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Autore: piajoe22    11/11/2007    6 recensioni
sono tornataaaaaa!!! una one-shot che parla di sakura e di nadeshiko in punto di morte!!! è moooooolto triste!! l'ho scritta pensando a due canzoni del mio gruppo preferito i GREEN DAY!!!! spero vi piaccia....
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Sakura, Sakura Kinomoto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’LL BE THERE FOR YOU


Salveeeeeee!!!! Sono ritornata con una fanfic qst volta scritta esclusivamente da me. Da buona sostenitrice del racconto breve (w Edgar Allan Poe) ho scritto una one-shot…devo dire che per scriverla ho pensato a 2 canzoni (dei mitici, unici, grandi, inimitabili, in pratica il mio gruppo preferito GREEN DAY ) che sono Waiting e PopRock & Coke!!!! Bhè, che altro dire…buona lettura, spero che vi piaccia!!! Un mega bacione a tutte by piajoe22


-Fai entrare Sakura, per favore, è l’ultima cosa che ti chiedo-disse Nadeshiko con un filo di voce, ma mantenendo una compostezza pazzesca per la situazione in cui si trovava.

Fujitaka cercò di replicare, ma alla fine acconsentì all’ultimo desiderio della moglie ormai in fin di vita. Aprì la porta della sua stanza e chiamò la più piccola dei fratelli kinomoto. La bambina accorse subito dal padre; quest’ ultimo la fece entrare nella camera dove riposava la moglie.

-caro, ci puoi lasciare da sole per un po’?...sai è una cosa fra donne- disse accennando un sorriso Nadeshiko .-certo, come vuoi tu…-rispose gentilmente il signor kinomoto, lasciando, così come le era stato chiesto prima dalla donna, la stanza da letto.

Sakura, che aveva poco più di 3-4 anni, si andò a sedere vicino alla madre e d’istinto le afferrò la mano e le chiese- mamma e tutto apposto? Stai bene?-. La donna parve quasi divertita dalle parole della sua piccola bambina e le rispose- si…sto bene ma…-a questo punto la donna abbassò il capo visibilmente scossa dalle parole che avrebbe dovuto dire in seguito a sua figlia. –ma…- la incitò Sakura con la curiosità negli occhi. Nadeshiko prese un bel respiro e continuò la frase- ma…vedi piccola mia, tu lo sai perché in questi mesi sono sempre stata a letto o in ospedale?- prese tempo la donna. -si mamma…papà mi ha detto che sei malata e quando una persona è malta deve stare a letto a riposare; proprio come quando mi sale la febbre…- era impressionante come una bimba di neanche 4 anni, sapesse parlare in quel modo.- bhè, tuo padre ha ragione. Però io non sono malata come te quando hai la febbre…- le disse.- no??? E come??- chiese dubbiosa sakura. – vedi piccola, quando tu hai la febbre o la tosse io e papà ti diamo le medicine e dopo qualche giorno passa tutto… io sono malata, ma per la mia malattia non c’è una medicina…- la bambina subito si intristì e intensificò la presa della mano di sua madre. – sakura, la mia malattia è molto forte è io sono troppo debole per lei…- disse. –no mamma tu sei forte…tu sei forte…tu sei forte…-insistette la bimba.      – no sakura. Per me è molto difficile dirtelo, ma preferisco che tu lo venga a sapere da me e no da qualcun altro… vedi, proprio perché questa malattia è più forte di me…io…bhè io… insomma sakura, non so quando, ma molto probabilmente tra qualche giorno io potrei non essere più qui- disse Nadeshiko tutto d’un fiato. –mi lascerai da sola…non ti piace questa casa? Non vuoi più bene a papà? Touya ha fatto qualcosa di sbagliato oppure non vuoi più bene a me? Perché mi vuoi lasciare…io sono piccola, come faccio senza di te?- a queste parole, tutta la compostezza che fino ad allora aveva caratterizzato Nadeshiko scomparve, dando spazio ad un fiume di lacrime di…di…tutto, erano cariche di tutto…compassione, tristezza, rabbia, speranza…Nadeshiko seppur con un grande sforzo abbracciò la figlia, anch’ella in preda alle lacrime…- piccola mia, come puoi anche solo pensare che io vi voglia lasciare…farei di tutto per rimanere con voi…vederti crescere,  veder crescere Touya, invecchiare insieme a tuo padre…vorrei…ma non posso…non posso piccola mia, non posso-disse con una stretta al cuore la donna. – però…ora guardami negli occhi perché ti sto per dire una cosa che non dovrai dimenticare mai, mi hai capita…mai…-continuò- però…sappi che ovunque andrai, qualunque cosa farai sarò lì da te, lì non troppo lontano, proprio dietro di te; se dovessi cadere ti darei la mano per farti rialzare, sarò lì, lì per te…qualunque cosa succeda la mia mano sarà sempre tesa verso di te…ricordatelo piccola mia…ricordatelo- le sussurrò.


Qualche giorno più tardi..


La famiglia kinomoto era riunita davanti ad un letto matrimoniale, per trascorrere almeno gli ultimi momenti tutti insieme. Era ormai giunta l’ora per Nadeshiko…l’ora di raggiungere un posto migliore, anche se per lei, il posto migliore era la sua casa… sakura teneva stretta la mano della mamma, che diventava ogni istante più fredda…ad un certo punto Nadeshiko con le ultime forze che aveva in corpo, fece capire alla figlia che voleva dirle una cosa…una cosa all’orecchio.

Sakura avvicinò l’orecchio alla bocca della madre…solo un sussurro…un breve, debole e triste sussurro – buona fortuna piccola mia…- solo un sussurro. –mamma…- disse Sakura in preda alle lacrime, ma Nadeshiko avava già chiuso gli occhi. –mamma…svegliati…mamma…ti prego svegliati- mentre parlava le scuoteva leggermente le spalle-  SVEGLIATIIIII!!!!!!- questa volta la bimba urlò con tutta l’aria che aveva in gola…era un urlo di rabbia, ma anche di disperazione per non aver potuto dire alla madre…’Grazie’…


Finitaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!

Vi è piaciuta almeno un po????? Spero proprio di sì……..

Ringrazio già da ora chi ha letto….


Un bacione


Alla prossima!!!!!!


By piajoe22

  
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