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Autore: Bellatrix_Black_51    22/04/2013    4 recensioni
Poison, cantata dalla voce di Tarja Turunen partì dopo pochi secondi di pubblicità. Conosceva già quella canzone, e le ricordava fin troppo quando parlava con lui attraverso il vetro del manicomio criminale di Baltimora.
Song Fic ambientata nel penultimo capitolo della Long Fic "Aggiornami piccola Clarice, gli agnelli hanno smesso di gridare?". Spero vi piaccia :)
Genere: Drammatico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Consiglio ai nuovi lettori, per apprezzare di più la Song Fic, di leggere prima la Long Fiction alla quale è ispirata...
E a tutti consiglio di mettere in sottofondo "Poison" di Tarja Turunen.

Buona lettura :D

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Sdraiata sul suo letto, non un suono attorno a lei poteva distrarla. Era notte fonda, ed Ardelia non era in casa.
Non voleva pensare a nulla in quel momento, nè voleva addormentarsi e rimanere in balìa dei propri sogni. Così, approfittando del turno di notte dell'amica, allungò la mano verso la radiolina che aveva sul comodino accanto al letto, e premette un tasto.
 
 
Poison, cantata dalla voce di Tarja Turunen partì dopo pochi secondi di pubblicità. Conosceva già quella canzone, e le ricordava fin troppo quando parlava con lui attraverso il vetro del manicomio criminale di Baltimora.
 
Your cruel device
your blood like ice
One look cound kill
My pain your Thrill
 
 
Lui... Amava giocare con lei. Divertirsi a vedere le sue reazioni, e l sue espressioni mentre parlavano. Quid pro Quo. Lo aveva progettato da chissà quanto, di prendere Clarice. 
Farla soffrire analizzando la sua storia, prendendo in giro i suoi genitori. A lui piaceva, piaceva da morire vederla arrancare e tentare di mantenere la razionalità viva.
 
I wanna love you but i better not touch
I wanna hold you, but my senses tell me to stop
I wanna kiss you but i want it too much
I wanna taste you but your lips are venomous poison.
You're poison running throught my veins
Your poison...
I don't wanna break thse chains
 
Anche se ogni cosa che lui potesse fare o dire per lei non era altro che verità.
E quando lo aveva visto, a capodanno, tutto ciò che desiderava e sentiva di aver sempre desiderato era lui, e quel bacio.
E tutto ciò che credeva di volere in quel momento era lui. Lui che la raggiungeva, lui che la baciava e la prendeva, nonostante sapesse che l'ultima lingua che avevano toccato le sue labbra, prima di lei, era finita tranciata di netto.
Il dottor Lecter che sfiorava la sua mano, e la tirava a sè per inebriarla con il suo odore, nonostante fino a pochi anni prima fosse considerato anche da lei un suicidio l'avere un minimo contatto fisico con lui.
Il mostro che la mordeva, che le rubava il cuore e vi affondava i denti, per straziarla di dolore e felicità. Lei glielo avrebbe permesso, aspettando che la raggiungesse per portarla via.
 
Your mouth so hot
Your web, I'm caught
Your skin, so wet
Black lace, on sweat
 
Si, sarebbe fuggita con lui. E si sarebbe rifatta una vita al suo fianco.
Sentiva ormai di appartenergli, e poco le importava di tutto il resto.
Come se... Come se l'avesse ammanettata a se. Niente e nessuno avrebbe potuto spezzare il legame che avevano loro due, che fosse sano o dannatamente malato.
 
 
 
 
Quando Clarice si accorse che erano passate due ore, poco dopo l'inizio della canzone, rabbrividì nel sentire quelle parole.
Erano così adatte, in quel momento, a descrivere ciò che il suo cuore urlava con voce disumana dentro di lei, resosi conto di essere stato beffato dal dottor Lecter.
 
 
I hear you calling and it's needless and pins
i wanna hurt you just to hear you screaming my name
don't wanna touch you, but you're under my skin
 
Se fosse tornato, non gli avrebbe permesso di averla, non di nuovo. Giurò a sè stessa, Clarice starling, che da quel momento in poi l'FBI sarebbe stato il suo unico amore. Avrebbe vissuto per l'FBI, per fare quello che sapeva suo padre avrebbe desiderato facesse.
E, non appena possibile, Clarice Starling gli avrebbe dato la caccia.
Lo avrebbe fatto rimettere in un manicomio, o in prigione, e lei stessa lo avrebbe condotto lì. 
Gli avrebbe dimostrato che la tigre non era lui, ma lei. Gli avrebbe fatto vedere che non poteva prendersi gioco di Clarice e passarla liscia.
Lo avrebbe ferito, e avrebbe ascoltato la sua voce urlare il suo nome per la disperazione, nonostante sapesse per certo che assieme a lui, anche il suo cuore si sarebbe disperato. 
Perchè, in fondo, sapeva di amarlo.



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Nota musicale alla Long fic "Aggiornami piccola Clarice, gli agnelli hanno smesso di gridare?". Ambientata nel penultimo capitolo circa.
Ringrazio di nuovo i lettori che mi hanno seguita passo passo lungo la tortuosa strada della Fiction precedente, e spero apprezziate anche questa piccola Song Fic.

Un grazie speciale a Carol :3 
   
 
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