farle notare di essere nervoso. Iniziarono a cantare e le loro voci si univano e insieme creavano una melodia dolcissima, guardandosi negli occhi, mentre entrambi di tanto in tanto arrossivano. Alla fine della canzone, Federico raccolse una rosa lì vicino e la porse a Holly. -Grazie per l'aiuto.-. -E' stato solo un piacere..-. Sussurrò lei, arrossendo lievemente a quel gesto.
-Non va bene ciò che ho fatto?-. Chiese Stella, preoccupata. -No! Devi riuscire a rubargli il cuore.-. Disse Ludmila decisa. -Io non voglio far soffrire nessuno...-. Sussurrò lei con voce flebile. -Farai quello che ti dico io o sarà peggio per te!-. Esclamò con voce autoritaria, terrorizzandola. -E' inutile che fai tanto la diva, piccola stellina insignificante...Tu non sei nessuno...Cara Stella perchè non ti unisci a me? Non oserei mai trattarti come lei.-. Disse Zoey, avvicinandosi, cercando di sembrare il più gentile possibile. Le serviva assolutamente qualcuno da avere affianco oppure sarebbe sempre stata senza qualcuno con cui difendersi o con qualcuno che l'avrebbe aiutata con i suoi piani. Ludmila iniziò a pensare con un piccolo ghigno. Zoey si credeva una stella eh? Beh se si sarebbero unite la cosa sarebbe stata più facile. Stella avrebbe diviso la mocciosa e suo cugino, invece Zoey avrebbe fatto soffrire Violetta, scoprendo la sua cotta segreta per Leon...Era ovvio che la piccola Vilu era ancora innamorata di lui siccome si scambiavano occhiatine segrete durante la lezione di Angie. -Allora che ne dite di unirci? Così i nostri piani avranno sicuramente buon fine no?-. Zoey a quella proposta pensò subito di rifiutare, ma riflettendoci...Grazie all'aiuto di Ludmila e Stella, avrebbe fatto dividere completamente Leon e Violetta. -Ci sto.-. Disse con aria divina. -Anch'io...-. Sussurrò Stella. -Bene.-. Dissero le due "stelle" sorridendo. -Ora avrò una conversazione con Leon...E vorrei che voi registraste tutto.-. Chiese gentilmente la rossa, sorridendo, mentre ecco che appena vide Leon gli corse incontro. -Leo!!!-. Il ragazzo incrociò le braccia. -Che vuoi Zoey?-. -Volevo solamente chiederti...Ti piace Vilu?-. Leon deglutì, cercando di sembrare sincero, rispose. -No, perchè?-. -Sai, ho notato che vi davate occhiatine e allora...Ma eravate fidanzati prima vero?-. Il ragazzo la guardò perplesso. -Sì.-. -Vorresti stare con me?-. Leon scosse la testa sgranando gli occhi, quando poi, Zoey si avvicinò sempre più a lui per baciarlo, ma ovviamente la respinse. -Zoey che ti prende?!-. Con fare arrogante, lui se ne andò, ancora confuso per la discussione. La rossa si avvicinò alle altre due. -Registrato?-. Ludmila e Stella annuirono. -Ora potrei montare la registrazione, usandola a tuo favore.-. Disse, Stella sorridendo, cercando di mostrarsi utile. -Perfetto.-. Concluse Zoey. Sì, fra poco Leon sarebbe stato completamente suo.

NOTA AUTORE Finalmente eccomi col nuovo capitolo ^^ Alloooora... Evito di commentare la scena Leonetta o svengo...Insomma sono così... *^* Poi il piano di Ludmila per dividere Holly e Napo sta avendo inizio.... Adesso Zoey si è unita a Ludmila e Stella. Con quella registrazione, riuscirà a dividere completamente Leon e Violetta? Federico aiuterà Holly se Stella riuscirà a dividerla da Napo? Alla prossima! ^^