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Autore: Carmelo98    24/04/2013    4 recensioni
If we could only have this life for one more day..
Genere: Generale, Malinconico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zayn...



Accecato ancora dalla luce del giorno, aprii gli occhi, e a stento vidi l’orario che sobbalzai. Erano le due del pomeriggio, non ricordavo nulla della notte passata ed avevo un mal di testa terribile. Mi guardai attorno, quando notai che le coperte erano sull’altro capo del letto, cosi come i cuscini erano a terra. Guardai lungo il mio corpo e vidi solo i boxer bianchi che avevo indossato la sera precedente e, guardandomi allo specchio, notai i capelli disfatti e alcune macchie di sudore. Poi vidi un bigliettino sul letto su cui era scritto:
“Se non mi trovi al tuo letto è perché si era fatto tardi e sono dovuta andare. Grazie per la nottata intensa, a presto xx.”
Ricordavo tutto.
La droga, l’alcool, la ragazza dai capelli mossi e dagli occhi chiari e quella serata da sballo costatami cinquanta sterline. E quel mal di testa, a cui si stava unendo anche un mal di stomaco terribile, era dovuto principalmente alla tanta droga che avevamo assunto io e la ragazza. Adesso che poi ci pensavo, non sapevo nemmeno il suo nome, o non lo ricordavo, non lo so, ma ricordavo semplicemente che ci eravamo divertiti, e come ci eravamo divertiti! Avevamo prima giocato fra di noi, assunto la droga per poi darci alle posizioni più assurde in quel letto disordinato più che mai! Altro che Mary, lei non si faceva nemmeno toccare.
Mary. L’avevo dimenticata per tutta quella nottata. Ma ormai era acqua passata.
Ma cosa dicevo? Ero stato io a promettere a Mary che non lo avremo fatto sinchè non saremo stati pronti!
Cosa ero diventato? Nella mia mente c’era solo il divertimento?O forse era la droga che mi portava a quei pensieri?
Rimasi fisso qualche secondo a guardare il soffitto bianco, finchè il telefono non prese a squillare. In quel momento non avrei voluto vedere per nessuna ragione al mondo quel numero…
“Zayn ti va di parlare?” chiese Liam, il mio migliore amico, al telefono.
Alla sua domanda non ci fu risposta.
“Dove sei?”
“Sto a casa” dissi freddo più che mai.
“Sto arrivando, ehm,  cioè posso venire?”
“Liam..”
“Ok, a fra poco”
Mi alzai in cerca di qualche panno, aprii l’armadio e presi una tuta comprata qualche anno prima quando ancora non ero “famoso”.
Misi in fretta e furia la camera a posto, sinceramente non avevo alcuna voglia di sentire l’interrogatorio di Liam sul perché del disordine della stanza.
E alla fine non avrebbe avuto tutti i torti.
Appena andai in cucina in cerca di qualcosa da mangiare rimasi paralizzato: la camera da letto non era stata l’unica camera in cui ci eravamo divertiti ma eravamo arrivati anche in cucina!
“Cazzo!” sussurrai. C’era di tutto in quella stanza: dai preservativi aperti alle bottiglie di vino vuote sparse lungo la stanza. Mi affacciai sul salone per vedere la situazione e vidi anche lì il divano disfatto e tanta di quella roba che sarebbe stato impossibile pulire nel giro di pochi minuti! E poi, conoscendo Liam, sarebbe stato lì nel giro di qualche minuto. Ma non ebbi nemmeno tempo di pensare ad una via di fuga che, ecco, trillò il campanello.  
“Liam, aspetta un attimo, sto in bagno!” Urlai fingendo.
“Muoviti, dai!” sentii urlare dall’altro lato della porta.
Misi un lenzuolo sul divano in modo da fargli pensare che quella notte avessi dormito lì, buttai tutto ciò che mi avrebbe potuto incriminare per poi andare ad aprire come se niente fosse.
Non feci in tempo che subito mi avvolse in uno dei suoi caldi abbracci che mi avevano rassicurati nei momenti più bui. E non appena sentii una lacrima cadere sulla mia spalla scoppiai a piangere; scoppiai a piangere perché non ce la facevo più, mi sentivo come se fossi stato chiuso in una gabbia senza via d’uscita, e senza che nessuno potesse liberarmi. Ma qualcuno era arrivato a liberarmi, e quel qualcuno era il mio migliore amico, Liam Payne.
“Grazie” bisbiglia singhiozzante nel suo orecchio.
“Grazie a te, Malik” disse singhiozzando con un leggero velo ironico nelle sue parole.
“Dai, siediti, vuoi qualcosa da bere?” dissi tirando su con il naso per evitare di farmi vedere rosso come un peperoncino con gli occhi rossi.
Anche se, in fin dei conti, quella non era la prima volta che piangevo con Liam.
“No, non ti preoccupare. Dai, siediti vicino a me, almeno parliamo un po’, no?”
“D’accordo”
“Perché stai facendo questo Zay? A cosa vuoi arrivare?”
“A nulla, Liam. Nulla. Alla fine anche io sono il nulla, quindi sto semplicemente andando avanti solo perché devo andare avanti”
“Zayn ti rendi conto che però tu hai una vita diversa dagli altri e non puoi permettere ciò? Sei una star internazionale, l’idolo di milioni di persone, e tu? Tu cosa decidi di fare? Decidi di ritirarti senza dire niente e lasciare tutti? “
“Liam come faccio a fare finta di niente? Come faccio a sorridere quando so che la mia fidanzata, cioè, ex-fidanzata, è incinta di quel pezzo di merda?”
“Zayn, devi sorridere. Devi lasciarti tutto alle spalle, sempre se è questo che vuoi. Perché è ovvio che tu non voglia lasciarti alle spalle questa storia. E se è cosi, perché continui a farti del male?”
“Te l’ho detto, perché non conto più niente”
“Zayn, cazzo, guardami negli occhi, vuoi continuare davvero ad andare avanti cosi, o vuoi cercare una soluzione?”




Mary...





Erano le sette e non sapevo ancora cosa mettermi! Mi guardavo allo specchio in cerca di un suggerimento, ma niente, li sopra c’era solo la mia faccia desolata.
“Mary muoviti che Harry arriva fra poco! Non vorrai mica rimanere qui visto che anche io esco, giusto?!” urlò Jane dall’altra camera, anche lei in procinto di vestirsi per uscire con il suo ragazzo. Si, anche Jane si era fidanzata. Era un ragazzo davvero dolce, sempre disponibile, il ragazzo perfetto per lei, la mia migliore amica.
“Mary, cosa stai facendo fissa davanti lo specchio?” disse Jane appena entrata nella stanza.
“Jane, sono senza idea. Cosa mi devo mettere?”
“Tieni questo, l’ho comprato la settimana scorsa”
Quella che Jane mi porse era un vestitino di marca, splendido.
“Oddio, Jane è bellissimo. Grazie!” dissi stringendola fortissimo.
Bastarono pochi secondi che però una lacrima scese lungo il mio volto. Alla fine, anche se non lo dimostravo, stavo malissimo.
Mi mancava. Avevo bisogno di lui, l’unica persona ad avermi resa felice nei pochi anni della mia vita. Mi sentivo vuota, non riuscivo più a provare alcuna emozione che non fosse dolore. Mascheravo il tutto, e appunto, quella che avevo costruito lungo il mio volto era una maschera di ferro che mi proteggeva. E l’unica a sapere che dietro la mia maschera c’era la vera Mary, quella capace di divertirsi, di ridere, di scherzare e alla fine di amare , era Jane.
Ed era per questo che tenevo a lei in una maniera straordinaria, seconda solo a Zayn.
Beh, si, anche se ormai ci eravamo lasciati, io lo amavo, non potevo smettere, e non potevo nemmeno dimenticare quei due mesi, intensi più che mai.
“Tutto bene, Mary?” disse Jane accarezzandomi.
“Dai, adesso asciugati e vestiti che fra poco arriva Harry, non vorrai mica farti trovare in questo stato? Certo che no! Allora vai, su!”
Levai la canotta lasciando scoperto il mio ventre, rimanendo fissa a guardarlo. Lì dentro c’era il mio bambino, una nuova vita. O forse, la mia nuova vita. Ancora non potevo crederci, davvero stavo aspettando un bambino, una creatura indifesa.
“Sei al sicuro con me, non ti preoccupare” sussurrai accarezzando la piccola sporgenza che fuoriusciva dal mio pancino.
Nel giro di una trentina minuti ero pronta, con quel vestito color porpora bellissimo. Preciso come un orologio svizzero arrivò Harry, e non appena aprii la porta mi resi conto di quanto fosse bello.
“Sei bellissima” “Sei bellissimo” sussurrammo all’unisono.
Indosso aveva una giacca nera con un fiocchetto blu, una camicia bianca che metteva in risalto il suo meraviglioso corpo e un pantalone blu.
Mi guardava stupito, quasi basito.
“Beh, allora dove andiamo?” chiesi curiosa.
“Ehm, ah si, giusto..beh, in realtà dovrebbe essere un segreto, dai andiamo” disse.




Spazio dell'autore
Saaaaaaaaaaaaaaalveee c: come si va?
dopo immemore tempo, sono finalmente riuscito a completare questo capitolo, che capitolo non è.
Infatti, personalmente, l'ho inteso come una sorta di anticipazione per tutto quello che succederà nel futuro. 
Perciò, preparatevi, che fra poco ne vedrete di belle u.u
No, vabbè; sembra più che vi sto preparando alla terza guerra mondiala éwé
In ogni caso, buona lettura, e
ALLA PROSSIMA, IL VOSTRO CARMELO. xxx

  
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