Mi ha portata in una favola. E' un giardino ampio e luminoso, tira un leggero venticello fresco, ma non sento freddo. MI ha tenuto la mano tutto il tempo, mentre passeggiamo a piedi nudi sul prato e costeggiamo i cespugli di rose bianche curate.
Ogni tanto alzo lo sguardo dai fori per guardare nei suoi occhi. Ricambia il mio sguardo con una tale spensierata felicità. E' magnifico!
Rido. Non sono bella, ma mi sento tale, in questo momento, mi fa sentire tale.
Siamo in silenzio da tanto, troppo. Sento il bisogno di dire qualcosa. So che sta per uscire un disastro, tutto confuso, come al solito, quando cerco di dire qualcosa che sento.
-Mi sento come se fosse giusto..tu ed io, Joseph.. . E' così, non è vero? Tutto adesso sembra dalla nostra parte, non credi?
Ho farfugliato, ma il suo sorrisino appena abbozzato, mi fa capire che ha ricevuto il messaggio.
Non risponde alla mia domanda, non ha bisogno di una risposta. So, in quell'istante, che la pensa come me.
Ci fermiamo sotto ad un albero frondeggiante, mi fa segno di sederci, vuole parlarmi di qualcosa, ha il viso serio.