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Autore: alexii_D    24/04/2013    7 recensioni
Hope Morris, 17 anni con una vita complicata.
Due ragazzi, due storie. Una da scegliere.
Quale sceglierà?
Un amore che potrebbe farla soffrire?
O un amore sicuro senza problemi?
E se arrivasse un'altra ragazza con un passato che sconvolge la vita di tutti?
5 ragazzi e 4 ragazze con intrighi e amori.
Poi però, tutti impareranno cosa vuol dire amare veramente e soprattutto vivere.
Spero di avervi incuriosito almeno un po'. Passate =)
Genere: Fluff, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Harry si avvicinò molto lentamente a me, quando….
 
Sentimmo la porta secondaria della chiesa spalancarsi.
Mi girai molto lentamente, pronta a prendere a schiaffi chiunque aveva rovinato il mio matrimonio.
 
“Vi siete già baciati?” urlò una voce che fino a poco tempo prima era mia amica. Chris.
“No, sei entrato tu” sputò Harry rivolto al mio ex-migliore amico
“Forza, prete, per favore, gli faccia sposare!” urlò terrorizzato Chris
 
Quest’ultimo non capì del motivo, ma probabilmente per la vista di Chris terrorizzato continuò la cerimonia.
Il prete ci disse che ci potevamo baciare, cosa che poi facemmo, finalmente.
Poi pronunciò il “E vi dichiaro marito e moglie” facendo urlare quasi tutta la chiesa.
Intanto non avevo notato che Chris si trovava affianco a Louis, accanto ad Harry.
 
“Perché ci hai interrotti?” chiese Harry
“Venite, fate veloci” disse Chris prendendoci per mano
“Cosa è successo Chris?” lo vedrete fra poco
 
Ci tirò praticamente fuori dalla chiesa, non trovando nessuno.
Poi si avvicinò alla macchina lì accanto e ci invitò a salire.
Senza fare molte domande entrammo nell’auto, non capendo poi molto.
 
“Ragazzi, vi ho fatto salire qui per due motivi” iniziò Chris “Il primo è che Anna sta arrivando qui, quindi dovevo portarvi lontano, avrebbe solo rovinato tutto” continuò, ma non finì la frase perché Harry si era messo a urlare cose del tipo “Come cazzo di permette?”
In ogni caso, Chris riuscì a terminare la frase. “Il secondo motivo è un mio regalo. So che non merito la vostra compassione, né nient’altro, ma volevo scusarmi. Le persone sono andare a mangiare, voi le raggiungerete fra poco” disse capendo lo sguardo di Harry
“Vi ho preso un viaggio, una vacanza di 3 settimane in America, Hawaii e California, ve lo meritate” disse diventando tutto rosso
“Chris, non dovevi, veramente, non serve tutto ciò” cercai di dire
“No Hope, serve, io così sarò in pace con me, e voi starete bene.” mi rispose
“Ora però partiamo” disse poi all’autista che annuì con un cenno del capo
 
La macchina si mise in moto, e per tutto il viaggio nessuno parlò.
Harry tornò normale, come prima, forse un po’ più felice. Durante tutto il viaggio, mi tenne la mano, come per assicurarsi che fossi sua.
Quando finalmente arrivammo nella sala che avevamo preso per il pranzo, io scesi, ma Harry rimase nella macchina a parlare con Chris.
Non so cosa di sarebbero detti, ma poco importava, volevo solo vederlo felice.
Entrai e tutti mi chiesero cosa fosse successo.
Spiegai molto velocemente per poi dirigermi verso mia mamma che non aveva capito molto quello che era accaduto.
Quando finì di spiegare a tutti quanti cosa fosse successo, fecero il loro ingresso Harry e Chris, con un sorriso dipinto sul volto di entrambi. Allora era andato tutto bene.
Harry si avvicinò a me, mentre Chris andò vicino ad altre persone, che evidentemente conosceva.
 
“Cos’è successo?” chiesi rivolta ad Harry
“Niente amore, ti racconto dopo, tranquilla” mi rassicurò
“Allora va bene” conclusi
 
***
 
Tutta la cerimonia passò molto in fretta, il pranzo anche e tutto il resto.
A fine giornata non mi ero mai sentita meglio di così.
Era andato tutto bene, avevo la fede al dito, e  non potevo stare meglio di così.
Harry mi cinse la vita con il braccio, provocando un mio sussulto che non aspettavo, e una risata da parte dei bambini.
Eravamo tutti quanti distesi nel grande letto matrimoniale, a guardare i cartoni animati che piacevano ai bambini.
Senza rendermene conto, mi addormentai, cullata dal braccio di Harry, e la risata della mia famiglia.
 
La mattina seguente mi svegliai esattamente come mi ero sistemata la sera precedente.
Avevo il braccio di Harry attorno alla vita, e Ryan, a differenza della sera, disteso accanto a me con Abbey vicino.
Sentì un piccolo scatto, poi un lampo mi quasi accecò. Compresi solo dopo che si trattava di un flash.
Eleanor era appoggiata allo stipite della porta, con un nostro regalo di nozze in mano, una Canon Reflex. Lei sorrideva in tutto il suo splendore mattutino con Louis accanto che rideva, la risata penso più cristallina e pura che avevo mai sentito in vita mia.
Marie e Michael si erano intrufolati sul letto, svegliando Abbey e Ryan.
Decisi di svegliare anche Harry, dato che con tutto quel rumore non si era ancora svegliato.
Ma non feci nulla di strano, e neanche di normale.
Mimai a Louis di portarmi un bicchiere di acqua fredda, per poi rovesciargliela piano sul viso, in modo che si svegli. SI, a volte so essere proprio cattiva.
 
Quando Louis mi lasciò nella mia mano il bicchiere d’acqua quasi non scoppiò a ridere.
I bambini divertiti dalla scena si erano fermati, e mi stavano guardando attentamente.
Mi ci volle tutta la mia forza di volontà per non scoppiare a ridere in quel preciso momento.
Girai pian piano il bicchiere, lasciando  che l’acqua scorresse sui capelli, sul viso e dentro la maglia di mio marito. Che effetto strano che mi faceva chiamarlo così.
 
“Porca puttana!” urlò Harry svegliandosi
“Shhhh” facemmo io e El in coro mentre Lou rise solamente
“Chi cazzo….?” Urlò di nuovo
“Stai zitto, per favore, ci sono i bambini!!” riuscì a dire mentre ridevo
“Io ti…” iniziò la frase. Lo guardai con una faccia interrogativa “Amo” concluse, facendomi capire di aver vinto la battaglia
“Anche io, ma ora alzati che devo cambiare tutto” risposi ridendo
“Mhm” mugolò Harry
“Muovi il culo” dissi alla fine, con una punta di divertimento, mentre Harry si stava lentamente alzando
 
Quando finalmente si diresse in bagno presi El e la portai di corsa in cucina, seguite da Louis e dai bambini, tutti per manina.
La feci sedere, o meglio, la spinsi sulla sedia per poi iniziare a parlare.
 
“El, sai che giorno è oggi?” chiesi quasi impaziente
“Il giorno della vostra partenza” disse con nonchalance
“E poi?” ribadì
“E poi basta, non c’è altro mi pare” concluse
“Louis, dimmi che almeno tu lo sai” lo implorai
“Sapere cosa?” chiese curioso
“Non so, che giorno è oggi” dissi
“Il 4 giugno” concluse
“Ah be’, nessuno lo sa” finì io, buttandomi sulla sedia accanto a El, che sussultò per lo spavento
“Che giornata è allora oggi? Diccelo tu!” urlò alla fine Louis, esasperato dal mio comportamento
“Non lo so!! C’è qualcosa in cui c’entra Harry, ma non mi ricordo cosa!” dissi alla fine
“Ah, wow, bene” esclamò El
“Bene, bene un cazzo El, mi sto dimenticando qualcosa” cercai di dire
“Dai, quando scenderà se sarà importante c’è lo ricorderà” concluse Louis, con quel modo maturo che aveva sempre avuto, oltre al suo lato giocoso
 
Quando scese Harry, nessuno aprì bocca, ci limitammo semplicemente a mangiare la colazione che avevano preso da Starbucks Louis ed Eleanor.
Molto silenziosamente me ne tornai in camera, pronta per preparare le valigie per il viaggio di nozze.
Avevamo concordato con Louis ed Eleanor che avrebbero tenuto loro i bambini per questo breve periodo, mentre noi eravamo via.
Poco dopo di me entrò Harry nella stanza, con una faccia da cucciolo stampata in volto, ma non arrabbiata.
 
“Vuoi che ti aiuti?” si propose
“Magari grazie. Prendi quelle cose lì” gli risposi indicando un cassetto
“Va bene amour” disse ridendo
“Da quando parli francese?” chiesi ridendo
“Only for you” mi rispose sempre ridendo
 
 

***

 
Ormai avevamo salutato tutti, si erano tutti allontanati mentre noi salivamo sull’aereo che ci avrebbe portato in vacanza per tre settimane, solo dedicate a noi.
I bagagli erano stati lasciati all’inizio del check-in, dove ci avevano trattenuto per un possibile problema riguardo i biglietti, che poi non era vero.
Entrammo nell’aereo e ci sedemmo nei nostri posti.
L’aereo era piccolino, aveva solo due seggiole per lato, quindi eravamo soli.
Aspettammo un po’, poi l’aereo partì, e io mi addormentai, cullata da Harry che mi parlava.
Sentii poi una voce in sottofondo, maschile e profonda.
La voce di mio padre.

"Brava tesoro, stai facendo la cosa giusta"

Per poi sentirla scomparire, esattamente com'era arrivata.





Hoila!!
Eccomi qui, con un ritardo ovviamente colossale, ma ci sono.
Sono stata più brava dell'altra volta, non è passato così tanto tempo, ma mi sono accorta che quel tempo mi ha portato via recensioni, adesso sono solo 7 al capitolo 29, ma alla fine è stato un mio errore, quindi non posso dire niente.
Perdonatemi anche per questa cacchina in tutti i sensi che ho portato come ultimo capitolo
Allora, volevo ringraziarvi, perchè, anche se è l'ultimo capitolo, per poi l'epilogo, la fine è un po' ambigua, ma vi racconterò tutto nella prossima puntata (?).
Anyway, Ele, visto? Che brava, sono pure riuscita ad aggiornare oggi, oltre essere andata fuori.
Ora però, com'è il tempo da voi? So che non c'entra un cazzo ma oggi io sono andata al mare, ed è a dir poco fantastico.
Quindi, ora devo andarmene, mi dileguo.
C'è un fratello che rompe abbastanza.
Un bacio e a presto, spero.
Alessia
  
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