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Autore: Janis Hush    24/04/2013    3 recensioni
Stiles e Derek sono l'uno l'opposto dell'altro. Però,in profondità,le loro anime sono più simili di quanto le loro menti confuse possono pensare. Se solo riuscissero ad uscire dalle loro nubi di dolore e diffidenza potrebbero scoprirlo...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                    Due anime osservate dalla luna

"Souls having touched are forever entwined."
Jon Lord-Ian Gillan(Deep purple)

"  Ė tutta colpa della luna,quando si avvicina troppo alla terra,fa impazzire tutti."
W. Shakespeare


Era una fresca serata d’autunno e una luminosa mezza luna, alta nel cielo ,illuminava con i suo raggi argentei una piccola cittadina degli Stati Uniti: Beacon Hills.
La luna inondava con i suo fili lucenti  le strade deserte, i negozi con le serrande abbassate, il vasto bosco verdeggiante e le case con le finestra illuminate.
I raggi sembravano insistere ad illuminare particolarmente le finestre di una piccola casa gialla, situata proprio al limitare del bosco.
Come se la luna incuriosita, provasse particolare affetto per l’abitante di quella casa.
I raggi si facevano strada attraverso il vialetto ghiaiato, facevano risplendere la carrozzeria di una scassata jeep azzurra e risalivano verso una finestra del piano superiore; scivolavano sotto le tende leggere, percorrevano silenziosamente il pavimento e andavano illuminare il viso pallido di un depressissimo Stiles Stilinski.
Stiles era steso sopra le coperte, a gambe divaricate, le braccia penzoloni ai lati del letto e sul viso un’espressione angosciata.
Ormai gli era chiaro che non sarebbe riuscito ad addormentarsi.
Aveva provato di tutto: tazze di camomilla, esercizi ginnici, aveva tentato di leggere uno di quegli orridi giornali sulla pesca di suo padre, era rimasto a guardare un documentario sulla matematica in tv per quasi un’ora, ma il sonno non arrivava.
Il ragazzino sospirò  e si guardò intorno: la sua stanza era un vero macello.  
Poi lo sguardo gli cadde su una vecchia foto di sua madre: aveva i lunghi capelli mossi dal vento, il viso illuminato dal sole e stava tenendo in braccio un piccolo Stiles di quattro anni. Lui le stava dando un tenero bacio sulla guancia e lei sorrideva felice.
Ecco il vero problema. Ecco cosa lo tormentava veramente.
Era inutile negare a se stesso, fingere di non capire il motivo di tanta tristezza e angoscia.
Fra poco sarebbe stato l’anniversario della morte di sua madre e come tutti gli anni lui stava malissimo.
Passava notti insonni, era distratto e disattento, perso nei suoi pensieri. Per almeno una settimana il sorriso spariva dal suo viso e si chiudeva in un cupo mutismo, cosa alquanto strana per un logorroico come lui.
Tutti sapevano il motivo del suo comportamento, ma fingevano di non capire. Parlare, cercare di consolarlo o di stargli accanto in quella settimana era troppo complicato.
Così tutti fingevano che tutto fosse normale e aspettavano pazientemente che quei sette giorni passassero.
Anche Scott, il suo migliore amico. Si limitava a rivolgergli sorrisi tirati e imbarazzati, cercava di fare conversazione proponendo argomenti banali e di scarso interesse, aspettando che il solito Stiles riemergesse dalla sua nube di dolore.
Ma era con suo padre il vero disastro. Non si rivolgevano praticamente la parola, anzi non si vedevano quasi, visto che l’uomo preferiva rimanere perfettamente in solitudine. Così Stiles doveva occuparsi non solo del proprio dolore, ma anche di quello dell’uomo.
Lo sentiva piangere nella camera da letto accanto e a tavola, l’unico punto di incontro, l’imbarazzo si tagliava con il coltello.
Ma quest’anno sarebbe stato diverso. Avevano proposto al padre un corso di aggiornamento proprio in quel periodo e inaspettatamente lui aveva accettato.
Forse anche lui aveva voglia di cambiare, di rincominciare finalmente a vivere, oppure era un scusa perfetta per lasciare l’adolescente da solo proprio in quel periodo, dato che suo padre non aveva mai saputo affrontare l’argomento della morte della moglie.
-Ora basta!- Il pallido adolescente si alzò di scatto dal letto.
-Ok,non riesco a dormire,ma non passerò un’altra nottata deprimente in compagnia dei miei fottutissimi incubi mentali!- borbottò ad alta voce, forse per convincere il suo cervello, che non aveva la minima intenzione di donargli un po’ di pace.
Scese le scale, frugò nel frigo e allestì una grande tavolata di cibi supercalorici.
 “Il modo migliore per consolarsi” pensò, mente raschiava con il cucchiaino il fondo di un barattolo di crema al cioccolato.
Passo almeno mezz’ora a rimpinzarsi di cibo, credendo di avere finalmente trovato un modo per sconfiggere la tristezza.
Ma quando sentì il principio di un attacco di nausea, abbandonò tutte le prelibatezze e si accasciò scompostamente sul divano.
Sbuffando alzò gli occhi al cielo. La luna lo guardava ipnotica, la sua luce era come un richiamo…
Si alzò di scatto, corse in camera e indossò una felpa sformata e un paio di jeans, si infilò le scarpe saltellando su un piede solo, afferrò il giubbotto e uscì.
Tirò fuori le chiavi della sua fidata jeep dalla tasca e montò in macchina.
Non sapeva la meta, non sapeva quello che stava facendo, non sapeva quello che gli passava in testa. Nel suo cervello rimbombava solo un ordine: vattene da lì. 

Note dell'autrice:
Salve! Questa è la mia prima fanfiction e sono consapevole del fatto che sia una schifezza(per usare un eufemismo).
Comunque ho  deciso di pubblicarla lo stesso,rimanendo fedele alla mia profonda vena masochista.
Ci sono delle imprecisioni: nella storia ho scritto che la data della morte della madre di Stiles cade in concomitanza con quella dell'incendio di casa Hale. Ovviamente la serie tv non ci dice nulla del genere,è solo frutto della mia fantasia malata.
Spero che il primo breve capitolo non vi abbia provocata troppo ribrezzo. Ne dovrei pubblicare tre,penso.
Se non avete nulla da fare,lascitemi un commentino. Mi rendereste molto felice :)

  
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