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Autore: Fallen Star    11/11/2007    10 recensioni
Sana e Akito, dopo mille promesse sono riusciti a parlarsi circa i propri sentimenti. Ormai fidanzati la loro storia prosegue a gonfie vele, fino a quando lei deve partire per LA per un film.
Un incidente farà credere a tutti che Sana sia morta ma le circostanze le hanno fatto perdere la memoria e la trovano alle prese con una nuova vita a Sao Tomè. Akito intanto combatte i demoni della solitudine. Riusciranno i due ragazzi a ritrovarsi e a far risplendere il loro amore?
//Storia rimpaginata,ora si dovrebbero leggere i dialoghi //
I primi capitoli di questa storia sono stati scritti secoli fa per cui sono piuttosto infantili, la vera storia è quella che subentra poco dopo.
Poco a poco controllerò e sistemerò i vecchi capitoli, per quanto possibile.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Impara a credere nella speranza

In una villetta di Tokyo,un ragazzo stava per ricevere una chiamata che gli avrebbe cambiato la vita.
Il telefono iniziò a squillare e lui si avvicinò al cordless che continuava ad attirare la sua attenzione. Come al suo solito,si appoggiò vicino al mobile su cui stava il telefono.
-Pronto?-rispose Aki.
-……….-si sentiva solo un pianto disperato,ma nessuna parola.
Pronto?Chi è?-chiese preoccupato.
-…Hayama...-non riusciva a dirlo,era troppo anche per lei –…. A-accendi la televisione …- riuscì a dire tra le lacrime.
-Cosa?-chiese non capendo.
Stringeva il cordless nella mano,quando la signora Kurata aveva ormai riagganciato.Lui rivolse il suo sguardo su quella grande scatola che primeggiava in cucina.
-Un aereo proveniente da Los Angeles e diretto a Tokyo,è precipitato nell’Oceano Atlantico,nei pressi del golfo della Guinea. Sull’aereo c’erano 190 persone di cui 25 di origine giapponese. Circa 100 di loro si sono salvate abbandonando l’aereo,anche se l’accaduto è ancora da ricostruire. Per ora il numero dei dispersi è di 35 mentre molti corpi sono stati recuperati ,continuano a salire continuamente il numero delle vittime. Su quell’aereo c’era una ragazza che ha fatto sognare tutto il Giappone con le sue interpretazioni artistiche…La grande Sana Kurata.Non si hanno ancora notizie certe,ma ormai sono tutti d’accordo che la grande attrice sia morta in quel blu profondo che tanto amava.I problemi all’aereo sono stati riscontrati alle 09:10, e si presume che l’impatto sia avvenuto non oltre le 09:30.-
Il telefono cadde dalle sue mani rompendosi,mentre lui scivolò con la schiena contro quel pezzo d’arredamento,ritrovandosi seduto per terra a fissare il vuoto.
Vari sentimenti risiedevano in lui: disperazione,rabbia, rimpianto di non aver avuto il coraggio di fermarla,incredulità…o forse voglia di non credere,solitudine .… già …. adesso era davvero solo,come non lo era mai stato.
Tutti gli amici erano rimasti shoccati da quella notizia e restarono impietriti sul divano,mentre il telegiornale continuava con le sue notizie.
Tsuyoshi ,con le lacrime agli occhi si alzò dal suo posto per avvicinarsi ad Aki rimasto ancora per terra.Si avvicinò a lui e lo abbracciò fraternamente.Voleva trasmettergli qualsiasi cosa tranne ciò che lui provava…dolore,tristezza,vuoto.
E come se si fosse appena svegliato da uno stato di trans,Hayama ritornò ad essere cosciente e allontanò l’amico con un forte spintone.
-ANDATE VIA!-gridò con rabbia-Andate via!Andate …via-ripeteva a voce sempre più bassa.
Era distrutto,e tutti poterono vederlo anche se lui cercava di nasconderlo.
Tsuyoshi,prese le chiavi di casa dell’amico e con gli altri ragazzi, uscì dalla villetta.
Intanto il giovane atleta era rimasto immobile , seduto per terra, mentre teneva la testa tra le mani.
Dava sfogo al suo dolore…piangeva…come mai in vita sua.
La testa gli scoppiava ma aveva bisogno di riflettere …Cosa avrebbe fatto di lui?D’ora in poi,come avrebbe condotto la sua vita?La solitudine,il dolore e la rabbia,avrebbero dovuto fare sempre parte di se?
Solo una certezza risiedeva in lui…senza la sua metà,la sua vita era inutile.Non voleva ritornare a quei periodi bui,che aveva conosciuto quando quella ragazza non faceva ancora parte del suo mondo…
Tempo addietro avevano detto di essere un’unica realtà,un’unica persona,allora…se una parte di un corpo muore,anche l’altro lato muore di conseguenza.
Si,questo sarebbe stato la sua fine.
Aveva deciso,doveva morire .Doveva seguire la sua donna ovunque,anche se per stare con lei avrebbe dovuto perdere la vita.
Non riusciva a fermare le lacrime,avrebbe voluto lasciare questo mondo dignitosamente,ma non ci riusciva,era più forte di lui,non riusciva a non troncare quella calda scia di lacrime,mentre pensava a come aveva sofferto Sana.
Si alzò da quel posto ove aveva scoperto il vero significato di soffrire per amore.Lentamente si trascinò nel bagno,prese una lametta,guardò nello specchio di fronte a lui. La mente lo aveva riportato a quando facevano quelle stupende ‘lotte’ mattutine….
-Dai…per favore-disse aggrappandosi al suo collo.
-Nada-ripeteva per la centesima volta il biondino.
-Sono brava!!Una volta ho anche interpretato il ruolo del barbiere…-disse lei soddisfatta.
-Si,certo…come no. Ricordo bene ciò che successe, c’ero anch’io-lui la guardò in silenzio .
Lei arrossì,pensando a ciò che successe.
-Credi forse che io Akito Hayama,voglia fare la stessa fine di quel manichino che hai sgozzato,per cercare di fargli la barba?-disse lui cercando di frenare una risata.
Lei lo guardò e iniziò a ridere ,un attimo dopo anche lui si unì.
Akito distratto dalla risata poggiò la lametta sul mobiletto e lei subito l’afferrò.
-Eheheh adesso è mia- disse tutta contenta-e tu…ti farai fare la barba da me!-esclamò convinta.
Lei prese una sedia e fece accomodare Aki.
-Amore mio,siediti qui-
Appena lui si sedette,la sedia lo bloccò con delle fasce metalliche che gli circondavano le caviglie,i polsi e il busto.
-Non vale!Dì la verità,questa sedia l’hai presa a casa di tua madre!-
-Si, amore. E poi in questo modo ti ricrederai delle mie capacità da barbiere. Eheheh…qual è il tuo ultimo desiderio?-disse lei come se fosse un boia.
-Un ultimo desiderio?Mmmm…voglio uno dei tuoi baci.
Lei si avvicinò a lui,lentamente gli tolse la schiuma che gli circondava le labbra.Giocava con quelle,mordicchiandole. Poi ,si sedette su di lui,delicatamente. Iniziò a dargli dei leggeri baci sulle labbra. Lui era immobile,mentre il suo cuore si scioglieva come neve al sole solo per la sua presenza.La rossa iniziò a mettergli la mano libera tra i capelli,mentre si avvicinava di più per conquistare quelle labbra,ancora una volta.Lo baciava con molta foga,e fece cadere la lametta dall’altra mano,mentre gli accarezzava il volto,trascurando la schiuma da barba che vi era sopra.Intanto lui,dopo vari tentativi, riuscì aliberarsi da quella presa metallica e le cinse la schiena,per poi stingerla a sé. Dopo poco lei si alzò dalle sue gambe e continuò a fissare quegli occhi stupendi,con un sorriso. Lui raccolse la lemetta e la nascose grazie al bordo della sedia. Lei rivoleva quella bocca,ma lui aveva chiesto solo UN bacio…non poteva andare contro il ‘prigioniero’.Si abbassò in cerca della lametta,mentre lui iniziò a farsi la barba.La ragazza era troppo concentrata a ricordare dove aveva lasciato cadere quella lama che non sentiva il rumore dell’acqua.Dopo un po’…
-Amore hai trovato quella lametta?-chiese lui con fare da finto tonto.
-Grrr…lasciamo perdere,ho guardato e riguardato su tutto il pavimento ,ma…niente.-rispose lei continuando a cercare per terra.
-Non lo vuoi ammettere che l’effetto dei miei baci ti fa impazzire-disse lui vantandosi.
Lei lo guardò,e capì…
-L’avevi tu!-esclamò-Cattivo!-disse facendo la bambina.
Lui non poté non ridere…-Ho un modo per farmi perdonare-
Si avvicinò a lei e iniziò a baciarla con la stessa foga di prima,mentre la distese sulla sedia,che si era trasformata in un lettino.(Non sono arrivati alla C*).
La mente fermò quel ricordo e lui ritornò alla cruda realtà.
Ancora una volta lui si ritrovava con la lametta tra le mani.Fece un grande respiro …era pronto!
Impugnò la lama con forza e trasse un solco sulle vene.
Il sangue iniziò a scendere copioso.
Lui pianse con forza mentre la sua mente iniziava a ricostruire come fosse morta la sua metà.
Crollò per terra battendo forte la testa.
Sentiva dentro di lui la vita che lo abbandonava ….
-Sana….ti..am…- non riuscì a finire la frase che perse i sensi.

Intanto Tsuyoshi sentiva che l’amico non stava bene,doveva raggiungerlo.Pochissimi secondi ed era nella casa di Akito.
Lo cercava, lo chiamava…niente.Sapeva che lui non avrebbe lasciato la casa per nessun motivo.
Entrò in bagno.
Vide il suo amico in una pozza di sangue,ebbe paura, ma riuscì a mantenere il sangue freddo.
Chiamò l’ambulanza.
Il ragazzo fu subito portato all’ospedale.
Tsuyoshi convocò tutti gli amici.
Akito aveva perso molto sangue e gli era stato diagnosticato un trauma cranico.
Ancora una volta, nello stesso giorno, tutti i ragazzi si ritrovarono insieme,piangendo per i loro due amici.
Hayama era nel suo lettino,sembrava senza vita quando gli stavano facendo le trasfusioni.
Aveva perso molto sangue.
Il problema è sorto con il trauma cranico…il ragazzo era in coma.
Il biondino si trovava nel suo gazebo preferito, era appoggiato con le braccia conserte sul bordo di questo.
Aveva gli occhi chiusi quando sentì dei passi verso di lui.
Alzò gli occhi.
La vide.
Non aveva il coraggio di allungare un braccio verso di lei,aveva paura che sarebbe scomparsa anche quell’immagine.Quell’immagine che bastava guardare per stare meglio.
Lei si avvicinò ulteriormente.
-Amore mio..… non dimenticarti di me …..continua a vivere…ma fa che una parte del tuo cuore… appartenga a me …ti prego –disse supplicandolo –se…se il mio ricordo ti fa male … distruggi qualsiasi cosa che sia appartenuta a me…ma non distruggere il ricordo nel tuo cuore…cancellami dalla tua mente…ma non dal tuo cuore…per favore-chiese supplicandolo,cercando di fermare le lacrime.
Lei rivolse il suo sguardo al cielo…
Era triste di dover lasciare ancora una volta colui che le aveva fatto capire cosa significasse amare.
-Devo andare,sii forte….-disse sorridendo –la vita è piena di sorprese.
-Per favore…non andare,senza te non riesco a vivere-disse tristemente.
-Devo…ma..sappi che ti amo…come non ho mai amato in vita mia….Goodbye my love- e si allontanò da lui,si avvicinò verso una zona del parco,dove non si vedeva nulla a causa della nebbia.
Lui la vedeva lentamente dissolversi…
-SANA … NON MI LASCIARE!-gridò correndo verso di lei,era arrivato in quell’area particolare –SANA!!!-gridò tendendo un braccio verso quella sagoma che stava scomparendo….Non riuscì a toccarla che…
-SANA!!!-gridò ancora una volta con il braccio teso avanti a se.
Si guardava in giro ma non riusciva a capire dove fosse finito il parco…vedeva solo pareti bianche.Lui non stava correndo ma era seduto su di un lettino.
Il dottore e tutti gli amici del ragazzo entrarono come forsennati nella stanza.
-Akito!!Ti sei svegliato!Sei vivo!Grazie al cielo!-ripeteva un’entusiasta Tsuyoshi,seguito a ruota da Fuka e da gli altri.
-Ragazzi!Non lo affaticate…si è appena svegliato-li rimproverò il medico.
Si scusarono tutti,ma non riuscivano a trattenere l’entusiasmo .
Il dottore, Takaishi ed Aya uscirono.
Tsuyoshi parlava con il biondino,gli chiedeva perché avesse fatto quel gesto.Non riceveva risposte.
Fuka guardò il cellulare del biondino…c’era un messaggio non letto . Era curiosa, lo voleva leggere.
‘Amore mio…ti amo…Oggi avrei voluto farti una sorpresa tornando prima… Sappi che tu mi dai la forza di lottare anche se so che potrebbe essere inutile…ma lotto per poter restare con te. Chiedo un’ultima cosa a Dio … poter rivedere i tuoi occhi…ti amo da morire’..era un messaggio di Sana…ed era stato ricevuto alle 18:13…cioè….
-Alle 09:13… in Africa-disse una Fuka sconvolta -Akito…devi leggere questo… -disse porgendogli il telefono.
Il ragazzo prese il cellulare tra le mani,letto il messaggio sentiva il bisogno di piangere,ma non riusciva a piangere lì,davanti a loro.
I suoi occhi iniziarono a pizzicare,era inutile cercare di fermare quelle roventi gocce di dolore che premevano di uscire dai suoi occhi.
La ragazza fece cenno all’amico occhialuto di uscire e lui decise di seguire il consiglio.
Iniziò a carezzargli la testa…era come un bambino,quel bambino che da piccola avrebbe sempre voluto avere per sé.
-Non vergognarti di piangere..sei un uomo ma anche tu hai dei sentimenti…non è da deboli piangere-disse lei – Non c’è bisogno che ti trattieni,sfogati finchè vuoi,ti farà stare meglio.
Lei cercava di essere dolce,forte…ma anche lei ci stava malissimo,non si sarebbe mai aspettato che la sua migliore amica sarebbe morta a 20 anni.
Si ritrovò a fissare il soffitto per non far vedere che anche i suoi occhi erano grondanti di lacrime.
-..Fuka…non ci riesco….non riesco a capacitarmi….lei…lei è morta…io voglio morire…voglio restare con lei…- disse singhiozzando –I-io l’ho sognata..prima di svegliarmi-svelò piangendo sempre più.
-C-cosa ti ha detto?-chiese stupita,guardandolo negli occhi fregandosene delle lacrime,infondo anche lei poteva piangere.
-Mi ha chiesto di non cancellarla dal cuore,ma almeno dalla mente per smettere di soffrire…Ma io non potrei mai cancellarla …preferisco soffrire per sempre…piuttosto che smettere di pensare a lei….-singhiozzava come un bambino- mi ha detto che la vita è piena di sorprese…ma per me…lei è l’unica …capace di stupirmi…la mia unica sorpresa…è lei…-concluse chiudendo quegli occhi di cucciolo che si ritrovava.
Fuka si avvicinò a lui che era sdraiato sul lettino con gli occhi chiusi,lo voleva abbracciare,infondo anche lei gli voleva un bene dell’anima a Sana,anche lei soffriva anche se non come Akito.
-Signore…l’hai strappata da me..e per questo voglio morire,per raggiungerla,ma lei mi ha detto di vivere….almeno dammi la possibilità di darle un ultimo bacio-questo chiedeva il biondino…solo questo.
Schiuse lentamente gli occhi e vide dinanzi a se,l’unica persona che avrebbe voluto…lei …Sana.
Sorrise,per la prima volta dopo la notizia, e si avvicino lentamente a lei e le diede un bacio capace di trasmettere tutto l’amore che provava…ma soprattutto disperazione….di doverle dire addio per sempre.
Era felice e triste….ma questa volta la gioia di aver potuto sfiorare quelle labbra un’ultima volta sovrastava qualsiasi sentimento negativo.
Il ragazzo si allontanò di poco dal viso di quella che solo lui avrebbe potuto vedere come la sua Sana.
-Ti amo…-gli disse per l’ultima volta –Non piangere più per me….Noi…ci rincontreremo..anche se in un’altra vita…è scritto…il nostro amore è..eterno-gli svelò.
-Ti amo…my love-disse lui cercando di abbozzare un sorriso –Grazie di essere esistita-concluse lasciando scivolare una lacrima sul viso,che lei baciò.
-Devo andare…devo lasciare il corpo di Fuka- disse dandogli un bacio sulla fronte.
-Addio amore mio…chissà se ci rincontreremo in questa vita…ma sappi che la mia vita senza te…è buia-pensò lei , gli sorrise un’ultima volta,prima di abbandonare il corpo dell’amica.
Fuka si risvegliò,non capendo cosa fosse successo,ne come mai avesse le labbra bagnate da una lacrima.
-Cos’è successo?-chiese la moretta ad Hayama –Perché sorridi?-domandò incredula,vedendo l’amico.
-Ho avuto la possibilità di dirle addio-disse cacciando quella che lui si era promesso essere l’ultima lacrima.


Intanto su una spiaggia di Sao Tomè …una ragazza dai capelli rossicci era accasciata sul bagnasciuga.


Ringrazio tutte coloro che hanno letto...ma soprattutto ryanforever, totta91 , Dragon88 e manu ...grazie a tutte vvtb
   
 
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