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Autore: PeppaPigandNow    24/04/2013    3 recensioni
Questa storia è incentrata sulla RudiXAlice,e in modo secondario sulla MarcoXEva diciamo che ho voluto un po' cambiare tutte le long fiction,infatti qui Rudi e Alice si troveranno mille problemi di fronte,per quanto riguarda Marco ed Eva,verranno un po' messi in secondo piano,ma ci sarà il tempo anche per loro.
Leggete la fanfiction,vi sorprenderà.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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Se si aspetta troppo tempo una cosa,non si finisce per non desiderarla più ma per desiderarla ancora di più.
Ed è per questo motivo che lei non salì insieme a lui,lo congedò con una balla e cominciò a correre verso casa,cominciò a correre come se fosse ad una maratona,la più importante della sua vita,come se tutto l'allenamento che avesse fatto fino a quel giorno,tutta la sua vita,fosse girata attorno a quel momento,tanto importante quanto fragile.
Il povero ragazzo restò li a guardarla sbigottito prima di capire quello che per lei era veramente importante,lei non gli e lo disse,ma lui capì.Quel ragazzo non era più con lei,era partito da solo,aveva capito che quella era la decisione migliore per tutti,per lui e per lei.La barca ormai andava verso nuovi orizzonti,nuovi orizzonti che non sarebbero mai potuti appartenere a lei ma solo a lui.Lei pensò forse che tutto cio' fosse stato studiato,prima l'odio,poi la fratellanza e in fine l'amore,che ogni piccolo passo che facevano insieme era importante per arrivare a quel momento,che quella era la scelta giusta.
Arrivò alla stazione degli autobus quasi sfinita,prese il primo autobus e si diresse verso casa.Poi riprese la sua corsa,pensò a quella pausa,a quell'autobus da lei preso,quella pausa forse stava a simboleggiare l'amore per l'altro,che non era altro che una pausa,un mezzo per arrivare a destinazione.Più ci pensava e più era felice,adesso per lei non era motivo di disagio pensarei ai momenti con lui.
Arrivò finalmente a casa,per dire tutto quello che non aveva detto e fare quello che non aveva fatto e dire per una volta che quello non era uno sbaglio.Suonò tre volte,e per tre volte immaginò la reazione di lui,una volta positiva,l'altra negativa,e l'ultima di completa indifferenza.Poi si diede una scossa,le aprì Giulio,il volto di lei pieno di gioia era in forte contrasto con quello di Giulio cupo e spento,quest'ultimo la guardò stranito per poi aggiungere quelle quattro parole.
"Che ci fai qui?Non ti aspettavamo,entra."
Disse in tono sorpreso,quasi felice ma si poteva vedere ancora la sua tristezza negl'occhi.Lei capì che qualcosa non andava,ma non volle darle importanza e si limitò a rispondere.
"Ho capito che dovevo restare".
L'uomo la guardò ancora più stranito poi con tono un po' più leggero disse.
"E vieni,dai entra,ci stanno un po' di casini oggi,ma sono felice che sei ritornata".
Voleva rispondergli ringraziandolo,ma fu fermata da delle grida che provenivano dal piano di sopra.
"Sei uno stronzo,non te ne è mai fregato niente di noi,eh Marco?."
La sua faccia diventò triste insieme a quella ancora più infelice di Giulio.Lei non sapeva che fare,era il momento sbagliato quello?.
Resto ferma a fissare Giulio fin quando da lui non uscirono le parole che forse lei aveva voluto sentire,quel permesso per correre su.
"Va di sopra,c'è mamma di sopra,c'è tua sorella,ha bisogno di te".
Cosi andò di sopra,con la speranza di vedere oltre a loro,anche lui.Sentì singhiozzare,pensò che fosse la sorella,ma non sembravano dei singhiozzi da lei,erano più profondi più rauchi,più maschili.Provenivano dalla stanza dei ragazzi.Lei restò ancora una volta indecisa,le grida nel frattempo continuarono.
"Non richiamarmi mai più,tornatene da lei."
Lei era ancora ferma sul pianerottolo,credeva fosse il momento sbagliato per parlare con lei e aveva paura che Rudi potesse sentirla e potesse capire che lei era tornata,non si spiegava questa innaturale paura,infondo era tornata per lui,non sapeva cosa fare,nella sua mente si ripeteva di correre ad abbracciare la sorella,ma poi pensava a lui e non poteva sprecare tempo,doveva dirglielo subito.A spezzare quella situazione arrivò la madre che sorpresa corse da lei.
"Alice,ma che ci fai qui,non eri partita con Francesco?".
Lei non sapeva che rispondere non poteva mica dirle che era tornata perchè innamorata di suo fratello,anzi fratellastro,era una situazione scomoda per tutti,mentire era più comodo.
"Sono tornata perchè ho capito che non me la sentivo di affrontare questo viaggio".
La madre perplessa,aveva capito che forse non era il momento giusto per iniziare una discussione con la figlia.
"E beh,la su c'è tua sorella che dici Alice,vai da lei?".
Alice non potè fare a meno di andare di su,in mansarda a consolare la sorella,mentre la madre scese giu' probabilmente per discutere con Giulio,loro due sapevano che quel momento sarebbe arrivato,che prima o poi tutti in quella casa si sarebbero trovati in quella situazione,che i loro primogeniti si sarebbero lasciati in modo definitivo un giorno o l'altro e che sarebbe stato difficile per tutti.
Alice intanto apri piano la porta cercando di trovare delle parole di conforto per sua sorella.
"Ciao Eva".
"Alice?Cosa?come mai sei qui?
A sua sorella poteva dirlo,lei capiva,ma forse la situazione era troppo difficile per dirglielo chiaramente,magari se avrebbe girato sulle parole ci sarebbe arrivata da sola,in fondo Eva era intelligente,lo avrebbe sicuramente intuito.
"No,io si,insomma,Francesco non fa per me e poi io...".
"Tu sei innamorata di Rudi".
Alice sapeva che sua sorella lo avrebbe capito,ma di certo non si aspettava cosi presto quindi non potè che confermare con un si detto quasi a stento.
"Ma come hai fatto a capirlo?".
"Stavo andando in bagno per riprendermi dopo che...Si dopo,e ho sentito piangere e ho collegato tutto...".
"E Giulio e mamma?".
"Non credo che abbiano capito qualcosa".
"Senti Alice,vai da Rudi,tu,voi potete ancora farcela,la colpa è anche mia se adesso Marta non ha un padre".
"Ma sei sicura?non ti voglio lasciare sola".
Alice si avvicinò alla sorella,guardando il suo volto bagnato dalle lacrime che scendevano mentre parlava con lei.
"Alice non preoccuparti,va da lui,muoviti".
"Grazie Eva".
Alice abbracciò la sorella e poi si affrettò a rangiungere lui,mentre scendeva il suo cuore cominciò a battere all'impazzata era concentrata nel vedere un futuro per loro due che non si accorse neppure che lui si era alzato dal letto in cui versava le lacrime d'amore per lei e che lo guardava dalla fine del corridoio.
Mentre si avvicinava verso di lui,non pensava più a niente,il suo cervello era vuoto,era preoccupata che da lei non fosse uscita neanche una parola,ma poi quella parola arrivò.
"Scusami".
Lui non rispose,Alice pensò che la sua terza visione si fosse avverata,aveva paura che ciò fosse cosi.
"Mi dispiace se...".Ma prima che lei potesse finire di parlare Rudi intervenì.
"Perchè sei tornata?".
"Sono tornata per te,io credevo che tu mi avresti raggiunto che tu mi avresti seguito fino da Francesco per riportami qui."
"Lo volevo fare,ma poi mi sono detto che tu eri più felice con lui,che io per te ero solo tuo fratello."
"Non è vero Rudi,se io sono qui è perchè l'ho capito in tempo,perchè quando ero con Francesco giù al molo pensavo di dimenticarmi qualcosa,e quel qualcosa eri tu Rudi".    
Dalla bocca di Rudi non uscì neanche una parola,Alice aveva paura di ricevere da lui indifferenza la stessa che aveva dato a lui quando lui era innamorato di lei,quando lui cantava per lei,quando lui viveva per lei.E quando lei invece stava con Francesco.
"Prometti che non mi lascierai più sardina?".
"Lo prometto."
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Comincio col dire che la fanfiction continua infatti se guardate un po' su e scegliete il continuo ci sono gia' postati un bel po' di capitoli che continuerò,infatti le cose non sono cosi semplici ma continuano,in altre mille avventure che toccherà a voi leggere,ovviamente se volete,sperò vi sia piaciuto tutto ciò,se potete lasciate un commentino <3
Baci Thara.
  
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